Come creare una lista di controllo per la cura di sé

Come creare una lista di controllo per la cura di sé
Ultima modifica 07.03.2023
INDICE
  1. Introduzione
  2. Quando farla
  3. Lista di controllo per la cura di sé, che cos’è
  4. Come procedere
  5. Valutare bene la metodica
  6. Scrivere i propri bisogni
  7. Cercare delle soluzioni fattibili
  8. Analizzare i costi
  9. Darsi un limite
  10. Prendere spunto dal passato

Introduzione

La maggior parte delle persone inizia a prendersi cura di sé, del proprio benessere emotivo e della propria psiche solo nel momento in cui comincia ad accusare disagi e malesseri. In realtà, l'ideale sarebbe farlo quando ci si sente fisicamente ed emotivamente bene, perché in queste condizioni spesso è più facile affrontare i fattori di stress in modo sano e produttivo. Gli esperti consigliano di compilare una lista di controllo per la cura di sé.

Quando farla

Purtroppo l'esistenza è piena di imprevisti e ostacoli, per cui è praticamente impossibile non provare mai sofferenza, stress, ansia, stanchezza. Per questo, è importante attrezzarsi, così da non entrare in crisi non appena accade qualcosa di negativo. Quando ostacoli e sfide si sommano e/o sono difficili da gestire, infatti, la salute emotiva può essere messa alla prova, soprattutto se il benessere generale non è a livelli particolarmente elevati. 

Per questa ragione, gli esperti consigliano di prendersi cura di sé quando ci si sente fisicamente ed emotivamente in equilibrio e bene.

Lista di controllo per la cura di sé, che cos’è

Ma che cosa significa prendersi cura di sé? In realtà, non esiste una risposta univoca perché le tecniche e le procedure cambiano da individuo a individuo: ciò che è utile e benefico per qualcuno potrebbe non esserlo per altri.

Tuttavia, esiste una metodica che sembra essere molto indicata per questo scopo: si tratta della lista di controllo per la cura di sé, ossia un elenco dei bisogni personali insoddisfatti e delle proprie esigenze e delle possibili azioni da compiere per soddisfarli.

Compilare una lista di controllo della cura di sé potrebbe non essere un'operazione facile, ma si tratta di un investimento che vale la pena di fare per sentirsi meglio e per fronteggiare eventuali future difficoltà senza rischiare troppo.

Come procedere

  • Valutare bene la metodica
  • Scrivere i propri bisogni
  • Cercare delle soluzioni fattibili
  • Analizzare i costi
  • Darsi un limite
  • Prendere spunto dal passato

In realtà, non esiste una procedura standardizzata e sempre uguale: è importante che ciascuno trovi il proprio modo per compilare la propria lista. Valgono comunque delle indicazioni di massima.

Valutare bene la metodica

Innanzitutto, sarebbe utile porsi la seguente domanda e darsi una risposta sincera: "credo che questo approccio sia adatto a me?". Infatti, uscire un po' dalla propria comfort zone è altamente consigliabile, ma forzarsi a fare qualcosa che non è assolutamente nelle proprie corde è controproducente. Solo se la risposta alla domanda è sì, si può procedere.

Scrivere i propri bisogni

Prendersi del tempo per riflettere, analizzare la propria vita e ascoltarsi. Quindi, provare a stendere una lista dei traguardi che si vorrebbero raggiungere. Dopo qualche giorno rileggerla e chiedersi se davvero sono tutti sogni importante per sé.

Lasciare solo le voci che corrispondono ai propri reali bisogni. Cercare di stabilire obiettivi di cura di sé che si possono soddisfare insieme al lavoro e ad altre responsabilità.

Quali voci considerare

Gli esperti consigliano di iniziare dai bisogni fisici, per esempio relativi al sonno, all'alimentazione, all'attività fisica. Passare poi ai bisogni mentali ed emotivi, come la riduzione dello stress, imparare qualcosa di nuovo, leggere, dire di no quando si preferirebbe non fare qualcosa, compilare un diario delle emozioni.

Cercare delle soluzioni fattibili

Cercare di trovare delle soluzioni concretamente fattibili in grado di realizzare i propri bisogni insoddisfatti. Attenzione a non cadere nell'errore di individuare strade non percorribili per sé.

Per esempio, se si vuole iniziare a fare giardinaggio ma non si sopporta lo sporco e si prova repulsione verso insetti e vermi, forse invece di coltivare un pezzo di terra si può optare per un giardino interno di piante grasse o dei vasi con piante di facile manutenzione.

Analizzare i costi

La fattibilità delle soluzioni deve essere vagliata anche alla luce dei loro costi. È importante considerare il proprio budget, le varie voci di spesa e il rapporto costi-benefici.

Per esempio, ordinare cibo da asporto quando si finisce tardi di lavorare può essere oneroso, ma questi soldi potrebbero essere ben spesi se utili a raggiungere un proprio desiderio, per esempio trascorrere più tempo con la propria famiglia, non accumulare ulteriore stress o non cucinare.

Non c'è nulla di male a spendere per qualcosa che è utile (ovviamente disponibilità economica permettendo).

Darsi un limite

Sovraccaricare il proprio programma con attività pensate per aumentare il benessere può essere controproducente: troppi impegni, anche se piacevoli, tendono ad aumentare lo stress e la stanchezza, privando del tempo necessario per sedersi ed elaborare i propri pensieri, un'altra parte essenziale della cura di sé.

Prima di inserire l'ennesima lezione di meditazione, quindi, chiedersi se si ha tempo per seguirle.  La cura di sé dovrebbe contemplare poche pratiche, ma svolte con regolarità e costanza.

Prendere spunto dal passato

Pensare a un momento della propria vita in cui ci si è sentiti relativamente felici e positivi e cercare di capire i segreti di quel benessere: forse era la relativa assenza di responsabilità o un senso di giocosità dimenticato?  

Ricordi specifici possono aiutare ad aumentare calma e benessere. Identificare i momenti e le azioni chiave che hanno permesso di sentirsi bene ed esplorare i modi per incorporarli nella propria vita attuale.