Ultima modifica 18.01.2020

Definizione di criptorchidismo

Il criptorchidismo designa un quadro patologico assai frequente tra gli infanti: identifica la mancata discesa di uno o di entrambi i testicoli all'interno della borsa scrotale, poiché ritenuti nel canale inguinale o all'interno della cavità addominale (caso più raro), già prima dello sviluppo. Come intuibile, il criptorchidismo costituisce una condizione patologica che attira l'attenzione di molti pediatri, urologi, genetisti ed oncologi, sia per la complessità della condizione in sé, sia per le conseguenze che la malattia potrebbe generare in età adulta. Malgrado quanto affermato, il criptorchidismo sembra non rappresentare un importante oggetto di studio, visti gli scarsi studi longitudinali effettuati su soggetti criptorchidi, dall'infanzia all'età adulta.

Analisi del termine

Come per la stragrande maggioranze dei termini medici, anche il criptorchidismo deriva dal greco: la radice cripto- κρυπτος (nascosto) e la desinenza όρχυς (testicolo) anticipano perfettamente la malattia. criptorchidismoIl testicolo è chiamato “criptorchide” quando trova ubicazione al di fuori dello scroto, ed “ectopico”  quando, pur essendo disceso lungo il canale inguinale, viene deviato in una locazione anomala (es. locus perianale o femorale). Altra condizione che non dev'essere confusa con il criptorchidismo, è il testicolo retrattile, in cui questo, pur essendo disceso normalmente all'interno della sacca scrotale, è in grado di risalire saltuariamente in prossimità dell'anello inguinale esterno.

Incidenza

Alla luce di quanto emerge dalle statistiche mediche, sembra che il criptorchidismo sia l'anomalia maggiormente frequente che colpisce l'apparato urogenitale dei lattanti e degli infanti. Inoltre, non è raro che il criptorchidismo si manifesti soprattutto tra i neonati pre-termine  (incidenza variabile dal 9 al 30%); si stima, inoltre, che la malattia colpisca il 3-5% dei bambini nati nel termine stabilito.
Nel 2000, si presume che i nati affetti da criptorchidismo siano stati 15.000-30.000. All'incirca nella metà dei casi, il criptorchidismo regredisce spontaneamente nel primo o nel secondo anno di vita del bambino; sfortunatamente, però, il numero dei bambini che non guarisce naturalmente è in aumento e, qualora non venissero sottoposti a terapia chirurgica, sono destinati a rimanere criptorchidi per tutta la vita. [tratto da Il criptorchidismo: fisiopatologia, clinica, terapia medica e chirurgica di C. Spinelli].
Inoltre, sembra che il criptorchidismo sia monolaterale nel 60-65% dei casi (mancata discesa di un solo testicolo, soprattutto quello destro), e bilaterale nel 30-35% (coinvolgimento di entrambi i testicoli).
L'incidenza della malattia sembra essere notevolmente aumentata in questi ultimi anni: imputabili l'inquinamento e le alterazioni a carico degli estrogeni.

Embriogenesi

Per capire il motivo reale che provoca il criptorchidismo, è doveroso fare un passo indietro e parlare dell'embriogenesi. I meccanismi che regolano la genesi embrionale risultano molto complessi, quindi di seguito è riportato un riassunto semplicistico della localizzazione dei testicoli in condizioni fisiologiche, durante lo sviluppo:

  • 1° - 8° settimana: differenziazione dei testicoli nell'area lombare superiore;
  • 8° - 12° settimana (terzo mese): inizio della migrazione dei testicoli verso lo scroto (sacca in cui vi sono racchiusi i testicoli);
  • 3° mese- 7° mese: i testicoli raggiungono l'anello inguinale profondo, per poi giungere nel canale inguinale;
  • 9° mese: i testicoli trovano ubicazione all'interno della sacca scrotale, grazie allo stimolo dato dalle gonadotropine e dagli androgeni (non a caso, per trattare farmacologicamente il criptorchidismo, si somministrano queste tipologie di ormoni). [tratto da La Genetica Nell'infertilità Maschile di Salvatore Raimondo, Valerio Ventruto, Andrea Di Luccio]

Classificazione

Il criptorchidismo viene differenziato in base alla collocazione del/i testicolo/i durante il percorso di discesa: i testicoli criptorchidi, infatti, si possono localizzare nella zona addominale (alta o bassa), nell'area inguinale o in prossimità della sede soprascrotale o scrotale alta.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il criptorchidismo acquisito esiste, sebbene sia una forma piuttosto rara: generalmente, in simili frangenti, la discesa del testicolo può essere la conseguenza di un'ernia inguinale.
Quando nel paziente sono completamente assenti i testicoli, non si parla più di criptorchidismo, ma di vera e propria anorchia.
In base alla localizzazione del testicolo, il criptorchidismo si distingue in:

  • criptorchidismo vero (testicolo ritenuto): la palpazione medica del testicolo è negata, essendo questo ubicato in prossimità della cavità addominale;
  • criptorchidismo ectopico: come analizzato precedentemente, il testicolo si localizza in una regione anomala, al di fuori dalle sedi normalmente percorse durante la discesa;
  • criptorchidismo con testicolo retrattile: occasionalmente, il testicolo ritorna all'interno della borsa scrotale: non sono indispensabili trattamenti chirurgici o farmacologici, considerando che il testicolo può essere riposizionato dentro la sacca scrotale attraverso manovre manuali piuttosto semplici;
  • criptorchidismo con discesa incompleta del testicolo: il testicolo si “blocca” a livello del canale inguinale o dell'orifizio inguinale esterno (zone che i testicoli percorrono durante lo stadio embrionale).

[tratto da www.andrologia.it]


Nelle varie tipologie di criptorchidismo, il testicolo può essere palpabile o non palpabile: quest'ultimo caso rappresenta la forma meno frequente (8%). Il testicolo non palpabile si presenta, in genere, nell'agnesia, dove questo si localizza nell'addome o nel canale inguinale; il testicolo endo-addominale non è palpabile manualmente né rilevabile con ecografia lungo il percorso discensionale della gonade (ci si avvale, in genere di video-laparoscopia od esplorazione chirurgica).
[tratto da Il criptorchidismo: fisiopatologia, clinica, terapia medica e chirurgica di C. Spinelli].



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