Ultima modifica 23.12.2019

La circonferenza del braccio è una misura antropometrica di largo utilizzo, in quanto fornisce una rapida stima della massa muscolare di un soggetto. Trova quindi impiego in campo sportivo, per monitorare il grado di ipertrofia dell'atleta, ma anche in ambito sanitario, per valutare la perdita o l'acquisto di massa magra (malnutrizione, riabilitazione dopo trauma o intervento chirurgico, convalescenza ecc.).

 

Circonferenza del braccio come indice di malnutrizione

 

VALORI CLINICAMENTE SIGNIFICATIVI PER MALNUTRIZIONE

MASCHI    FEMMINE
≥ 20.1 cm < 22.8 cm malnutrizione lieve ≥ 18.6 cm < 20.9 cm
> 15.2 cm < 20.1 cm malnutrizione media > 13.9 cm < 18.6
≤ 15.2 cm malnutrizione severa ≤ 13.9 cm

 

Circonferenza media del braccio in adulti sani:

 

MASCHI: 32 ± 5 cm
FEMMINE: 28 ± 6 cm

 

Circonferenza del braccio come indice di massa muscolare

 

Un indicatore di semplice rilevazione e particolarmente utile per la stima della massa magra è la misura della circonferenza muscolare del braccio. Per ottenerla è necessario rilevare la plica cutanea a livello del tricipite (TS) e la circonferenza del braccio omolaterale (AC).

I due dati andranno posti nella seguente equazione:

Circonferenza muscolare del braccio (AMC) = Cb - πP

 

dove: Cb = circonferenza del braccio P = spessore della plica tricipitale π = 3,14

Similmente, si potrà calcolare l'area muscolare del braccio (AMA):

Area muscolare del braccio (AMA) = (Cb - πP)2 / 4π

l'area totale del braccio (TAA)

Area totale del braccio (TAA) = (Cb)2 / 4π

e l'area adiposa del braccio (AFA)

Area adiposa del braccio (AFA) = TAA - AMA

 

N.B: la plica tricipitale viene misurata sul lato posteriore dell'arto, a metà distanza tra l'estremità dell'acromion e dell'olecrano.

 

 

Tali formule sono basate sull'assunzione che la sezione del braccio sia approssimativamente circolare, che lo strato adiposo sottocutaneo sia uniformemente distribuito intorno al muscolo e che il contributo dell'osso sia costante nei diversi soggetti. Si tratta ovviamente di un modello teorico, che non trova riscontro nella realtà; tuttavia, considerata la semplicità e la diffusione di questa tecnica, se ne accettano i limiti.

 

Come si misura?

 

Il soggetto, con gli arti superiori liberi dai vestiti, si trova in posizione eretta, le braccia pendono liberamente ai lati del tronco ed il palmo delle mani è rivolto verso le cosce.

La circonferenza del braccio dev'essere misurata esattamente a metà distanza tra acromion e olecrano, a gomito flesso di 90°, nel braccio non dominante. Di conseguenza, occorre localizzare il punto medio del braccio con il gomito flesso a 90° e con il palmo della mano rivolto in alto; una volta individuato (con l'ausilio nel nastro metrico), tale punto va contrassegnato con un tratto orizzontale di pennarello.

Si invita il soggetto a riposizionare il braccio a lato del tronco e si procede con la rilevazione (senza comprimere i tessuti molli e mantenendo il metro perpendicolarmente all'asse longitudinale dell'arto, la cui muscolatura dev'essere rilassata).

 

La misurazione a bicipite contratto (circonferenza flessa del braccio) viene effettuata soprattutto dai culturisti per monitorare il grado di ipertrofia muscolare; chi pratica questo sport ad altissimo livello raggiunge circonferenze prossime ai 55-60 cm.