Verapamil: Come e Quando si Assume, Rischi ed Effetti Collaterali

Verapamil: Come e Quando si Assume, Rischi ed Effetti Collaterali
Ultima modifica 26.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A Cosa Serve
  3. Avvertenze e Precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti Collaterali
  6. Come Agisce
  7. Dosaggio e Modo d'uso
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Il verapamil è un calcio-antagonista impiegato nel trattamento dell'ipertensione, di alcune forme di aritmia cardiaca e altri disturbi del cuore. Per espletare la sua azione terapeutica, il principio attivo deve essere assunto per via orale, oppure per via parenterale.

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Verapamil - Struttura Chimica

Dal punto di vista chimico, il verapamil appartiene alla classe delle fenilalchilamine. In Italia, esso è disponibile all'interno di diversi medicinali vendibili in farmacia dietro presentazione di ricetta medica ripetibile. Si tratta di prodotti classificati come farmaci di fascia A, pertanto, la loro dispensazione può avvenire a carico - totale o parziale, a seconda dei casi - del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Difatti, per alcuni medicinali è necessario che il paziente corrisponda un piccolo ticket.

Esempi di Medicinali contenenti Verapamil

  • Isoptin®
  • Verapamil Aristo®
  • Verapamil DOC®
  • Verapamil Eg®
  • Verapamil Hexal®
  • Verapamil Pensa®

A Cosa Serve

Indicazioni Terapeutiche del Verapamil: per cosa si usa?

Le indicazioni terapeutiche del verapamil possono variare in funzione del dosaggio e del tipo di formulazione (per uso orale o per uso parenterale) presi in considerazione.

Ad ogni modo, l'utilizzo del principio attivo è indicato per il trattamento di:

Sarà il medico a stabilire, caso per caso, quale medicinale a base di verapamil somministrare al paziente, a seconda del disturbo che si deve trattare e in funzione delle condizioni dello stesso.

Avvertenze e Precauzioni

Cosa bisogna sapere prima di assumere il Verapamil

Prima di iniziare il trattamento con verapamil è opportuno informare il medico se:

Durante il trattamento con verapamil, inoltre, è necessario sottoporsi a controlli periodici della funzionalità epatica, poiché il trattamento con questo principio attivo può causare un incremento dei livelli ematici di transaminasi, bilirubina e fosfatasi alcalina.

Nota bene

  • L'uso del verapamil per via orale, in particolare ad alti dosaggi, non è generalmente raccomandato in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età.
  • Il verapamil può influenzare negativamente la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari, pertanto, simili attività andrebbero evitate durante il trattamento con il principio attivo.

Interazioni

Interazioni Farmacologiche fra il Verapamil e Altri Farmaci

Il verapamil NON deve essere assunto se si stanno prendendo, o sono stati da poco assunti, farmaci come:

  • IMAO (inibitori delle monoammino ossidasi);
  • Beta-bloccanti;
  • Preparati chinidinici;
  • Ivabradina (principio attivo impiegato nel trattamento dell'angina stabile e dello scompenso cardiaco).

Inoltre, prima di iniziare il trattamento con verapamil - a causa delle potenziali interazioni farmacologiche - è necessario informare il medico se si è in terapia, o se sono stati recentemente assunti farmaci quali:

In qualsiasi caso, prima di iniziare ad assumere il verapamil, è necessario comunicare al medico se si stanno assumendo, o se sono stati assunti da poco, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non indicati nel soprastante elenco - compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.

Verapamil con cibi e bevande

Durante il trattamento con verapamil è necessario evitare il consumo di pompelmo, del suo succo o di altri suoi derivati, poiché le sostanze in essi contenute possono indurre un aumento delle concentrazioni plasmatiche del principio attivo.

Allo stesso tempo, mentre si è in terapia con il verapamil, è bene evitare il consumo di alcol in quanto durante il trattamento il tempo di smaltimento di questa sostanza risulta aumentato, così come risulta aumentato il rischio di sviluppare effetti indesiderati.

Effetti Collaterali

Quali Effetti Indesiderati può causare il Verapamil?

Come qualsiasi altro principio attivo, anche il verapamil può causare svariati effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.

Il trattamento deve essere immediatamente interrotto e il medico subito allertato qualora compaiano i seguenti effetti indesiderati gravi:

Effetti indesiderati comuni

Fra gli effetti indesiderati comuni che potrebbero manifestarsi durante l'assunzione di verapamil, ritroviamo:

Effetti indesiderati non comuni e rari

Fra gli effetti indesiderati non comuni e rari che possono manifestarsi durante la terapia con verapamil, invece, ritroviamo:

Altri effetti indesiderati

Altri effetti indesiderati che possono manifestarsi durante il trattamento con verapamil la cui frequenza tuttavia non è nota, consistono in:

Nota: per maggiori informazioni in merito agli effetti indesiderati derivanti dal trattamento con verapamil, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale prescritto dal medico che si deve utilizzare.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio da verapamil possono manifestarsi i seguenti sintomi:

Nei casi più gravi (overdose) si può verificare la morte. Per questi motivi, in caso d'iperdosaggio da verapamil - accertato o presunto che sia - se non ci si trova già in ospedale, è necessario recarsi immediatamente nel più vicino pronto soccorso, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto. Qualora si fosse già in una struttura sanitaria, è necessario avvisare immediatamente il medico o gli infermieri.

Il trattamento è di sostegno e di supporto; la stimolazione beta-adrenergica, la somministrazione parenterale di soluzioni di calcio (cloruro di calcio) e l'irrigazione intestinale possono aumentare il flusso di ioni Ca²⁺ attraverso i canali lenti del calcio. Reazioni ipotensive e blocco atrio-ventricolare possono essere trattati, rispettivamente, con vasopressori o pacing cardiaco (stimolazione costante ed efficace della depolarizzazione cardiaca). In caso di ingestione di dosi eccessive di formulazioni di verapamil a rilascio modificato, possono essere necessari tempi di osservazione e di ospedalizzazione maggiori.

Come Agisce

Come Funziona il Verapamil e con quale Meccanismo d'Azione agisce?

Il verapamil è un calcio-antagonista che inibisce i flussi transmembrana di ioni calcio; esso è attivo tanto sulla muscolatura liscia vasale quanto sulle fibrocellule miocardiche a livello delle quali riduce tono e contrattilità. Il verapamil è altresì dotato di attività antiaritmica e di azione antianginosa che viene esercitata attraverso:

  • La diminuzione del fabbisogno miocardico di ossigeno, secondario all'inibizione del flusso di calcio attraverso la membrana con conseguente riduzione del metabolismo energetico cardiaco;
  • La riduzione delle resistenze periferiche con conseguente riduzione del lavoro pressorio cardiaco;
  • L'incremento del flusso coronarico conseguente alla dilatazione dei vasi coronarici ed alla potente azione preventiva nei confronti del coronarospasmo.

L'azione antipertensiva esercitata dal verapamil è imputabile alla diminuzione delle resistenze periferiche che non è accompagnata da un aumento riflesso della frequenza cardiaca, della gittata cardiaca e da ritenzione idrosalina.

Dosaggio e Modo d'uso

Come si Usa il Verapamil e in quale Dosaggio?

Il verapamil è disponibile in formulazioni adatte alla somministrazione orale (capsule e compresse, a rilascio prolungato o immediato) e in formulazioni adatte alla somministrazione per via parenterale (soluzione iniettabile per uso endovenoso).

Verapamil per via orale

Capsule e compresse devono essere deglutite intere con l'ausilio di un po' d'acqua, seguendo sempre le indicazioni fornite dal medico. Quest'ultimo stabilirà dosaggio e durata del trattamento in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare.

Per informazioni più dettagliate, è bene chiedere consiglio al proprio medico e leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale da esso prescritto.

Verapamil per via endovenosa

Il verapamil per via endovenosa deve essere somministrato solo ed esclusivamente da un medico competente che conosce le modalità d'uso corrette di farmaci di questo tipo.

Negli adulti e negli adolescenti con più di 14 anni di età la dose raccomandata è di 5-10 mg (corrispondenti a 1-2 fiale) una volta al dì. Se necessario, la dose può essere somministrata anche 2 o 3 volte al giorno.

Nei bambini e negli adolescenti fino ai 14 anni di età, le dosi raccomandate sono le seguenti:

  • Neonati: 0,75-1 mg (0,3-0,4 ml);
  • Lattanti: 0,75-2 mg (0,3-0,8 ml);
  • Bambini da 1 a 5 anni: 2-3 mg (0,8-1,2 ml);
  • Bambini da 6 a 14 anni: 2,5-5 mg (1,0-2,0 ml).

Se necessario, le dosi sopra indicate possono essere ripetute dopo 2-5 minuti.

Il principio attivo sarà somministrato dal medico tramite infusione endovenosa che deve essere eseguita sotto controllo elettrocardiografico.

Gravidanza e Allattamento

Il Verapamil può essere usato in Gravidanza e durante l'Allattamento?

Il verapamil andrebbe evitato durante la gravidanza, a meno che il medico non lo ritenga assolutamente necessario. In simili casi, il principio attivo deve essere impiegato solo sotto lo stretto controllo di questa figura sanitaria.

Il verapamil viene escreto nel latte materno, per tale ragione, il suo uso deve essere evitato nelle madri che allattano al seno. Se il trattamento con il principio attivo dovesse essere necessario, l'allattamento deve essere sospeso per tutelare il bambino.

Controindicazioni

Quando il Verapamil NON deve essere usato

L'uso del verapamil è controindicato in tutti i seguenti casi:

  • In caso di allergia nota allo stesso verapamil e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che si deve impiegare;
  • In caso di recente infarto complicato da bradicardia marcata;
  • In presenza di insufficienza contrattile del ventricolo sinistro;
  • In presenza di gravi disturbi della conduzione e irregolarità del battito cardiaco (blocco atrio-ventricolare totale o parziale; blocco di branca incompleto; malattia del nodo del seno, eccetto in pazienti con pacemaker artificiale ventricolare; blocco atrio-ventricolare di II-III grado, eccetto in pazienti con pacemaker ventricolare artificiale funzionante; tachicardia ventricolare a complessi larghi; fibrillazione atriale/flutter e concomitante sindrome di Wolff-Parkinson-White; sindrome di Lown-GanongLevine; sindromi da PR corto);
  • In pazienti con marcata bradicardia con meno di 50 battiti/minuto;
  • In presenza di ipotensione con pressione sistolica inferiore a 90 mmHg;
  • In caso di terapia con i seguenti farmaci:
    • Inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO);
    • Beta-bloccanti;
    • Preparati chinidinici;
    • Ivabradina.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista