Tolcapone: A Cosa Serve, Come si Assume ed Effetti Indesiderati
Generalità
Il tolcapone è un principio attivo utilizzato nella terapia del morbo di Parkinson.
Esso è in grado di inibire l'azione delle catecol-O-metiltransferasi (COMT), enzimi deputati al metabolismo delle catecolamine come la dopamina, la cui deplezione ricordiamo essere ritenuta responsabile dell'insorgenza dei sintomi del morbo di Parkinson. Le COMT, inoltre, sono altresì in grado di degradare la levodopa, precursore della dopamina e farmaco utilizzato nel trattamento della patologia in questione. Non a caso, il tolcapone viene sempre somministrato in associazione, appunto, alla levodopa.
In Italia, l'unico medicinale a base di tolcapone presente porta il nome commerciale di Tasmar®. Per poter essere dispensato, esso necessita della presentazione di apposita ricetta medica ripetibile; tuttavia, poiché classificato come farmaco di fascia A, il suo costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
A Cosa Serve
Indicazioni Terapeutiche del Tolcapone: quando può essere utilizzato?
Il tolcapone viene utilizzato - SEMPRE in associazione a levodopa e benserazide o levodopa e carbidopa - nel trattamento del morbo di Parkinson, allo scopo di cercare di ridurne, o comunque controllarne, la sintomatologia.
Il tolcapone viene associato sempre alla levodopa al fine di inibire le COMT che altrimenti la degraderebbero rapidamente.
Lo sapevi che…
Per via degli effetti collaterali gravi del tolcapone, questo principio attivo dovrebbe essere impiegato solo quando la malattia di Parkinson non è sufficientemente controllata dall'impiego di altre terapie. In altre parole, l'uso del tolcapone viene fatto solo quando i benefici ottenuti sono superiori ai rischi derivanti dal trattamento col principio attivo in questione.
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere Prima di assumere il Tolcapone
Prima di iniziare il trattamento con il tolcapone, il medico è tenuto a fornire al paziente tutte le informazioni, tutte le indicazioni e tutte le risposte in merito a:
- Rischi derivanti dalla terapia con tolcapone;
- Misure necessarie per cercare di ridurre al minimo i suddetti rischi;
- Domande e dubbi del paziente, incluse domande e dubbi in merito a gravidanza e allattamento (vedi anche capitolo dedicato "Gravidanza e Allattamento").
Il paziente, invece, dovrà informare il medio se:
- Soffre di altre patologie oltre al morbo di Parkinson;
- Se soffre di allergie ad altri farmaci, cibi o coloranti;
- Se dopo l'inizio e/o durante il trattamento sviluppa effetti indesiderati come nausea e discinesie;
- Se durante il trattamento sviluppa:
- Disturbi del controllo degli impulsi (crescente e forte desiderio di comportarsi in modo inusuale o di non poter resistere all'impulso o alla tentazione di effettuare azioni che potrebbero nuocere al paziente stesso o ad altri; ad esempio, dipendenza dal gioco; alimentazione eccessiva, incontrollata o compulsiva; spese economiche eccessive o compulsive; comportamenti sessuali eccessivi o preoccupazione per l'insorgenza di crescenti pensieri o desideri sessuali).
- Sintomi che potrebbero essere segno di sindrome neurolettica maligna (SNM), come: grave rigidità muscolare, movimenti a scatto di muscoli, braccia o gambe, dolore muscolare, febbre alta e confusione mentale.
Nota Bene
- L'assunzione di tolcapone può causare improvvisi attacchi di sonno e sonnolenza; pertanto, è bene evitare di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari.
- L'uso del tolcapone in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età non è raccomandato.
Rischi connessi al Trattamento con Tolcapone
Rispetto al trattamento con altri principi attivi analoghi (ad esempio, entacapone), il trattamento con tolcapone è connesso a svariati rischi. Più nel dettaglio, ciò che desta particolare preoccupazione sono i danni epatici indotti dal principio attivo. L'uso del tolcapone, infatti, può portare alla comparsa di lesioni epatiche, fortunatamente rare ma potenzialmente letali.
In particolare, le lesioni epatiche sembrano comparire più di frequente dopo 1-6 mesi dall'inizio della terapia e il rischio d'insorgenza è maggiore nelle pazienti di sesso femminile.
Pertanto, il trattamento con tolcapone non deve essere iniziato se:
- Si soffre di patologie epatiche;
- Le analisi del sangue effettuate prima di iniziare il trattamento con il principio attivo mostrano anomalie a carico del fegato (ad esempio, alterazioni dei valori di ALT e AST).
Durante la terapia con tolcapone, invece, è necessario che il paziente si sottoponga ad analisi del sangue:
- Ogni 2 settimane nei primi 12 mesi di terapia;
- Ogni 4 settimane nei successivi 6 mesi di terapia;
- Successivamente ogni 8 settimane.
Il trattamento deve essere interrotto in presenza di valori anormali degli esami del sangue.
Inoltre, il paziente deve contattare immediatamente il medico se durante il trattamento con tolcapone si manifestano sintomi quali:
- Nausea e/o vomito;
- Dolore addominale (in particolare a livello del fegato, nella zona in alto a destra);
- Perdita di appetito;
- Debolezza e facile affaticamento;
- Febbre;
- Urine scure;
- Ittero.
Naturalmente, i pazienti che hanno assunto tolcapone in passato e hanno manifestato lesioni epatiche, NON devono più assumere questo principio attivo.
Interazioni
Interazioni Farmacologiche fra il Tolcapone e Altri Farmaci
Prima di iniziare con la terapia a base di tolcapone, è necessario informare il medico se si stanno assumendo i seguenti farmaci:
- Antidepressivi;
- Alfa-metildopa;
- Apomorfina;
- Adrenalina, isoprenalina o dobutamina;
- Anticoagulanti come, ad esempio, il warfarin.
In qualsiasi caso, prima di iniziare la terapia a base di tolcapone, è necessario comunicare al medico se si stanno assumendo, o se sono stati assunti da poco, farmaci o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i medicinali senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici e i prodotti omeopatici.
Effetti Collaterali
Quali Effetti Indesiderati può causare il Tolcapone?
Come qualsiasi altro principio attivo, anche il tolcapone può causare effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.
Ad ogni modo, il medico deve essere immediatamente allertato se compaiono i seguenti effetti indesiderati:
- Nausea, vomito, dolore addominale, perdita di appetito, debolezza, febbre, colorazione scura dell'urina o ittero, poiché potrebbero essere segno di alterazioni della funzionalità epatica;
- Urine scure, poiché potrebbe essere segno di lesioni muscolari e/o epatiche;
- Diarrea persistente e/o intensa.
Effetti Indesiderati molto comuni e comuni
Fra gli effetti indesiderati che possono comunemente verificarsi durante la terapia con tolcapone, ritroviamo:
- Nausea e/o vomito;
- Diarrea o costipazione;
- Difficoltà digestive;
- Riduzione dell'appetito;
- Mal di stomaco;
- Secchezza delle fauci;
- Sonnolenza e/o disturbi del sonno;
- Discinesie;
- Distonie;
- Ipocinesie;
- Disturbi ortostatici;
- Confusione mentale e/o allucinazioni;
- Svenimenti;
- Incremento della sudorazione;
- Sintomi parainfluenzali;
- Infezioni del tratto respiratorio superiore;
- Incremento dei livelli di alcuni enzimi epatici;
- Decolorazione delle urine.
Effetti Indesiderati poco comuni e rari
Fra gli effetti indesiderati meno comuni e rari che possono manifestarsi durante il trattamento con tolcapone, invece, ricordiamo:
- Lesioni epatiche;
- Sindrome neurolettica maligna;
- Disturbi del controllo degli impulsi.
Infine, si ricorda anche che il tolcapone può causare reazioni allergiche in individui sensibili.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio da tolcapone - accertato o presunto che sia - è necessario contattare subito il medico e recarsi nel più vicino pronto soccorso, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto. Non esistono antidoti specifici, il trattamento è sintomatico e di supporto. La dialisi potrebbe essere utile per eliminare il farmaco dall'organismo.
Come Agisce
Come Funziona il Tolcapone? Con quale Meccanismo d'azione esercita la sua Attività?
Il tolcapone è un inibitore selettivo e reversibile delle catecol-O-metiltransferasi (COMT), enzimi deputati al metabolismo delle catecolamine come la dopamina. Allo stesso modo, le COMT sono in grado di metabolizzare la levodopa, precursore della dopamina e farmaco d'elezione nella terapia contro il morbo di Parkinson (ricordiamo, infatti, che la sintomatologia tipica di questa malattia è imputata proprio ad una deplezione della dopamina dal corpo striato).
Grazie al suo meccanismo d'azione, pertanto, il tolcapone è in grado di ostacolare il metabolismo della dopamina endogena, ma soprattutto della levodopa, stabilizzandone i livelli plasmatici e incrementando la risposta clinica in seguito alla somministrazione.
Dosaggio e Modo d'uso
Come si Usa il Tolcapone e in quale Dosaggio?
Il tolcapone è disponibile in forma di compresse per uso orale che devono essere deglutite intere - con o senza cibo - insieme ad un bicchiere d'acqua.
Il trattamento deve iniziare sempre con la somministrazione della dose standard di una compressa (contenente 100 mg di principio attivo) tre volte al giorno: una al mattino (da assumere con la prima dose di levodopa della giornata), una al pomeriggio e una la sera.
Se dopo tre settimane di trattamento con tolcapone non si verificano miglioramenti tali da giustificare i rischi connessi alla prosecuzione del trattamento, il medico può decidere di interrompere la terapia col principio attivo in questione.
Per migliorare l'efficacia del trattamento, il medico potrebbe decidere di aumentare la dose a due compresse tre volte al giorno (200 mg tre volte al giorno); chiaramente, un simile aumento del dosaggio va effettuato solo se il miglior controllo dei sintomi del morbo di Parkinson controbilancia l'incremento previsto degli effetti indesiderati. Difatti, molto spesso, all'aumentare della dose, può aumentare la gravità degli effetti indesiderati che possono colpire il fegato in particolare (vedi capitolo "Avvertenze e Precauzioni").
Anche in questo caso, dopo aver aumentato la dose di tolcapone somministrato, se non vi sono miglioramenti nel giro di tre settimane, il medico dovrà interrompere la somministrazione del principio attivo.
Si segnala, inoltre, che la dose di levodopa assunta dal paziente può essere modificata dal medico sia all'inizio che durante il trattamento con tolcapone.
Gravidanza e Allattamento
Il Tolcapone può essere usato in Gravidanza e durante l'Allattamento?
Non vi sono dati disponibili in merito alla sicurezza d'uso del tolcapone nelle donne in gravidanza. Pertanto, il principio attivo dovrebbe essere utilizzato solo in casi di effettiva necessità nei quali i potenziali benefici attesi superano i potenziali rischi, sia per la madre che per il feto.
Allo stesso modo, non è nota la sicurezza del tolcapone nei neonati. Per questa ragione, le madri in terapia con questo principio attivo NON devono allattare al seno.
Controindicazioni
Quando il Tolcapone NON deve essere usato
L'uso del tolcapone è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso tolcapone e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che lo contiene;
- In pazienti con patologie epatiche e/o che presentano un innalzamento degli enzimi epatici;
- Nei pazienti che hanno sofferto di sindrome neurolettica maligna (SNM);
- In pazienti con rabdomiolisi di origine non traumatica;
- Nei pazienti affetti da feocromocitoma;
- In pazienti con ipertermia;
- In pazienti in terapia con farmaci inibitori non selettivi delle monoammino ossidasi (IMAO).