
Generalità
L'isoniazide è un principio attivo impiegato nel trattamento della tubercolosi, generalmente, in associazione ad altri principi attivi, quali ad esempio rifampicina ed etambutolo.

Il principio attivo può essere somministrato per via orale o per via parenterale e i medicinali che lo contengono sono dispensabili in farmacia dietro presentazione di ricetta medica ripetibile (RR). Tuttavia, dal momento che sono classificati come farmaci di fascia A, il loro costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Esempi di Medicinali contenenti Isoniazide
- Nicozid®
- Rifater® (in associazione a rifampicina e pirazinamide)
- Rifinah® (in associazione a rifampicina)
Nota: anche se l'isoniazide viene utilizzata in terapia di associazione, in questo articolo si parlerà di avvertenze, precauzioni, interazioni, effetti indesiderati, uso in gravidanza e allattamento e controindicazioni della sola isoniazide e non dell'isoniazide somministrata in associazione ad altri principi attivi.
A Cosa Serve
Indicazioni Terapeutiche dell'Isoniazide: quando si usa?
Come accennato, l'isoniazide è un principio attivo antitubercolare le cui indicazioni sono:
- Trattamento delle forme di tubercolosi a localizzazione sia polmonare che extrapolmonare;
- Prevenzione (profilassi) della tubercolosi nei soggetti a rischio (in questo caso, l'isoniazide NON è usata in associazione ad altri principi attivi).
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di assumere l'Isoniazide
Prima di iniziare ad assumere l'isoniazide è opportuno informare il proprio medico se:
- Si sta assumendo fenitoina per il trattamento delle convulsioni e dell'epilessia, poiché l'isoniazide ne incrementa la concentrazione nel sangue provocando uno stato di tossicità caratterizzato da nistagmo, atassia e letargia. Nel caso il medico ritenga necessario associare questi due farmaci, dovrà prescrivere dosi inferiori di fenitoina;
- Si è convalescenti e ci si sta riprendendo da traumi, malattie e/o interventi chirurgici;
- Si soffre di malattie del fegato e/o dei reni.
I pazienti che devono assumere l'isoniazide, inoltre, devono sottoporsi a regolari controlli della vista sia prima che durante il trattamento, poiché il principio attivo in questione può alterarla.
Durante il trattamento con isoniazide è altresì necessario effettuare regolari controlli della funzionalità epatica, soprattutto se si hanno più di 35 anni di età. Il rischio di sviluppare effetti tossici a carico del fegato aumenta quando si assume l'isoniazide in associazione a rifampicina o ad altri farmaci capaci di incrementare la sua concentrazione ematica. L'associazione con rifampicina, inoltre, può anche aumentare la gravità di eventuali effetti indesiderati a carico del sangue.
Oltre a quanto finora detto, è importante sapere che durante il trattamento con il principio attivo si potrebbero manifestare anche neuriti periferiche; in simili casi, il medico prescriverà una terapia a base di vitamina B6.
Infine, si segnala che il trattamento con isoniazide deve essere subito interrotto e il medico immediatamente contattato qualora dovessero manifestarsi:
- Temporanea e lieve alterazione della funzionalità epatica (aumento delle transaminasi epatiche);
- Epatite grave (il rischio di sviluppare quest'infiammazione è maggiore nei pazienti anziani e nei pazienti che consumano quotidianamente bevande alcoliche);
- Nausea e/o vomito;
- Perdita di appetito;
- Malessere;
- Reazioni allergiche.
Nota bene
Nella primissima infanzia, l'isoniazide deve essere somministrata solo se il medico lo ritiene assolutamente necessario e comunque sotto il suo diretto controllo.
Interazioni
Interazioni Farmacologiche fra l'Isoniazide e Altri Farmaci
L'isoniazide NON deve essere utilizzata insieme al disulfiram, un farmaco impiegato per il trattamento dell'alcolismo, in quanto l'associazione di questi principi attivi può causare disturbi della coordinazione e turbe psichiche.
Inoltre, prima di iniziare il trattamento con isoniazide, è necessario informare il medico se si stanno assumendo altri farmaci quali:
- Fenitoina, poiché l'isoniazide ne incrementa la concentrazione nel sangue causando tossicità (vedi capitolo "Avvertenze e Precauzioni");
- Idrossido di alluminio (principio attivo ad azione antiacida), poiché riduce gli effetti dell'isoniazide. Qualora sia necessario assumerlo, l'isoniazide deve essere presa un'ora prima dell'antiacido in questione;
- Cicloserina, poiché se assunta durante il trattamento con isoniazide si potrebbe verificare un aumento degli effetti indesiderati a carico del cervello.
In qualsiasi caso, prima di iniziare ad assumere l'isoniazide è opportuno informare il medico se si stanno assumendo, se sono stati assunti da poco o si ha intenzione di assumere medicinali o prodotti di qualsiasi tipo, compresi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.
Isoniazide e alcol
Durante il trattamento con isoniazide è necessario evitare il consumo di alcol a causa dell'aumento del rischio d'insorgenza di epatiti e neuropatie.
Effetti Indesiderati
Quali Effetti Indesiderati può causare l'Isoniazide?
L'isoniazide può causare diversi effetti indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano o li manifestano nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco, manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandone affatto.
Fra gli effetti indesiderati che possono manifestarsi nel corso della terapia con isoniazide la cui frequenza non è tuttavia nota, ritroviamo:
- Infiammazioni dei nervi precedute da formicolii, intorpidimento, sensibilità al contatto, debolezza di braccia e gambe (neuropatie periferiche precedute da turbe parestesiche alle estremità). Simili effetti indesiderati sono comuni soprattutto in pazienti malnutriti, in pazienti che consumano grandi quantità di alcol (alcolisti) o affetti da diabete.
- Neurite ottica e atrofia ottica;
- Convulsioni;
- Iperattività;
- Euforia;
- Insonnia;
- Psicosi tossiche con mania e deliri;
- Nausea, vomito, aumento delle transaminasi epatiche, iperbilirubinemia e bilirubinuria;
- Anemia emolitica, anemia aplastica, agranulocitosi, trombocitopenia, eosinofilia;
- Iperglicemia;
- Acidosi;
- Insorgenza di sintomi causati dalla carenza di vitamina B6 e PP;
- Febbre;
- Eruzioni cutanee morbilliformi, maculo-papulose o esfoliative;
- Linfadeniti;
- Vasculiti;
- Sindrome reumatoide;
- Sindrome lupus eritematoso simile;
- In caso di somministrazione intramuscolare, irritazione in corrispondenza del sito di iniezione.
Nota: si ricorda che questi effetti collaterali riguardano l'assunzione della sola isoniazide; per informazioni sugli effetti collaterali dati dall'associazione d'isoniazide con altri principi attivi, leggere con attenzione il foglietto illustrativo dei medicinali che si devono assumere.
Sovradosaggio da Isoniazide
In seguito ad assunzione di dosi eccessive di isoniazide possono manifestarsi, nel giro di 30 minuti - 3 ore circa, sintomi quali:
- Nausea;
- Vomito;
- Vertigini;
- Problemi della vista;
- Disturbi del linguaggio.
Nei casi più gravi possono anche manifestarsi:
- Convulsioni;
- Depressione respiratoria;
- Alterazione dello stato di coscienza con passaggio rapido dallo stupore al coma;
- Aumento dell'acidità del sangue (acidosi metabolica);
- Acetonuria;
- Iperglicemia.
Pertanto, in caso di sovradosaggio da isoniazide - accertato o presunto che sia - è assolutamente necessario contattare subito il medico o recarsi nel più vicino ospedale, avendo cura di portare con sé la confezione del medicinale assunto. Il trattamento è sintomatico e di supporto.
Come Agisce
Come Funziona l'Isoniazide e con quale Meccanismo d'Azione agisce
L'isoniazide è un farmaco ad azione antibatterica con spettro decisamente ristretto in quanto comprende unicamente il Mycobacterium tubercolosis, il microorganismo responsabile, appunto, della tubercolosi.
Nel dettaglio, l'isoniazide agisce sulle cellule in fase di crescita ed è attiva sia sui micobatteri intracellulari sia su quelli extracellulari.
Dosaggio e Modo d'uso
Come si Somministra l'Isoniazide e in quale Dosaggio?
L'isoniazide è disponibile in farmaci adatti sia all'uso orale che all'uso parenterale. Il dosaggio deve essere stabilito dal medico in funzione del tipo di trattamento necessario e del peso corporeo del paziente. Di seguito, verranno comunque riportate le dosi solitamente impiegate.
- Trattamento quotidiano: la dose raccomandata è di 5-10 mg di isoniazide per kg di peso corporeo al dì, divisa in 1-2 somministrazioni nella fase iniziale del trattamento, da somministrare - a seconda dei casi - per via orale, tramite iniezione in muscolo (via intramuscolare) o in vena (via endovenosa).
- Trattamento intermittente: la dose raccomandata è di 10 mg di isoniazide per kg di peso corporeo al giorno. Il medico può modificare la dose in base all'intervallo tra le somministrazioni e agli altri medicinali usati insieme alla stessa isoniazide. Se il farmaco deve essere somministrato tramite iniezione nella colonna vertebrale (via intratecale), la dose raccomandata è di 25-50 mg al giorno; se invece il medicinale deve essere somministrato tramite iniezione nei polmoni (instillazioni nel cavo pleurico), la dose raccomandata è di 50-250 mg al giorno.
Uso nei bambini
Nei bambini, la dose raccomandata è di 6-10-20 mg di isoniazide per kg di peso corporeo al giorno fino ad un massimo di 500 mg al giorno nei bambini più grandi. In particolare, se il medicinale deve essere somministrato per via intratecale, la dose raccomandata è di 10-20 mg al giorno.
Uso in pazienti con problemi ai reni o in emodialisi
Se si soffre d'insufficienza renale, solitamente, non è necessario ridurre la dose.
Se si hanno gravi problemi ai reni (filtrazione glomerulare inferiore a 10 ml/min), il medico deve ridurre la dose di isoniazide da somministrare (66-75% della dose normale).
Se ci si sottopone a filtrazione meccanica del sangue (emodialisi, dialisi peritoneale), il medico dovrà prescrivere una dose aggiuntiva di isoniazide.
Uso in pazienti con problemi al fegato
Nei pazienti con insufficienza epatica, il medico dovrà ridurre la dose d'isoniazide somministrata per evitare gli effetti tossici del principio attivo a carico del fegato.
Gravidanza e Allattamento
L'Isoniazide può essere utilizzata durante la Gestazione e nelle Madri che Allattano al Seno?
Le donne in gravidanza e le madri che allattano al seno devono informare il medico della loro condizione prima di iniziare ad assumere l'isoniazide. Il trattamento con il principio attivo in questa categoria di pazienti dovrebbe essere effettuato solo nei casi di effettiva necessità e sotto lo stretto controllo del medico.
Controindicazioni
Quando l'Isoniazide NON deve essere usata
L'impiego dell'isoniazide è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso principio attivo e/o ad uno o più degli altri componenti (principi attivi ed eccipienti) del medicinale a base di isoniazide che si deve assumere;
- In pazienti che hanno sofferto di epatopatie causate da farmaci;
- In pazienti affetti da patologie epatiche di qualsiasi tipo (affezioni epatiche acute).