Cardiopalmo (Palpitazioni)
Ultima modifica 14.06.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause e Fattori di Rischio
  4. Sintomi e Rischi per la Salute
  5. Diagnosi
  6. Trattamento

Generalità

Il cardiopalmo, detto anche palpitazioni, sono definite come consapevolezza cosciente del proprio battito cardiaco.

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Il cardiopalmo viene percepito come un'anomalia nell'intensità e nella regolarità delle pulsazioni del cuore. Le palpitazioni possono essere regolari o irregolari, parossistiche o sostenute.

Nella maggior parte dei casi, le palpitazioni rappresentano un sintomo benigno, cioè compaiono in assenza di altre malattie sottostanti, accompagnando, per esempio, uno stress emozionale (ansia, collera o spavento) o fisico (intensa attività sportiva o febbre) oppure l'uso di stimolanti, come tabacco e caffeina. Occasionalmente, però, il cardiopalmo può essere causato da un'affezione cardiaca o metabolica o essere l'effetto di particolari farmaci, di cui rappresenta una manifestazione aspecifica.

La chiave per la diagnosi consiste nell'elettrocardiogramma (ECG), che consente di registrare gli impulsi elettrici del cuore e la loro conduzione. Il trattamento è diretto alla causa specifica del cardiopalmo.

Cos’è

Cos’è il Cardiopalmo?

Il cardiopalmo, o palpitazioni, è la percezione dei propri battiti cardiaci che vengono avvertiti sul precordio (parte del torace anteriore allo sterno), alla gola o al collo. Le palpitazioni possono dare l'impressione di un'anomalia a carico del cuore; spesso, però, questa manifestazione è transitoria e del tutto innocua.

Che Differenza con la Tachicardia?

La tachicardia è un aumento della frequenza delle pulsazioni sopra i 100 battiti al minuto, a riposo o senza alcuna forma di stress psicofisico. La tachicardia può essere l'espressione di un disturbo funzionale o di gravi turbe dell'attività elettrica cardiaca.

Cause e Fattori di Rischio

Cardiopalmo Funzionale – Palpitazioni Non Patologiche

Se il cardiopalmo viene percepito da una persona sana, che non soffre di malattie cardiache, di solito non è il caso di preoccuparsi. Si tratta, infatti, di una manifestazione benigna, che non comporta rischi per la salute, soprattutto se l'episodio è isolato o poco frequente.

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In questi casi, le palpitazioni non dipendono da problemi al cuore, ma possono essere dovuti ad eventi fisiologici o funzionali, quali:

  • Sforzo fisico troppo intenso: costringe il cuore ad aumentare la sua attività, provocando un incremento della frequenza cardiaca. Lo stesso effetto è indotto dalla sedentarietà, nella quale il cardiopalmo può essere la conseguenza di ogni piccolo sforzo.
  • Forti stress emotivi: l'attività più intensa del sistema nervoso simpatico provoca un aumento della frequenza cardiaca e della produzione di adrenalina, anch'essa responsabile del cardiopalmo. Palpitazioni transitorie possono essere associate anche a forti emozioni, paura, collera ed ansia.
  • Abitudine al fumo: aumenta la pressione sanguigna e fa battere più velocemente il cuore, costringendolo ad una maggiore quantità di lavoro.
  • Pasti difficili da digerire: la percezione del cardiopalmo può dipendere dal consumo di alimenti particolarmente "pesanti", che necessitano di molte ore per essere digeriti e richiamano una grande quantità di sangue dall'apparato digerente. Ciò significa che il cuore deve lavorare maggiormente, incrementando la frequenza dei battiti. A proposito di abitudini dietetiche, anche l'assunzione di notevoli quantità di bevande alcoliche o contenenti caffeina (come consumo di più di 4 tazzine di caffè al giorno) può dare origine alle palpitazioni.
  • Caldo eccessivo: il clima umido e torrido inducono una vasodilatazione, quale reazione dell'aumento della temperatura corporea; in pratica, l'organismo cerca di dirottare una maggiore quantità di sangue verso la superficie cutanea per favorire l'eliminazione del calore. Tra gli effetti della vasodilatazione vi è, però, una riduzione della pressione arteriosa che il sistema nervoso tenta di mantenere stabile anche attraverso l'aumento dei battiti cardiaci.
  • Menopausa: gli sbalzi ormonali possono provocare vasodilatazione e aumento della frequenza cardiaca.
  • Diminuzione di potassio: le palpitazioni possono essere la conseguenza di una carenza di potassio, un minerale fondamentale per la salute del cuore.

Cardiopalmo: Quando Dipende da una Malattia?

Il cardiopalmo può dipendere da cause direttamente connesse con il cuore come:

Patologie non cardiache che possono innescare o aggravare il cardiopalmo comprendono:

Consulta anche Cuore: Com'è Fatto e Come Funziona?

Sintomi e Rischi per la Salute

Quali Sono i Sintomi del Cardiopalmo?

Le palpitazioni vengono generalmente avvertite nel precordio (parte del torace anteriore allo sterno), nella gola o nel collo: il cardiopalmo può essere percepito come una sensazione di batticuore, sensazione di mancamento o di "tuffo" al cuore.

Il paziente può descriverle come martellanti, sussultanti, vibranti, ondeggianti o come mancanza o salto di un battito. Il cardiopalmo possono essere regolari o irregolari, rapide o lente, parossistiche o persistenti; per alcuni pazienti, questa manifestazione risulta sgradevole ed allarmante.

Cardiopalmo in Condizioni Normali/Fisiologiche

Quando si verificano nelle persone sane e non sono associati ad altre patologie, il cardiopalmo non provoca solitamente sintomi particolari, oltre alla percezione dell'aumentata frequenza cardiaca. Solo in qualche caso, è possibile avvertire un senso di calore o una sudorazione improvvisa.

Nelle persone che non sono affette da cardiopatie o da altre malattie, le palpitazioni sono tipicamente un fenomeno transitorio e di breve durata.

Palpitazioni Patologiche

Quando dipende da una cardiopatia o da un'altra malattia, il cardiopalmo compare compaiono più spesso e per periodi prolungati. Inoltre, a seconda della causa che ne ha determinato l'insorgenza, si possono associare altri sintomi, come:

  • Dispnea: quando l'affanno e la fame d'aria sono concomitanti ai battiti accelerati possono indicare la presenza di un problema cardiaco serio, come uno scompenso, che richiede un'attenzione medica adeguata.
  • Improvvisa debolezza: la sensazione di stanchezza che può accompagnare i battiti accelerati può essere sintomo di anemia o ipertensione.
  • Vertigini e stordimento: se insieme ai battiti accelerati, si sperimentano tremori, sudorazione improvvisa, giramenti di testa e svenimenti, è possibile che sia in atto una crisi ipoglicemica (cioè la glicemia si sia abbassata al di sotto del valore normale).
  • Brividi di freddo: quando i battiti accelerati compaiono in concomitanza a brividi e sensazione di freddo, è possibile che si stia verificando un calo di pressione o un episodio di ipoglicemia. La combinazione di questi sintomi può anticipare la febbre.
  • Nausea e vomito: sensazione di nausea ed episodi di vomito, associati a battiti accelerati, possono essere provocati da patologie gastrointestinali.
Per approfondire: Cardiopalmo - Cause e Sintomi

Diagnosi

Cardiopalmo (Palpitazioni): Quali Esami per la Diagnosi?

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Quando il cardiopalmo si manifesta in modo ricorrente, è opportuno rivolgersi al proprio medico di base o al cardiologo di riferimento, in modo da ricercare in maniera approfondita la causa che scatena questo sintomo e stabilire la giusta terapia per limitare il disturbo.

La valutazione clinica preliminare - costituita da anamnesi ed esame obiettivo - ha l'obiettivo di comprendere in quali condizioni si verifica, indaga il quadro sintomatologico completo (ricercando i sintomi associati, come debolezza, astenia e dolore anginoso). Il medico raccoglie, inoltre, informazioni circa l'assunzione di farmaci e la presenza di patologie cardiovascolari o polmonari che possano comportare aritmie, ipertensione o ipoglicemia. L'auscultazione permette di evidenziare eventuali soffi, crepitii ed altri segni anomali associati ai battiti accelerati.

Il paziente viene sottoposto, poi, ad esami di laboratorio, per misurare la concentrazione di zuccheri nel sangue (glicemia), dosare i livelli degli ormoni tiroidei e verificare eventuali squilibri degli elettroliti.

Sulla base dei risultati di queste analisi, il medico indica l'esecuzione di test diagnostici come l'elettrocardiogramma, il monitoraggio secondo Holter o esami specialistici utili ad indagare patologie a carico del cuore, associati o meno alla diagnostica per immagini.

Trattamento

Cosa Fare in caso di Cardiopalmo?

Il trattamento del cardiopalmo, quando necessario, viene stabilito dal medico di base e dal cardiologo di riferimento, in base alle specifiche cause scatenanti.

Le palpitazioni che si associano a dolore epigastrico (nella parte superiore dello stomaco) o al petto, che si irradia al braccio ed alla spalla sinistra, sensazione di vertigini e nausea, potrebbero essere il sintomo di un infarto, pertanto è necessario recarsi immediatamente al pronto soccorso.

Cause Non Patologiche di Cardiopalmo

Se la persona è sana, il cardiopalmo non deve essere necessariamente trattato. Quando il fenomeno è saltuario e non dipende da una patologia, non c'è ragione di preoccuparsi.

In qualche caso, se le palpitazioni risultano molto sgradevoli o interferiscono con lo svolgimento delle normali attività quotidiane, possono essere prescritti dei farmaci antiaritmici (es. flecainide, propafenone, sotalolo e amiodarone). Questi medicinali regolarizzano il battito cardiaco, ma vanno assunti seguendo scrupolosamente le indicazioni del medico.

Cause Patologiche di Cardiopalmo

Il trattamento del cardiopalmo è rivolto alla causa che sta alla base dell'origine di questa problematica, tenendo in considerazione le condizioni generali del paziente.

Se il fenomeno è correlato alla febbre, ad esempio, il medico può indicare l'assunzione di un antipiretico; quando le palpitazioni sono causate dall'ipertensione potrebbero essere prescritti dei farmaci per regolarizzare la pressione sanguigna e così via.

Per quanto riguarda le malattie cardiache, non sempre è facile stabilire la cura del cardiopalmo. Il ricorso ai farmaci antiaritmici deve tenere in considerazione gli effetti collaterali che possono verificarsi in presenza di cardiopatie. Per questo, gli specialisti tendono a prescrivere terapie che possono tenere sotto controllo la salute generale del cuore. Questi medicinali comprendono i betabloccanti e le statine. La prima categoria di farmaci è in grado di ridurre l'eccitabilità, la frequenza e la forza di contrazione del cuore, regolando il battito cardiaco ed il consumo di ossigeno. I betabloccanti sono utilizzati per il trattamento dell'ipertensione, ma si rivelano utili anche nell'infarto, nell'angina pectoris e nello scompenso cardiaco.

Le statine riducono, invece, i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, proteggendo così anche il cuore.

Quando le Palpitazioni sono pericolose?

I battiti accelerati possono indicare un infarto o uno stato di shock, che rende necessario un intervento medico immediato. Di solito, questi eventi si associano, però, ad altri segnali d'allarme, quali: dolore o senso di oppressione al torace, pallore del viso, formicolio alle mani, vomito, difficoltà respiratorie e perdita di coscienza. È importante, quindi, che, nel momento in cui si avvertono i battiti accelerati, si faccia attenzione agli altri sintomi concomitanti e cercare assistenza tempestiva al pronto soccorso.

Prosegui con la lettura di Battiti per Minuto: Quanti Sono? Valori Normali Battiti Cardiaci

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici