Ultima modifica 01.04.2020

Generalità

L'iperemia congiuntivale è un disturbo frequente caratterizzato da un arrossamento di uno o di entrambi gli occhi.
Iperemia CongiuntivaleQuesta condizione è spesso indice di un'infiammazione, ma può riconoscere varie cause. L'iperemia congiuntivale può derivare, infatti, da diverse patologie che colpiscono l'occhio e gli annessi oculari, come infezioni, allergie, traumi, pressione intraoculare elevata, penetrazione di corpi estranei, uso errato delle lenti a contatto o esposizione a sostanze irritanti (es. fumo di sigaretta, polveri, smog, ammoniaca e cloro).
In alcuni casi, l'arrossamento dell'occhio può rappresentare l'unica alterazione apprezzabile; altre volte, l'iperemia congiuntivale si accompagna ad una sintomatologia piuttosto variegata che va dalla vista annebbiata all'aumentata lacrimazione, dalla fotofobia (sensibilità alla luce) alla sensazione di corpo estraneo. Quando l'arrossamento è persistente o si manifesta in maniera ricorrente è opportuno consultare un oculista.
La contemporanea presenza o meno di dolore rappresenta l'elemento che più orienta il medico nella scelta degli approfondimenti diagnostici e delle diverse strategie terapeutiche.


La congiuntiva in breve

  • La congiuntiva è la sottile membrana mucosa che riveste la superficie anteriore del bulbo oculare (ad eccezione della cornea) e quella interna delle palpebre. 
  • La sua principale funzione consiste nel proteggere l'occhio da corpi estranei ed agenti infettivi. Questa struttura aiuta, inoltre, a mantenere il film lacrimale e facilita lo scorrimento delle due superfici congiuntivali opposte, evitando così l'attrito nelle fasi di ammiccamento.
  • La congiuntiva può essere interessata da numerosi processi patologici: infiammazioni, reazioni allergiche, neoplasie, alterazioni distrofiche e malattie degenerative. Sulla congiuntiva, inoltre, si ripercuotono affezioni generali dell'organismo di vario tipo, quali malattie infettive, dermatosi e disturbi del metabolismo.

Cos'è

“Iperemia congiuntivale” è il termine medico utilizzato per indicare l'arrossamento oculare. Questa manifestazione è estremamente frequente, tanto da rappresentare uno dei principali motivi di visita presso il medico.


Iperemia: cos'è

In generale, l'iperemia è l'aumento della quantità di sangue circolante in un determinato organo o distretto del corpo, causata principalmente da una vasodilatazione capillare.


L'iperemia congiuntivale lieve è spesso causata da patologie benigne, che non hanno conseguenze rilevanti sulla capacità visiva. Quando l'arrossamento dell'occhio è improvviso, persistente o ricorrente, però, potrebbe indicare la presenza di patologie pericolose per la vista.

Cause

L'iperemia congiuntivale riflette una dilatazione dei vasi oculari superficiali.
Una delle cause più frequenti di tale manifestazione è la secchezza oculare: quando l'occhio è poco lubrificato, il continuo attrito generato dal movimento della palpebra finisce per irritare la congiuntiva.
Altro motivo dell'arrossamento dell'occhio è la congiuntivite, cioè l'infiammazione della congiuntiva. Questa condizione può manifestarsi in forma acuta o cronica. Le cause della congiuntivite possono essere varie, ma le più frequenti sono le seguenti:

  • Infezioni oculari (dovute a batteri, virus, funghi o parassiti);
  • Allergie stagionali o perenni (ipersensibilità nei confronti di pollini, acari della polvere, muffe o peli di animali domestici);
  • Irritazione intensa da corpi estranei e da agenti chimico-fisici (es. polvere, sabbia, inquinanti atmosferici, sapone, radiazioni ecc.).

Altre cause frequenti dell'iperemia congiuntivale comprendono:

  • Abrasioni corneali;
  • Penetrazione di corpi estranei;
  • Uso non corretto delle lenti a contatto (es. indossarle per periodi prolungati, non rimuoverle durante la notte e non cambiarle regolarmente).

Se il sintomo è associato a dolore persistente, può indicare la presenza di:

  • Uveite (infiammazione che colpisce parte o tutto il tratto uveale, tra retina e sclera);
  • Irite (infiammazione dell'iride);
  • Blefarite (infiammazione delle palpebre);
  • Cheratite (infiammazione della cornea);
  • Sclerite (infiammazione della sclera);
  • Glaucoma acuto ad angolo chiuso.

L'arrossamento oculare può essere causato anche da traumi che determinano emorragie a livello dei vasi sanguigni congiuntivali.
La causa più banale dell'iperemia congiuntivale è il pianto di origine emotiva o irritativa. Quest'ultima evenienza può verificarsi, in particolare, a causa di varie condizioni, tra cui:

  • Esposizione alla luce solare intensa (senza occhiali protettivi);
  • Fumo, polvere, vento ed altre sostanze irritanti (es. ammoniaca e cloro);
  • Presenza di corpi estranei.

L'iperemia congiuntivale può dipendere anche dall'eccessivo consumo di alcol; questa sostanza contribuisce, infatti, a dilatare i capillari oculari e cutanei, provocando il caratteristico rossore.
Un arrossamento oculare transitorio si può sperimentare anche quando accidentalmente lo shampoo, il sapone o i cosmetici per la cura della pelle entrano a contatto con gli occhi.
L'iperemia congiuntivale può dipendere anche da:

  • Eccessivo uso di monitor di computer o televisori (affaticamento degli occhi);
  • Assenza di protezione degli occhi in ambienti di lavoro pericolosi (esempio: processi di saldatura);
  • Effetto collaterale di alcuni farmaci (es. anticoagulanti orali);
  • Età (alterazione del film lacrimale legato all'invecchiamento);
  • Sindrome di Sjögren;
  • Acne rosacea;
  • Granulomatosi di Wegener.

Altre situazioni in cui possono manifestarsi gli occhi rossi sono le malattie “da raffreddamento”, come l'influenza o il comune raffreddore. Spesso, uno stato febbrile determina una lieve iperemia congiuntivale, così come la tosse, specie quando intensa, può determinare la rottura dei piccoli capillari che irrorano le sclere.


Possibili cause dell'iperemia congiuntivale

Iperemia congiuntivale senza dolore

Occhi arrossati e doloranti

Congiuntivite lieve
Sindrome dell'occhio secco
Allergia
Agenti esterni irritanti
Emorragia subcongiuntivale
Stato febbrile
Sindrome di Kawasaki
Sclerite/Episclerite (diagnosi rara)
Meningite (meno comune)

Congiuntivite grave
Cheratite acuta
Irite acuta
Glaucoma (meno comune)


Sintomi e complicazioni

A livello oculare, l'iperemia congiuntivale si manifesta come sintomo isolato oppure si presenta in associazione ad altri disturbi. Questi variano a seconda della condizione medica di base e possono comprendere:

  • Vista annebbiata;
  • Fotofobia;
  • Eccessiva lacrimazione;
  • Sensazione di corpo estraneo;
  • Dolore lieve o intenso.

In linea generale, si può distinguere un'iperemia congiuntivale di tipo transitorio (durata di circa 1-2 giorni), che generalmente non ha conseguenze rilevanti, da un arrossamento persistente, improvviso o ricorrente. In questi casi, l'iperemia congiuntivale può essere un sintomo di una malattia grave che dovrebbe essere valutata in un contesto di emergenza.


Segnali d'allarme

L'iperemia congiuntivale richiede l'immediata attenzione medica se insorgono anche seguenti segni:

  • Sanguinamento dall'occhio;
  • Secrezioni di materiale denso e di colore giallo o verdastro;
  • Riduzione dell'acuità visiva;
  • Visione offuscata o doppia;
  • Intenso dolore agli occhi;
  • Lampi di luce (fotopsia);
  • Miodesopsie (comparsa di corpi mobili, punti neri, macchie scure o striature, nel campo visivo).

Congiuntivite

L'infiammazione della congiuntiva determina la rapida comparsa di rossore, causato dalla dilatazione di numerosi vasi sanguigni. L'iperemia è meno accentuata nei pressi dell'iride, mentre risulta maggiore ai lati del bulbo oculare. Spesso, questo manifestazione può insorgere insieme a prurito, bruciore, visione offuscata e sensibilità alla luce. La congiuntivite può associarsi, inoltre, ad una secrezione catarrale o mucopurulenta (gli occhi tendono ad “appiccicarsi”) ed alla comparsa di crosticine lungo le palpebre. Pertanto, in presenza di severe irritazioni oculari e secrezioni abbondanti o giallastre, è bene rivolgersi al proprio medico; in tal caso, infatti, la congiuntivite ha probabilmente un'origine infettiva e come tale può propagarsi all'altro occhio o trasmettersi facilmente ad altre persone. Nel frattempo, si deve fare attenzione a lavarsi accuratamente le mani ed evitare il contatto delle stesse con l'altro occhio.

Allergia

Le reazioni allergiche stagionali o perenni possono manifestarsi con un'iperemia congiuntivale ricorrente in seguito all'esposizione ad allergeni presenti nell'aria (come pollini, acari della polvere, muffe o peli di animali) oppure che vengono a diretto contatto con la mucosa congiuntivale (ipersensibilità da contatto locale). Nel corso di tale condizione, gli occhi appaiono moderatamente arrossati e risultano pruriginosi. Le possibili escrezioni tendono ad apparire di colore chiaro (a differenza della congiuntivite, nella quale risultano giallastre). Oltre all'iperemia congiuntivale, l'allergia provoca una caratteristica sensazione che qualcosa (simile alla sabbia) sia presente lungo la superficie interna delle palpebre.

Emorragia sottocongiuntivale

L'emorragia sottocongiuntivale si presenta come una macchia di colore rosso vivo, non associata ad altri segni di infiammazione. Questi stravasi di sangue al di sotto della congiuntiva derivano dalla rottura della parete di un capillare e, di solito, compaiono in seguito a traumi minori, colpi di tosse e starnuti (ad esempio, nel corso di affezioni delle vie respiratorie superiori). In alcuni casi, l'emorragia sottocongiuntivale può accompagnarsi ad ipertensione arteriosa sistemica, discrasie ematiche e congiuntiviti virali.

Glacucoma

Se accompagnato da un dolore molto forte, l'iperemia congiuntivale può essere causata da un aumento veloce ed elevato della pressione intraoculare, come nel caso del glaucoma acuto. Questa patologia è una vera e propria emergenza medica, che, in assenza di un trattamento adeguato, può compromettere la vista sino alla cecità. Per questo motivo, sarà importante recarsi al più presto presso una struttura di pronto soccorso per iniziare rapidamente le cure.

Corpo estraneo

La presenza di un corpo estraneo a livello congiuntivale provoca una sintomatologia monolaterale, caratterizzata da iperemia congiuntivale, dolore, difficoltà a mantenere l'occhio aperto, lacrimazione e fotofobia. Se ritenuti a livello tarsale, i corpi estranei possono provocare lesioni a livello corneale per il continuo sfregamento della palpebra durante l'ammiccamento. Per questo motivo, devono essere asportati al più presto.

Diagnosi

Se l'iperemia congiuntivale esordisce all'improvviso o tende a persistere è sempre opportuno sottoporsi ad una visita di controllo, non facendo ricorso a colliri senza un'esatta diagnosi. Nei pazienti con iperemia congiuntivale associata a dolore, sono fondamentali l'esame con lampada a fessura con colorazione con fluoresceina e la tonometria.
Una volta che viene diagnosticata la causa di base, è importante seguire il protocollo terapeutico che il medico indica per gestire il disturbo in modo corretto. Questo consente di ridurre il rischio che insorgano potenziali complicazioni, come la compromissione della funzione visiva o la diffusione dell'infezione.

Terapia

Il trattamento per l'iperemia congiuntivale dipende dalla causa sottostante e dalla gravità delle manifestazioni concomitanti. Dopo una visita oculistica approfondita, può essere indicata una terapia farmacologica, che contribuisca ad alleviare i sintomi. Questa può prevedere gocce antibiotiche, pomate oculari, risciacqui con soluzione salina, lacrime artificiali o antistaminici.
Spesso, una volta eliminata l'esposizione ad un fattore irritante, l'iperemia congiuntivale si risolve spontaneamente entro breve tempo. In altri casi, l'uso di lacrime artificiali o di antistaminici (per via orale, colliri o pomate) possono alleviare i sintomi e supportare la terapia indicata per la condizione di base. Se la causa consiste in un'infezione batterica, il medico può prescrivere colliri o pomate contenenti un antibiotico. Nel caso di una reazione allergica si ricorre, invece, a colliri antistaminici e cortisonici topici (per diminuire l'iperemia e l'edema congiuntivale), che possono essere associati all'utilizzo di lacrime artificiali e farmaci per via sistemica.
Per evitare l'iperemia congiuntivale è molto importante prendere misure precauzionali: evitare gli inquinanti ambientali, utilizzare un umidificatore se l'ambiente è molto secco (ad esempio, per il riscaldamento in stanze chiuse) ed assicurarsi di lavare spesso le mani quando si manipolano le lenti a contatto.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici