Ultima modifica 09.07.2019

Definizione di spotting

Lo spotting è un disturbo femminile che consiste in perdite uterine scure, anomale ed inaspettate, tra una mestruazione e l'altra. Sebbene il più delle volte rimanga un fenomeno innocuo, indice di stress, lo spotting non dev'essere mai sottovalutato poiché potrebbe essere spia di patologie gravi.
Cause SpottingNel corso dell'articolo analizzeremo le cause principali che influiscono sulla manifestazione dello spotting, ponendo l'accento sui fattori eziologici di natura organica.
Come accennato nell'articolo “spotting”, le cause che provocano il disturbo si classificano in due grandi categorie (organiche e funzionali): in genere, lo stress (elemento  funzionale) rappresenta il filo conduttore, la principale causa che provoca spotting ed irregolarità mestruali in genere (es. polimenorrea, metrorragia, oligomenorrea ecc.). Proprio per questo motivo, i due gruppi eziologici sono spesse volte intrecciati e, talvolta,  il riconoscimento di ogni singolo fattore potrebbe risultare enigmatico, anche per il ginecologo.

Cause organiche

Tra i principali fattori di natura organica che provocano spotting si ricordano:

Menopausa anticipata e spotting

La menopausa precoce e quella anticipata rappresentano due cause organiche di spotting assai diffuse. L'alterazione ormonale tipica del periodo pre-menopausale potrebbe giocare brutti scherzi e provocare spotting; l'organismo di ogni donna risponde in maniera del tutto soggettiva alle alterazioni estrogeniche e progestiniche. È noto come la menopausa rappresenti un periodo di notevole cambiamento, fisico e psicologico nella donna, spesso accompagnato anche dallo stress. Quando allo stress si aggiungono altri fattori, quali la precocità dell'arrivo della menopausa (il periodo fertile si conclude prima dei 40 anni), o la prematurità della stessa (la menopausa compare tra i 45 ed i 50 anni), l'organismo fatica a ritrovare il giusto equilibrio ed invia segnali d'allarme come, appunto, lo spotting.
In questo caso, la donna si trova in un periodo di transizione e lo spotting non dovrebbe allarmare eccessivamente la paziente; ad ogni modo, il parere del ginecologo è sempre consigliato.

Endometriosi e cisti ovariche

Altra causa organica che condiziona notevolmente la manifestazione dello spotting è l'endometriosi, un dolorosissimo disturbo femminile caratterizzato dalla presenza di tessuto endometriale in sedi extra-uterine (endometrio ectopico), come ad esempio nelle tube di Falloppio, nell'ovaio e nel collo dell'utero.  Nonostante il tessuto endometriale sia localizzato in sedi dove non dovrebbe esserci, rimane comunque sensibile agli stimoli ormonali ovulatori, per cui l'endometrio ectopico subisce le medesime alterazioni dell'endometrio uterino.
L'endometrio ectopico determina anche irregolarità mestruali consistenti e spotting, provocato da una notevole modulazione ormonale data, principalmente, dallo sfaldamento dell'endometrio.
Quando lo spotting coincide con l'ovulazione ed il fenomeno si ripete per più cicli, la donna dovrebbe rivolgersi tempestivamente al ginecologo, poiché potrebbe essere affetta da cisti ovariche.

Cancro e spotting

Tra le altre cause organiche che possono incidere sulla manifestazione dello spotting rientrano anche varie forme tumorali: in questa categoria,  sono comprese sia le forme benigne (polipi e fibromi), sia le forme più gravi, quali, per esempio, il tumore al collo dell'utero.
Nella maggior parte dei casi, i polipi ed i miomi uterini rimangono forme innocue, ma potrebbero provocare fastidi ed essere causa organica di spotting e di altre irregolarità mestruali. Generalmente, il medico preferisce escindere i polipi uterini per evitare la possibile degenerazione maligna del tumore, a differenza dei fibromi, i quali - quando non arrecano fastidio o dolore alla donna e non raggiungono dimensioni eccessive - possono anche non essere eliminati chirurgicamente, poiché il rischio di evoluzione maligna è prossimo allo zero.
Nel caso specifico dei fibromi, il medico potrebbe prescrivere alla donna la somministrazione di alcune sostanze farmacologiche allo scopo di impedire l'evoluzione dimensionale del mioma.
Sfortunatamente, per le forme precancerose e cancerose di tipo maligno, il trattamento è diverso: lo spotting indotto dai tumori maligni è solo un minimo sintomo e non rappresenta certo il fattore che deve allarmare maggiormente. Lo spotting, in  questo caso, dovrebbe essere inteso in senso positivo, poiché il più delle volte è la prima spia della manifestazione tumorale: se il cancro viene diagnosticato tempestivamente, si aumenta la probabilità di guarigione completa.
L'analisi delle cellule cervicali, l'analisi della cavità interna uterina, la biopsia e la colposcopia rappresentano le possibili procedure per delineare un minuzioso quadro diagnostico della paziente.

Vaginiti e vaginosi

Le vaginiti e le vaginosi delineano altre cause organiche che favoriscono lo spotting: il ripetersi, nel periodo intermestruale, di piccole perdite ematiche uterine scure potrebbe incidere pesantemente sul pH vaginale, alterandone ed aumentandone il valore fisiologico (in altre parole, lo spotting potrebbe favorire l'innalzamento del pH, rendendolo più basico). Così facendo, la micro popolazione batterica fisiologica non troverebbe più le condizioni ideali per proteggere la zona vaginale dai batteri patogeni, facilitando lo sviluppo di infiammazioni (vaginiti) e vaginosi (le cui perdite, causate dalla Gardnerella Vaginalis, emanano odori assai sgradevoli, disturbo molto fastidioso, oltre che imbarazzante).

Ectopia del collo dell'utero e spotting

Tra le cause organiche che provocano spotting, spicca anche l'ectopia del collo dell'utero, un disturbo innocuo ma decisamente fastidioso ed assai frequente nel mondo femminile: l'ectopia del collo dell'utero, nel linguaggio medico, è nota come estroflessione della mucosa endocervicale.
Nell'ectopia, il collo dell'utero (un tratto del rivestimento cervicale) si direziona verso l'esterno, impiantandosi a livello dell'epitelio vaginale: il fenomeno è favorito dalla modulazione ormonale.
L'area interessata dall'ectopia del collo dell'utero è particolarmente sensibile agli attacchi batterici, i responsabili dello spotting.

Prevenire lo spotting

Oltre a praticare sport, seguire una corretta alimentazione, eliminare (o ridurre) il fumo, e ritagliarsi qualche momento di relax, per prevenire lo spotting è consigliata una particolare attenzione per l'igiene intima:

  • Non dovrebbero mai essere utilizzati detergenti intimi aggressivi, i maggiori responsabili di un'alterazione del pH vaginale: l'aumento del pH facilita l'insorgere d'infezioni, responsabili anche (e non solo) dello spotting;
  • I rapporti sessuali ravvicinati e frequenti possono aumentare il pH vaginale, creando un locus propizio per la proliferazione batterica: infatti, il pH dello sperma è leggermente basico (pH: 7.4 circa);
  • Il medico potrebbe consigliare ovuli o creme interne vaginali ad azione acidificante, per evitare infezioni e perdite uterine inattese.

Nonostante lo spotting rappresenti un fenomeno innocuo nella maggior parte dei casi, ancora una volta è necessario sottolineare l'importanza della visita ginecologica, già dalle primissime manifestazioni di spotting, allo scopo di accertare per tempo eventuali complicanze.

Riassunto

Cause organiche di spotting
  • Menopausa precoce;
  • Endometriosi, cisti ovariche;
  • Forme tumorali/pretumorali (carcinoma, fibromi, polipi);
  • Infiammazioni (vaginite/vaginosi);
  • Ectopia del collo dell'utero.
Causa organica di spotting: menopausa

L'organismo è soggetto a forti squilibri estro progestinici che possono favorire spotting

Causa organica di spotting: endometriosi

Lo spotting è provocato da una consistente modulazione ormonale data dallo sfaldamento dell'endometrio

Causa organica di spotting: forme tumorali
  • Fibromi e polipi (forme benigne): sono generalmente innocui, ma potrebbero comunque provocare spotting
  • Carcinoma e tumore al collo dell'utero: lo spotting rappresenta, nella maggior parte dei casi, la prima spia della manifestazione tumorale
Causa organica di spotting: vaginiti e vaginosi

Il ripetersi dello spotting potrebbe causare l'innalzamento del valore fisiologico del pH vaginale, favorendo le infezioni batteriche

Causa organica di spotting: ectopia del collo dell'utero

L'area interessata dall'ectopia del collo dell'utero è particolarmente sensibile agli attacchi batterici responsabili dello spotting

Prevenzione per lo spotting
  • Prestare attenzione all'igiene intima
  • Evitare detergenti intimi aggressivi
  • I rapporti sessuali frequenti possono aumentare il pH vaginale, poiché lo sperma ha un pH pari a 7.4 circa
  • Rivolgersi al medico già dalle primissime manifestazioni di spotting