Cicloplegia - Farmaci Cicloplegici

Ultima modifica 12.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono
  3. Principi Attivi
  4. Indicazioni
  5. Meccanismo d'azione
  6. Modo d'uso
  7. Effetti Collaterali
  8. Gravidanza e Allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Con il termine cicloplegia si vuole indicare il blocco della contrazione del muscolo ciliare dell'occhio, solitamente indotto da farmaci cicloplegici.

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A causa di questo blocco, viene a mancare la funzione accomodativa dell'occhio che consente la visione a diverse distanze.

Come accennato, la cicloplegia è generalmente indotta da farmaci che vengono somministrati nell'occhio (gocce oculari), solitamente, nell'ambito di visite specialistiche per fini diagnostici. Tuttavia, in alcuni casi, la cicloplegia potrebbe essere il risultato di lesioni a carico del terzo paio di nervi cranici.

Nonostante ciò, in quest'articolo si prenderà in considerazione solo la cicloplegia indotta da farmaci cicloplegici; in particolare, l'attenzione verrà focalizzata su questi ultimi e sulle loro principali caratteristiche.

Cosa sono

Cosa sono la Cicloplegia e i Farmaci Cicloplegici?

La cicloplegia può essere definita come la paralisi del muscolo ciliare dell'occhio. Più precisamente, tale paralisi viene generalmente indotta mediante l'uso dei cosiddetti farmaci cicloplegici, ossia farmaci realizzati con principi attivi capaci di bloccare l'attività di contrazione del muscolo in questione.

Breve Approfondimento: Muscolo Ciliare e Messa a Fuoco

Il muscolo ciliare, la cui contrazione viene bloccata dai farmaci cicloplegici, riveste un ruolo molto importante nella messa a fuoco e nella capacità di vedere oggetti a diverse distanze.

Difatti, attraverso la contrazione e il rilassamento dei muscoli presenti nel corpo ciliare, il cristallino subisce un cambio di forma che consente la messa a fuoco.

Nel dettaglio, quando il muscolo ciliare si contrae, il cristallino assume una forma quasi sferica permettendo la messa a fuoco di oggetti vicini.

I farmaci cicloplegici sono farmaci dotati di azione anticolinergica, ciò significa che sono in grado di bloccare gli effetti dell'acetilcolina. Più nel dettaglio, i farmaci cicloplegici esercitano quest'attività attraverso il blocco dei recettori muscarinici, pertanto, essi sono definiti come antagonisti dei recettori muscarinici.

Principi Attivi

Principi Attivi contenuti nei Farmaci Cicloplegici

Fra i principi attivi contenuti nei farmaci cicloplegici attualmente impiegati in terapia, ritroviamo:

  • L'atropina (Atropina Lux®);
  • L'omatropina (Omatropina Lux®);
  • La tropicamide (Visumidriatic®);
  • Il ciclopentolato (Ciclolux®).

Lo sapevi che…

Tali farmaci - oltre ad esercitare un'attività cicloplegica - sono capaci di inibire l'azione del muscolo sfintere dell'iride, quindi sono in grado di indurre anche un effetto midriatico.

Indicazioni

Per cosa vengono utilizzati i Farmaci Cicloplegici?

I farmaci cicloplegici vengono utilizzati per bloccare la contrazione del muscolo ciliare dell'occhio, generalmente per l'esecuzione di esami diagnostici nell'ambito di visite oculistiche. Più nel dettaglio, la cicloplegia da essi indotta risulta particolarmente utile per l'esecuzione dell'esame della rifrazione (esame effettuato per individuare la presenza di eventuali errori di rifrazione).

L'azione midriatica esercitata dai medesimi farmaci, invece, si rivela utile per misurare l'errore rifrattivo o comunque per l'esame dei mezzi trasparenti e del fondo dell'occhio.

Nota Bene

Anche se i farmaci cicloplegici sono dotati di effetto midriatico, quest'ultimo non sempre è massimale. Per questo motivo, qualora sia necessario indurre midriasi oltre alla cicloplegia, è possibile somministrare i farmaci cicloplegici in associazione a farmaci midriatici "propriamente detti". Un esempio di questo tipo di farmaci è dato dalla fenilefrina.

Altre Indicazioni Terapeutiche

I farmaci cicloplegici - oltre ad essere impiegati nell'ambito di esami diagnostici - possono essere utilizzati anche in altre circostanze, possono quindi avere indicazioni terapeutiche leggermente differenti gli uni dagli altri.

Ad esempio, l'atropina è utilizzata - in associazione ad altri farmaci - anche in caso di infiammazione dell'uvea (uveite) per favorire il rilassamento del muscolo ciliare che, in presenza di stati infiammatori del segmento anteriore, è generalmente contratto.

L'omatropina, invece, è anche utilizzata come coadiuvante nella terapia dello strabismo per la rieducazione di occhi ambliopici.

Per quanto riguarda la tropicamide, essa presenta indicazioni analoghe all'atropina, tanto che può sostituirla in tutti i casi.

Il ciclopentolato, infine, è utile in tutti qui casi in cui è necessario indurre midriasi e cicloplegia in tempi brevi. Esso, infatti, esercita la sua attività in maniera più rapida rispetto agli altri farmaci cicloplegici.

Nota Bene

Per informazioni più dettagliate circa tutte le indicazioni terapeutiche di ciascuno dei suddetti principi attivi, si consiglia la lettura del foglietto illustrativo del farmaco cicloplegico che si deve utilizzare.

Meccanismo d'azione

Come agiscono i Farmaci Cicloplegici?

I farmaci cicloplegici espletano la loro azione mediante l'interazione con i recettori muscarinici dell'acetilcolina.

Più nel dettaglio, essi sono antagonisti dei recettori muscarinici. Ciò significa che sono in grado di legarsi a questi ultimi impedendone il legame con l'acetilcolina. In questo modo, si va incontro al blocco della contrazione del muscolo ciliare e del muscolo costrittore della pupilla (o sfintere dell'iride, che dir si voglia) con conseguente insorgenza di cicloplegia e midriasi.

Dopo l'instillazione dei farmaci cicloplegici, gli occhi del paziente sono adattati per la sola visione da lontano; pertanto, esso non è in grado di mettere a fuoco, quindi di vedere in maniera chiara e nitida, gli oggetti a meno di 5 metri di distanza.

Modo d'uso

Come si usano i Farmaci Cicloplegici?

I farmaci cicloplegici sono formulati in forma di colliri. Difatti, per espletare la loro funzione evitando effetti sistemici, essi devono essere somministrati localmente per via oculare.

Per l'esecuzione di esami diagnostici, questi farmaci vengono generalmente somministrati dal medico o dal personale sanitario prima dell'inizio della visita specialistica. In funzione del farmaco cicloplegico impiegato e del tipo di esame che si deve effettuare, le gocce dovranno essere instillate negli occhi dai 10-20 minuti fino a un'ora prima dell'inizio della visita, in somministrazione unica oppure in somministrazioni ripetute. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere necessario iniziare il trattamento qualche giorno prima, direttamente a casa dallo stesso paziente, allo scopo di raggiungere il massimo grado di cicloplegia possibile.

Per l'uso dei farmaci cicloplegici in ambito domestico da parte dei pazienti, è necessaria la prescrizione dal medico. Difatti, essi possono essere acquistati in farmacia solo dietro presentazione di apposita ricetta medica (generalmente ripetibile). Le indicazioni circa posologia e modo d'uso devono essere fornite dal medico. In caso contrario, è necessario attenersi a quanto riportato sul foglietto illustrativo del medicinale che si deve utilizzare.

Naturalmente, l'uso dei farmaci cicloplegici è solo locale e in nessun caso essi devono essere ingeriti.

Effetti Collaterali

Effetti Collaterali indotti dai Farmaci Cicloplegici

Generalmente, i farmaci cicloplegici sono ben tollerati e non provocano effetti collaterali significativi. Chiaramente, l'incapacità di mettere a fuoco gli oggetti più vicini è una naturale conseguenza della cicloplegia e della midriasi da essi indotte.

Tuttavia, come avviene per qualsiasi altro medicinale, anche i farmaci cicloplegici sono potenzialmente in grado di indurre effetti collaterali. I più comuni consistono in: irritazione oculare transitoria, lieve aumento della pressione oculare e fotofobia.

Altri effetti collaterali segnalati, la cui frequenza tuttavia non è nota, consistono in:

Inoltre, si segnala che, in caso di utilizzo prolungato e/o di dosi eccessive di farmaci cicloplegici, è possibile andare incontro ad episodi di tossicità sistemica, in particolar modo nei bambini. In una simile situazione, è indispensabile contattare subito il medico e recarsi nel più vicino pronto soccorso.

Infine, da non dimenticare la possibilità di insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili.

Gravidanza e Allattamento

I Farmaci Cicloplegici si possono utilizzare in Gravidanza e durante l'Allattamento?

Poiché i farmaci cicloplegici vengono somministrati per via oculare e difficilmente vengono assorbiti per via sistemica, solitamente, il loro uso può essere effettuato - quando strettamente necessario - anche durante la gravidanza o l'allattamento, purché avvenga sotto il controllo del medico. Pertanto, prima di utilizzare o prima di ricevere dal medico questi farmaci, è sempre bene informarlo della propria condizione di gravidanza o allattamento al seno che sia.

Controindicazioni

Quando i Farmaci Cicloplegici Non devono essere usati

L'utilizzo dei farmaci cicloplegici per l'induzione della cicloplegia e della midriasi non è indicato nei seguenti casi:

  • Allergia nota al principio attivo e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti all'interno della specialità medicinale che si deve impiegare;
  • Nei pazienti che soffrono di glaucoma ad angolo chiuso;
  • In pazienti con tendenza all'ipertensione endooculare;
  • In bambini con età inferiore ai tre anni.

Nota Bene

Per informazioni esaustive su modo d'uso, posologia, uso in gravidanza e durante l'allattamento, effetti collaterali e controindicazioni dei farmaci cicloplegici, si consiglia di consultare il foglietto illustrativo della specialità medicinale prescritta dal medico.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista