Sindrome del Grinch: che cos’è e Rimedi

Sindrome del Grinch: che cos’è e Rimedi
Ultima modifica 23.12.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cos’è la sindrome del Grinch
  3. Motivi che possono far "odiare" il Natale
  4. Come si manifesta la sindrome del Grinch
  5. I consigli utili

Introduzione

Per molti quello delle feste di fine anno è il periodo più sereno e gioioso dell'anno, ma non per tutti. Ci sono persone che non amano affatto il Natale o comunque che mal sopportano alcuni aspetti legati a questa celebrazione: per definire il malessere che provano questi soggetti, spesso, si usa l'espressione "sindrome del Grinch", che deriva dal celeberrimo e omonimo racconto per bambini.

Che cos’è la sindrome del Grinch

Il Grinch è il protagonista di un libro per bambini scritto dallo scrittore e fumettista statunitense Dr Seuss, da cui sono stati tratti anche diversi cartoni animati e film. Si tratta di una creatura brutta e spaventosa, pelosa e di colore verde che da decenni vive da sola in una caverna. Scontroso, solitario, irascibile, senza cuore, il Grinch odia il periodo natalizio e tutto ciò che lo caratterizza, per cui a un certo punto decide di distruggere il Natale. Ovviamente, alla fine scoprirà la vera magia del Natale e cambierà idea.

La definizione "sindrome del Grinch" prende spunto proprio da questo racconto e viene utilizzata per definire quelle persone che assomigliano un po' al Grinch, cioè che per un motivo o per l'altro odiano il Natale.

Motivi che possono far "odiare" il Natale

  • I ritmi forsennati che caratterizzano il periodo di fine anno.
  • Il sentirsi in obbligo di comprare i regali per tutti.
  • Le innumerevoli occasioni sociali a cui spesso ci si sente costretti a partecipare.
  • La solitudine che diventa più pesante in un periodo in cui tutti stanno con i propri cari.
  • Le tensioni famigliari.
  • La malinconia per amati che non ci sono più o momenti belli passati.
  • Le difficoltà finanziarie.
  • Una crisi personale.

Come si manifesta la sindrome del Grinch

Il Natale è una festività che amplifica i bisogni di amore, di famiglia, di pace, di fuga: il problema è che non tutti riescono a soddisfarli. Ecco perché in questo periodo non è insolito che affiorino frustrazioni e tristezze.
Inoltre, di frequente ormai ci si preoccupa più del "contorno" che di soffermarsi sullo spirito del momento. Così, invece, di godere delle cose belle del periodo si finisce con il provare ansia per tutti gli obblighi. Ansia, malinconia, tristezza, malessere sono proprio i sintomi principali della sindrome del Grinch.

Non di rado si prova anche una vera e propria intolleranza verso gli altri e tutto ciò che simboleggia il Natale: le luci, gli addobbi, il panettone, i mercatini e così via. Altre manifestazioni tipiche di questa condizione sono: stress, esasperazione, stanchezza, insonnia, rabbia, tachicardia.

I consigli utili

Combattere la sindrome del Grinch non è impossibile. Ecco alcune strategie utili che aiutano a riacquistare un po' di serenità e a vivere con maggiore leggerezza il periodo.

Riposare

Durante le feste, è importante concedersi anche dei momenti di sano ozio. Ogni giorno prendersi cinque minuti in cui imporsi uno stop e dedicarsi a se stessi. Si può stare sul divano o fare qualcosa che piace. Un consiglio: provare a osservare cosa sta accadendo alla propria vita e fare una lista delle cose reamente importanti, per poi verificare se si sta andando in quella direzione.

Stare a contatto con la natura

Approfittare delle festività per concedersi delle passeggiate all'aria aperta, se possibile a passo spedito, così da aumentare la produzione delle endorfine, gli ormoni del buon umore. Camminare in mezzo alla natura aiuta a rilassarsi, a ricentrarsi su di sé e a ossigenarsi. L'importante è farlo in maniera consapevole, senza essere distratti da smartphone o altri stimoli negativi.

Cambiare le tradizioni che non piacciono

Provare a coniugare tradizione e innovazione: non è detto che certi riti vadano ripetuti sempre uguali. Talvolta, si possono adattare alle proprie esigenze. Chi l'ha detto che il pranzo al ristorante non possa diventare una merenda di auguri? O che invece di andare a casa della zia non si possa organizzare un buffet informale a casa propria?

Dire qualche no

Fare un'opera di selezione e concedersi di dire qualche no: è importante non costringersi sempre a fare tutto ciò che si deve, ogni tanto rifiutare o delegare è salutare. Del resto, non è vero che è tutto un obbligo.

Vedere le cose da un’altra prospettiva

Per affrontare i lunghissimi pranzi di famiglia pensare cose come "dopotutto succede una sola volta all'anno". Invece di concentrarsi su quanto sarà noioso, indirizzare la propria energia sull'intavolare discussioni interessanti o sull'individuare, fra tutti, le persone più divertenti, e considerare l'evento come una seduta intensiva di gossip.

Non sentirsi obbligati a fare regali

Smettere di fare regali a tutti: per esempio, in famiglia ci si può accordare per fare regali solo ai bambini, mentre con gli amici si può decidere di fare solo un pensierino a testa. Spesso, sono le nostre aspettative che rendono tutto più complicato: tante volte siamo noi che ci intestardiamo a voler fare solo doni personalizzati o doni tutti diversi. Cercare allora di allentare un po' il controllo.