Allarme rosso
Simbolicamente, sognare denti che cadono non è un presagio positivo, tutt'altro. D'altronde, nemmeno nella realtà la caduta di un dente riflette una condizione piacevole o comunque desiderabile.
Fatta eccezione per i denti da latte, i denti che cadono sono sempre collegati a traumi oppure a condizioni morbose, prime fra tutte le infezioni dentali complicate, estese e non curate. Come vedremo nel corso della trattazione, i denti possono cadere anche indipendentemente da patologie dentarie in atto: le cause che si nascondono dietro la caduta di un dente permanente sono infatti molteplici e variegate.
Perdere i denti non è semplicemente un insulto all'estetica del sorriso e all'armonia d'espressione del volto. La caduta di uno o più denti non va trascurata poiché il più delle volte nasconde un grave problema di salute. Interpretare i segnali che l'organismo ci invia - come appunto i denti che cadono - è importante per intervenire prontamente, anticipando eventuali complicanze future.
Scarsa igiene orale e dieta
In base alle circostanze, i denti che cadono possono essere sintomo o causa secondaria di complicanze delle salute. Più comunemente, la caduta di un dente permanente è considerata il risultato finale di una serie di atteggiamenti non del tutto adeguati, primi fra tutti le abitudini alimentari scorrette e lamal curanza dell'igiene orale.
Nella realtà attuale, molte persone (bambini soprattutto) sono attirate da dolci e golosità di ogni tipo, a partire da caramelle gommose, snack iper-zuccherati e dolcetti caramellati. I batteri che popolano il cavo orale certamente ringraziano e ciò va a pieno svantaggio della salute dei denti.
Ricordiamo brevemente che un eccessivo consumo di zuccheri altera il naturale equilibrio batterico della bocca, predisponendo l'individuo ad infezioni dentali che, a lungo andare, possono esser causa di caduta dei denti.
Per non parlare, poi, della malsana attitudine tabagica: fumare sigari e sigarette, così come masticare tabacco, sono atteggiamenti del tutto incongrui che vanno a danneggiare denti e gengive.
Oltre alle abitudini dietetiche oggettivamente scorrette e alla dannosissima abitudine di fumare, anche la scarsa (o la scorretta) igiene dei denti e del cavo orale predispone, nel tempo, alla caduta dei denti permanenti.
I residui di cibo imputriditi che non vengono rimossi durante la pulizia casalinga dei denti, associati al tappeto batterico (placca) che si deposita sulla superficie dentale possono indubbiamente incoraggiare la formazione di carie. La presenza della placca batterica, che corrode via via lo smalto dentale, non solo indebolisce progressivamente i denti esponendoli alle carie ma favorisce altresì l'infiammazione gengivale. A lungo andare, carie e gengiviti non curate possono minare l'integrità dei tessuti di sostegno dei denti fino ad originare piorrea: così facendo, vengono poste le basi per la caduta dei denti.
Scarsa igiene dentale + abitudini alimentari scorrette → carie e gengiviti → indebolimento del parodonto ed incapacità di sostenere i denti → piorrea → denti che cadono
Altre cause
La maldestra igiene dentale e la dieta sregolata non sono le uniche cause che possono progressivamente condurre alla caduta dei denti. A queste si aggiunge una serie di fattori pseudo-patologici e malattie che possono coinvolgere direttamente o indirettamente i denti.
Tra le altre possibili cause di denti che cadono, si annoverano:
- Infezioni dentali non curate: col tempo, anche una piccola carie può creare un danno esagerato se non viene accuratamente risanata mediante otturazione. Difficilmente un processo cariogeno si arresta (carie secca). Nella maggior parte dei casi i batteri perseverano nel loro processo distruttivo: a partire dallo smalto dentale, i nemici microscopici dei denti perforano la dentina arrivando nella polpa dentale. Giunta in questo stadio, la carie assume una più precisa connotazione di pulpite. Se anche in questa fase l'infezione non viene curata attraverso interventi di devitalizzazione, il danno può allargarsi fino ad innescare infezioni ancor più gravi come granuloma, cisti dentaria, ascesso e quant'altro: a lungo andare, i denti ormai marci ed irreversibilmente danneggiati tendono a cadere.
- Bruxismo: anche se involontario, il digrignamento continuo dei denti può provocare una progressiva erosione della superficie dei denti. Nel lungo termine, questo comportamento può indebolire l'osso mandibolare di sostegno, fino ad incoraggiare la caduta del dente.
- Grave carenza di vitamina C: tra i numerosi sintomi che lo scorbuto può provocare, non possiamo dimenticare le ripercussioni a livello orale. Una carenza patologica di vitamica C può danneggiare indistintamente gengive e denti: le gengive appaiono arrossate, infiammate e soggette al sanguinamento, mentre i denti (oramai traballanti) sono predisposti alla caduta.
Lo sapevi che...
La carenza di vitamina C è strettamente correlata alla formazione di carie e disturbi gengivali. Difatti, la scarsità patologica di questa importantissima vitamina provoca una marcata riduzione della salivazione: a sua volta, la secchezza delle fauci può contribuire all'insorgenza d'infezioni dentali poiché la saliva - essendo quantitativamente insufficiente - non è più in grado di tamponare l'acidità della bocca né tantomeno proteggere il cavo orale dall'attacco batterico.
- Quando i denti cadono spontaneamente dalle bocche di bambini molto piccoli (neonati e fanciulli di età inferiore ad un anno), è ipotizzabile la presenza di una malattia autoimmune. Si osserva, infatti, che i bambini affetti da patologie autoimmuni sono particolarmente esposti al rischio d'infezioni gengivali, responsabili della caduta precoce dei denti. Anche altri disturbi metabolici (es. diabete) possono contribuire alla perdita prematura dei denti nei bambini piccoli.
ATTENZIONE: non si deve confondere la caduta patologica dei denti da latte con quella fisiologica. La perdita dei dentini decidui rappresenta un fenomeno del tutto naturale nel bambino. Tuttavia, è bene evidenziare che la caduta dei dentini dovrebbe avvenire, in linea di massima, entro una certa età. In condizioni standard, la caduta dei denti da latte inizia intorno all'età di 5-6 anni, per concludersi verso i 10-13 anni. Se i denti iniziano a cadere già dopo pochi mesi dalla nascita, si raccomanda vivamente di richiedere accertamenti medici, visto che potrebbe trattarsi di un disturbo morboso anche grave.
- Ancora, i denti possono cadere in seguito ad un forte trauma. Una violenta caduta a terra, un incidente stradale o qualsiasi altra forma di lesione diretta al cavo orale può favorire la caduta del dente.
Prevenzione
Prevenzione prima di tutto. L'arma vincente per mantenere il cavo orale in piena salute evitando infezioni dentali ed infiammazioni gengivali consiste anzitutto nel perfezionamento della tecnica di pulizia dei denti, a cui andrebbe sempre abbinata una dieta sana e bilanciata. A tutto ciò, si aggiunge la necessità di sottoporsi alla pulizia dentale professionale ogni 6-12 mesi, indispensabile per rimuovere placca e concrezioni di tartaro non rimovibili attraverso l'uso di strumenti per la normale igiene dentale.
Tra le regole basilari per prevenire le infezioni dentali (la causa principale della perdita dei denti) ricordiamo:
- Lavarsi i denti tutti i giorni, almeno tre volte al giorno e sempre dopo uno spuntino
- Utilizzare dentifrici arricchiti in fluoro e preferire quelli di qualità
- Utilizzare il filo interdentale o lo scovolino almeno una volta al giorno
- Limitare l'assunzione di caramelle gommose, nemiche dei denti per eccellenza
- Non fumare e non masticare tabacco
- Sottoporsi a regolari controlli dal dentista (almeno una volta l'anno) per sorprendere eventualmente sul nascere infezioni dentali in atto
- Seguire una dieta sana e bilanciata, limitando al massimo il consumo di zuccheri semplici
- Consumare frutta e verdura ricca di antiossidanti e vitamine: abbiamo visto, infatti, che la carenza di acido ascorbico può favorire la caduta dei denti anche in assenza di patologie dentarie sottostanti