Definizione di Impacco
Per impacco o compressa s'intende un particolarissimo trattamento che consiste nell'applicazione sulla pelle di bende, garze o panni di cotone imbibiti di acqua mischiata ad oli essenziali.
Gli impacchi rappresentano un interessante impiego delle acque aromatiche che risale a tempi antichissimi: oggi, gli impacchi vengono comunemente eseguiti anche per finalità terapeutiche, sostituendo i classici oli essenziali con bioaromi o gocce medicate più potenti ed opportunamente diluiti. Non mancano, tuttavia, gli impacchi "neutri" realizzati solamente con bende ed acqua calda o fredda senza l'aggiunta di medicamenti od essenze: in questo caso, l'azione terapeutica/benefica del trattamento è subordinata esclusivamente alla temperatura dell'acqua con cui viene eseguito l'impacco.
Nota bene: per evitare incomprensioni ed equivoci, è bene evidenziare che la "compressa" di cui si è parlato nulla ha a che vedere con l'omonima forma farmaceutica da assumere per bocca. In questo caso, i termini "compressa" ed "impacco" vengono utilizzati indistintamente come sinonimi per indicare lo stesso antico trattamento con acque aromatiche/medicamenti, che si esegue appunto attraverso l'applicazione sulla pelle di bende o garze inumidite.
Come si prepara
La preparazione di un impacco è molto semplice, ma per sfruttare il massimo dell'efficacia terapeutica è necessario conoscere (e mettere in pratica) la corretta modalità d'uso.
Prima di procedere con la realizzazione dell'impacco, è necessario preparare tutta la strumentazione:
- Acqua (calda o fredda, a seconda delle esigenze e del disturbo che si desidera risanare)
- Oli essenziali o medicamenti sotto forma di gocce
- Bende, garze, panno di cotone o di flanella piegato
In generale, gli impacchi si preparano aggiungendo poche gocce dell'essenza prescelta in un recipiente contenente acqua fredda o calda. Dopo averla immersa nell'acqua aromatica, la benda (o la garza) va immediatamente estratta, ben strizzata ed applicata direttamente su pelle integra, pulita ed asciutta. L'impacco va tenuto accostato alla parte interessata fintantoché la sua temperatura avrà raggiunto quella corporea.
L'operazione va ripetuta più volte per beneficiare completamente dell'efficacia dell'impacco.
Impacchi caldi e freddi
L'unico elemento che distingue gli impacchi caldi da quelli freddi è la temperatura dell'acqua in cui vengono disperse le essenze. Questo particolare, apparentemente insignificante, è in realtà molto importante per distinguere i vari tipi di impacchi e le loro finalità terapeutiche:
- Gli impacchi caldi - che devono essere trattenuti sulla pelle fin quando la benda si raffredda, raggiungendo così la stessa temperatura corporea - trovano particolare indicazione come supporto al trattamento di reumatismi, artriti e mal di schiena
- Gi impacchi freddi - che devono essere trattenuti sulla pelle fintantoché la benda si riscalda, eguagliando così la temperatura corporea - sono invece particolarmente indicati nel trattamento di mal di testa, stiramenti, ipertermia (febbre) e tutti gli altri disturbi caratterizzati da calore o tumefazione.
Gli impacchi caldi e freddi basano la loro attività terapeutica esclusivamente sulla temperatura dell'acqua. Ad ogni modo, per potenziare l'effetto desiderato è possibile aggiungere all'acqua essenze o medicamenti: in questi casi la temperatura dell'impacco agevola l'assorbimento della sostanza contenuta nel liquido (di cui è imbibita la benda). Difatti, l'umidità conferita dall'impacco alla pelle tende a "macerare" la cute, favorendo così l'assorbimento dell'essenza.
- L'azione terapeutica è espressione della temperatura dell'impacco e/o della sostanza funzionale dispersa nel liquido
Acque aromatiche
Da tempi immemorabili, le acque aromatiche vengono sfruttate per promuovere il benessere della pelle e dello spirito: come sappiamo, le acque profumate (idrolati) - ingrediente fondamentale nella preparazione di un impacco aromatico - sono costituite da una base acquosa arricchita di oli essenziali.
La scelta dell'acqua profumata in un impacco è importantissima perché da essa dipenderà l'effetto simil-terapeutico finale.
Vediamo, dunque, quali sono le acque aromatiche più utilizzate nella preparazione di un impacco:
- Acqua di rose: possiede proprietà rinfrescanti, tonificanti ed astringenti, ideali nel trattamento di pelli arrossate. L'acqua di rose può essere anche utilizzata negli impacchi per capelli grassi
- Acqua di limone: gode di proprietà astringenti, purificanti e disinfettanti, indicata per il trattamento di pelli impure e capelli grassi
- Acqua di fiori d'arancio: il suo effetto delicato trova indicazione per il trattamento di pelli sensibili ed arrossate
- Acqua di lavanda: le sue proprietà disintossicanti e rigeneranti la rendono indicata per le pelli affette da acne, couperose e punti neri. Gli impacchi con acque aromatiche di lavanda trovano inoltre indicazione per fortificare i muscoli, alleviare il prurito da punture di zanzara ed insetti in generale, e rilassare il corpo (proprietà ansiolitiche).
- Acqua aromatizzata con essenza di centella asiatica o rusco: le proprietà stimolanti il microcircolo di queste piante trovano indicazione nel trattamento delle adiposità cutanee. Non a caso, gli estratti di centella, rusco ed ippocastano sono utilizzati per realizzare impacchi, fanghi o maschere anticellulite.
- Acqua impreziosita di essenza di arnica: l'estratto di arnica viene largamente utilizzato in fitoterapia per combattere i dolori reumatici. Non a caso, le proprietà antiflogistiche (antinfiammatorie), analgesiche, revulsive (stimolanti il microcircolo) ed antinevralgiche della pianta trovano indicazione in traumatologia in presenza di edemi post-traumatici e disturbi articolari a carattere traumatico in generale.
Gli impacchi aromatici, così come quelli neutri realizzati senza l'impiego di oli essenziali, non devono essere considerati farmaci: difatti, in genere questi trattamenti non risolvono la patologia, ma possono comunque attenuare o mascherare temporaneamente un determinato disturbo, supportando l'eventuale terapia medica.