Polipi Endometriali: sintomi, cause e cosa fare se sono maligni?

Polipi Endometriali: sintomi, cause e cosa fare se sono maligni?
Ultima modifica 10.05.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Caratteristiche
  4. Cause
  5. Sintomi e Complicanze
  6. Diagnosi
  7. Terapia
  8. Prognosi
  9. Prevenzione
  10. Bibliografia

Generalità

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I polipi endometriali sono formazioni soffici, generalmente benigne, che crescono sulla superficie dell'endometrio.

Sebbene non se ne conosca la precisa causa, è pensabile che i polipi nell'endometrio siano il risultato finale di un'anomala risposta agli stimoli ormonali estrogenici; questo spiegherebbe anche perché le donne in premenopausa sono la categoria più a rischio di poliposi endometriale.

I polipi endometriali possono decorrere in modo completamente asintomatico. Talvolta, tuttavia, la presenza di un polipo nell'endometrio può provocare disagi mestruali (irregolarità, ipermenorrea, menorragia, dismenorrea, spotting) e altri disturbi quali dispareunia.

La diagnosi di poliposi endometriale si basa su indagini strumentali, quali ecografia transvaginale, sonoisterografia a infusione salina e isteroscopia, e su una biopsia, fondamentale per determinare la natura della formazione.

Il trattamento dei polipi endometriali varia in funzione di svariati fattori, tra cui le dimensioni, la sintomatologia e la natura del tumore.
Gli approcci variano dalla vigile attesa alla terapia farmacologica, dalla chirurgia conservativa a quella non-conservativa.

Cos'è

Un polipo endometriale è un'escrescenza soffice e spugnosa, per lo più benigna, frutto di una iper-proliferazione cellulare, che si sviluppa all'interno dell'utero, sull'endometrio, ossia la mucosa che tappezza internamente la cavità uterina.

I polipi endometriali costituiscono una delle due varianti principali di quella condizione medica nota anche come poliposi uterina; i polipi cervicali sono l'altra grande variante.

Rispetto ai polipi cervicali, quelli endometriali sono senza dubbio più comuni; tant'è che sono spesso indicati anche con il termine generico di "polipi uterini", espressione che in realtà sarebbe più esattamente un sinonimo di poliposi uterina.

Per approfondire: Polipi della Cervice: cosa sono? Cause e sintomi

A chi vengono i Polipi Endometriali?

La formazione di polipi nell'endometrio è un fenomeno frequente tra le donne che si stanno avvicinando alla menopausa o che sono appena entrate in menopausa (quindi di età compresa tra i 40 e i 50 anni).

È raro, invece, che i polipi uterini compaiano nelle donne di 20-30 anni e in quelle che hanno superato abbondantemente la menopausa.

Che differenza c’è tra Mioma e Polipo?

Anche noti come fibromi uterini, i miomi sono formazioni benigne che riguardano sempre l'utero, ma che, a differenza dei polipi, traggono origine dal tessuto muscolare dell'organo (i polipi endometriali derivano dall'endometrio).

Per approfondire: Mioma o Fibroma dell'Utero: cos'è?

Caratteristiche

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Un polipo endometriale è un'escrescenza costituta da cellule mucose esofitiche (ossia sporgenti).

I polipi endometriali differiscono in termini di dimensione, forma e aspetto.

Possono essere molto piccoli (appena qualche millimetro) oppure raggiungere dimensioni considerevoli (superiore ai 2 centimetri).

Possono svilupparsi singolarmente oppure creare veri e propri agglomerati formati da numerosi piccoli polipi endometriali.

Ancora, possono legarsi alla parete uterina mediante un peduncolo (polipi uterini peduncolati), motivo per cui potrebbero, se sono di grandi dimensioni, sporgere fino alla vagina; oppure possono connettersi all'endometrio mediante un'ampia base (polipi uterini sessili), la quale in genere esclude la protrusione degli stessi in vagina.

Cause

Cosa provoca un Polipo Endometriale?

Malgrado gli studi condotti a riguardo, rimane ancora sconosciuta la causa precisa dei polipi endometriali.

L'ipotesi ritenuta più probabile è che queste formazioni siano correlate a fluttuazioni ormonali, più esattamente al particolare cambiamento dei livelli sierici di estrogeni che si verifica mensilmente nelle donne tra i 40 e i 50 anni.

È noto, infatti, che il profilo estrogenico di questi soggetti è caratteristico.

Tale ipotesi si basa anche sulle osservazioni cliniche: come affermato in precedenza, la poliposi endometriale è un fenomeno che si osserva soprattutto nelle donne in premenopausa o che sono appena entrate in menopausa.

Breve inciso, per capire: ogni mese, nella donna, i livelli di estrogeni prima aumentano e poi diminuiscono; questa fluttuazione causa l'ispessimento dell'endometrio, seguito dalla perdita di questo tessuto in eccesso mediante le mestruazioni; secondo gli esperti, i polipi si formerebbero quando l'ispessimento endometriale è particolarmente importante.

Cosa succede invece con la Menopausa?

A partire dalla menopausa, le ovaie cominciano a subire un progressivo declino, che le porta a diventare gradualmente più atrofiche e più piccole.
Con il raggiungimento della menopausa vera e propria, il processo suddetto si consolida e l'assetto ormonale diviene più definito (rispetto al periodo premenopausale, caratterizzato, come si è detto, da fluttuazioni importanti): i livelli di estrogeni e progesterone sono molto bassi, mentre quelli di FSH (ormone follicolostimolante) ed LH (ormone luteinizzante) risultano elevati.
Dopo la menopausa, la formazione di polipi endometriali è estremamente improbabile proprio a causa della stabilità ormonale che caratterizza questo periodo.

Cosa aumenta il rischio di sviluppare Polipi Endometriali?

Senza dubbio, il principale fattore di rischio per la poliposi endometriale è l'avvicinarsi della menopausa.

Tuttavia, ci sono altre condizioni predisponenti.

Le evidenze cliniche dimostrano che i polipi endometriali tendono a manifestarsi più spesso nelle donne obese, specie quando l'indice di massa corporea è uguale o superiore a 30.

Inoltre, sembra che il rischio di poliposi endometriale aumenti in caso di precedente assunzione di anti-estrogeni, i quali sono farmaci che possono trovare impiego nel trattamento del tumore al seno (esempi classici sono il tamoxifene e il raloxifene).  

Infine, meritano una nota l'ipertensione e diabete mellito: in passato, queste due condizioni rientravano stabilmente nell'elenco dei fattori di rischio per i polipi endometriale; oggi, invece, le convinzioni in merito sono meno forti, soprattutto in conseguenza di una serie di studi, comparsi sulle principali riviste di ginecologia, che non hanno riscontrato una così forte correlazione tra poliposi endometriale e i suddetti disturbi di salute.

Sintomi e Complicanze

Se di piccole dimensioni e magari anche isolato, un polipo endometriale è spesso del tutto asintomatico, ossia privo di sintomi.

I polipi endometriali tendono a essere sintomatici, invece, quando sono di dimensioni rilevanti o quando sono multipli (cioè una formazione di più polipi).

Quali sono i sintomi del Polipo Endometriale?

Le possibili manifestazioni di un polipo endometriale sintomatico sono:

Polipi Endometriali e Fertilità

I polipi endometriali possono pregiudicare la fertilità di una donna e precludere la gravidanza; questo è particolarmente probabile in presenza di polipi di grandi dimensioni o multipli, che si sono formati in prossimità delle tube di Falloppio.

Polipi con siffatte caratteristiche di grandezza e localizzazione possono bloccare la tuba, risultando in questo modo di ostacolo alla fecondazione, o impedire un impianto ottimale dell'uovo fecondato in utero (il che porta ad aborti spontanei nelle prime settimane di gravidanza).

Da studi importanti è emerso che la rimozione chirurgica dei polipi in donne con problemi di fertilità ha aiutato successivamente queste pazienti a rimanere incinte; tuttavia, è altrettanto vero che per qualcuna le problematiche hanno continuato a persistere, motivo per cui è ancora ignoto perché il trattamento non funzioni per tutte.

Come accorgersi di avere un Polipo?

La manifestazione sicuramente più comune dei polipi endometriali è l'irregolarità del ciclo mestruale; per irregolarità del ciclo s'intende che le mestruazioni si verificano con tempistiche imprevedibili, per esempio una volta dopo 28 giorni, un'altra dopo 21, un'altra ancora dopo 35.

Altri sintomi fortemente indicativi sono le mestruazioni abbondanti e prolungate (ipermenorrea e menorragia), lo spotting e il sanguinamento dopo i rapporti sessuali.

Polipo Endometriale maligno

Nella maggior parte dei casi, i polipi endometriali sono formazioni benigne.

Esiste tuttavia la possibilità che si formino polipi con caratteristiche precancerose (cioè polipi non sono propriamente maligni, ma con la predisposizione a diventarvi) oppure che forme benigne divengano per una qualche ragione maligne, se non prontamente rimosse.

Come riconoscere un Polipo Uterino maligno?

Serve un controllo specialistico approfondito, basato anche su esami istologici, poiché i polipi endometriali maligni causano sintomi molto simili a quelli benigni.

Affidarsi quindi alla sola sintomatologia potrebbe portare a sottovalutare la problematica.

Lo sapevi che…

Secondo uno studio (*), soltanto l'1,5% dei polipi endometriali ha una natura maligna.

Polipi Endometriali: quando rivolgersi al medico?

Ci sono almeno tre sintomi la cui presenza deve indurre a contattare immediatamente il ginecologo di riferimento:

  • Ciclo mestruale irregolare;
  • Perdite vaginali di sangue nel periodo compreso tra due mestruazioni;
  • Sanguinamento vaginale dopo la menopausa.

Complicanze

In breve:

  • Infertilità
  • Trasformazione maligna del polipo endometriale

Diagnosi

Come si diagnosticano i Polipi Endometriali?

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La raccolta dei sintomi descritti dalla paziente, l'anamnesi e l'esame obiettivo costituiscono senza dubbio la prima tappa dell'iter diagnostico.

Segue quindi la cosiddetta diagnosi macroscopica, basata su esami come:

  • Ecografia transvaginale;
  • Eco-color doppler transvaginale (spesso va a integrare la procedura precedente);
  • Sonoisterografia a infusione salina;

È da segnalare che la sonoisterografia a infusione salina rappresenta l'esame gold standard per l'identificazione dei polipi endometriali, alla luce anche del fatto che l'ecografia transvaginale potrebbe non riuscire a rilevare i polipi più piccoli.

Dopo la diagnosi macroscopica, serve un ulteriore passaggio, l'ultimo: la diagnosi istologica basata sulla biopsia.
Quest'ultima consiste nella raccolta di un campione di tessuto dal polipo, seguita dall'analisi in laboratorio del reperto prelevato.
La diagnosi istologica tramite biopsia permette di stabilire la natura, benigna o maligna, del polipo.
In genere, la raccolta del campione tissutale avviene tramite procedura di isteroscopia.

Per approfondire: Isteroscopia Diagnostica: quando serve e come si svolge?

Terapia

Come si cura un Polipo Endometriale?

Il trattamento dei polipi endometriali varia in funzione di:

  • Dimensioni del polipo;
  • Sintomi;
  • Rischio di malignità della formazione;
  • Interferenza con la fertilità.

Gli approcci terapeutici possibili sono sostanzialmente quattro: vigile attesa, conservativo farmacologico, conservativo chirurgico e chirurgico non-conservativo.

Vigile attesa

Per vigile attesa si intende il semplice monitoraggio della condizione, senza l'attuazione di alcun intervento medico particolare.

È l'approccio indicato in presenza di polipi endometriali di piccole dimensioni e asintomatici che riguardano donne senza alcuna predisposizione al cancro dell'utero.

Polipi con queste caratteristiche tendono a risolversi da soli.

Trattamento conservativo farmacologico

Farmaci in grado regolare i livelli di ormoni sessuali, quali i progestinici e gli agonisti dell'ormone di rilascio delle gonadotropine, riescono ad alleviare la sintomatologia (in particolare il sanguinamento abbondante) con un certo successo.

I loro benefici, tuttavia, si limitano al periodo di utilizzo: questo vuol dire che, una volta conclusa la terapia farmacologica indicata dal medico curante, la sintomatologia tende a ripresentarsi con i connotati che aveva in origine.

Chirurgia conservativa

In questa specifica circostanza, per chirurgia conservativa si intende un intervento mirato ad eliminare il polipo endometriale, preservando l'utero.

Le metodiche di chirurgia conservativa attuabili sono sostanzialmente due:

  • La prima è la polipectomia isteroscopica. Tra i trattamenti chirurgici, è la procedura gold standard per l'eliminazione dei polipi, in quanto non solo è efficace ma anche a basso rischio di complicanze.
    Com'è intuibile dal nome, sfrutta l'isteroscopia per rimuovere il o i polipi individuati.
  • La seconda è l'intervento di 'dilatazione e raschiamento'. Un tempo, prima del perfezionamento della polipectomia isteroscopica, era la procedura di preferenza.
    Presenta diversi svantaggi, come ridotta efficacia (per mezzo di questa tecnica alcuni polipi possono "sfuggire" alla rimozione) e rischio non indifferente di complicanze.

È da segnalare che, in genere, a queste procedure segue l'analisi in laboratorio dei polipi rimossi, al fine di valutare la natura, benigna o maligna, della formazione.

Per approfondire: Isteroscopia Operativa: quando serve e come si svolge?

Chirurgia non-conservativa

Si contrappone alla chirurgia conservativa e, nel caso specifico dei polipi endometriali, consiste nella rimozione radicale dell'utero.

Questa metodica così invasiva può trovare impiego qualora le altre opzioni d'intervento non fossero applicabili o in presenza di polipi maligni che il medico ritiene mettere in pericolo di vita la paziente (la procedura presenta un rapporto rischi/benefici a favore dei secondi).

Quando si tolgono i Polipi Endometriali?

Le motivazioni alla base di un intervento di rimozione di uno o più polipi endometriali sono diverse; ecco quali:

  • Poliposi endometriale sintomatica che non risponde ai trattamenti farmacologici;
  • Presenza di polipi di grandi dimensioni;
  • Poliposi endometriale che interferisce con la fertilità della paziente;
  • Presenza di formazioni precancerose o polipi maligni.

Polipo Endometriale: può staccarsi da solo?

La risposta è: , potrebbe capitare, ma tale possibilità è limitata generalmente ai polipi endometriali di piccole dimensioni.

Prognosi

I polipi endometriali sono curabili con successo; a questo dato positivo, se ne aggiunga un altro non indifferente: nella maggior parte dei casi sono formazioni benigne.

I polipi endometriali possono riformarsi, anche quando il primo trattamento è risultato efficace; questo è un inconveniente da non trascurare.

Altra inconveniente, soprattutto per le pazienti più giovani, è che non sempre la rimozione dei polipi associati a infertilità permette poi una gravidanza: talvolta, le difficoltà permangono anche dopo polipectomia.

Prevenzione

Come prevenire i Polipi Endometriali?

Poiché la causa specifica dei polipi endometriali è ancora sconosciuta, non esiste una contromisura o un comportamento che, se attuata/o, previene sicuramente la formazione di questi tumori benigni.

Ne consegue che una strategia alternativa potrebbe essere quella di controllare i fattori di rischio modificabili, nella fattispecie il sovrappeso e l'obesità, della cui influenza sullo sviluppo dei polipi nell'endometrio si è ampiamente parlato nel capitolo dedicato alle cause.

Ultima considerazione: le donne che presentano fattori di rischio per i polipi endometriali (obesità, premenopausa, ma anche assunzione di anti-estrogeni) dovrebbero sottoporsi a controlli ginecologici periodici.

Bibliografia

  • (*)Shushan A, Revel A, Rojansky N. How often are endometrial polyps malignant? Gynecol Obstet Invest. 2004;58(4):212-5. doi: 10.1159/000080189. Epub 2004 Aug 12. PMID: 15316149.
  • Nijkang NP, Anderson L, Markham R, Manconi F. Endometrial polyps: Pathogenesis, sequelae and treatment. SAGE Open Med. 2019;7:2050312119848247. Published 2019 May 2. doi:10.1177/2050312119848247
  • Serhat E, Cogendez E, Selcuk S, Asoglu MR, Arioglu PF, Eren S. Is there a relationship between endometrial polyps and obesity, diabetes mellitus, hypertension? Arch Gynecol Obstet. 2014 Nov;290(5):937-41. doi: 10.1007/s00404-014-3279-4. Epub 2014 May 24. PMID: 24858564.

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza