Ultima modifica 12.11.2019

Generalità

Con il termine "ergotismo" si vuole indicare un particolare tipo d'intossicazione provocata dal consumo eccessivo (intenzionale o accidentale) di alcaloidi derivanti dallo sclerozio del fungo Claviceps purpurea (anche conosciuto con il nome di ergot).
ErgotismoTali alcaloidi possono essere assunti sia come medicinali, sia attraverso il consumo di segale e farine contaminate dagli sclerozi del suddetto fungo (quando la segale è contaminata dalla Claviceps purpurea, si parla di segale cornuta).
L'ergotismo è anche conosciuto come ergotossicosi, avvelenamento da ergot, male degli ardenti, fuoco sacro e fuoco di Sant'Antonio (nome che gli fu attribuito nel Medioevo, ma che oggi viene utilizzato più che altro per definire un particolare tipo d'infezione virale sostenuta da Herpes zoster).

Storia

Come accennato, l'ergotismo è un'intossicazione nota già dal Medioevo. Infatti, in questo periodo vi furono diverse epidemie di ergotismo provocate dall'ingestione di farine contaminate dalla Claviceps purpurea.
L'ergotismo era conosciuto con diversi nomi, quali fuoco sacro, fuoco degli ardenti e fuoco di Sant'Antonio. In particolare, quest'ultimo nome sembra trovare origine nel fatto che gli individui colpiti da questa intossicazione venivano curati dai monaci dell'ordine di Sant'Antonio, anche se diverse sono le ipotesi effettuate a riguardo.
Ad ogni modo, all'epoca l'ergotismo costituiva un'intossicazione spesso letale, che poteva portare all'insorgenza di vere e proprie epidemie, poiché non si conosceva il legame fra il consumo di segale cornuta e le manifestazioni di questo avvelenamento.
L'ergotismo, oltre a dare origine a manifestazioni fisiche, spesso e volentieri provocava anche sintomi psichici, come le allucinazioni. Per tale ragione, questa "malattia" - di cui non si conoscevano le cause scatenanti - era spesso associata alle forze maligne, alla stregoneria e al demonio.
Fu solo centinaia di anni più tardi - più precisamente, nel 1853 - che il ciclo riproduttivo della Claviceps purpurea fu identificato e descritto dal botanico francese Louis René Tulasme, facendo luce in maniera definitiva sulle cause scatenanti l'ergotismo.

Cause

Come sopra affermato, l'ergotismo è un'intossicazione da alcaloidi dell'ergot, che può essere provocata sostanzialmente in due modi:

  • Attraverso l'assunzione di medicinali a base di alcaloidi dell'ergot o suoi derivati (infatti, alcuni alcaloidi dell'ergot e loro derivati sintetici o semisintetici trovano impiego in terapia per il trattamento di diversi tipi di disturbi, fra cui ricordiamo le cefalee e le emicranie);
  • Attraverso l'assunzione di farine - o altri alimenti da esse derivati - contaminati dagli sclerozi dell'ergot che contengono, appunto, gli alcaloidi responsabili dei sintomi dell'ergotismo.

Le epidemie di ergotismo, solitamente, sono dovute proprio al consumo di alimenti contaminati dal fungo in questione.

Sintomi e Forme di Ergotismo

Prima di procedere alla descrizione dei sintomi provocati dall'ergotismo, è bene precisare che questa intossicazione può manifestarsi in due forme differenti:

  • Ergotismo in forma gangrenosa;
  • Ergotismo in forma convulsiva o neurologica.

Ergotismo in forma gangrenosa

La forma gangrenosa di ergotismo è caratterizzata da una vasocostrizione, operata, appunto, dagli alcaloidi dell'ergot e che interessa soprattutto le zone periferiche dell'organismo, come le dita delle mani e dei piedi. Tale vasocostrizione, se non adeguatamente e tempestivamente trattata, può portare alla gangrena delle estremità colpite, quindi alla gangrena di mani e piedi.
Ad ogni modo, i principali sintomi che si possono manifestare nella forma gangrenosa di ergotismo, sono: desquamazione e secchezza della cute, edema, perdita di sensibilità periferica, necrosi e decomposizione (gangrena) dei tessuti colpiti dalla vasocostrizione. Questa sintomatologia, talvolta, può essere preceduta da altri sintomi, come pallore della cute e abbassamento della temperatura delle mani e dei piedi, dolore, formicolii, debolezza e infiammazione delle estremità, e formazione di vesciche.

Ergotismo in forma convulsiva o neurologica

La forma neurologica di ergotismo, invece, è caratterizzata dalla comparsa di sintomi, quali: convulsioni e spasmi dolorosi, parestesia, allucinazioni, mania, psicosi e mal di testa. Solitamente, questi effetti sono preceduti da sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.

Trattamento

Nel momento in cui viene effettuata la diagnosi di ergotismo, il primo passo da fare consiste nel sospendere l'assunzione del medicinale o del cibo che si ritiene possa aver dato origine all'intossicazione.
Purtroppo, non vi è una vera e propria cura specifica per il trattamento dell'ergotismo; pertanto, il paziente che presenta quest'intossicazione verrà ricoverato in ospedale, dove il medico provvederà al trattamento dei sintomi che esso manifesta (trattamento sintomatico).
Innanzitutto, si cercherà di ripristinare la corretta circolazione attraverso la somministrazione di farmaci vasodilatatori. Se il paziente presenta anche disturbi convulsivi, allora il medico può decidere di procedere con la somministrazione di farmaci anticonvulsivanti.
In maniera analoga verranno trattati anche gli altri sintomi, psichiatrici e non.
Inoltre, in caso di avvelenamento acuto da alcaloidi dell'ergot, in alcuni casi potrebbe rivelarsi utile effettuare una lavanda gastrica, oppure la somministrazione di farmaci emetici.
In qualsiasi caso, questo tipo di decisione spetta al medico, che valuterà il da farsi caso per caso.
In nessun caso, invece, si deve ricorrere all'auto-diagnosi e all'auto-terapia dell'ergotismo; pertanto, qualora si sospetti un'intossicazione da alcaloidi dell'ergot, è necessario contattare immediatamente il medico e rivolgersi al più vicino centro ospedaliero.

Prevenzione

La miglior strategia terapeutica per contrastare l'ergotismo consiste nella prevenzione.
Attualmente, grazie ai severi controlli effettuati sui cereali destinati al consumo umano (infatti, l'ergot può contaminare anche cereali diversi dalla segale) e sui loro derivati, le intossicazioni alimentari, quindi le epidemie di ergotismo, sono eventi decisamente rari.
Per quanto riguarda l'assunzione di farmaci a base di alcaloidi dell'ergot, invece, nel momento in cui essi vengono prescritti, il medico dovrebbe avere la cura di informare i pazienti dei rischi connessi al loro utilizzo. Il medico dovrebbe poi istruire questi stessi pazienti affinché facciano un uso responsabile di questi farmaci, consigliando loro di utilizzarli solo ai dosaggi consigliati e solo quando realmente necessari, in modo tale da scongiurare l'eventuale insorgenza di effetti collaterali (anche gravi) di qualsiasi tipo, ergotismo incluso.


Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista