Dieta e appendicite: cosa mangiare e non mangiare

Dieta e appendicite: cosa mangiare e non mangiare
Ultima modifica 22.12.2023

Dieta come causa di appendicite

La dieta ricopre un ruolo importante nell'insorgenza dell'appendicite, quel temuto processo infiammatorio che interessa un piccolo diverticolo, chiamato appendice vermiforme, situato nel tratto iniziale dell'intestino crasso.

In questo sito web si è soliti dispensare informazioni e consigli relativi al rapporto tra dieta e salute.

Spesso, si tratta di un rapporto perlomeno complicato, dove mancano evidenze scientifiche confermate su larga scala, e sussistono soltanto timide evidenze, motivo per cui si tende a generalizzare ripetendo le regole generali di un'alimentazione sana ed equilibrata.

Parlando nello specifico di appendicite, sappiamo che la malattia è estremamente rara tra le popolazioni indigene dell'Africa tropicale, mentre è assai più comune nella popolazione afro-americana degli Stati uniti. Non potendo essere legato a differenze genetiche, tale fenomeno è spiegabile sulla base delle diversità di stile di vita ed ambientali.

A tal proposito, è ormai accertato come assioma il fatto che: un adeguato apporto dietetico di fibre ed uno stile alimentare basato sulla sobrietà e sulla moderazione dell'apporto energetico (alzarsi da tavola con ancora un po' di fame), contribuisce a prevenire molte delle principali malattie del benessere che affliggono i Paesi occidentali, inclusa l'appendicite.

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Fattori di rischio alimentari

La maggiore frequenza degli episodi di appendicite nei Paesi occidentali, sembra quindi correlata - almeno in parte - ad una dieta generalmente raffinata e priva di scorie.

A ciò si aggiunge la carenza di attività fisica e la tendenza a mantenere una posizione statica, come quella seduta, per molte ore alla settimana.

Dalla stipsi all'appendicite

Tali abitudini tendono a rallentare la motilità del colon, aumentando il tempo di ritenzione delle feci nell'intestino e con esso la quota di acqua riassorbita dalla massa fecale.

Le feci, pertanto, si fanno più dure, compatte e difficili da evacuare.

Quando il materiale fecale si accumula nell'appendice vermiforme, compattandosi al punto da causare un'ostruzione locale (fecaloma → deposito di sali inorganici → coprolita), è molto probabile che il diverticolo si infiammi. L'accumulo locale di muco ed essudato contribuisce a dilatare le pareti dell'appendice, comprimendo, quindi occludendo, i vasi linfatici e sanguigni che scorrono al suo interno; la carenza di sangue, unitamente alla stasi linfatica, favorisce la proliferazione di germi all'interno dell'appendice infiammata, causando necrosi locale fino alla rottura della stessa con conseguente peritonite (complicanza assai temibile perché potenzialmente letale).

Dieta e prevenzione dell'appendicite

Nell'ottica di una sana e ponderata prevenzione dell'appendicite e di altre importanti malattie intestinali (diverticolosi, diverticolitecancro al colonstitichezza cronicaemorroidipoliposi del colon), si consiglia di far tesoro delle regole stilate dall'INRAN in merito alle linee guida per una sana alimentazione italiana, con particolare riferimento all'apporto di liquidi e fibre, ma anche alla pratica di attività fisica di base.

In caso di stitichezza, possono essere utili i nostri consigli sulla dieta per combattere la stipsi.

Controlla il peso e mantieniti sempre attivo

  • Il tuo peso dipende anche da te. Pesati almeno una volta al mese controllando che il tuo IMC sia nei limiti normali.
  • Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo gradualmente entro tali limiti
  • In caso di obesità o soprappeso consulta il nutrizionista o dietista, riduci le "entrate" energetiche mangiando porzioni più piccole, preferendo sempre cibi di basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta le "uscite" energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente l'alimentazione lungo tutto l'arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve essere trascurata.
  • In caso di sottopeso consulta il nutrizionista e comunque mantieni un giusto livello di attività fisica e un'alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali.
  • Abituati a muoverti di più ogni giorno:cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici, ecc.
  • Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo "fai da te", che possono essere dannose per la tua salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata.

Mangia più cereali, legumi, ortaggi e frutta

  • Consuma quotidianamente più porzioni di ortaggi e frutta fresca, e aumenta il consumo di legumi sia freschi che secchi, avendo sempre cura di limitare le aggiunte di oli e grassi, che vanno eventualmente sostituti con aromi e spezie.
  • Consuma regolarmente pane, pastariso ed altri cereali (meglio se integrali), evitando di aggiungere troppi condimenti grassi.
  • Quando puoi, scegli prodotti ottenuti a partire da farine integrali e non con la semplice aggiunta di crusca o altre fibre (leggi le etichette).
  • Per mettere in pratica questi consigli fai riferimento alle porzioni indicate nella linea guida numero 8 "Varia spesso le tue scelte a tavola".

Grassi: scegli la qualità e limita la quantità

Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti

  • Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non superare la quantità di zuccheri consentita.
  • Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti, torte non farcite,ecc.
  • Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme).
  • Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torroni, ecc. Lavati comunque i denti dopo il loro consumo.
  • Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificanti con edulcoranti sostitutivi, leggi sull'etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.

Bevi ogni giorno acqua in abbondanza

  • Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza mediamente 1,5 a 2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiorenne esposti al rischio di disidratazione rispetto agli adulti.
  • Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l'acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni.
  • Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell'arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete.
  • L'equilibrio idrico deve essere mantenuto essenzialmente tanto con quella del rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe sicure e controllate. Ricorda che bevande diverse (come aranciate, bibite tipo colasucchi di frutta, caffè, ) oltre a fornire acqua aportando anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici ) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno usate con moderazione.
  • È Sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per la regolazione della temperatura corporea) o di ingrassare (l'acqua non apporta calorie).
  •  Durante e dopo l'attività fisica bevi per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all'acqua.
  •  In determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (ad esempio gli stati febbrili o ripetuti episodi di diarrea), l'acqua perduta deve essere reintegrata adeguata e tempestivamente.

Il sale? Meglio poco

Bevande alcoliche: se si, solo in quantità controllata

  • se desideri consumare bevande alcoliche, fallo con moderazione, durante i pasti secondo la tradizione italiana o in ogni caso immediatamente prima o dopo mangiato.
  • Fra tutte le bevande alcoliche, dai la preferenza a quelle di basso tenore alcolico (vinobirra)
  • Evita del tutto l'assunzione di alcool durante l'infanzia, l'adolescenza, la gravidanza e l'allattamento, riducila se sei anziano.
  • Non consumare bevande alcoliche se devi mettere alla guida di autoveicoli o devi far uso di apparecchiature delicate o pericolose per te o per gli altri.
  • Se assumi farmaci (compresi molti farmaci che non richiedono la prescrizione medica), evita o riduci il consumo di alcol almeno che tu non abbia ottenuta esplicita autorizzazione da parte del medico curante.
  • Riduci od elimina l'assunzione di bevande alcoliche se sei in sovrappeso od obeso o se presenti una familiarità per diabete, obesità, ipertrigliceridemia, ecc.

Varia spesso le tue scelte a tavola

  • Scegli quantità adeguate (porzioni) di alimenti appartenenti a tutti i diversi gruppi, alternandoli nei vari pasti della giornata.