Ultima modifica 26.02.2020

Definizione

La parafimosi è una condizione patologica prettamente maschile, in cui, a seguito dell'estrusione del glande dovuta all'erezione, il prepuzio non è più in grado di ritornare in status quo ante. La parafimosi, quando non curata tempestivamente, potrebbe evolvere in gangrena.
Chiaramente, la parafimosi coinvolge solamente i maschi non circoncisi: a livello del solco balano-prepuziale, il membro appare letteralmente strangolato dal prepuzio che, una volta retratto, ha assunto una conformazione ad anello.

Parafimosi e disturbi connessi

parafimosiGeneralmente, la parafimosi è strettamente correlata alla fimosi: affinando il concetto, in molti pazienti con fimosi non serrata (condizione in cui è possibile uno scoperchiamento del glande, seppur parziale), il prepuzio scopre sì il glande durante l'erezione ma, successivamente, il foglietto prepuziale non è più in grado di ritornare alla posizione di riposo. [tratto da www.fimosi.com].
Nella parafimosi, l'anello prepuziale, stringe il glande, soffocandolo: di conseguenza, la probabilità che nella sede si crei edema è molto elevata. Ma non è tutto, poiché questa condizione potrebbe provocare la ritenzione urinaria, evento successivo alla compromissione del canale uretrale.
Nei casi di severità, la parafimosi potrebbe provocare ulcera e, quando non curata, stasi venosa del glande o addirittura gangrena.
Quando la parafimosi degenera, potrebbe favorire l'occlusione della arterie genitali, quindi necrosi ischemica al glande: è una situazione estrema, perciò rara seppur possibile [tratto da Chirurgia pediatrica. Approccio e gestione del bambino con problemi chirurgici Di G.B. Parigi]

Cause

Ricercando tra i possibili fattori eziologici responsabili della parafimosi, spicca la fimosi, causata, a sua volta, da alterazioni metaboliche croniche (es. diabete), scarsa igiene ed infezioni batteriche recidive.
Talvolta, anche le balaniti, le balanopostiti e le postiti possono rappresentare l'espediente per la manifestazione della parafimosi.

Incidenza

Purtroppo, la parafimosi non è rara, tutt'altro: a molti pazienti, ricoverati nel reparto di urologia dopo un trauma fisico/intervento, viene negata la possibilità di riportare il prepuzio nella posizione di riposo, (avvolgendo il glande) dopo un'erezione.
I soggetti maggiormente a rischio di parafimosi sono gli anziani ed i bambini, in particolare quelli non circoncisi.

Sintomi

Per approfondire: Sintomi Parafimosi


Nel quadro clinico derivato dalla parafimosi, si può spesso notare una flogosi evidente, le cui cause risalgono sia ad infezioni batteriche, sia ad eventi traumatici genitali.
Il prepuzio, strozzando il glande, provoca una progressiva infiammazione correlata ad edema; il paziente lamenta sensazioni fortemente dolorose (alcuni definiscono il male “lancinante ed insopportabile”) non solo a livello del glande, ma in tutto il corpo del pene.

Diagnosi e terapie

La diagnosi della parafimosi risulta pressoché semplice: il soggetto si trova nell'impossibilità di coprire nuovamente il glande con il foglietto prepuziale. È assolutamente indispensabile rivolgersi ad una clinica ospedaliera o privata nel minor tempo possibile perché la parafimosi è un'urgenza urologica a tutti gli effetti: come abbiamo analizzato, sottovalutare il disturbo ed indugiare a consultare il medico sono errori che potrebbero costare caro al paziente affetto.
In primis si consiglia al soggetto che lamenta parafimosi di svolgere alcune pratiche manuali:

  • Stringere il glande per alcuni minuti con entrambe le mani, comprimere il prepuzio allo scopo di ridurre l'edema e, contemporaneamente, spingere progressivamente sul glande per raggiungere una situazione di riduzione. [tratto da Chirurgia pediatrica. Approccio e gestione del bambino con problemi chirurgici Di G.B. Parigi]
  • Tecnica di Dundee: cercare di sgonfiare l'edema attraverso la ripetizione di strette al glande e delicate forature dello stesso con un sottile ago

È consigliato rivolgersi allo specialista (urologo, in genere), che provvederà alla retrazione prepuziale e alla fuoriuscita del liquido edematoso accumulatosi. Quando, malgrado le pratiche manuali, il prepuzio non riesce a ricoprire il glande, è consigliato l'intervento (riduzione chirurgica in anestesia locale/ generale, circoncisione chirurgica).
La circoncisione può essere un'ottima pratica volta alla profilassi della parafimosi.

Prognosi

Quando il paziente presentante parafimosi si rivolge immediatamente al medico, la prognosi risulta eccellente nella maggior parte dei casi; quando, però, la parafimosi non viene curata, i danni possono essere molto gravi: gangrena, danno o perdita dell'estremità del glande ed emostasi a livello del solco balano-prepuziale. A tal proposito, è indispensabile il controllo medico sin dai primissimi sintomi di parafimosi.

Riassunto

Parafimosi: in breve

 

Disturbo

Parafimosi

Descrizione

Condizione patologica maschile: dopo estrusione del glande dovuta all'erezione, il prepuzio non è più in grado di avvolgere nuovamente il balano.

Disturbi correlati alla parafimosi

  • fimosi
  • strozzamento del glande → formazione di edema → compromissione del canale uretrale → ritenzione urinaria
  • casi estremi: ulcera
  • stenosi del glande → occlusione delle arterie genitali → gangrena/necrosi ischemica al glande

Cause della parafimosi

  • Fimosi;
  • Alterazioni metaboliche croniche (es. diabete);
  • Scarsa igiene ed infezioni batteriche recidive;
  • Balaniti e balanopostiti

Incidenza della parafimosi

I soggetti maggiormente a rischio di parafimosi sono gli anziani ed i bambini

Quadro sintomatologico della parafimosi

  • Flogosi evidente;
  • Edema;
  • Dolore “lancinante ed insopportabile” per tutto il corpo del pene

Strategie terapeutiche per la parafimosi

  • Pratiche manuali e tecnica di Dundee;
  • L'urologo provvede a retrarre il prepuzio e a fra fuoriuscire il Liquido edematoso;
  • Riduzione chirurgica;
  • Circoncisione

Prognosi

Eccellente, quando ci si rivolge al medico sin dai primissimi sintomi della parafimosi
Esito grave quando la parafimosi non viene curata (gangrena, danno o perdita dell'estremità del glande ed  emostasi a livello del solco balano-prepuziale)