Manganese: Quanto Assumerne?
Premessa
Nell'articolo precedente abbiamo descritto le caratteristiche principali del manganese, analizzando i suoi effetti benefici all'interno dell'organismo e i diversi campi d'applicazione tecnologica e biologica. In questa trattazione conclusiva studieremo l'importanza del manganese e la sua potenziale tossicità quando assunto in dosi eccessive. Da ultimo, è doveroso un cenno sugli alimenti ricchi di questo prezioso minerale e sulle interazioni con altre sostanze naturali e di sintesi.
Sintomi da carenza
Correva l'anno 1912 quando lo specialista francese Bertrand accertò in modo inequivocabile la funzione vitale del manganese: lo scienziato dimostrò l'impossibilità di crescita e sviluppo dell'Aspergillus niger in assenza di dosi infinitesimali di manganese. Alcuni anni più tardi, il Dott. Bertrand ripeté il medesimo esperimento sui ratti: alle cavie vennero osservati effetti drammatici, come sterilità, atrofia testicolare, blocco della crescita, atassia, sintomi paragonabili alla sclerosi a placche, deficit pancreatici ed astenia.
Fortunatamente, nell'uomo i sintomi da carenza di manganese, non così marcati, solo di rado vengono riscontrati; quando presenti, l'uomo può lamentare miastenia gravis ed atassia. Si ipotizza che una carenza di questo oligoelemento possa arrecare danni a carico di capacità riproduttiva, sviluppo, formazione di ossa e cartilagini, metabolismo di grassi e carboidrati, con possibili conseguenze su diabete ed ipercolestrolemia. [tratto da Nutrizione in naturopatia, di L. Pennisi]
Tossicità del manganese
Se da un lato la carenza di manganese nell'organismo non scatena effetti gravi indiscutibilmente dimostrati, dall'altro l'eccesso di questo minerale può avere gravi riflessi sulla salute dell'uomo. Tant'è che si parla di vero e proprio avvelenamento cronico da manganese: generalmente, l'intossicazione avviene per inalazione prolungata di fumo e/o polvere dell'oligoelemento. Il limite massimo oltre al quale il manganese si definisce tossico è stimato attorno ai 5mg/m3-1 mg/m3.
I danni derivati da intossicazione di manganese coinvolgono per lo più il sistema nervoso centrale: l'avvelenamento può generare danno permanente. Inoltre, si ritiene che il manganese ed i suoi derivati siano sostanze potenzialmente cancerogene.
In seguito ad esposizioni frequenti e prolungate a fumi di manganese (pericolo tipico dell'industria metalmeccanica) sono stati evidenziati numerosi casi di morbo di Parkinson: a tal proposito, il manganese è inserito nella lista delle sostanze tossiche e pericolose, redatta da OSHA (Occupational Safety and Health Administration).
In seguito all'intossicazione da manganese, sono stati registrati svariati sintomi, tra cui debolezza, crampi alle gambe, sonnolenza, paralisi, languore, impotenza, disturbi emotivi ed irritabilità.
Nei minatori non sono rari effetti come allucinazioni, tendenza alla violenza, irritabilità: per questo l'intossicazione è anche nota con il termine “pazzia da manganese”
Manganese e dosaggi
I fabbisogni giornalieri raccomandati (RDA) di manganese sono stimati tra i 2 ed i 4 mg: tale quantità ha generato grande scompiglio tra gli studiosi, poiché per alcuni - dato che l'assorbimento reale (e non ipotetico) del minerale risulta piuttosto scarso - il dosaggio sembra essere troppo basso. Per alcuni, l'RDA del manganese dovrebbe aggirarsi attorno ai 20 mg/die, o addirittura 50 mg in terapia; ad ogni modo, 2 o 3 mg al giorno di manganese non sembrano scatenare effetti di carenza od eccesso e il valore 0,74 mg/dì costituisce il minimo fabbisogno giornaliero.
È doveroso ricordare che il manganese viene quasi del tutto eliminato tramite la via biliare, nonostante il circolo entero-epatico ne riduca le perdite.
Nell'urina, il manganese si riscontra solamente in percentuali bassissime.
Prima abbiamo accennato di uno scarso assorbimento del minerale: si ritiene possibile che il manganese proveniente dalla dieta venga assorbito in una percentuale variabile dal 5 al 10%, anche se - è doveroso sottolinearlo - l'efficienza dell'assorbimento è ritenuta maggiore in caso di scarso apporto nutrizionale. [tratto da www.valori-alimenti.com]
Tra gli alimenti fonte di manganese si ricordano (dosi riferite a 100 grammi di alimento):
- Tè 133 mg
- Zenzero 33.3 mg
- Chiodi di garofano 30 mg
- Zafferano 28,4 mg
- Menta (droga essiccata) 11,4 mg
Interazioni
Si ritiene possibile che l'assunzione di alimenti od integratori contenenti ferro possa ostacolare l'assorbimento del manganese, dato che entrambi si avvalgono della transferrina come molecola di trasporto ematico ideale. Analogo discorso per il calcio ed il fosforo, minerali che possono interagire con il manganese limitandone l'assorbimento.
L'assorbimento del manganese nei soggetti affetti da ipertensione in forma grave può essere ostacolato, visto che l'oligoelemento in esame è considerato una minerale ipertensore.
Anche l'assunzione della pillola anticoncezionale può limitare l'assorbimento del manganese.