Generalità
Il coma diabetico rappresenta una delle complicazioni più gravi del diabete, che, se non adeguatamente trattata, può risultare addirittura fatale.
Fortunatamente, oggigiorno il coma diabetico costituisce raramente una causa di morte per i pazienti affetti da questa patologia. Tuttavia, è bene che non venga sottovalutato e, non appena compaiono sintomi sospetti, è fondamentale rivolgersi al medico o al più vicino centro ospedaliero, prima che il paziente vada incontro alla perdita di coscienza che caratterizza questa condizione.
Tipi di Coma Diabetico
Spesso, la dicitura "coma diabetico" viene impiegata in maniera generica per indicare diversi tipi di complicanze tipiche della malattia diabetica, caratterizzate da una perdita di coscienza protratta del paziente.
Più nel dettaglio, spesso si afferma che il coma diabetico è una complicazione del diabete che può essere causata da ipoglicemia, sindrome iperglicemica-iperosmolare non chetosica o chetoacidosi diabetica.
Tuttavia, questo impiego generico della dicitura "coma diabetico" non è del tutto esatto. Infatti, sarebbe più corretto parlare, rispettivamente, di:
- Coma ipoglicemico, dovuto appunto a una situazione di ipoglicemia e anche definito "shock insulinico" o "reazione all'insulina".
- Coma iperglicemico-iperosmolare non chetosico, identificabile con la sindrome iperglicemica-iperosmolare, una complicanza del diabete di tipo II che, solitamente, insorge in seguito a un periodo di iperglicemia sintomatica.
- Coma chetoacidosico o coma diabetico che si può manifestare in caso di chetoacidosi diabetica non adeguatamente trattata e/o diagnosticata.
In questo articolo, pertanto, si tratterà solamente il coma diabetico inteso come conseguenza della chetoacidosi diabetica.
Cause
Alla luce di quanto appena detto, il coma diabetico si manifesta in caso di chetoacidosi diabetica, di cui rappresenta l'evoluzione. Non a caso, alcuni autori utilizzano la dicitura "coma diabetico" proprio come sinonimo di "chetoacidosi diabetica".
La chetoacidosi diabetica è essa stessa una complicanza del diabete (soprattutto del diabete mellito di tipo I, anche se, in alcuni casi può manifestarsi anche in pazienti affetti da diabete di tipo II) causata da un deficit assoluto di insulina.
A causa della mancanza d'insulina, il glucosio - benché presente nell'organismo e nel circolo ematico - non può entrare nelle cellule; di conseguenza, non può essere utilizzato.
Le cellule, pertanto, cercano di sopperire a questa mancanza sfruttando gli acidi grassi, dal cui metabolismo ricavano l'energia di cui necessitano.
Tuttavia, il metabolismo degli acidi grassi in assenza di adeguate quantità di glucosio nella cellula porta alla sintesi dei cosiddetti corpi chetonici.
Inoltre, allo stesso tempo - data la carenza di zucchero intracellulare - l'organismo produce paradossalmente ormoni che stimolano la secrezione di glucosio in circolo; ciò non fa altro che peggiorare l'iperglicemia già presente nel paziente, poiché, data la mancanza di insulina, il glucosio appena sintetizzato non riesce comunque ad arrivare a livello intracellulare.
L'insieme di questi fenomeni porta perciò all'insorgenza della chetoacidosi, quindi del coma diabetico.
Sintomi
Il coma diabetico non compare in maniera improvvisa, ma la sua insorgenza è preceduta da una particolare sintomatologia e il suo esordio è lento e progressivo.
I sintomi che precedono l'insorgenza di questa complicazione, sostanzialmente, consistono in:
- Nausea e vomito;
- Dolore addominale;
- Sete intensa;
- Poliuria e pollachiuria;
- Visione annebbiata;
- Disorientamento;
- Confusione mentale;
- Stanchezza, sonnolenza e letargia che possono poi evolvere fino al coma.
In associazione a questi sintomi, il paziente presenterà iperglicemia, glicosuria, chetonemia, chetonuria, aritmie cardiache e respiro profondo e ansimante.
Riassumendo brevemente, si può affermare che la perdita di coscienza nel coma diabetico si associa a una forte disidratazione globale del paziente (in particolare, gli occhi appaiono incavati e le mucose secche), alito chetosico (dovuto all'aumento della produzione di corpi chetonici da parte dell'organismo), glicemia elevata, alterazioni elettrolitiche e riduzione del pH sanguigno.
Trattamento
Come accennato, il coma diabetico è una complicazione del diabete che può essere anche fatale. Per tale ragione, non appena compaiono i sintomi caratteristici della chetoacidosi diabetica è fondamentale contattare il medico e recarsi all'ospedale.
Appare quindi chiaro come la prevenzione e la tempestività della diagnosi costituiscano il miglior trattamento disponibile per questa grave complicazione.
Ad ogni modo, il trattamento del coma diabetico deve avvenire assolutamente in ambito ospedaliero e sotto lo stretto controllo del medico:
- Innanzitutto, è fondamentale reidratare il paziente attraverso la somministrazione endovenosa di fluidi.
Se la disidratazione è molto grave, solitamente, si procede con l'infusione endovenosa rapida di soluzione fisiologica. Nel caso in cui, invece, la disidratazione sia meno grave, la quantità di liquidi da somministrare verrà stabilita dal medico caso per caso.
Ovviamente, il medico procederà anche al trattamento di eventuali squilibri elettrolitici. - In seguito, o in contemporanea al processo di reidratazione (a seconda di quanto deciso dal medico), al paziente dovrà essere somministrata anche un'opportuna dose di insulina (sempre stabilita dal medico caso per caso), in maniera tale da ripristinare i livelli normali di glicemia e in modo da arrestare la sintesi dei corpi chetonici da parte dell'organismo.
Naturalmente, i livelli di glicemia dovranno essere regolarmente monitorati, così da valutare la risposta del paziente alla terapia per poter, conseguentemente, aggiustare il dosaggio di insulina da somministrare al paziente, fino a ottenere l'effetto desiderato.