Piastrinopenia: cosa significa? Valori, sintomi e cause di piastrine basse

Piastrinopenia: cosa significa? Valori, sintomi e cause di piastrine basse
Ultima modifica 01.07.2022
INDICE
  1. Cos’è
  2. Piastrinopenia Cause
  3. Sintomi e possibili conseguenze

Cos’è

In campo medico, si definisce piastrinopenia il riscontro di piastrine circolanti in numero inferiore a 150.000 unità per microlitro di sangue, rilevato all'esame emocromocitometrico effettuato almeno con due diversi anticoagulanti. La piastrinopenia delinea, dunque, un parametro indicativo della capacità coagulativa ematica: in genere, la quantità definita "normale" (o fisiologica) di piastrine nel sangue si aggira tra le 150.000 e le 400.000 unità per microlitro.

La piastrinopenia - chiamata anche trombocitopenia (da trombociti = piastrine) - è una condizione morbosa piuttosto preoccupante, poiché rappresenta la causa più comune di diatesi emorragica.

Cosa significa Piastrinopenia?

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La piastrinopenia (o trombocitopenia) indica una quantità di piastrine circolanti inferiore a 150.000 unità per microlitro di sangue.

Una riduzione del numero di piastrine circolanti dipende generalmente da condizioni patologiche nelle quali:

  • Il midollo osseo non riesce a produrre abbastanza piastrine;
  • Le piastrine sono consumate o distrutte a livello splenico più velocemente rispetto alla norma.

La piastrinopenia (o trombocitopenia) può causare difetti nella coagulazione del sangue e manifestazioni emorragiche di vario tipo. La soglia sotto la quale iniziano a verificarsi alterazioni dell'emostasi è 50.000 unità per microlitro di sangue.

Cosa sono le Piastrine e funzione

Le piastrine (o trombociti) sono piccoli frammenti di cellule, prive di nucleo, prodotte nel midollo osseo da cellule molto grandi (chiamate megacariociti) e rilasciate nel circolo sanguigno. Questi elementi hanno forma discoidale e diametro compreso tra i 2 ed i 3 µm.  

La loro funzione è fondamentale per la normale coagulazione del sangue. Le piastrine formano degli aggregati in grado di "tappare" una ferita subito dopo che si è formata, prima che intervengano gli altri fattori della coagulazione.

Nel dettaglio, quando si verifica un danno ai vasi sanguigni o ai tessuti ed inizia la perdita ematica, le piastrine intervengono in tre modi:

  • Aderiscono nella zona lesionata;
  • Si aggregano tra loro, formando una sorta di tappo stabile che rimane sul posto, finché il danno non è risolto;
  • Rilasciano fattori chimici che stimolano ulteriormente l'aggregazione di altre piastrine.

La vita media delle piastrine è di 8-10 giorni; il midollo osseo deve produrre continuamente nuovi elementi per rimpiazzare quelli degradati, consumati e/o persi durante il sanguinamento.

Un eccessivo abbassamento del livello di trombociti aumenta il rischio di incorrere in emorragie, mentre un aumento di queste cellule incrementa, al contrario, la predisposizione alla trombosi correlata alla formazione di aggregati piastrinici.

Piastrine: esami del sangue

La determinazione dei parametri piastrinici:

  • Numero di piastrine totale (PLT o piastrinocrito)
  • Volume piastrinico medio (MPV, mean platelet volume)
  • Ampiezza di distribuzione (PDW, platelet Distribution width)
  • Concentrazione ematica delle piastrine (PCT).

è prescritta come parte dell'esame emocromocitometrico, che può essere eseguito durante un controllo generale dello stato di salute. Quest'analisi del sangue può aiutare a diagnosticare, inoltre, una serie di condizioni associate ad un numero di piastrine scarso o abbondante, come nel caso, ad esempio, di disfunzioni dell'emostasi, patologie del midollo osseo o disordini da ipercoagulabilità.

Valori normali

In un individuo adulto, in buono stato di salute, la conta piastrinica è normalmente compresa tra 150.000 e 450.000 unità per microlitro di sangue. Valori inferiori a sono indice di piastrinopenia.

Nota: i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Per approfondire: Piastrine - PLT - Valori nel Sangue Trombociti

Piastrinopenia Cause

Le cause di piastrinopenia possono essere classificate sulla base del meccanismo fisiopatologico che le determina e comprendono la ridotta produzione, l'aumentata distruzione a livello splenico o consumo (sia immune, che non immune), la diluizione (ad esempio, per trasfusioni di sangue massive) e l'associazione di questi processi.

Piastrine basse: variazioni fisiologiche

Valori di trombociti più bassi rispetto alla norma si possono riscontrare durante la gravidanza (soprattutto nelle ultime fasi; si parla di trombocitopenia gestazionale) e può variare lievemente in base alle fasi del ciclo mestruale.

Cause patologiche di Piastrinopenia

Una riduzione delle piastrine (piastrinopenia o trombocitopenia) può essere dovuta a svariati motivi.

Le cause principali di piastrinopenia comprendono:

La piastrinopenia può essere anche la conseguenza dell'azione di:

che producono una mielosoppressione dose-dipendente o innescano una distruzione immuno-mediata delle piastrine.

Piastrinopenia idiopatica

Le piastrinopenia possono essere primitive o idiopatiche quando non si conosce la causa scatenante (es. porpora trombocitopenica idiopatica).

Sintomi e possibili conseguenze

La diminuzione delle piastrine, come altre disfunzioni piastriniche, possono causare difetti nella coagulazione del sangue e manifestazioni emorragiche di vario tipo (nota: il rischio di sanguinamento è inversamente proporzionale alla conta piastrinica). Sintomi correlati alla ridotta conta piastrinica comprendono petecchie, porpora e sanguinamento dalle mucose.

Sintomi di Piastrinopenia: come si riconosce?

Come intuibile, la piastrinopenia è strettamente correlata alla sindrome emorragica, che può presentarsi in forme ed entità diverse, sia in base al soggetto, sia ai valori di piastrine circolanti nel sangue: chiaramente, più grave è il deficit di piastrine, più grave sarà il quadro sintomatologico del paziente.

In caso di piastrinopenia di severa entità, l'emorragia può verificarsi con:

In casi estremi, la piastrinopenia può essere causa di emorragie cerebrali.

Ad ogni modo, è doveroso ribadire che i sintomi legati alla piastrinopenia sono pesantemente correlati alla conta piastrinica: nella maggior parte dei casi, la carenza di piastrine nel sangue viene diagnosticata casualmente, senza che il malato lamenti alcun sintomo (persino a valori inferiori a 20.000 piastrine per microlitro).

Sulla base di queste considerazioni, sorge spontanea una domanda: perché alcune persone, a parità di valori di piastrinopenia, lamentano sintomi ed altre no?

I sintomi generati dalla carenza di trombociti non sono legati solamente al numero assoluto di questi, ma anche alla loro capacità funzionale: inoltre, si deve tener conto di numerosi altri fattori, quali malattie concomitanti, presenza/assenza di elementi coagulativi, alterazioni a carico dei vasi ematici, causa scatenante ecc.

Quando preoccuparsi?

In genere, il sanguinamento spontaneo risulta piuttosto difficile quando i valori di piastrinopenia nel sangue sono compresi tra 50.000 e 150.000 unità per microlitro: in simili frangenti, l'emorragia può verificarsi a seguito di interventi chirurgici o traumi. Quando, invece, le piastrine scendono tra i 20.000 ed i 30.000 trombociti per microlitro di sangue, il rischio di emorragia spontanea è più probabile: il sanguinamento è, invece, accertato e preoccupante quando la piastrinopenia scende al di sotto dei 10.000 microlitro.

Prosegui con la lettura di: Piastrine Alte - Trombocitosi

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici