A cosa serve il manganese? Quali i cibi ricchi? Sintomi da carenza
Il manganese è un nutriente essenziale che appartiene al gruppo dei minerali e, più precisamente, degli oligoelementi.
La sua funzione principale è di costituente di importanti enzimi implicati nel metabolismo di proteine e zuccheri; è, inoltre, fondamentale per lo sviluppo dello scheletro.
Il manganese è contenuto soprattutto nei cereali, nei legumi, nelle patate, nella frutta a guscio e nel tuorlo d'uovo.
La sua carenza, comunque rara, può compromettere la salute ossea, la produzione di collagene e la guarigione dalle ferite.
Cosa è il manganese?
Il manganese è un oligoelemento, il cui simbolo chimico nella tavola periodica corrisponde a Mn (numero atomico: 25); stiamo parlando di un elemento essenziale per ogni specie animale, coinvolto in molti processi enzimatici di rilevante importanza.
Infatti, il manganese viene considerato un attivatore di numerosissimi enzimi – dimostrazione in vitro – oltre a costituire parte integrante di alcuni metallo-enzimi: non a caso, moltissime classi enzimatiche contengono proprio il manganese come cofattore – tra tutti, spicca la superossido-dismutasi).
Fino a poco tempo fa, in medicina, l'impiego del manganese come elemento curativo era scarsamente riconosciuto: si è dovuto attendere la prima decade del Novecento per vederne dimostrata l'importanza in campo medico.
Il manganese rappresenta uno degli oligoelementi più abbondanti nel terreno, ove si presenta, in particolare, sotto forma di ossidi e perossidi. Principalmente, il manganese si riscontra sotto la veste di MnO2, meno frequentemente come MnCO3; è stato osservato in tutti gli stati di ossidazione compresi tra +1 e +7, sebbene quelli +1 e +5 siano piuttosto rari. Quando il minerale si trova nello stato d'ossidazione +7, il manganese si trasforma in un potente ossidante. In natura, il manganese è un metallo dal colore grigio-bianco, duro, fragile e facilmente ossidabile.
Nota: manganese e magnesio non sono sinonimi, ovvero non sono la stessa cosa.
A cosa serve il manganese nel corpo umano?
Il manganese partecipa attivamente a numerosi meccanismi biologici utili all'equilibrio della salute: coagulazione, attività tiroidea, fertilità, sistema immunitario, colesterolo, glicemia, formazione delle ossa ecc. Peraltro, il ruolo biologico del manganese in alcuni sistemi dell'organismo merita di essere approfondito.
Come accennato, il manganese sembra intervenire positivamente nel sistema immunitario, al fine di promuovere la sintesi di numerosi anticorpi; anche i meccanismi della riproduzione sembrano essere, in qualche modo, strettamente correlati alla quantità di manganese nel sangue: la carenza di questo minerale, infatti, pare responsabile di una ipotetica diminuzione della fertilità. Ancora, la carenza di manganese durante la gravidanza potrebbe avere riscontri negativi sullo sviluppo delle ossa del nascituro, aumentando il rischio di malformazioni e/o anomalie ossee.
Un giusto tasso ematico di manganese è utilissimo per tenere sotto controllo gli attacchi epilettici: non a caso, nel sangue di pazienti – soprattutto infanti – malati di epilessia si osservano spesso quantità minime di manganese; ciò fa pensare che un giusto apporto di manganese sia utile per prevenire l'epilessia o diminuire la frequenza e l'intensità delle crisi epilettiche.
Per approfondire: Manganese: Funzioni e Alimenti RicchiQuali sono i cibi ricchi di manganese?
Le fonti alimentari principali del manganese sono i cereali e i loro derivati, il vino ed il tè; meno importanti ma comunque utili al raggiungimento delle razioni minime sono legumi, patate, nocciole, tuorlo d'uovo e cacao.
E' paradossale constatare come gli alimenti grezzi apportino quantità notevoli di manganese ma, incrementando anche fibra e fitati, ne compromettano l'assorbimento.
Quali sono i sintomi di carenza di manganese?
Correva l'anno 1912 quando lo specialista francese Bertrand accertò in modo inequivocabile la funzione vitale del manganese: lo scienziato dimostrò l'impossibilità di crescita e sviluppo dell'Aspergillus niger in assenza di dosi infinitesimali di manganese. Alcuni anni più tardi, il Dott. Bertrand ripeté il medesimo esperimento sui ratti: alle cavie vennero osservati effetti drammatici, come sterilità, atrofia testicolare, blocco della crescita, atassia, sintomi paragonabili alla sclerosi a placche, deficit pancreatici ed astenia.
Fortunatamente, nell'uomo i sintomi da carenza di manganese, non così marcati, solo di rado vengono riscontrati; quando presenti, l'uomo può lamentare miastenia gravis ed atassia. Si ipotizza che una carenza di questo oligoelemento possa arrecare danni a carico di capacità riproduttiva, sviluppo, formazione di ossa e cartilagini, metabolismo di grassi e carboidrati, con possibili conseguenze su diabete ed ipercolestrolemia. [tratto da Nutrizione in naturopatia, di L. Pennisi]
Uso medico del manganese
Inoltre, questo oligoelemento sembra avere riscontri positivi per la profilassi di alcune affezioni, quali epilessia, deficit neurologici, diabete mellito, ritardi della crescita, ulcere, insufficienza renale, infarto (in particolare del miocardio) e persino tumori.
Per approfondire: Manganese: Carenza, Eccesso e Assunzione. Quanto manganese assumere?Altri usi
L'importanza del manganese non si ferma solamente alla sfera biologica: il minerale è essenziale per la produzione di acciaio e ferro, per merito delle sue proprietà deossigenati, leganti ed esfolianti. Non a caso, il manganese è un metallo di largo impiego per la produzione di leghe di alluminio, rame, titanio ed acciaio inossidabile. Il manganese, inoltre, può essere parte di leghe di zinco, oro, argento e bismuto in genere per applicazioni particolari nel settore elettronico.
Oltre a ciò, il manganese viene impiegato per la decolorazione del vetro o – a concentrazioni elevate – per conferirgli un colorito fortemente violetto. Con il manganese (precisamente, con il suo ossido) si riesce a realizzare anche un pigmento color marrone, impiegato per terre naturali o vernici.
In ambito clinico, il potassio permanganato KMnO4 è utilizzato come disinfettante, grazie alle spiccate proprietà ossidanti: a tal proposito, trova impiego nella purificazione delle acque e nel controllo degli odori – ad esempio deodorizzazione degli scarichi. Con il manganese sono formulati anche numerosi fungicidi agricoli, in particolare per il trattamento delle malattie di cereali, banani e viti.
La più importante applicazione del manganese in campo non metallurgico sfocia sicuramente nella produzione di batterie a secco: il biossido di manganese è utilizzato come depolarizzante.
Cenni storici
Nonostante quanto affermato, alcune antichissime pitture rupestri attestano l'impiego del manganese già dalla preistoria, visto il rilevamento di pigmenti colorati a base di diossido di manganese: ad ogni modo, è chiaro che l'utilizzo di questo minerale nei tempi più remoti non era certo indirizzato a finalità medicamentose. La "scoperta rivoluzionaria" del manganese risale al lontano 1774, per merito di Johann Gahn, il quale isolò il minerale in forma pura.