Vedi anche: brodo di giuggiole
Ziziphus zizyphus
Ziziphus zizyphus è la pianta delle Giuggiole, notaanche come Natsume, Tsao o più semplicemente dattero cinese. Si tratta di un piccolo albero deciduo (o frutice), appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae, in grado di raggiungere altezze abbastanza elevate (5-12 metri).
Esistono opinioni discordanti circa l'origine del giuggiolo: alcuni autori ritengono che la pianta sia originaria dell'Asia - dove tuttora viene intensamente coltivata - altri sono convinti che il giuggiolo sia nativo dell'Africa settentrionale e che solo successivamente sia stato esportato in Oriente. Ciò nonostante, tutti i biologi concordano sul fatto che la pianta del giuggiolo sia ormai coltivata da oltre 4.000 anni.
Descrizione botanica
La pianta del giuggiolo presenta particolari ed inconfondibili rami spinosi e zigzaganti, dal colore rossiccio o brunastro. La corteccia si presenta molto corrugata. Le foglie, verdi brillante, sono coriacee, alterne ed ovato-bislunghe, dal bordo impreciso, quasi seghettato; i fiori, di colore bianco candido, talvolta verdastro, sono riuniti in piccole infiorescenze. I frutti eduli e carnosi sono le giuggiole (chiamate “zizoea" e "zizoa" nei dialetti del nord Italia); questi frutti sono grandi quanto un'oliva, presentano polpa giallognola, buccia marroncina-brunastra e sapore dolce.
Quando i frutti del giuggiolo vengono raccolti immaturi, risultano leggermente aciduli al gusto, sapore talvolta paragonabile a quello della mela. La pianta del giuggiolo produce frutti solamente al termine dei mesi estivi; ciò nonostante, la pianta resiste anche a temperature molto basse (-15°C).
I semi presentano un endocarpo resistente e duro: per questo motivo, faticano a germogliare. Al fine di ovviare all'inconveniente, è consigliato tagliare con una forbice appropriata le punte del seme, per favorire la penetrazione dell'umidità del terreno e la conseguente germogliazione del seme.
I semi del giuggiolo non devono essere mangiati poiché, oltre alla struttura particolarmente pungente, contengono glicosidi tossici.
Principi attivi
I frutti del giuggiolo sono utilizzati anche a scopo fitoterapico: dopo la raccolta in settembre-ottobre, le giuggiole vengono sottoposte all'essiccazione. Oltre ad una modesta quantità di zuccheri, pectina e mucillagini, i frutti del giuggiolo contengono anche:
- Antrachinoni
- Tannini
- Zizifusina: alcaloide bisbenziliso-chinolinici
- Daehuciclopeptide-I: sostanze ciclopeptidiche
- Acido ascorbico
- Flavonoidi (suvertisina)
- Saponosidi a genina triterpenica tetraciclica
[tratto da Dizionario ragionato di erboristeria e fitoterapia, di A. Bruni]
Usi medici-fitoterapici
In medicina orientale, le proprietà terapiche delle giuggiole sono sfruttate per alleggerire i sintomi legati a depressione, affaticamento fisico, astenia, irritabilità e nervosismo. Sembra che queste presunte potenzialità delle giuggiole, attribuite ai frutti dalle culture orientali, trovino un certo riscontro scientifico, in particolare per le attività sedative ed ipnotiche (rese dai saponosidi).
I semi (non i frutti) della specie Zizyphus spinosa si sono rivelati particolarmente appropriati per combattere gli stati d'insonnia e di nervosismo.
Nella medicina cinese, le giuggiole sono sfruttate come tonico per ridurre gli stati d'ansia accompagnati da palpitazioni e nevrastenia.
Per la presenza degli antrachinoni, le giuggiole vantano di un blando effetto lassativo.
Non può certo essere dimenticato l'impiego dei frutti del giuggiolo per alleggerire infiammazioni della gola, bronchiti, raffreddori e raucedine.
Sembra che il consumo smodato dei frutti del giuggiolo possa inibire il desiderio sessuale: ad ogni modo, non ci sono dimostrazioni attendibili che avvalorino la teoria.
Impieghi alimentari
I piccoli frutti del giuggiolo sono edibili e dolci; questi possono essere utilizzati anche per realizzare marmellate, sciroppi e liquori, tra cui il noto brodo di giuggiole.
Riassunto
Giuggiolo: in breve
Pianta delle Giuggiole |
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Giuggiolo: descrizione botanica |
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Giuggiolo: costituenti principali |
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Giuggiolo: impieghi medici-fitoterapici |
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Giuggiolo: impieghi alimentari |
Consumo dei frutti freschi |