Bronchite cronica: cos'è? Sintomi, cause e cure

Bronchite cronica: cos'è? Sintomi, cause e cure
Ultima modifica 16.09.2024
INDICE
  1. Cos'è la bronchite cronica?
  2. Bronchite acuta e cronica: differenze
  3. Cause e fattori di rischio
  4. Bronchite cronica sintomi
  5. Complicazioni e rischi
  6. Diagnosi
  7. Trattamento e rimedi
  8. Prevenzione

Cos'è la bronchite cronica?

La bronchite cronica è un'infiammazione persistente della mucosa che riveste i bronchi, correlata principalmente all'inalazione di sostanze irritanti e dannose, come il fumo di sigaretta, gas di scarico e inquinanti atmosferici.

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La patologia si manifesta solitamente con tosse produttiva (cioè con espettorazione di muco), a volte associata a difficoltà respiratoria.

La bronchite cronica si caratterizza per la tendenza ad evolvere in modo progressivo e le riacutizzazioni degli episodi infiammatori presenza di vari fattori esacerbanti, tra cui gli sbalzi di temperatura, le allergie respiratorie e l'esposizione agli agenti infettivi.

Il trattamento dalla bronchite cronica può avvalersi di farmaci o terapie di supporto, come il training dei muscoli respiratori e la somministrazione di ossigeno.

Bronchi (in breve)

I bronchi sono la due ramificazioni terminali della trachea (canale cilindrico di tessuto fibroso elastico, posto al centro del torace) che penetrano nei polmoni, situati nella cavità toracica. Inizialmente, i bronchi presentano un diametro piuttosto ampio, ma, a valle, si ramificano in canali sempre più piccoli (bronchioli).

Bronchite acuta e cronica: differenze

Bronchite Cronica e Acuta: quali differenze?

La bronchite cronica si differenzia dalla forma acuta per una serie di motivi. Innanzitutto, per essere definita cronica, la sintomatologia dell'infiammazione dei bronchi è presente per almeno tre mesi, anche non consecutivi, nell'arco di due anni successivi.

Inoltre:

  • La BRONCHITE CRONICA:
    • Risulta dalla reiterata esposizione a fattori irritanti, il più importante dei quali è il fumo;
    • Se non curata correttamente, può evolvere con il passare degli anni in forme più severe, come la BPCO.
  • La BRONCHITE ACUTA:
    • È un'infiammazione prevalentemente di origine infettiva (in genere, è una complicanza del comune raffreddore o dell'influenza);
    • Se gestita nel modo giusto, tende a guarire nell'arco di poco tempo, senza lasciare conseguenze.
Per saperne di più: Bronchite Acuta

Cause e fattori di rischio

Cosa provoca la bronchite cronica?

Il processo flogistico all'origine della bronchite cronica predispone all'ipertrofia (cioè all'aumentato sviluppo patologico) delle ghiandole secernenti muco, situate nella parete dei bronchi, da cui conseguono due effetti:

  1. Ipersecrezione di muco: aumentando il volume e l'attività delle cellule che producono le secrezioni mucose, quest'ultimo viene rimosso più difficilmente e tende a ristagnare, diventando più viscoso;
  2. Ispessimento delle pareti dei bronchi per la contrazione delle piccole cellule muscolari che le circondano o per l'accumulo eccessivo di muco, con:
    • Riduzione delle ciglia vibratili che tappezzano le mucose delle vie respiratorie, in termini numerici e funzionali (nota: queste strutture, con il loro movimento ondulatorio, favoriscono l'espulsione dei corpi estranei dall'albero bronchiale);
    • Limitazione al flusso aereo: in presenza di bronchite cronica, l'aria entra ed esce con difficoltà dalle vie aeree che risultano ristrette.

Lo sapevate che…

Il CATARRO è una tipologia di muco che si sviluppa tipicamente durante un processo infiammatorio. Questa secrezione è prodotta dalle ghiandole annesse alla mucosa delle vie respiratorie. A differenza del muco secreto nelle normali condizioni fisiologiche, avente le funzioni di lubrificare le pareti e di facilitare l'eliminazione di agenti esterni che penetrano nell'organismo, il catarro risulta più abbondante, denso ed appiccicoso.

Quali sono le cause della bronchite cronica?

La bronchite cronica è il risultato della combinazione di vari fattori di tipo comportamentale e ambientale.

La causa più importante della bronchite cronica è il fumo di tabacco, in particolare quello di sigaretta, che accelera ed accentua il decadimento naturale della funzione respiratoria.

A rendere più probabile l'infiammazione cronica dei bronchi, partecipano anche altri fattori, come:

  • Fumo passivo (favorisce l'inalazione di gas e particolato);
  • Esposizione a particelle, fumi e vapori irritanti, polveri e sostanze chimiche, sia in casa, sia nell'ambiente di lavoro (esempio: silice o cadmio, gas e prodotti della combustione dei carburanti per la cucina o per il riscaldamento);
  • Inquinamento dell'aria (smog e polveri sottili ambientali, emissioni dei veicoli a motore, stufe, impianti di aria condizionata ecc.).

Alcuni soggetti sembrano avere, inoltre, una predisposizione naturale alla btonchite cronica, come nel caso di:

  • Immunodepressione;
  • Infezioni delle vie aeree contratte nella prima infanzia (soprattutto se ricorrenti, particolarmente gravi e/o capaci di influenzare negativamente lo sviluppo dell'albero respiratorio), come:
  • Anamnesi personale positiva o familiarità per:

Bronchite cronica sintomi

Come si manifesta la bronchite cronica?

Dal punto di vista clinico, la bronchite cronica è definita dalla presenza di una tosse produttiva (cioè accompagnata da un'eccessiva produzione di muco ed espettorazione dello stesso), per almeno 3 o più mesi l'anno, per 2 anni consecutivi.

La tosse persistente può associarsi a dispnea, descritta come un aumentato sforzo a respirare o affanno durante gli sforzi fisici, anche modesti (ad esempio, camminando). Nella bronchite cronica, l'espettorato può essere estremamente denso e difficile da eliminare.

Episodi infiammatori

Nell'ambito della bronchite cronica, la ripetizione degli episodi infiammatori è un evento improvviso, in genere provocato dall'inalazione di sostanze irritanti o da una causa infettiva. Le riacutizzazioni dell'infiammazione dei bronchi provocano un rapido peggioramento dei sintomi respiratori (affanno, respiro sibilante, senso di costrizione toracica, dolore al petto, affaticamento e malessere). In qualche caso, questa condizione può rappresentare un'emergenza medica.

Attenzione! Recarsi immediatamente dal medico (o in pronto soccorso) in caso di improvviso peggioramento dei sintomi o se si ha l'impressione di non riuscire a respirare.

Bronchite cronica: forme

Bronchite Cronica Semplice

La bronchite cronica semplice si manifesta solamente con tosse e secrezione eccessiva di muco.

Bronchite Cronica Mucopurulenta

La bronchite cronica mucopurulenta è caratterizzata dal ripetersi di episodi infettivi respiratori, favoriti dalla persistenza del muco denso e viscoso (substrato ideale per la colonizzazione dei patogeni), a livello dei bronchi. In questa forma della patologia, l'espettorato appare purulento.

Complicazioni e rischi

Cosa comporta una bronchite non curata?

In qualche caso, se trascurata e protratta nel tempo, la bronchite cronica tende ad evolvere in modo progressivo, comportando una limitazione al flusso aereo, che diviene sempre più marcata e rende difficoltosa la respirazione, anche dopo piccoli sforzi.

Ad aggravare questo quadro clinico, è l'aumentata suscettibilità alle infezioni respiratorie di origine virale, batterica o fungina. Queste tendono a guarire lentamente e possono provocare ricadute accompagnate da una sintomatologia aggravata. Con il progredire della bronchite cronica, questi episodi tendono a divenire sempre più frequenti e possono indurre un'importante risposta flogistica.

L'infiammazione può coinvolgere, inoltre, il polmone predisponendo all'instaurarsi di altre condizioni patologiche, non del tutto reversibili, come:

Per saperne di più su Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO o Malattia Polmonare Ostruttiva Cronica)

Nota Bene! La tosse cronica e l'espettorazione tipiche della bronchite cronica possono precedere di molti anni l'ostruzione bronchiale. In caso di difficoltà respiratorie e di un aumento nella frequenza delle malattie tipicamente invernali (raffreddore, influenza e faringite), è bene consultare il medico.

Diagnosi

Quali esami servono per la bronchite cronica?

La diagnosi della bronchite cronica è stabilita dal medico di base o dallo pneumologo di riferimento sulla base di:

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  • Anamnesi: prevede la raccolta dei dati e delle informazioni che potranno essere utili a formulare la diagnosi finale (es. abitudine al fumo di sigarette o presenza di altri fattori di rischio, qualità del respiro, frequenza degli episodi infiammatori sintomatici ecc.);
  • Esame obiettivo: l'auscultazione dei bronchi e dei polmoni con lo stetoscopio conferma la presenza di alcuni segni caratteristici del quadro clinico.

Indagini strumentali ed altri esami

Oltre alla visita medica, può essere necessario effettuare una radiografia del torace, che evidenzia lo stato infiammatorio dei bronchi. Quest'ultima situazione può essere valutata, inoltre, con una broncoscopia.

La spirometria consente di determinare, invece, i danni alla funzionalità respiratoria secondari alla bronchite cronica. L'esame permette di misurare, infatti, la quantità di aria che raggiunge i polmoni ad ogni inspirazione e quanta ne viene espulsa con l'espirazione, oltre a stabilire il tempo impiegato per realizzare l'atto respiratorio completo.

Trattamento e rimedi

L'obiettivo del trattamento della bronchite cronica consiste nel limitare le riacutizzazioni e, soprattutto, prevenire la progressione della malattia. Nel caso s'instauri una BPCO, infatti, non esiste attualmente una cura efficace che consenta di ripristinare la funzionalità respiratoria perduta.

In ogni caso, la strategia terapeutica più appropriata deve sempre tenere in considerazione le indicazioni individuali stabilite dal medico, formulate in relazione all'entità del disturbo, alla sintomatologia ed alle esigenze personali del paziente.

Come si cura la bronchite cronica?

Innanzitutto, il corretto approccio alla bronchite cronica prevede la rimozione della cause che la provocano, come il fumo e l'esposizione agli inquinanti.

Per alleviare i sintomi e facilitare la guarigione, la terapia di supporto prevede un'idratazione adeguata abbinata a riposo: bere molto favorisce, infatti, la fluidificazione delle secrezioni mucose.

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Per quanto riguarda i farmaci per la bronchite cronica, il medico può prescrivere dei broncodilatatori d'assumere per via inalatoria. Questi medicinali aiutano la muscolatura dei bronchi a rilassarsi e favoriscono il passaggio dell'aria, migliorando le capacità respiratorie. La maggior efficacia si ottiene con l'intervento precoce e seguendo regolarmente la terapia.

Altri farmaci che potrebbero essere indicati sono gli espettoranti, che fluidificano il muco, facilitandone l'eliminazione, nel caso si abbia difficoltà ad espellerlo con i colpi di tosse.

In qualche caso, la bronchite cronica può rendere necessario un ricovero ospedaliero, per gestire eventuali problematiche, ad esempio, con l'ossigenoterapia, la ventilazione meccanica non invasiva (con maschera facciale) e la nutrizione per via parenterale. Le medicine usate principalmente a livello ospedaliero possono comprendere corticosteroidi per via sistemica (in compresse o per via endovenosa), antibiotici (se necessari, cioè in presenza di concomitanti infezioni batteriche) e mucolitici.

Leggi anche Antibiotico per Bronchite

Prevenzione

Bronchite cronica: si può prevenire?

  • Per prevenire l'insorgenza e l'evoluzione della bronchite cronica è di fondamentale importanza ridurre l'esposizione complessiva al fumo di tabacco, alle polveri in ambito professionale ed all'inquinamento degli ambienti interni ed esterni.
  • Per prevenire le riacutizzazioni, viene raccomandato ai pazienti affetti da bronchite cronica di sottoporsi regolarmente alle vaccinazioni contro l'influenza e la polmonite da pneumococchi. Queste malattie infettive potrebbero aggravare, infatti, la funzionalità respiratoria già compromessa.

Nella quotidianità, i pazienti con bronchite cronica possono trarre beneficio da alcuni accorgimenti:

  • Mantenere pulito e ben arieggiato l'ambiente in cui si soggiorna (nelle giornate di forte inquinamento dell'aria, invece, è consigliabile restare in casa, con le finestre chiuse);
  • Evitare il fumo di sigaretta attivo e passivo;
  • Controllare il peso, per non affaticare ulteriormente il sistema respiratorio;
  • Praticare una serie di esercizi specifici per tenere in attività i muscoli del respiro e migliorare la tolleranza allo sforzo.

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici