Impronte Digitali: Cosa Sono e Caratteristiche

Ultima modifica 10.01.2020

Generalità

Le impronte digitali sono letteralmente definite come "segno lasciato dai polpastrelli delle dita su una superficie liscia, utilizzato come mezzo di identificazione personale".
impronta digitaleLe impronte digitali possono altresì essere definite come la traccia lasciata dai dermatoglifi presenti sui polpastrelli delle mani.
I dermatoglifi altro non sono che l'insieme delle creste e dei solchi cutanei presenti sui polpastrelli delle mani e che assumono forme differenti da individuo a individuo.
In verità, a rigor di precisione, i dermatoglifi sono presenti anche sui palmi delle mani e sulle piante e sulle dita dei piedi. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, sono quelli presenti sui polpastrelli delle mani ad essere impiegati come mezzo di riconoscimento per identificare un individuo e distinguerlo da un altro. Non a caso, si ritiene che la differenziazione morfologica delle impronte digitali sia dovuta in gran parte a fattori ereditari e genetici.

Caratteristiche delle Impronte Digitali

Le impronte digitali possono essere impiegate come mezzo di riconoscimento individuale grazie alle loro interessanti caratteristiche, quali:

  • Individualità, ossia le impronte digitali sono caratteristiche e uniche per ciascun individuo, tanto che perfino i gemelli omozigoti - benché possiedano un corredo cromosomico identico - presentano impronte digitali diverse. Tuttavia, è bene ricordare che questa caratteristica viene attribuita alle impronte digitali solo in base a dati empirici, poiché, tuttora, non è ancora stata scientificamente dimostrata. D'altro canto, una tale dimostrazione scientifica è, a rigor di logica, piuttosto difficile da effettuare, se non addirittura impossibile.
  • Immutabilità, poiché le impronte digitali si formano nel feto, indicativamente intorno all'ottavo mese di gravidanza e da quel momento in poi non variano più per tutta la vita dell'individuo. L'unica variazione che le impronte possono subire è quella relativa alle loro dimensioni che, naturalmente, tenderanno ad aumentare nell'età adulta.
    Se la pelle dei polpastrelli viene ferita, questa si rimargina e la cute si rigenera con le medesime caratteristiche morfologiche che aveva prima della lesione. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbero formarsi cicatrici (comunque visibili e identificabili) in grado di alterare la morfologia dell'impronta digitale in maniera permanente.
  • Classificazione. I solchi e le creste che compongono le impronte digitali possono assumere conformazioni diverse, dando origine a diversi schemi. Tuttavia, le variazioni possibili sono piuttosto limitate e questo consente di eseguire una classificazione sistematica dei suddetti schemi.

Classificazione

Come sopra affermato, le impronte digitali possono essere classificate in funzione degli schemi (limitati) che le creste e i solchi disegnano sui polpastrelli.
Innanzitutto, l'impronta digitale può essere suddivisa in tre diverse aree che presentano linee specifiche:

  • Zona basale, localizzata in prossimità dell'interlinea fra la seconda falange e il polpastrello. Normalmente, le linee della zona basale sono parallele alla sopra citata interlinea;
  • Zona marginale, le cui linee contornano il polpastrello nella sua parte apicale, in quella radiale e in quella ulnare;
  • Zona centrale - altrimenti conosciuta come nucleo dell'impronta - che si trova al centro del polpastrello ed è delimitata dalle linee presenti nelle altre zone.

Le linee formate dalle creste presenti sulla superficie dei polpastrelli possono poi assumere diverse conformazioni, dando così origine, sostanzialmente, a quattro diverse figure, denominate nel seguente modo:

  • Adelta;
  • Monodelta;
  • Bidelta;
  • Composta.

Ad ogni modo, la classificazione e il riconoscimento delle impronte digitali sono procedimenti complicati, che richiedono una notevole preparazione.
Lo studio - che comprende sia il rilievo che l'esame delle impronte digitali - prende il nome di dattiloscopia.

Utilizzi

Come accennato, le impronte digitali vengono impiegate soprattutto come mezzo di riconoscimento personale ed è ormai noto il loro impiego per riconoscere e identificare i criminali da parte delle forze dell'ordine e degli organi di sicurezza.
Tuttavia, le impronte digitali non vengono sfruttate solamente nell'ambito della criminologia, ma possono essere impiegate anche in altri settori, quali:

  • L'antropologia, per la sistematica etnica;
  • La medicina legale;
  • La genetica umana, ad esempio, per effettuare la diagnosi di zigotismo nei gemelli.

Inoltre, in alcuni casi, le impronte digitali possono essere utilizzate in ambito medico per l'individuazione di alcune patologie. Infatti, pare che alcune forme di dermatoglifi possano essere strettamente correlate ad alcune aberrazioni cromosomiche, come quella che caratterizza la sindrome di Down.


Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista