Ultima modifica 20.12.2019

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Dieta Dissociata contro i problemi digestivi

Arrivati a questo punto bisogna per forza di cose introdurre i princìpi alla base della dieta dissociata e delle sue varianti. In realtà più che di vere e proprie diete si tratta di mode alimentari che, a causa di innumerevoli errori di valutazione, non hanno riscontrato un largo consenso tra medici e professionisti del settore.

Anche per illustrare questo principio possiamo utilizzare il paragone con l'attività lavorativa di una persona.  Cattiva digestione e dietaImmaginiamo dunque che un impiegato debba svolgere diversi compiti durante la giornata. Organizzando il tutto meticolosamente e dedicando il giusto tempo ad ogni problema il nostro abile lavoratore riuscirebbe con tutta probabilità  a districarsi agevolmente tra le varie faccende. Al contrario saltando continuamente da un compito all'altro nella sua mente si genererebbe non poca confusione ed i vari problemi risulterebbero di difficile soluzione.

Per lo stesso motivo un'unica abbuffata completa di primo secondo, frutta, dessert e caffè causerebbe non pochi problemi al nostro apparato digerente. Tuttavia, fortunatamente, alcuni lavoratori hanno una buona elasticità mentale che gli consente di saltare con successo da un problema all'altro.  Allo stesso modo entro un  certo limite anche il nostro organismo riesce a districarsi nella digestione di alimenti di diversa natura.

La composizione del pasto in termini di macronutrienti è infatti importante in quanto i vari alimenti che mangiamo richiedono processi digestivi fra loro contrastanti o addirittura opposti. Studiando tali associazioni, è stata stilata una lista di combinazioni alimentari sfavorevoli, la cui simultanea digestione crea qualche problema all'organismo.

Proteine e Carboidrati

Gli enzimi digestivi che intervengono nella digestione di queste due classi di nutrienti sono in competizione tra loro. Le proteine necessitano infatti di un ambiente acido per essere digerite mentre i carboidrati hanno bisogno di un ambiente basico. L'assunzione di proteine insieme ai carboidrati provoca quindi un arresto della digestione di entrambi, dato che i carboidrati, costretti a rimanere più a lungo del necessario nello stomaco, danno luogo a processi putreffativi.
Tanto più i carboidrati sono semplici o ad elevato indice glicemico (zucchero, frutta zuccherina, dolci, miele ecc.) e tanto maggiori saranno i problemi digestivi.

Acidi e Carboidrati

Cibi e bevande acide (vino, birra, aceto, frutta acidula, succhi di frutta ed alcune bevande zuccherate), tendono ad abbassare il pH gastrico ostacolando la digestione dei carboidrati. Tali alimenti sono invece indicati per favorire la digestione di un pasto proteico dato che, come abbiamo già visto, le proteine vengono digerite meglio in un ambiente acido.

Grassi e Proteine

Soprattutto i grassi cotti tendono a rallentare i tempi di digestione delle proteine nell'intestino dando luogo a processi putrefattivi che possono essere bilanciati soltanto dalla contemporanea assunzione di verdura cruda.

FRUTTA: possiamo dividere questa categoria di alimenti in due grandi gruppi: la frutta acidula (limoni, meloni, albicocche, arance, mele, ciliege) e la frutta zuccherina (cachi, uva, fichi, datteri, castagne). Dato che la prima aumenta l'acidità gastrica contrastando la digestione degli zuccheri presenti nella seconda, sarebbe bene non associare mai tra loro questi due tipi di frutta.

 

VEDI ANCHE: Corrette combinazioni alimentari LA DIETA DISSOCIATA

 

L'osservanza scrupolosa di tali regole conduce, per forza di cose, ad un impoverimento della dieta, sia sotto l'aspetto qualitativo che quantitativo. Se da un lato è vero che la dieta italiana è ricca di incongrue associazioni alimentari, dall'altro è anche vero che spesso il limite calorico si dimostra ben più importante della corretta combinazione degli alimenti.

  • Chi mangia male ed è in sovrappeso ha più probabilità di soffrire di problemi digestivi rispetto ad un normopeso che segue una dieta bilanciata. Occorre dunque seguire alcune norme importanti in campo dietetico come la riduzione di grassi (in particolar modo di quelli saturi) a favore di fibre, vitamine ed antiossidanti di cui frutta e verdura cruda sono particolarmente ricche. Il pesce rispetto alla carne, oltre ad avere un profilo lipidico migliore, è meno ricco di tessuto connettivo, quindi più facilmente digeribile.
  • Non basta mangiare meglio, bisogna sforzarsi di mangiare più volte al giorno e oltre ai tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) inserire eventualmente uno spuntino a metà mattina e pomeriggio.

Scarsa qualità degli Alimenti

Oggi sulle nostre tavole si possono trovare cibi provenienti da qualsiasi parte del mondo a prezzi accessibili.

Purtroppo in molti casi la qualità degli alimenti non va di pari passo ne con le possibilità economiche del consumatore ne con le sue conoscenze dietetiche. D'altro canto l'industria alimentare, al pari delle altre attività commerciali, non è certo immune dalle ambizioni di guadagno e questo il più delle volte va a discapito della qualità dei loro prodotti.

Spesso servono notizie sconcertanti come gli anabolizzanti nella carne, il mercurio nel pesce o la diossina nei polli per risvegliare momentaneamente lo spirito critico del consumatore. In realtà basterebbe conoscere le reali proprietà degli additivi chimici o di altre sostanze utilizzate in campo alimentare per stare alla larga da molti dei numerosi prodotti esistenti in commercio.

Se queste sostanze prese singolarmente in dosi limitate sono del tutto innocue, la stessa cosa non si può dire se il loro consumo perdura a lungo o se vengono assunte per anni addizionandole ad altri additivi chimici.

La frittura degli alimenti sviluppa, per esempio, numerose sostanze tossiche, in relazione al tipo di olio utilizzato ed alla temperatura di cottura. Un chilo di carne alla griglia contiene invece all'incirca lo stesso quantitativo di benzopirene (un idrocarburo estremamente cancerogeno) presente in 600 sigarette.

La combinazione tra sostanze tossiche, additivi chimici ed alimenti di scarsa qualità porta inevitabilmente ad una intossicazione dell'organismo i cui sintomi, facilmente osservabili, comprendono dermatiti, aumento del peso corporeo, stanchezza, cefalea e problemi digestivi. Il consumo regolare di frutta e verdura abbinato ad un po' di attività fisica aiuta invece a ridurre l'assorbimento di tali sostanze favorendone, al tempo stesso, l'eliminazione.


ALCUNI ALIMENTI CONSIGLIATI PER FAVORIRE LA DIGESTIONE: Carciofo, cavolo, crusca, finocchio, melissa, menta (controindicata in caso di reflusso gastroesofageo), e genziana.



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