Molnupiravir: Nuovo Antivirale contro SARS-CoV-2 e COVID-19

Molnupiravir: Nuovo Antivirale contro SARS-CoV-2 e COVID-19
Ultima modifica 05.12.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cos'è il Molnupiravir?
  3. Come si Assume?
  4. Chi può Riceverlo
  5. Come Funziona?
  6. Effetti Indesiderati
  7. Quando Non usare il Molnupiravir

NOTA BENE

L'uso di molnupiravir è stato sospeso dall'Agenzia Italiana del Farmaco in seguito al parere negativo formulato dal CHMP di EMA in data 24/02/2023 per la mancata dimostrazione di un beneficio clinico in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri.

Questo articolo è stato redatto utilizzando come fonte il sito ufficiale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

Introduzione

L'agenzia Italiana del Farmaco ha reso noto che la sua Commissione Tecnico Scientifica (CTS), nella seduta che ha avuto luogo il 22 dicembre 2021, ha autorizzato l'utilizzo del molnupiravir per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per COVID-19 con malattia da lieve a moderata di recente insorgenza e aventi condizioni cliniche concomitanti che rappresentano fattori di rischio specifici per lo sviluppo della malattia da SARS-CoV-2 in forma grave.

Che cos'è il Molnupiravir?

Il molnupiravir (anche noto con la sigla MK 4482) è un principio attivo antivirale messo a punto dall'azienda farmaceutica MSD (Merck Sharp & Dohme) in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics, il cui nome commerciale è Lagevrio.

Molnupiravir testo Shutterstock

Si tratta di un antivirale da assumere per via orale che è stato autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con un Decreto del Ministero della Salute risalente al 26 novembre 2021. Questo significa che il farmaco NON ha ancora ottenuto l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC), ma che può essere utilizzato in via emergenziale.

La determinazione dell'AIFA relativa al modo d'impiego è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 29 dicembre ed è efficace a partire dal giorno seguente, 30 dicembre 2021.

Il molnupiravir verrà quindi distribuito dalla Struttura Commissariale alle Regioni a partire dal 4 gennaio 2022; per la sua prescrizione è previsto l'utilizzo di un Registro di Monitoraggio (analogamente a quanto previsto per la nuova indicazione del remdesivir, un altro antivirale approvato contro SARS-CoV-2) che sarà accessibile dal sito ufficiale dell'AIFA.

Come si Assume?

Il molnupiravir è un antivirale per uso orale che deve quindi essere assunto per bocca.

Il trattamento consiste nella somministrazione di quattro capsule - contenenti ciascuna 200 mg di principio attivo - due volte al giorno (ogni 12 ore), per un periodo di cinque giorni.

In altri termini, la dose è di 800 mg di molnupiravir ogni 12 ore per un periodo complessivo di cinque giorni.

La somministrazione del farmaco deve avvenire il prima possibile dopo una diagnosi di COVID-19 ed entro cinque giorni dall'insorgenza dei sintomi.

Chi può Riceverlo

Come già detto, i pazienti che possono ricevere il molnupiravir sono pazienti non ospedalizzati che, tuttavia, presentano condizioni che espongono al rischio di sviluppare la COVID-19 in forma grave.

Più nel dettaglio, secondo la determina fornita da AIFA in data 28 dicembre 2021, il paziente non ospedalizzato può ricevere molnupiravir se presenta almeno uno fra i seguenti fattori di rischio associati all'evoluzione in malattia severa:

Nella medesima determina, l'Agenzia Italiana del Farmaco dispone altresì che:

  • La selezione del paziente cui somministrare il molnupiravir è affidata ai medici di medicina generale, ai medici delle USCA(R) e, in generale, ai medici che abbiano l'opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da COVID di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati e che abbiano l'opportubnità di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare la prescrizione del farmaco con compilazione del registro di monitoraggio e la dispensazione dello stesso come da indicazioni attualmente vigenti;
  • La prescrivibilità del farmaco è limitata ai medici operanti nell'ambito delle strutture identificate dalle regioni per la somministrazione;
  • La prescrizione ed il trattamento devono garantire la somministrazione del prodotto il più precocemente possibile rispetto
    all'insorgenza dei sintomi, e comunque non oltre i cinque giorni dall'inizio degli stessi.

Per consultare il testo completo della determina dell'Agenzia Italiana del Farmaco, clicca qui.

Come Funziona?

Il molnupiravir agisce interferendo con i processi che i virus - e, in particolare, SARS-CoV-2 - utilizzano per replicarsi all'interno delle cellule dell'ospite. Più nel dettaglio, esso è in grado di aumentare il numero di mutazioni del materiale genetico (RNA) del virus, in maniera tale da renderlo incapace di replicarsi.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2022/01/03/molnupiravir---struttura-chimica-orig.jpeg Shutterstock
Molnupiravir - Struttura Chimica

Entrando più nello specifico, il molnupiravir è un profarmaco che deve subire reazioni di metabolismo per trasformarsi nel suo metabolita attivo che espleterà l'azione terapeutica vera e proprio. In seguito alla sua assunzione, il molnupiravir viene quindi metabolizzato all'analogo ribonucleosidico N-idrossicitidina (in inglese, N-hydroxycytidine o NHC). La N-idrossicitidina si distribuisce quindi nelle cellule, dove subisce reazioni di fosforilazione che portano alla formazione del ribonucleoside trifosfato (N-hydroxycytidine triphosphate, NHC-TP), il metabolita farmacologicamente attivo.

L'N-idrossicitidina trifosfato così formatasi viene incorporata all'interno dell'RNA del virus per opera dell'RNA polimerasi virale; ciò provoca un accumulo di errori all'interno del genoma virale che determina a sua volta l'inibizione della replicazione.

Il meccanismo d'azione con cui il molnupiravir agisce è noto come "catastrofe dell'errore virale".

A questo proposito, tuttavia, è opportuno precisare che il principio attivo NON è in grado di debellare l'infezione, ma inibendo la replicazione del virus può "aiutare" il sistema immunitario a combattere l'infezione.

Effetti Indesiderati

Sulla base dei dati disponibili a novembre 2021 - periodo in cui il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) ha formulato il parere sull'uso del molnupiravir che ha poi portato all'autorizzazione da parte di AIFA - gli effetti indesiderati più comunemente segnalati durante la terapia con il principio attivo (800 mg due volte al giorno per 5 giorni) ed entro 14 giorni dall'assunzione dell'ultima dose di farmaco sono stati: diarrea, nausea, capogiri, mal di testa.

Sono stati altresì segnalati effetti colalterali non comuni, quali: vomito, eruzione cutanea ed orticaria.

Tuttavia, la situazione resta in evoluzione e quelli sopra riportati potrebbero non essere gli unici effetti collaterali indotti dall'utilizzo del molnupiravir.

Quando Non usare il Molnupiravir

Sempre stando alle informazioni finora disponibili, l'utilizzo del molnupiravir non è raccomandato in gravidanza e nelle donne fertili che potrebbero iniziare una gravidanza che non adottano adeguati metodi contraccettivi. Qualora fosse necessario il trattamento con molnupiravir, quest'ultima categoria di pazienti deve adottare un metodo contraccettivo efficace per tutta la durata del trattamento e per almeno quattro giorni dopo aver assunto l'ultima dose di farmaco.

Allo stesso modo, anche l'allattamento al seno deve essere interrotto nel caso fosse necessario iniziare una terapia a base di molnupiravir, per tutta la durata della stessa e nei quattro giorni successivi al suo termine.

Le suddette indicazioni vengono fornite sulla base di studi di laboratorio condotti su animali che hanno mostrato come dosi elevate di molnupiravir possano influenzare crescita e sviluppo del feto o del bambino.

Tuttavia, anche in questo caso è necessario attendere per informazioni più specifiche. La situazione, pertanto, resta in evoluzione.

Naturalmente, l'uso del farmaco è sempre controindicato in caso di ipersensibilità nota allo stesso molnupiravir e/o ad uno o più degli eccipienti contenuti nel medicinale.

Per leggere il parere dell'EMA dal sito ufficiale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, clicca qui.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista