Climaterio e Sindrome Climaterica: Cosa sono? Primi Sintomi e Cura

Generalità
Il CLIMATERIO è un periodo fisiologico della vita della donna, che precede e segue la menopausa.
Durante questa fase di transizione, è comune l'insorgenza di disturbi fisici e psicologici, che dipendono dalla progressiva carenza di ormoni (tra cui gli estrogeni) e dall'involuzione dell'attività funzionale delle ovaie.
Indicativamente, il climaterio inizia intorno ai 40-50 anni d'età e dura circa 7-10 anni. Pur non essendo una patologia, questa fase fisiologica si caratterizza per una serie di disturbi (vampate di calore, insonnia, irritabilità e secchezza vaginale), comuni a molte donne; si parla, infatti, di SINDROME CLIMATERICA.
Fortunatamente, diversi rimedi farmacologici e naturali possono alleviare questi fastidi e contribuire al benessere della donna.
Cos'è il Climaterio
Il periodo fertile della donna inizia con la pubertà e termina con la menopausa, evento che coincide con l'interruzione delle mestruazioni e il termine della fertilità.
In tutti i casi, la scomparsa del flusso mestruale non avviene all'improvviso, ma è preceduta dal climaterio.
Il climaterio può verificarsi anche nell'uomo. In tal caso, precede e segue l'andropausa (colloquialmente, menopausa maschile).
Alcuni mesi prima della cessazione delle mestruazioni, si osservano alterazioni del ciclo mestruale (flussi ravvicinati e abbondanti oppure più distanziati tra loro). Nello stesso periodo, le ovaie cessano la loro attività; di conseguenza, diminuisce nel sangue la quantità degli estrogeni, cioè di quegli ormoni prodotti dalle gonadi femminili.
Nel corso del climaterio, si distinguono tre fasi: premenopausa, menopausa e post-menopausa.
- Premenopausa: inizia con la comparsa di irregolarità del ciclo e/o disturbi climaterici; queste manifestazioni esprimono il declino della funzione ovarica;
- Menopausa: coincide con l'ultima mestruazione dopo 6-12 mesi di amenorrea;
- Post-menopausa: inizia dopo un anno dalle ultime mestruazioni spontanee.
Cause
Durante il climaterio si verificano importanti variazioni ormonali, che si manifestano principalmente con alterazioni del ritmo e della quantità del flusso mestruale.
In particolare, il corpo femminile produce sempre meno estrogeni e le mestruazioni diventano sempre meno frequenti, fino a cessare completamente.
Dopo 12 mesi consecutivi di amenorrea (scomparsa delle mestruazioni), la donna può, a tutti gli effetti, ritenersi in menopausa.
Riduzione della funzione ovarica
Man mano che le gonadi femminili (ovaie) invecchiano, la loro risposta alle gonadotropine ipofisarie (GnRH), all'ormone follicolo-stimolante (FSH) e all'ormone luteinizzante (LH) diminuisce. Ciò causa inizialmente una fase follicolare più breve (con cicli mestruali più brevi e irregolari) ed ovulazioni meno frequenti, quindi una ridotta produzione di progesterone ed estrogeni.
La cessazione dell'attività ovarica ciclica e della stagione fertile avviene normalmente intorno all'età di 45-55 anni (se avviene prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce; se avviene dopo i 55 anni si parla di menopausa tardiva).
Sintomi e complicazioni
Quali sono i sintomi della Sindrome Climaterica?
Nel corso del climaterio, si manifestano i tipici disturbi associati alla menopausa. Queste manifestazioni, più o meno frequenti e marcate, sono la conseguenza della ridotta produzione di estrogeni e della progressiva involuzione dell'apparato uro-genitale.
La sindrome climaterica può comportare alcuni sintomi di natura neurovegetativa, tra cui:
- Vampate di calore;
- Sudorazioni notturne;
- Vertigini;
- Palpitazioni e tachicardie transitorie;
- Sbalzi della pressione arteriosa;
- Secchezza vaginale (vaginite atrofica);
- Prurito vulvo-vaginale;
- Mal di testa;
- Insonnia;
- Aumento del peso corporeo.
Il climaterio è caratterizzato, inoltre, da irregolarità dei flussi mestruali:
- Alterazione del ritmo del ciclo mestruale (oligomenorrea);
- Aumento anomalo della frequenza del ciclo (polimenorrea);
- Perdita abbondante di sangue in concomitanza delle mestruazioni, che tendono a durare più a lungo (menometrorragie).
Questi segni evolvono in amenorrea, cioè nell'assenza delle mestruazioni; con la loro definitiva cessazione, le donne perdono la capacità riproduttiva.
Vampate di calore (o caldane)
Durante il climaterio, le vampate di calore rappresentano un sintomo ricorrente e transitorio, caratterizzato da rossore e senso di calore improvviso seguito da una sudorazione profusa, spesso accompagnata da ansia e palpitazioni.
La cute, specialmente quella di viso e collo, può diventare arrossata e calda al tatto. Nel climaterio, le caldane possono presentarsi occasionalmente o più volte durante il giorno e tendono a ridursi con il passare del tempo; ogni episodio dura diversi minuti.
Il climaterio può determinare anche disturbi psicoaffettivi, come:
- Umore instabile;
- Nervosismo;
- Irritabilità;
- Affaticamento;
- Ansia;
- Demotivazione;
- Scarsa capacità di concentrazione e disturbi della memoria;
- Diminuzione del desiderio sessuale.
Nel medio-lungo termine, inoltre, il climaterio può manifestarsi con:
- Cistiti e sindrome del trigono vescicale;
- Vaginiti;
- Dolori durante i rapporti sessuali (dispareunia);
- Depressione lieve.
A livello genitale, l'atrofia dovuta alla diminuzione degli estrogeni può causare assottigliamento vulvare, irritazione, disuria e aumento del pH vaginale. Alcune donne possono avvertire, inoltre, problemi di controllo della vescica (incontinenza o aumento della frequenza della minzione).
Altre possibili manifestazioni del climaterio sono caduta dei capelli, tensione mammaria e alterazione del trofismo cutaneo (pelle secca e segni di invecchiamento cutaneo).
Le conseguenze più importanti del calo estrogenico durante la sindrome climaterica sono l'aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione ecc.) e la predisposizione a sviluppare patologie osteoarticolari, tra cui l'osteoporosi.
Diagnosi
Climaterio: esami per la diagnosi
La diagnosi del climaterio è clinica e prevede una serie di indagini (esami del sangue, dosaggi ormonali, ecografia pelvica ecc.) per escludere o identificare altre condizioni concomitanti, come le malattie autoimmuni, genetiche o della tiroide.
La premenopausa è probabile se la donna è nella fascia di età appropriata e manifesta i disturbi tipici della sindrome climaterica. Tuttavia, in presenza di irregolarità del ciclo mestruale, il medico deve escludere un'eventuale gravidanza e la presenza di masse pelviche anomale o di tumori dell'ovaio.
La diagnosi di menopausa è confermata dall'assenza delle mestruazioni (amenorrea) per almeno 12 mesi consecutivi; la presenza di atrofia vulvo-vaginale supporta il sospetto clinico.
Trattamento
Terapia farmacologica
Per la gestione dei disturbi associati alla sindrome climaterica, è importante identificare un trattamento appropriato e personalizzato in base alle esigenze della donna.
Gli approcci terapeutici previsti per il sollievo dei sintomi includono:
- Terapia ormonale sostitutiva;
- Contraccettivi orali (per ridurre l'imprevedibilità della comparsa delle mestruazioni);
- Farmaci antidepressivi (SSRI o SNRI).
La terapia ormonale sostitutiva (TOS o HRT) è uno dei possibili approcci utilizzati per affrontare i disturbi connessi alla premenopausa e alla menopausa. Questo trattamento prevede la somministrazione di estrogeni da soli o in combinazione con progestinici. La terapia ormonale sostitutiva può essere somministrata in diverse forme: pillole, gel, cerotti da applicare sulla pelle o anello vaginale (da sostituire ogni tre mesi).
L'indicazione concreta e la necessità della terapia ormonale sostitutiva vanno stabilite dal ginecologo: dopo un accurato esame clinico, costui deve sempre valutare il rapporto rischio/beneficio per la paziente e monitorarne con cura gli effetti.
La terapia ormonale a lungo termine è stata associata a un aumento del rischio, seppur modesto, di tumore al seno, malattie della colecisti, trombosi venosa profonda e ictus. In caso di predisposizione a tali condizioni patologiche, il medico può consigliare di utilizzare la dose più bassa efficace di trattamento, cui aderire per il più breve tempo possibile.
Gli inibitori selettivi della serotonina (SSRI) e alcuni farmaci antidepressivi correlati hanno dimostrato di essere efficaci nel controllare i disturbi della sindrome climaterica, come le vampate di calore.
Nella fase di transizione, in cui il ciclo mestruale è ancora presente in forma irregolare, il medico può indicare una terapia con anticoncezionali orali per alleviare i sintomi del climaterio e ridurre l'imprevedibilità della comparsa delle mestruazioni.
Rimedi naturali e dieta
Per affrontare i disturbi della sindrome climaterica, è inoltre possibile tentare il ricorso a rimedi naturali come:
- Trifoglio rosso: utilizzato soprattutto contro i fastidi legati alle vampate di calore;
- Frutti rossi in generale: sono ricchi di antiossidanti, che permettono di contrastare gli effetti dell'invecchiamento cellulare, conservando il tono muscolare e quello degli organi sessuali;
- Fitoestrogeni vegetali contenuti nella soia: aiutano a controllare le vampate di calore e hanno effetti estrogeno-simili, ma con risultati variabili.
Contro gli sbalzi di umore e l'insonnia possono invece essere d'aiuto alcune tisane, in particolare quelle a base di camomilla, melissa, malva, passiflora e biancospino.
Lo svolgimento di regolare esercizio fisico o la pratica di tecniche di rilassamento (come yoga, training autogeno e meditazione) possono migliorare il sonno, favorire la serenità e contrastare i momenti di malessere.
Modifica dello stile di vita
- Gel, creme e lubrificanti vaginali non ormonali sono trattamenti localizzati adatti a prevenire o ad alleviare la secchezza vaginale.
- Per le vampate di calore, potrebbe essere d'aiuto evitare fattori scatenanti (come luci intense o reazioni emotive prevedibili), raffreddare l'ambiente (es. regolare il termostato, utilizzare ventilatori ecc.) e indossare indumenti a strati che possono essere rimossi, se necessario.
- Durante il climaterio, può essere utile anche il consumo di latticini e altri alimenti ricchi di calcio e di vitamina D, che aiutano a contrastare i danni provocati dall'osteoporosi.
Altre misure possono essere adottate per preservare buone condizioni di salute generale e adottare un corretto stile di vita durante il climaterio:
- Una dieta equilibrata e a basso contenuto di grassi, permette di evitare l'aumento ponderale, che, in genere, si accompagna alla sindrome climaterica (per approfondire, leggi: dieta e menopausa);
- Evitare di fumare e di abusare degli alcolici: costituiscono fattori che potenzialmente possono anticipare la menopausa, quindi occorre minimizzarli.
- Un regolare esercizio fisico, meglio se di carattere aerobico, permette di mantenersi in forma e di combattere l'aumento di peso. Inoltre, può aiutare a proteggere la massa ossea e il cuore, oltre a prevenire e contrastare le forme di artrosi associate al climaterio.
Integratori alimentari
Ecco una lista di integratori per la menopausa, creati per donare sollievo durante questo periodo di cambiamento e contrastare alcuni dei sintomi e disturbi più frequenti:
- gonfiore addominale
- vampate di calore, sudorazione eccessiva
- sbalzi d'umore
- stanchezza fisica e mentale
Inoltre alcuni degli integratori che troverete in questa lista sono utili per:
- supportare il metabolismo e la salute delle ossa
- supportare le prestazioni mentali
- contribuire alla salute delle unghie e dei capelli
- favorire l'equilibrio del peso corporeo