Leucoplachia: Diagnosi e Terapie
Ultima modifica 18.05.2022
INDICE
  1. Definizione di Leucoplachia
  2. Diagnosi
  3. Diagnosi differenziale
  4. Cure e Trattamenti

Definizione di Leucoplachia

La leucoplachia è una condizione caratterizzata dalla comparsa di placche di colore bianco a livello di aree corporee in cui sono presenti mucose, come il cavo orale, la laringe, i genitali, l'area anale.

Leucoplachia Diagnosi e Terapie Shutterstock

Tuttavia, la forma maggiormente conosciuta di leucoplachia è quella che coinvolge il cavo orale.

In questo articolo, pertanto, ci concentreremo principalmente su diagnosi e terapie della leucoplachia orale.

Si ritiene che l'insorgenza della leucoplachia sia strettamente correlata al tabagismo, benché in alcuni casi le cause siano sconosciute. Inoltre, si ritiene vi possa essere il coinvolgimento di diversi fattori che potrebbero favorire la comparsa delle lesioni bianche, quali ad esempio, abuso di alcolici, traumi localizzati cronici, presenza di alcune tipologie di malattie, esposizione a radiazioni di vario tipo (ionizzanti, UV, ecc.), ecc.

Per approfondire, leggi: Leucoplachia: Cos'è, Cause, Sintomi

Diagnosi

Come si fa la diagnosi di Leucoplachia orale?

Spesso la leucoplachia decorre senza alcun sintomo, per tale ragione, l'individuazione delle lesioni bianche può avvenire in un certo senso casualmente durante l'esecuzione di comuni controlli odontoiatrici.

Una volta accertata la presenza delle placche, il medico può effettuare la diagnosi di leucoplachia in base a:

  • Esami delle lesioni presenti nel cavo orale;
  • Analisi della storia clinica del paziente e della presenza di eventuali fattori di rischio;
  • Tentativo di rimuovere le placche (generalmente infruttuoso se non ricorrendo alla chirurgia);
  • Esclusione di altre cause (si potrebbe, infatti, affermare che la diagnosi di leucoplachia si effettua per esclusione: si parla di questo tipo di lesione solo nel momento in cui sono stati eliminati tutti gli altri possibili fattori scatenanti).

Prima di effettuare una diagnosi certa di leucoplachia, pertanto, è necessario escludere tutte le altre possibili cause ed effettuare un'attenta analisi della storia medica e delle abitudini del paziente. Per fare ciò, oltre all'esame visivo destinato a valutare le caratteristiche delle lesioni, è possibile ricorrere anche alla biopsia per prelevare un campione dalle placche ed effettuarne l'analisi istologica.

Per tracciare un completo profilo diagnostico dei pazienti affetti da leucoplachia è necessario valutare:

  • Aspetto clinico-morfologico: è importante differenziare le placche bianche omogenee, non omogenee o non specificate.
  • Localizzazione della lesione all'interno della cavità orale: la leucoplachia potrebbe coinvolgere tutto il cavo orale, solo alcune sedi (per esempio, il pavimento orale o la lingua) o, ancora, tutto il cavo orale eccetto lingua e pavimento.
  • Dimensioni: la leucoplachia deve essere analizzata anche nelle sue dimensioni riferite al diametro. La placca, infatti, può avere un diametro inferiore ai 2 cm, compreso tra i 2 ed i 4 cm, oppure superare i 4 cm.
  • Aspetto istologico, ad esempio:
    • Si devono individuare eventuali ipercheratosi, iperortocheratosi, paracheratosi o acantosi;
    • Determinazione della presenza o assenza di displasia: la displasia delinea una composizione cellulare anormale, data da anomalie nel processo di replicazione delle cellule. La displasia viene distinta in: assente, lieve, moderata, grave o non specificata.

Approfondimento: terminologia e definizioni

  • Ipercheratosi: trattasi di un ispessimento dello strato corneo dell'epidermide.
  • Iperortocheratosi: ispessimento della strato corneo dell'epidermide, causato da processi flogistici. Non si presentano nuclei cellulari residui.
  • Paracheratosi: cheratinizzazione imperfetta dello strato corneo ed assenza dello strato granuloso, il quale costituisce una parte della cute.
  • Acantosi: lo strato spinoso dell'epidermide è caratterizzato da un aumento del numero delle cellule che lo costituiscono.
  • Displasia: alterazione di forma, sviluppo, dimensione e velocità di crescita delle cellule che compongono un dato tessuto od organo (anomalie cellulari ed architetturali pre-maligne).

Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale deve essere posta nei confronti di quelle condizioni e patologie che possono portare a manifestazioni analoghe a quelle della leucoplachia, come la formazione di placche bianche, talvolta rosse, a livello del cavo orale.

Ad esempio, è necessario escludere che le lesioni bianche siano causate da:

Cure e Trattamenti

Una volta accertata la presenza di leucoplachia, non sempre è necessario intervenire con un trattamento specifico. Tuttavia, quel che è certo è che - vista la possibilità di degenerazione in forme maligne - sarà necessario sottoporsi a regolari controlli delle lesioni al fine di monitorarne l'evoluzione (attesa vigile).

Consigliato dai medici e molto utile - anche in un'ottica preventiva - è l'eliminazione di quei fattori che si ritiene siano correlati all'insorgenza della leucoplachia, come, ad esempio, il vizio del fumo o l'abuso di alcolici. Talvolta, eliminando simili fattori, le lesioni potrebbero ridursi o regredire.

Per placche di severità medio-alta e/o considerate ad alto rischio di evoluzione in forme tumorali maligne, si potrebbe prendere in considerazione l'asportazione chirurgica della lesione. Le placche possono essere rimosse attraverso escissione chirurgica classica con bisturi, mediante l'uso di laser, oppure mediante la crioterapia. Tuttavia, non tutti i medici sono a favore di un simile intervento.

Anche l'uso di farmaci, benché consigliato da alcuni medici, suscita pareri discordanti.

Per un riassunto completo, leggi: Leucoplachia in breve