La dentizione è il processo biologico che porta alla crescita verticale degli elementi dentali preformati, fino alla loro completa eruzione e definitivo arresto della crescita. La mineralizzazione della dentatura prosegue anche dopo questa fase, attraverso l'integrazione degli ioni contenuti nella saliva e la perdita degli stessi a causa degli acidi prodotti dalla placca batterica.
Dentizione decidua
Vedi anche: dentizione del neonato e denti "da latte"
La dentizione umana si compone di varie fasi, la prima delle quali inizia già durante la vita embrionale (intorno alla 7a settimana di gravidanza). In questo modo alla nascita il neonato presenta già gli "abbozzi" dei denti decidui e di quelli permanenti, entrambi nascosti all'interno degli alveoli dentali. Generalmente la comparsa dei primi denti "da latte" (decidui) inizia intorno ai 6-7 mesi di vita, ma ogni bambino è un caso a sé: c'è chi nasce già con un incisivo centrale inferiore, chi deve aspettare a lungo prima di veder spuntare i primi dentini, chi sotto questo aspetto è particolarmente precoce e via discorrendo. Ad ogni modo i primi ad entrare in scena sono gli incisivi (gli inferiori prima dei superiori ed i mediani prima dei laterali).
Epoca approssimativa di eruzione dei denti | |
Denti decidui | |
Incisivi mediani | 6-8 mesi |
Incisivi laterali | 10-12 mesi |
Primi molari | 13-14 mesi |
Canini | 13-24 mesi |
Secondi molari | 24-30 mesi |
Denti permanenti | |
Primi molari | 6-7 anni |
Incisivi mediani | 7-8 anni |
Incisivi laterali | 8-10 anni |
Primi premolari (sostituiscono i primi molari decidui) | 9-11 anni |
Canini | 10-12 anni |
Secondi premolari (sostituiscono i secondi molari decidui | 11-13 anni |
Secondi molari | 12-14 anni |
Terzi molari (o "denti del giudizio") | 18-30 anni |
Un po' alla volta la dentizione provvisoria si arricchisce di nuovi elementi, fino a completarsi (20 denti in tutto) intorno ai 18/ 24 mesi.
L'eruzione degli elementi decidui può causare qualche fastidio al bambino, che tende a manifestare con pianto ed irrequietezza; tende inoltre a sbavare di più per l'aumentata secrezione di saliva, che tra l'altro ne ammorbidisce le feci. Il frenetico bisogno di mordere può essere placato attraverso il rosicchiamento degli appositi anelli di gomma (refrigerati ma non congelati) o di alimenti di consistenza abbastanza dura privi di zuccheri (attenzione al pericolo di soffocamento). Prive di qualsiasi fondamento scientifico risultano invece le comuni credenze sull'associazione tra dentizione e disturbi di vario tipo, come febbre, rush cutanei, diarrea, convulsioni, bronchiti ecc.
Dentizione permanente
Intorno ai 6-7 anni di età, la dentatura decidua inizia a lasciar posto a quella permanente, che se curata con un'igiene orale impeccabile nella maggior parte dei casi rimane in sede fino alla morte dell'individuo.
La dentizione permanente comincia con l'eruzione del primo molare definitivo (subito dietro il secondo molare deciduo); a seguire spuntano gli altri denti permanenti - in sostituzione dei corrispondenti elementi decidui - secondo lo stesso ordine con cui erano comparsi i loro predecessori (generalmente prima quelli della mandibola e poi quelli della mascella superiore).
Nell'uomo la dentatura permanente è formata da 32 denti: su ogni arcata si allineano 4 incisivi per tagliare, 2 canini per lacerare e strappare, 6 molari e 4 premolari per sminuzzare e triturare. I denti definitivi si distinguono da quelli "da latte" per il colore bianco-giallastro anziché bianco-azzurrognolo; sono inoltre meno arrotondati, meno lisci e più grandi. Poiché lo smalto dei nuovi denti non è ancora completamente mineralizzato, risulta estremamente vulnerabile alle aggressioni degli acidi, quindi alla carie. Pertanto, nel periodo di cambio della dentizione e prima dell'indurimento dei denti, una buona igiene orale e una fluorizzazione adeguata rivestono grande importanza. Appositi dentifrici (più ricchi di fluoro rispetto a quelli per la prima e la seconda infanzia) ed eventuali prodotti medicinali andranno ovviamente scelti previo consiglio del dentista.
Mappa dentale
1) Terzo molare (dente del giudizio) 2) Secondo molare (molare dei 12 anni) 3) Primo molare (molare dei 6 anni) 4) Secondo premolare (2° bicuspide) 5) Primo premolare (1° bicuspide) 6) Canino (cuspide) 7) Incisivo laterale 8) Incisivo centrale |
9) Incisivo centrale 10) Incisivo laterale 11) Canino (cuspide) 12) Primo premolare (1° bicuspide) 13) Secondo premolare (2° bicuspide) 14) Primo molare (molare dei 6 anni) 15) Secondo molare (molare dei 12 anni) 16) Terzo molare (dente del giudizio) |
17) Terzo molare (dente del giudizio) 18) Secondo molare (molare dei 12 anni) 19) Primo molare (molare dei 6 anni) 20) Secondo premolare (2° bicuspide) 21) Primo premolare (1° bicuspide) 22) Canino (Cuspide) 23) Incisivo laterale 24) Incisivo centrale |
25) Incisivo centrale 26) Incisivo laterale 27) Canino (cuspide) 28) Primo premolare (1° bicuspide) 29) Secondo premolare (2° bicuspide) 60) Primo molare (molare dei 6 anni) 31) Secondo molare (molare dei 12 anni) 32) Terzo molare (dente del giudizio) |
Difetti della dentizione
Seppur raramente, nella dentizione si possono riscontrare varie anomalie:
- Anomalie dentali numeriche
- anomalie di numero per difetto
- ipodontia: congenita assenza di uno o più denti
- anodontia (o anodonzia): congenita assenza completa dei denti
- edentulismo (o edentulia): mancanza di denti che può essere parziale o totale
- agenesia dentaria (o dentale): assenza congenita del germe dentario di uno o più denti
- anomalie di numero per eccesso o iperodonzia: presentano denti in soprannumero la cui forma può corrispondere a quella di un dente della serie normale, e prenderà il nome di dente supplementare, oppure avere una forma del tutto irregolare e in base alla morfologia essere classificati in: conoidi, tubercolati, infundiboliformi. Il mesiodens è il più frequente e nasce nella maggior parte dei casi tra gli incisivi centrali determinando frequentemente complicanze di natura ortodontica.
- anomalie di numero per difetto
- anomalie di forma;
- anomalie di volume;
- ipoplasia dei denti.
- anomalie di eruzione: vedi denti inclusi
Nell'età anziana, e talvolta anche in quella adulta, la dentizione permanente può perdere uno o più elementi a causa di svariate malattie, la più frequente delle quali è chiamata piorrea o parodontite.