Frumento e segale
Il triticale è un ibrido di “ultima generazione”, creato intenzionalmente combinando i genomi del frumento con quelli della segale: stiamo parlando di un cereale innovativo, forgiato dall'uomo superando le leggi dettate dalla natura.
Nonostante il triticale sia stato creato già verso la fine del 1800, solo di recente la coltivazione su larga scala ha preso piede in Europa.
Il nome triticale è composto dalla fusione di due parole: precisamente, la radice del cereale rimanda al genere botanico del frumento (Triticum), mentre la desinenza cita il genere della segale (Secale).
Gli incroci tra frumento e segale hanno dato vita a numerose varietà di triticale: tanto per fare un esempio, è stata creata una varietà ottaploide costituita da 56 cromosomi incrociando un frumento esaploide con una segale diploide.
In commercio sono vendute varietà di triticale ottenute incrociando due ibridi: in parole semplici, sono commercializzati ibridi F2, di seconda generazione.
Analisi botanica
Come intuibile, le varietà di triticale possono mostrare una marcata variabilità morfologica, direttamente correlata alle specie e alle varietà di frumento e di segale combinate per creare l'ibrido.
Rispetto al frumento, le foglie del triticale appaiono più larghe e ricche di stomi; il culmo è grosso e vuoto.
Le spighe sono piuttosto grosse e producono un numero variabile di cariossidi (60-150).
Se rapportata ai “genitori” frumento e segale, la capacità di accrescimento del triticale è piuttosto lenta.
Vantaggi di essere ibrido
Il triticale, essendo un ibrido tra segale e frumento, chiaramente presenta caratteristiche affini all'uno e all'altro cereale.
Le varietà di triticale sono diverse in base alle esigenze di mercato: nelle Americhe, per esempio, il triticale è tendenzialmente più simile al frumento, mentre i paesi dell'Europa dell'Est prediligono un triticale affine alla segale.
La possibilità di creare ibridi costituisce un elemento di importanza straordinaria, perché in questo modo è possibile catturare i “migliori” caratteri di più cereali (in questo specifico caso) e di riunirli in un'unica specie.
Avvalendosi della genetica vegetale, è possibile originare una varietà di triticale caratterizzata da una buona percentuale di lisina (aminoacido caratteristico della segale) e da un elevato contenuto proteico: basti pensare che nel frumento la lisina costituisce il fattore limitante dal punto di vista nutrizionale. Attraverso la combinazione con la segale, si ottiene l'ibrido triticale che, pur essendo costituito in parte da frumento, abbonda anche in lisina [tratto da Concetti di genetica, di William S. Klug, Charlotte A. Spencer]
Ma gli aspetti positivi non sono ancora finiti: il triticale racchiude in sé sia la particolare propensione alla panificazione (caratteristica propria del frumento), sia la resistenza e l'adattabilità al clima rigido (elemento distintivo della segale).
Confronto con altri cereali
Vediamo ora di riassumere le principali caratteristiche che definiscono il profilo del triticale, comparandolo con gli altri cereali:
- Il triticale resiste abbastanza bene alle temperature rigide, benché la segale sia assai più resistente
- Il triticale si adatta a terreni con basso grado di fertilità e sabbiosi, proprio come la segale
- Il frumento richiede molta acqua: il triticale, essendo per metà segale, necessita di minori attenzioni idriche
- Il triticale si mostra molto resistente alla salinità, molto meglio dell'orzo
- Il triticale risponde meno all'azoto rispetto al frumento: non a caso, è necessario prestare particolare attenzione per quanto riguarda le dosi di azoto, dato che potrebbero favorirne l'allentamento.
[tratto da www.agraria.org]
Composizione nutrizionale
Il triticale fornisce 336 kcal per 100 grammi
Il triticale è costituito da circa il 67 % di carboidrati, il 19,7% di proteine, il 3,1 % di fibre e l'1,6% di grassi; il restante 8,6% è costituito da acqua.
Tra i sali minerali si ritrova il calcio (tracce) ed il fosforo (tracce); tra gli aminoacidi, quelli presenti in maggiore quantità sono la leucina (1.23%), la valina (0,93%), la fenilalanina (0,85%) e l'arginina (0.80%).
[I valori sono calcolati prendendo come riferimento 100 grammi di cereale, materia secca. La suddetta composizione nutrizionale è tratta dal sito www.hort.purdue.edu]
Riassunto
Triticale: per fissare i concetti
Triticale | Ibrido di “ultima generazione” creato intenzionalmente combinando i genomi del frumento con quelli della segale |
Triticale: etimologia del termine | Il nome triticale è composto dalla fusione di due parole: radice = genere botanico del frumento (Triticum) + desinenza = genere della segale (Secale) |
Varietà di triticale | Moltissime: incroci tra molteplici varietà di frumento e di segale Es. varietà ottaploide con 56 cromosomi: frumento esaploide + segale diploide |
Triticale in commercio | Sono commercializzati ibridi F2, di seconda generazione |
Triticale: analisi botanica |
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Triticale: i vantaggi di essere ibrido | Ibrido = presenta caratteristiche affini all'uno e all'altro cereale
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Triticale: confronto con altri cereali | Il triticale:
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Triticale: composizione nutrizionale | 336 Kcal/100 grammi
Aminoacidi in quantità maggiore: leucina, valina, fenilalanina, arginina |