Ultima modifica 05.03.2020
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cos'è
  3. Cause
  4. Manifestazioni e Sintomi Associati
  5. Quando Preoccuparsi
  6. Diagnosi
  7. Cure e Trattamenti

Introduzione

La tachicardia notturna consiste in un significativo aumento della frequenza cardiaca che si verifica durante la notte.

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Più nel dettaglio, la tachicardia notturna rappresenta un sintomo che può associarsi a diverse condizioni, patologiche e non.

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, infatti, la tachicardia notturna non sempre è correlata a patologie di tipo cardiaco, ma può essere indotta anche da disturbi aventi diversa origine.

Nel corso dell'articolo, perciò, verranno brevemente analizzate le principali cause di tachicardia notturna, i sintomi associati e i possibili trattamenti che si possono effettuare per contrastarla.

Che cos'è

Che cos'è la Tachicardia Notturna?

La tachicardia notturna è un sintomo che può originare da diversi disturbi e malattie non necessariamente correlate all'apparato cardiovascolare.

A questo proposito, è bene ricordare che, nell'adulto, si può parlare di tachicardia quando la frequenza cardiaca a riposo supera i 100 battiti per minuto (bpm).

La comparsa di tachicardia notturna può portare al risveglio dell'individuo che, sentendo la frequenza cardiaca aumentata, può preoccuparsi o entrare nel panico, peggiorando ulteriormente il problema.

Benché, come si vedrà nel corso dell'articolo, in molti casi la tachicardia notturna non rappresenti una condizione grave, il sintomo non deve essere sottovalutato, soprattutto se tende a manifestarsi per più notti consecutive o se si associa ad altri sintomi che potrebbero essere indice di gravi condizioni patologiche di base. In simili situazioni, il consiglio del medico è indispensabile.

Cause

Quali sono le Cause della Tachicardia Notturna?

Come accennato, la tachicardia notturna è un sintomo che può manifestarsi in seguito a cause di diversa origine e natura. Fra queste ricordiamo:

  • Condizioni patologiche che interessano il cuore, come disturbi del ritmo cardiaco (aritmie patologiche), danneggiamento del tessuto cardiaco (ad esempio, a causa di un pregresso infarto del miocardio), insufficienza cardiaca, ecc.
  • Disturbi ansiosi, attacchi di panico e stress: in molti casi, la tachicardia può rappresentare la somatizzazione di stati ansiosi e di condizioni di stress particolarmente intenso, così come può essere segno dell'insorgenza di attacchi di panico.
  • Ipertiroidismo: l'eccessiva produzione di ormoni tiroidei che caratterizza l'ipertiroidismo influisce anche sull'apparato cardiovascolare, inducendo, appunto, un aumento della frequenza cardiaca e un incremento della forza di contrazione del cuore.
  • Anemia: la presenza di anemia può avere ripercussioni negative sul cuore causando tachicardia. A causa della malattia, infatti, i vari organi e tessuti ricevono minori quantità di ossigeno; il cuore, pertanto, nel tentativo di compensare questa condizione, cerca di lavorare maggiormente al fine di garantire il corretto apporto di ossigeno a tutti i distretti dell'organismo.
  • Cattiva digestione e reflusso gastroesofageo: talvolta, la tachicardia notturna può essere causata da una cattiva digestione - dovuta, ad esempio, ad un pasto troppo abbondante e "pesante" - o dalla presenza di reflusso gastroesofageo.
  • Alcolismo e tabagismo: entrambe queste condizioni di dipendenza - rispettivamente, dall'alcol e dal fumo di tabacco - possono influire sulla frequenza cardiaca, provocando tachicardia, anche notturna.
  • Assunzione di alcuni tipi farmaci: la tachicardia notturna può manifestarsi come effetto collaterale di farmaci assunti prima di coricarsi o comunque nelle ore serali. Esempi di tali farmaci sono rappresentati da: antiasmatici, farmaci contro l'ipotiroidismo, efedrina, decongestionanti, adrenalina, ecc.
  • Cambiamenti ormonali: la comparsa di tachicardia notturna può manifestarsi anche in risposta a cambiamenti ed alterazioni ormonali. Non sorprende, perciò, che a diverse donne capiti di riscontrare questo sintomo poco prima del ciclo mestruale o durante la menopausa.
  • Assunzione di sostanze stimolanti prima di coricarsi, come ad esempio, bevande contenenti caffeina.
  • Assunzione di droghe.

Lo sapevi che…

Gli episodi di tachicardia notturna possono essere causati anche dagli incubi come risultato delle emozioni - negative ma particolarmente intense - che essi sono in grado di generare.

Manifestazioni e Sintomi Associati

Quali sono le Manifestazioni e i Sintomi associati alla Tachicardia Notturna?

La tachicardia notturna si manifesta in maniera evidente e improvvisa, provocando il risveglio dell'individuo e destandone le preoccupazioni. Le palpitazioni rappresentano la diretta conseguenza della tachicardia notturna, ma anche di quella diurna, indipendentemente dalla causa scatenante.

Tuttavia, in funzione della causa che ha dato origine al sintomo in questione, è possibile che si manifestino diversi sintomi, più o meno gravi, la cui intensità può variare da paziente a paziente. Fra questi ricordiamo:

Naturalmente, questi sono solo alcuni dei sintomi che possono manifestarsi in associazione alla tachicardia notturna. La sintomatologia, difatti, può variare di molto da individuo a individuo, non solo in funzione della causa che ha scatenato la tachicardia notturna, ma anche in funzione della sua gravità e della sua natura, patologica o non patologica.

Quando Preoccuparsi

Quando Preoccuparsi e Quando rivolgersi al Medico?

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, la tachicardia notturna tende a regredire spontaneamente nell'arco di breve tempo. Se il sintomo si manifesta in maniera sporadica, se tende ad autorisolversi nell'arco di pochi minuti e se si riesce ad individuare una potenziale causa non patologica (ad esempio, pasti serali eccessivamente abbondanti, assunzione di caffè prima di coricarsi, assunzione di farmaci, assunzione di alcool o droghe, ecc.), generalmente, non è necessario allarmarsi poiché, con molta probabilità, l'evento in questione non nasconde cause patologiche. Ad ogni modo, per una maggior tranquillità, è comunque possibile richiedere il parere del medico.

Al contrario, quando la tachicardia notturna si manifesta di frequente, perdura per diverso tempo e/o si associa a sintomi "sospetti", il ricorso al consulto del medico è fondamentale. Se la sintomatologia è particolarmente preoccupante (ad esempio, sincope, oppressione toracica, ecc.), al manifestarsi dell'evento sarebbe bene contattare i soccorsi sanitari o recarsi nel più vicino pronto soccorso.

Diagnosi

Importanza della Diagnosi in Presenza di Tachicardia Notturna

In presenza di tachicardia notturna l'esecuzione di una corretta diagnosi da parte del medico è fondamentale per individuare la presenza di eventuali condizioni patologiche che possono aver dato origine al sintomo.

Quando il paziente si rivolge al medico, pertanto, è compito di questa figura sanitaria raccogliere tutti le informazioni possibili circa l'evento verificatosi e circa la sintomatologia riportata dal paziente (anamnesi). Solo sulla base dei dati raccolti, il medico potrebbe essere in grado di abbozzare una prima diagnosi che può essere confermata mediante l'esecuzione di analisi del sangue (ematocrito e altre analisi più approfondite e specifiche), esami diagnostici (ad esempio, elettrocardiogramma, Holter cardiaco ed ecocardiogramma, gastroscopia, ecografia della tiroide, ecc.) e visite specialistiche (viste cardiologiche, gastroenterologiche, endocrinologiche, psichiatriche, ecc.).

Cure e Trattamenti

Cure e Trattamenti contro la Tachicardia Notturna

Naturalmente, il trattamento della tachicardia notturna è dipendente e strettamente correlato alla cura, o comunque alla risoluzione della causa che l'ha scatenata. Pertanto, si ribadisce nuovamente l'importanza dell'esecuzione di una corretta diagnosi.

Generalmente, quando la tachicardia notturna è provocata da condizioni non patologiche, non è necessario intervenire con cure specifiche, ma è sufficiente adottare pochi e semplici accorgimenti comportamentali, quali ad esempio:

  • Evitare il consumo di pasti serali troppo abbondanti e a base di cibi difficili da digerire;
  • Evitare di assumere sostanze stimolanti prima di coricarsi, come ad esempio il caffè o alcune bibite gassate;
  • Evitare il consumo di alcolici durante la sera;
  • Evitare il fumo di stabacco;
  • Interrompere l'assunzione di farmaci che possono indurre tachicardia notturna (tuttavia, è bene precisare che l'interruzione di una terapia in corso dovrebbe avvenire solo se espressamente suggerito dal medico);
  • Ridurre stress e preoccupazioni il più possibile.

Trattamenti Farmacologici

In presenza di tachicardia notturna provocata da cause patologiche, invece, potrebbe essere necessario il ricorso a trattamenti farmacologici. Ovviamente, la terapia farmacologica deve essere stabilita dal medico o dallo specialista, previa accurata diagnosi, sulla base del tipo e della gravità della condizione patologica che ha dato origine al sintomo. Fra i possibili farmaci che possono essere utilizzati per contrastare la tachicardia notturna e le sue cause, ricordiamo ad esempio:

Per informazioni più dettagliate in merito a tutte le terapie disponibili per il trattamento delle possibili cause patologiche della tachicardia notturna (patologie cardiache, ipertiroidismo, anemia, ansia, attacchi di panico, alcolismo e tabagismo, reflusso gastroesofageo, ecc.), si rimanda alla lettura degli articoli dedicati presenti su questo sito.

Trattamenti non Farmacologici

Fra i trattamenti non farmacologici che si possono impiegare contro la tachicardia notturna, ma anche contro quella diurna, ritroviamo la manovra di Valsalva. Tuttavia, poiché tale manovra potrebbe risultare non adatta a tutti i pazienti, essa dovrebbe essere effettuata solo su precisa indicazione del medico.

Nel caso in cui la tachicardia notturna sia provocata da stai ansiosi patologici o da dipendenze di vario genere, il tipico trattamento non farmacologico di queste condizioni è rappresentato dalla terapia cognitivo-comportamentale e dalla terapia psicologica di supporto.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista