Cos'è l'Ittiosi Volgare
L'ittiosi volgare rappresenta la forma meno severa tra le genodermatosi a trasmissione ereditaria. Insieme all'ittiosi lamellare, all'ittiosi legata al cromosoma X e all'ipercheratosi epidermolitica, l'ittiosi volgare è la forma più comune di questo particolare gruppo di patologie della pelle.

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Analogamente alle altre forme, l'ittiosi volgare si caratterizza per la presenza di pelle secca e formazione di squame che rendono l'aspetto della cute simile a quello della pelle dei pesci (da cui il termine "ittiosi").
Incidenza
L'ittiosi volgare ha un indice d'incidenza piuttosto elevato che si stima in un caso ogni 250-1.000 individui a seconda dell'etnia.
Questa forma d'ittiosi colpisce indistintamente maschi e femmine di tutte le etnie , con una trasmissione autosomico dominante.
Cause
L'ittiosi volgare potrebbe essere causata da un'alterazione a livello di un gene (così la mutazione è trasmessa al figlio da uno dei genitori portatori), oppure la malattia potrebbe essere conseguenza di un'alterazione indotta e spontanea del soggetto affetto: in quest'ultimo caso, significa che la persona malata d'ittiosi volgare rappresenta il primo caso in famiglia e la patologia non è stata trasmessa dai genitori.
La ricerca non ha ancor'oggi individuato il meccanismo molecolare che sta alla base dell'ittiosi volgare, ma si presume che un'alterazione della filaggrina sia il fattore scatenante più plausibile. La filaggrina è una proteina che costituisce lo strato profondo dell'epidermide, implacata nella protezione della cute da fattori ambientali esterni ed utile per mantenere sotto controllo l'idratazione della pelle; ne consegue che il difetto della filaggrina comporta alterazioni nell'idratazione della pelle, di conseguenza, ittiosi.
Nel dettaglio, è il gene FLG (che codifica, appunto, per la filaggrina) ad essere alterato e trasmesso dai genitori ai figli. Il gene può avere una o più mutazioni che portano ad un'inevitabile alterata formazione dello strato epidermico. Più precisamente, si verifica un'alterazione nella coesione dei cheratinociti, cui consegue la formazione di squame.
La gravità dell'ittiosi volgare dipende, solitamente, dalla quantità e dal tipo di mutazioni genetiche.
Sintomi
L'ittiosi volgare, generalmente, non si presenta alla nascita: è una malattia subdola che necessita di alcuni anni per evolversi e manifestare i sintomi.
In verità, per esser precisi, l'ittiosi volgare può comparire poco dopo la nascita, ma - spesso e volentieri - essa viene semplicemente confusa con "pelle secca" e, pertanto, non si ritiene necessario eseguire indagini più approfondite o procedere con particolari trattamenti.
In genere, un quadro sintomatologico più chiaro si diagnostica intorno al primo anno di vita con una xerosi cutanea diffusa: la cute presenta piccole squame biancastre (provocate dall'alterata coesione dei cheratinociti), in particolare a livello di gambe e braccia.
Nella maggior parte dei soggetti affetti da ittiosi volgare, il volto, i palmi delle mani, le piante dei piedi, le ginocchia, le ascelle e l'inguine ("zone di piega") non sono intaccate. Ciò avviene perché queste zone sono generalmente "più umide" rispetto alle altre aree del corpo che, invece, vengono colpite.
Tuttavia, non mancano casi di persone affette da ittiosi volgare in cui la fronte, le guance e i palmi assumono una consistenza diversa da quella normale, presentando un ispessimento anomalo.
Il prurito è una condizione che spesso si registra nelle persone colpite da ittiosi volgare, causato principalmente dall'aridità della cute, dalla presenza di micro-fessurazioni e ruvidità della pelle. È chiaro che, essendo l'ittiosi volgare una manifestazione epidermica, gli organi interni ne sono illesi.
Questi sintomi tendono ad aggravarsi leggermente in inverno e nelle zone a clima arido: in estate, la maggior parte dei soggetti affetti da ittiosi volgare registra un netto miglioramento della malattia, le cui manifestazioni sono talmente ridotte da essere quasi impercettibili. Addirittura, in età adulta, l'ittiosi può regredire in presenza di un clima caldo-umido per poi ripresentarsi in età anziana.
Patologie associate
L'ittiosi volgare è spesse volte associata anche ad atopia (tendenza a manifestare allergia conseguentemente all'ingestione o al contatto con allergeni) e, talvolta, a cheratosi follicolare.
Tra le patologie associate, si ricorda anche l'eczema (soprattutto delle mani), riscontrato nella metà dei soggetti affetti.
Inoltre, gli individui affetti da ittiosi volgare risultano essere particolarmente suscettibili allo sviluppo di patologie, quali asma e riniti allergiche.
Cure
Anche in questo tipo d'ittiosi - viste le cause di origine genetica - non è ancora stata sviluppata una cura in grado di guarire definitivamente il disturbo.
Tuttavia, esistono trattamenti (solitamente topici) in grado di alleggerire i disagi che derivano dall'ittiosi volgare.
Previa indicazione medica, sarebbe bene applicare direttamente sulla cute sostanze emollienti e cheratolitiche (che favoriscano la desquamazione, di conseguenza il rinnovo cellulare):
Acido salicilico, urea, acido glicolico, lattato d'ammonio, acido retinoico sono le sostanze più utilizzate a scopo cheratolitico. Tuttavia, questi principi attivi e le preparazioni che li contengono devono essere impiegati solo se prescritti dal dermatologo e solo sotto il suo stretto controllo, in particolar modo, l'uso di retinoidi richiede particolare attenzione, poiché possono provocare diversi effetti collaterali, alcuni dei quali anche gravi.
Vaselina, glicole propilenico, lanolina rappresentano, invece, le sostanze emollienti maggiormente utilizzate nelle preparazioni ad uso topico.
L'utilizzo dei prodotti contenenti i suddetti ingredienti dev'essere frequente e costante; se così non fosse, l'effetto del trattamento risulterebbe pressoché vano.
Considerando che molte formulazioni contro l'ittiosi volgare sono caratterizzate da acido salicilico e derivati, l'utilizzo delle stesse nei bambini è sconsigliato per evitare manifestazioni di salicilismo, disturbo che provoca vertigini, nausea e vomito.
I retinoidi per via sistemica, terapia d'urto già analizzata nell'ittiosi Arlecchino, sono utili anche nelle forme più acute e severe d'ittiosi volgare; il problema dei retinoidi per os è che comportano moltissimi effetti collaterali (secchezza delle fauci, delle mucose, xeroftalmia e alterazioni di colesterolo e trigliceridi), talvolta più gravi delle manifestazioni derivate dall'ittiosi volgare stessa.
Riassunto
Per fissare i concetti…
Malattia | Ittiosi volgare, genodermatosi ereditaria molto diffusa ma la meno severa tra le varie forme d'ittiosi. |
Incidenza | 1:250-1.000 soggetti. Colpisce indistintamente maschi e femmine di tutte le etnie. |
Causa scatenante | Alterazione della filaggrina, proteina dello strato profondo dell'epidermide che mantiene l'idratazione della pelle. |
Manifestazioni cliniche | La malattia non si presenta alla nascita: le manifestazioni compaiono nel primo anno di vita con xerosi cutanea diffusa. Il prurito è quasi sempre presente. |
Aree interessate | L'ittiosi volgare colpisce le varie zone corporee, in particolare tronco e arti. Le zone di piega non sono interessate. Fronte, palmi delle mani e piante dei piedi presentano meno manifestazioni rispetto le altre parti del corpo. |
Patologie correlate | Atopia, cheratosi follicolare, eczema, asma, rinite allergica. |
Rimedi | Non esistono cure efficaci ma solo rimedi che attenuano i disturbi: prodotti con sostanze cheratolitiche (acido salicilico, urea, acido glicolico, lattato d'ammonio, acido retinoico) ed emollienti (vaselina, glicole propilenico, lanolina). Possibile somministrazione di retinoidi per via sistemica per le forme più gravi d'ittiosi volgare. |