Ultima modifica 25.02.2020

Generalità

In campo medico, con il termine "coproliti" si vogliono indicare delle piccole masse di materia fecale indurita e calcificata, simili a piccoli sassi, che si formano nel lume intestinale.

CoprolitaCuriosità: in paleontologia, il coprolita - dal greco kópros (sterco) e líthos (pietra) - è un escremento, prodotto da un animale vissuto nel passato, che si è fossilizzato. Nella foto un coprolita di dinosauro.

La formazione di queste masse fecali calcificate - benché non venga considerata una vera e propria patologia - potrebbe dare origine, oppure potrebbe costituire la complicanza, di alcune patologie intestinali diffuse in particolar modo nei paesi industrializzati.

Incidenza

I coproliti possono formarsi in egual maniera sia in pazienti di sesso maschile, sia in pazienti di sesso femminile, e possono insorgere a qualunque età in seguito a fenomeni di stitichezza e rallentamento del transito intestinale.
Tuttavia, nei pazienti anziani - in cui si assiste a una maggior stasi fecale, associata a una ridotta attività fisica e a un aumento della sedentarietà - la formazione di coproliti risulta essere particolarmente diffusa.

Cause

I coproliti si formano in seguito al ristagno nel lume intestinale delle feci, che perciò non vengono espulse e sulle quali si depositano sali inorganici che ne provocano l'indurimento e la calcificazione.
La formazione dei coproliti, pertanto, è riconducibile principalmente alla presenza di disturbi quali, ad esempio, la stitichezza e il rallentamento della motilità intestinale.

Patologie Associate

Come accennato, la formazione di coproliti non viene considerata una vera e propria patologia, e difficilmente queste masse possono provocare gravi danni, poiché solitamente vengono escrete con le feci. Tuttavia, se ciò non avviene e se la funzionalità intestinale non viene ripristinata, le dimensioni dei coproliti possono aumentare fino a raggiungere elevate dimensioni, tali da provocare un'occlusione intestinale con le relative conseguenze.
Inoltre, in funzione dell'area dell'intestino in cui si formano, i coproliti possono dare origine o costituire la complicazione di alcune patologie dell'intestino.
Più nel dettaglio, se i coproliti si accumulano in sede appendicolare, potrebbero rappresentare la causa scatenante dell'insorgenza dell'appendicite, ossia l'infiammazione dell'appendice vermiforme che si diparte dal tratto iniziale dell'intestino crasso. Questo fenomeno è piuttosto diffuso; infatti, si stima che la causa del 35% dei casi di appendicite risieda, appunto, nell'accumulazione dei coproliti in sede appendicolare.
Quando, invece, i coproliti si accumulano a livello di uno o più diverticoli patologici, possono provocarne l'infiammazione (e, in alcuni casi, l'infezione), quindi possono giocare un ruolo molto importante nell'insorgenza della cosiddetta diverticolite (una complicazione della diverticolosi).

Sintomi

Generalmente, la formazione di coproliti non provoca una sintomatologia tipica, che compare invece quando la loro presenza determina l'insorgenza o la complicazione di patologie e disturbi quali l'occlusione intestinale, l'appendicite e la diverticolite.
Benché ciascuna delle malattie intestinali associate alla formazione di coproliti dia origine a diverse manifestazioni cliniche, alcuni dei sintomi che si possono manifestare in tali condizioni sono comuni a tutte le suddette patologie. Fra questi, ricordiamo:

Rimedi per i Coproliti

Come affermato, la formazione di coproliti costituisce la conseguenza di disturbi come la stitichezza e il rallentamento del transito intestinale. Per questa ragione, il rimedio più indicato per facilitarne l'eliminazione e, allo stesso tempo, per prevenirne la formazione, consiste proprio nel favorire il più possibile la funzionalità dell'intestino e la regolarità delle evacuazioni.
Per raggiungere il sopra citato obiettivo, è fondamentale seguire una dieta variata ed equilibrata, caratterizzata da un ricco apporto di fibre vegetali (frutta e verdura) e dall'assunzione di adeguate quantità di liquidi (almeno un litro e mezzo di acqua al giorno), cui è necessario associare uno stile di vita sano caratterizzato da un buon livello di attività fisica.
Seguire questi semplici accorgimenti rappresenta un metodo estremamente efficace per favorire e regolarizzare il transito intestinale, prevenendo in questo modo la formazione di coproliti e le patologie ad essi associati.


Per approfondire, leggi: Dieta per la Stitichezza »


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista