Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

Il vaccino esavalente è così chiamato poiché conferisce immunità nei confronti di 6 malattie infettive, che sono: la difterite, il tetano, la pertosse, la poliomielite, l'epatite B e l'Haemophilus influenzae di tipo B.
vaccino esavalentePraticato solitamente nell'arco dei primi 12 mesi di vita, mediante 3 somministrazioni, il vaccino esavalente è una pratica efficace e ben tollerata; è raro, infatti, che fallisca o dia luogo a effetti collaterali.  

Cos'è il vaccino esavalente?

Il vaccino esavalente è il vaccino che - realizzato tipicamente nel corso dei primi 12 mesi di vita di un individuo (quindi in tenera età), ha lo scopo di prevenire ben 6 malattie infettive - che sono: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e Haemophilus influenzae di tipo B.
In Italia, il vaccino esavalente praticato canonicamente è conosciuto come Infanrix hexa.


Il vaccino esavalente è la combinazione - in un solo preparato - di ben 6 vaccinazioni.

Difterite

La difterite è una grave e contagiosa malattia infettiva, causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae.
In genere, la difterite provoca una severa infiammazione delle prime vie respiratorie (naso, gola, laringe e trachea), dalle conseguenze potenzialmente letali (morte per soffocamento); più raramente, la difterite si limita a causare un'infiammazione di tipo cutaneo, agevolmente curabile.
Rischio soffocamento a parte, la forma più comune di difterite (ossia quella che causa l'infiammazione delle prime vie respiratorie) è da considerarsi una condizione estremamente grave, anche per la sua capacità di produrre una tossina molto pericolosa, che può produrre danni al sistema nervoso (es: lesione dei nervi che controllano la respirazione), al cuore (es: miocardite) e ai reni (insufficienza renale).

Tetano

Il tetano è una malattia infettiva grave e acuta, causata dalle spore del batterio Clostridium tetani, che intacca il sistema nervoso e produce dei caratteristici spasmi muscolari.
Responsabile nel 2015 di 209.000 casi d'infezione e di 59.000 decessi in tutto il Mondo, il tetano non è una malattia contagiosa (quindi chi ne è affetto non lo trasmette alle persone sane con cui entra in contatto).
In genere, il tetano è frutto della penetrazione in una ferita cutanea del batterio responsabile – ossia Clostridium tetani – il quale risiedeva sull'oggetto causa della ferita cutanea stessa.
Al di là degli spasmi muscolari, chi soffre di tetano manifesta anche: febbre, sudorazione profusa, mal di testa, problemi di deglutizione, ipertensione e tachicardia.

Pertosse

Causata dal batterio Bordetella pertussis, la pertosse (o tosse convulsa) è una malattia infettiva acuta e molto contagiosa, che colpisce le vie respiratorie e i polmoni.
Il sintomo tipico della pertosse è una tosse intensa e persistente, che nel soggetto malato causa delle vere e proprie crisi della durata di qualche minuto.
La pertosse è pericolosa soprattutto per i neonati e i bambini; in questi soggetti, infatti, può provocare difficoltà di respiro tali da portare alla morte.

Poliomielite

La poliomielite è una malattia infettiva dovuta a un virus noto col nome di Poliovirus.
Acuta e molto contagiosa, la poliomielite è quasi sempre un'infezione lieve, di carattere asintomatico o debolmente sintomatico; tuttavia, in alcuni rari frangenti (nello specifico, quando il poliovirus invade il sistema nervoso centrale), può essere responsabile di fenomeni di paralisi flaccida dall'esito mortale o fortemente invalidante.
La mancanza di una cura contro la poliomielite obbliga i pazienti ad attendere il naturale decorso dell'infezione, nella speranza che l'agente virale responsabile non raggiunga encefalo e midollo spinale.

Epatite B

L'epatite B è un'infezione particolarmente contagiosa, il cui fattore scatenante è il cosiddetto virus HBV o “virus dell'epatite B”.
Trasmissibile attraverso il sangue o i fluidi corporei (es: saliva, sperma, secreto vaginale ecc.) di una persona infetta, l'epatite B colpisce e danneggia principalmente il fegato (epatite significa “infiammazione del fegato”), dando luogo, talvolta, a complicanze molto gravi come: cancro al fegato, cirrosi epatica e/o insufficienza epatica.

Haemophilus influenzae di tipo B

Haemophilus influenzae di tipo B è la condizione frutto del processo infettivo innescato dall'omonimo batterio: Haemophilus influenzae di tipo B o Haemophilus influenzae B.
In genere, questo batterio è poco invasivo ed è responsabile di lievi infezioni a livello dell'orecchio o del tratto respiratorio; più raramente e soprattutto negli individui più giovani, assume i connotati di microrganismo aggressivo e causa gravi malattie, quali meningite, setticemia, polmonite, pericardite, artrite settica, osteomielite, epiglottite o cellulite.

Indicazioni

Il vaccino esavalente è una pratica indicata/consigliata in tenera età, per la precisione al di sotto dell'anno di vita.

Somministrazione

Per i soggetti al di sotto dell'anno di età (candidati ideali), la somministrazione del vaccino esavalente avviene per mezzo di 3 iniezioni intramuscolo, praticate nella regione antero-laterale della coscia in tre precisi momenti: al terzo, al quinto e al dodicesimo mese di vita.

Richiami: per quali malattie e quando sono previsti?

Il ricorso al vaccino esavalente, nei soggetti al di sotto dell'anno di vita, comporta alcuni “richiami” (ossia la ripetizione a distanza di anni della vaccinazione per una data malattia o una serie di malattie, a causa di una perdita di immunità).
I richiami in questione sono:

  • Il richiamo all'età di 6 anni, nei confronti di difterite, tetano, pertosse e poliomielite;
  • Il richiamo all'età di 14 anni, nei confronti di difterite, tetano e pertosse;
  • Il richiamo decennale (dopo il richiamo dei 14 anni), nei confronti ancora una volta di difterite, tetano e pertosse.

Come i lettori avranno notato, nell'elenco dei richiami non risultano citati né l'epatite B né l'Haemophilus influenzae di tipo B; ciò è dovuto al fatto che, per ricevere l'immunità dalle suddette malattie, è sufficiente il vaccino esavalente, praticato nel corso del primo anno di vita.

Vaccino esavalente e obbligatorietà in Italia

In Italia, il vaccino esavalente è divenuto una pratica obbligatoria a tutti gli effetti il 28 Luglio 2017, quando la legge italiana ha esteso l'obbligo alla vaccinazione anche nei confronti di pertosse e Haemophilus influenzae di tipo B, le quali, fino al giorno precedente la data sopra indicata, erano le uniche infezioni (delle 6 da cui rende immune il vaccino esavalente) non soggette al suddetto obbligo.


Alla luce di quanto detto in precedenza, quindi, fino alla fine di Luglio 2017 il vaccino esavalente non poteva considerarsi propriamente una pratica obbligatoria, in quanto per alcune sue vaccinazioni non sussisteva ancora l'obbligatorietà alla loro realizzazione.

Composizione

Come ogni vaccino, anche quello esavalente contiene:

  • una componente definita “attiva”, che nel caso specifico serve a garantire l'immunità nei confronti di difterite, pertosse, tetano, poliomielite, epatite B e Haemophilus influenzae di tipo B;
  • una componente classificata come “ausiliaria”, che consiste nei cosiddetti eccipienti.

Componente attiva: cosa contiene?

La componente attiva (o principio attivo) del vaccino esavalente contiene 6 elementi, i quali sono porzioni particolari degli agenti patogeni scatenanti le 6 infezioni sopraccitate.
Entrando nei dettagli, questi 6 elementi sono:

  • Il cosiddetto tossoide difterico, che difende dalla difterite;
  • L'antigene di superficie ricombinante del virus dell'epatite B, che difende dall'epatite B;
  • Il polisaccaride di Haemophilus influenzae di tipo B, che protegge da Haemophilus influenzae di tipo B;
  • Gli antigeni della pertosse tossoide pertossico, emoagglutinina filamentosa e pertactina, che rendono immuni da Bordetella pertussis;
  • Il virus inattivato della poliomielite PV1, PV2, PV3, che difende dalla poliomielite;
  • Il tossoide tetanico, che protegge dal tetano.

È importante precisare che i suddetti 6 elementi hanno subìto un trattamento in laboratorio, tale per cui non sono in alcun modo in grado di provocare le malattie infettive corrispondenti all'agente patogeno di appartenenza.

Componente ausiliaria: quali sono gli eccipienti?

Gli eccipienti sono sostanze che completano una preparazione farmaceutica, senza però aver alcun ruolo terapeutico.
Nel caso del vaccino esavalente, gli eccipienti principali sono:

Si ricorda che…

Gli eccipienti presenti nelle preparazioni farmacologiche non sono trascurabili, in quanto possono essere causa di reazioni allergiche.

Funzionamento

Il vaccino esavalente protegge da difterite, pertosse, tetano, poliomielite, epatite B e Haemophilus influenzae di tipo B, perché il suo contenuto attivo stimola il sistema immunitario (della persona a cui è somministrato) a produrre anticorpi contro gli agenti patogeni responsabili delle suddette infezioni.

Effetti avversi

Il vaccino esavalente è di norma ben tollerato; tuttavia, può capitare che, in determinati soggetti, dia luogo a problematiche qualificabili con l'appellativo di effetti collaterali o effetto avversi.
Tra i possibili effetti collaterali del vaccino esavalente, figurano:

  • Arrossamento e dolore in corrispondenza della sede d'iniezione;
  • Febbre nelle prime 48 ore successive alla vaccinazione. Per prevenire o trattare questo effetto collaterale, i medici consigliano il paracetamolo;
  • Comparsa di un piccolo nodulo nella sede in cui è avvenuta l'iniezione;
  • Perdita dell'appetito, irritabilità, sonnolenza o disturbi del sonno nelle prime 24 ore successive alla vaccinazione;
  • Reazione allergica nei confronti di una delle componenti vaccinali. Più che un effetto collaterale, è una complicanza che, fortunatamente, ha luogo assai di rado.
    In genere, i soggetti con un'allergia al vaccino esavalente manifestano tale problematica, con sintomi e segni caratteristici, dopo 15-30 minuti dall'iniezione.

Sintomi e segni delle reazioni allergiche provocate dal vaccino esavalente

I sintomi tipici di un'eventuale reazione allergica nei confronti del vaccino esavalente possono consistere in:

Controindicazioni

Il vaccino esavalente presenta alcune controindicazioni; infatti, non è adatto a:

  • I neonati che hanno meno di 6 settimane di vita;
  • I soggetti che hanno manifestato, in passato, un'allergia nei confronti di una delle componenti di realizzazione del vaccino esavalente;
  • I soggetti che hanno manifestato, in passato, un'allergia nei confronti di uno dei vaccini contro difterite, pertosse, tetano, poliomielite, epatite B e/o Haemophilus influenzae di tipo B;
  • I soggetti con una malattia infettiva in corso (N.B: si tratta di una controindicazione temporanea, che termina al momento della guarigione dalla suddetta malattia infettiva).

Risultati

Il vaccino esavalente funziona e, per il fatto di accorpare in sé ben 6 vaccinazioni, permette di ridurre il numero totale di iniezioni a cui sottoporre i bambini durante il loro primo anno di vita (si ricorda, infatti, che per questi soggetti è previsto un iter di vaccinazioni che, oltre a quelle incluse nel vaccino esavalente, comprende anche quelle per il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella)


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza