Infarto del Miocardio, i Sintomi: come riconoscerli e cosa fare

Infarto del Miocardio, i Sintomi: come riconoscerli e cosa fare
Ultima modifica 21.01.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Sintomi Infarto
  3. Infarto Silente
  4. Quando chiamare i Soccorsi
  5. Cosa Fare in caso di Infarto del Miocardio

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Introduzione

Cos'è l'Infarto del Miocardio?

L'infarto del miocardio (o attacco di cuore) è la necrosi di una porzione più o meno estesa di tessuto muscolare cardiaco (miocardio), necrosi dovuta a un'interruzione del flusso sanguigno all'interno di un'arteria coronaria.

Tra le prime cause di morte nel Mondo, l'infarto del miocardio è generalmente correlato al tromboembolismo e all'aterosclerosi; tuttavia, è da segnalare che può essere anche il risultato di uno spasmo coronarico (fenomeno indotto tipicamente dall'uso di droghe quali cocaina o amfetamine) o di un'infezione virale che ha colpito il muscolo cardiaco (per esempio il COVID-19).

L'attacco di cuore colpisce più di frequente le persone con uno stile di vita poco salutare, che non controllano la dieta, sono sedentarie, fumano e/o assumono droghe; ecco allora spiegato perché tra i fattori di rischio figurano: ipertensione, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete di tipo 2, obesità/sovrappeso, sedentarietà, sindrome metabolica, fumo e abuso di droghe.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/09/21/infarto-miocardio-sintomi-orig.jpeg Shutterstock

Tuttavia, va detto anche che un rischio maggiore del normale dipende anche da fattori come l'età avanzata, la familiarità per l'infarto, lo stress e la presenza di malattie autoimmuni (es: lupus); tradotto, potrebbe contribuire anche una componente non modificabile.

L'infarto del miocardio rappresenta un'emergenza medica; questo vuol dire che chi ne è colpito necessita di cure tempestive, altrimenti le conseguenze potrebbero rivelarsi perfino fatali.

Questo articolo si occuperà di analizzare i sintomi dell'attacco di cuore, come riconoscerli e cosa fare per il bene del soggetto colpito.

Per approfondire: Infarto del Miocardio: Cos'è?

Sintomi Infarto

Quali sono i Sintomi dell’Attacco di Cuore?

Tra i più comuni sintomi dell'infarto del miocardio, la letteratura inserisce:

Altre manifestazioni possibili sono anche:

Per approfondire: Sintomi dell'Infarto Miocardico

Infarto e Dolore al Torace

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/09/21/infarto-miocardio-sintomi-2-orig.jpeg Shutterstock

Il dolore al petto è il sintomo con cui si identifica generalmente l'infarto del miocardio; pertanto, vale la pena descriverne le caratteristiche con cui può presentarsi.

In genere, nella persona colpita da attacco di cuore, il dolore toracico compare in modo improvviso; è costante o, se non lo è, è comunque un malessere che va e che viene con tempistiche ristrette; è situato al centro del torace, dietro lo sterno o sopra lo stomaco, oppure leggermente defilato a sinistra.

Chi sperimenta un infarto miocardico può descrivere il dolore al petto come un senso di pressione, pesantezza o morso al torace; ci sono anche pazienti che lo scambiano per bruciore allo stomaco o per il malessere prodotto dall'indigestione.

Come si può notare, il livello di dolore varia da paziente a paziente: per qualcuno la sensazione è molto intensa, quasi inconfondibile; per qualcun altro, invece, è più sfumata.

Lo sapevi che…

Nella donna, l'infarto del miocardio potrebbe presentarsi in modo leggermente differente da come si manifesta nell'uomo.
Infatti, se è vero che il dolore toracico rimane sempre un sintomo classico per entrambi i sessi, è altrettanto vero che nelle donne è più comune riscontrare manifestazioni come sudore freddo, vertigini, nausea, vomito, dolore alla schiena e al collo.

Per approfondire: Sintomi Infarto nelle Donne

Quanto durano i Sintomi dell’Infarto?

L'infarto del miocardio non è sempre una condizione acuta e non sempre i suoi sintomi sono espressione di un veloce declino dello stato di salute.

Infatti, esistono infarti acuti (in alcuni casi, definiti anche fulminanti), a causa dei quali la persona interessata entra immediatamente in uno stato di sofferenza profonda, e infarti a lenta evoluzione, in presenza dei quali il soggetto colpito è sintomatico ma il suo stato di salute non è particolarmente compromesso (in tali occasioni, il paziente potrebbe sopportare i sintomi per alcuni giorni prima di rendersi conto che qualcosa non va).

Tutto ciò dipende da dove si verifica l'infarto stesso: quando la necrosi colpisce un'area estesa di miocardio o compromette una zona fondamentale del sistema di conduzione elettrica del cuore (al punto da determinare anche un'aritmia o un arresto cardiaco), le condizioni di salute del paziente precipitano immediatamente, la sintomatologia è acuta e i soccorsi devono essere immediati; al contrario, quando la necrosi colpisce solo poche fibre muscolari o un'area funzionale non determinante (le cui funzioni possono essere sopperite da altre porzioni), l'evoluzione dell'infarto è più lenta e addirittura, dopo qualche giorno di sintomi (in genere più leggeri dell'altro caso), il paziente potrebbe riprendersi.

Va precisato che, se la prima circostanza è estremamente grave, neppure la seconda situazione è da sottovalutare: infatti, il rischio di un nuovo infarto è elevato; in più, si tenga conto che il soggetto, ignaro della sua condizione di salute, continuerà con molta probabilità ad assumere comportamenti sbagliati tali da favorire altri episodi di attacco di cuore.

In conclusione, l'infarto miocardico è una patologia variabile nella sua espressione: in alcuni pazienti, evolve in modo molto veloce, con tempistiche nell'ordine di minuti/ore; in altri soggetti, invece, ha un decorso più blando, con i sintomi che, dopo qualche giorno, possono addirittura risolversi.

Infarto Silente

Come riconoscere un Infarto Silente?

Prima di tutto, occorre definire l'infarto silente del miocardio.

Gli esperti chiamano silente l'infarto miocardico che si presenta con una sintomatologia sfumata, con sintomi non figuranti tra i più caratteristici di questa patologia o, addirittura, in modo asintomatico.

L'infarto silente è un attacco di cuore a tutti gli effetti: ci sono sia l'interruzione dell'apporto sanguigno a un'area di miocardio, sia la necrosi di tale area.

Inoltre, anche i fattori di rischio sono gli stessi.

L'unica differenza è nel modo in cui l'evento si presenta, ossia nella sintomatologia.

Nella persona che sperimenta un infarto silente, sintomi classici come dolore al petto e difficoltà di respiro lasciano spazio a manifestazioni meno comuni quali:

  • Bruciore di stomaco;
  • Malessere generale (che ricorda quello avvertito nel corso di un banale stato influenzale);
  • Fastidio al petto paragonabile a quello evocato da una contrattura/distrazione del muscolo pettorale o dei muscoli dell'alta schiena;
  • Fastidio diffuso a mandibola, spalla e/o braccio.

L'attacco di cuore silente è una patologia subdola: esso, infatti, tende a risolversi in modo spontaneo e a non avere conseguenze drammatiche nell'immediato, motivo per cui il paziente lo sottovaluta scambiandolo per un banale malessere passeggero.

Tuttavia, come già accennato, aver sperimentato un infarto senza saperlo aumenta drasticamente il rischio che l'evento si ripresenti, sia perché il cuore ne è uscito comunque danneggiato, sia perché il paziente continua nei suoi comportamenti sbagliati.

Lo sapevi che…

L'infarto silente presenta una spiccata incidenza tra le persone affette da diabete.

È possibile Diagnosticare un Infarto Silente?

Prevedere un infarto silente è impossibile.

Diagnosticarlo, invece, è tutt'altro discorso: l'elettrocardiogramma e l'ecocardiogramma – le due indagini utilizzate canonicamente per la diagnosi di attacco di cuore – permettono di rilevare anche un infarto silente, esattamente come fosse un normale infarto.

Quando chiamare i Soccorsi

Come già anticipato, l'infarto del miocardio rappresenta un'emergenza medica e chi ne è colpito ha bisogno di soccorsi immediati.

Alla luce di ciò, chiunque si trovi di fronte a una persona che manifesta i sintomi tipici di un attacco di cuore dovrebbe contattare immediatamente il 118 ed eseguire le manovre che l'operatore sanitario comunica al telefono, in attesa dell'arrivo sul posto dei soccorsi.

Se è vero che una persona non esperta in materia non dispone di alcuna preparazione specifica per diagnosticare un infarto, è altrettanto vero che la conoscenza sommaria dei sintomi può far sorgere quei dubbi legittimi che spingono, anche per motivi puramente precauzionali, a chiamare il 118.
Molto spesso, le persone colpite da attacco di cuore ricevono le cure in tempo e riescono poi a salvarsi grazie all'intuizione e soprattutto alle conoscenze di base relative ai sintomi di chi è con loro in quel momento.

Cosa Fare in caso di Infarto del Miocardio

Come curare l’Infarto del Miocardio?

Il trattamento è tanto più efficace quanto più è tempestivo l'intervento dei sanitari.

Detto ciò, ecco brevemente quali sono i trattamenti previsti a seconda delle circostanze.

Se all'arrivo dei soccorsi l'infarto del miocardio ha già determinato un arresto cardiocircolatorio, è fondamentale attuare subito il massaggio cardiaco e la defibrillazione; dopodiché, seguono cure ospedaliere specifiche per ristabilire la pervietà lungo le arterie coronarie.

Se invece il soggetto non è ancora in condizioni critiche (es: infarto silente), i sanitari provvedono, dapprima, a identificare la sede dell'ostruzione e, successivamente, a realizzare l'intervento di disostruzione più adatto alle necessità del paziente.

Per approfondire: Come si cura l'Infarto del Miocardio

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza