Ultima modifica 01.04.2020

Definizione

Per "fistola" s'intende un canalicolo anomalo, di carattere prettamente patologico, che può mettere in comunicazione due organi interni oppure una cavità interna con la cute (esterno). In genere, le fistole sono il risultato finale di una grave infiammazione, a sua volta provocata da un ascesso (infezione complicata e ricca di pus) che, scoppiando, origina un tragitto tubulare di collegamento.
FistoleMalgrado le fistole, per definizione, vengano considerate passaggi patologici, talvolta possono essere create per svariate ragioni terapeutiche.

Cause

Il più delle volte, le fistole costituiscono l'esito finale di un trauma grave o di un'infezione che, progredendo, degenerano in ASCESSO. L'infiammazione che deriva dalla lesione coinvolge gradualmente le strutture anatomiche limitrofe, originando così aderenze tra tessuti. Trattandosi di un'infezione purulenta - ovvero ricca di pus (fluido cremoso composto da batteri, detriti cellulari, plasma e globuli bianchi) - l'ascesso tende a scoppiare per riversare il proprio contenuto all'esterno: così facendo, si viene a creare un passaggio (detto appunto fistola) che funge da tramite tra il centro dell'infezione ed i tessuti limitrofi.
Tra le principali cause di fistole legate a fenomeni infiammatori non possiamo dimenticare la malattia di Crohn, spesso responsabile di fistole anorettali (che collegano il retto od un'altra sede anorettale con la cute) ed enterocutanee (tra l'intestino e la pelle).
Ma le infiammazioni non costituiscono gli unici fattori causali delle fistole: questi anomali tragitti patologici possono essere infatti indotti da un INTERVENTO CHIRURGICO malfatto.

Esempi

  1. Un'operazione alla cistifellea non eseguita correttamente può favorire lo sviluppo di fistole biliari (che congiungono ad esempio i dotti biliari alla pelle);
  2. Una tracheotomia malfatta può causare fistole tracheoesofagee (tra esofago e trachea).

Altri tipi di TRAUMI possono invece generare fistole di altra natura, come quelle retto-vaginali o vescico-genitali. Queste varianti di fistole sono state osservate in numerose donne che hanno subìto violenza carnale.
Ancora, un TRAVAGLIO particolarmente complicato e lungo può causare fistole ostetriche (collegamento patologico tra vagina e vescica/uretra/retto, vedi immagine a lato): si tratta di una complicanza da parto estremamente pericolosa sia per il nascituro che per la madre. Infatti, in base alla sede in cui origina la fistola ostetrica, la donna va incontro ad una grave e continua incontinenza urinaria e/o fecale. Il nascituro muore nella maggior parte dei casi.


Fistole OstetricaApprofondimento
Le fistole ostetriche originano a causa di un travaglio estremamente difficoltoso e prolungato in cui la testa del bambino rimane in vagina per un tempo così lungo da indurre necrosi (morte) dei tessuti adiacenti (come segnato dal tratto blu e circondato in rosso). A causa della necrosi si assite alla perdita della corretta separazione delle strutture anatomiche circostanti, con insorgenza di un'anomala comunicazione fra tratto genitale e urinario o, più raramente, tra tratto genitale e tratto intestinale.

Tipi di fistole

Esistono innumerevoli tipi di fistole, classificate essenzialmente in base alla zona in cui sorgono, alla posizione, alla loro struttura ed all'agente scatenante.
Viste le numerose varianti, per facilitare la comprensione e favorire la memorizzazione, in tabella vengono riportati i criteri di classificazione delle fistole.


Classificazione delle Fistole in base alla struttura Classificazione delle Fistole in base alla posizione Classificazione delle Fistole in base alla causa
  • FISTOLE SEMPLICI: presenza di un unico canalicolo di comunicazione
  • FISTOLE RAMIFICATE: presenza di più canali di comunicazione (sono il risultato di nuovi condotti tubulari originati da vecchie fistole che hanno ricreato ascessi)
  • FISTOLE COMPLETE: mettono in collegamento due organi interni
  • FISTOLE INCOMPLETE: assenza di una vera e propria comunicazione tra cavità (presentano un'apertura verso l'esterno, che tuttavia non si collega con organi interni perché l'altra estremità si è spontaneamente chiusa)
  • FISTOLA A FERRO DI CAVALLO: tipica dell'ano, questo canalicolo collega lo sfintere anale alla superficie della pelle, passando prima per il retto
  • FISTOLE ESTERNE: il canalicolo collega un organo con la cute
  • FISTOLE INTERNE: mettono in contatto due organi interni
  • Fistole da trauma (compresi quelli chirurgici)
  • Fistole da ascesso
  • Fistole congenite
  • Fistole da malattie infiammatorie intestinali
  • Fistole indotte da travaglio
  • Fistole terapeutiche

Ricordiamo, inoltre, che le fistole possono manifestarsi in forma acuta o, nei casi più gravi, cronicizzare: in quest'ultimo caso, la fistola persiste perché viene continuamente alimentata dai patogeni coinvolti nell'infezione (i quali producono esagerate quantità di pus). In altri casi ancora, specie nelle fistole urogenitali, il canalicolo di collegamento può assumere un andamento cronico perché continuano a passare liquidi biologici (es. urina, feci) nel tessuto/organo colpito.

Fistole comuni e localizzazione

Le fistole possono comparire ipoteticamente in ogni area del corpo umano, coinvolgendo pressoché tutte le strutture interne. Ad ogni modo, esaminando le statistiche mediche, si possono individuare le fistole che più frequentemente interessano l'uomo:

  • Fistole del sistema circolatorio (es. fistola arterovenosa polmonare, in cui il canalicolo collega un'arteria ed una vena del sangue)
  • Fistole del tratto digestivo (es. fistole dello stomaco e del duodeno)
  • Fistole del tratto urogenitale (es. fistola uretrale, fistole retto-vaginali)
  • Fistola del sistema respiratorio (es. fistola tracheoesofagea)
  • Fistola degli occhi e annessi (es. fistola lacrimale, fistola mastoidea, fistola periauricolare)
  • Fistola dentale (canalicolo patologico che connette il centro dell'infiammazione/infezione dentale con un tessuto limitrofo come la mucosa, la cute o l'alveolo

Fistole terapeutiche

Fistole arterovenosa terapeuticaCome accennato, alcune fistole vengono create appositamente per via chirurgica, per soddisfare determinate finalità terapeutiche. È il caso dei pazienti affetti da insufficienza renale grave, sottoposti all'emodialisi extracorporea: in questa categoria di soggetti, il chirurgo procura al braccio del paziente una fistola artero-venosa detta Cimino-Brescia. Più precisamente, il medico crea un collegamento (fistola) tra la vena cefalica e l'arteria radiale del braccio allo scopo di facilitare il prelievo di sangue per la terapia di emodialisi.