Cos'è la Cheratosi Pilare
La cheratosi pilare rappresenta un disturbo cutaneo alquanto diffuso: è un'affezione banale che altera la cheratinizzazione a livello dei follicoli piliferi. Più dettagliatamente, la cheratosi pilare interessa gli orifizi dei bulbi piliferi di alcune aree del corpo.

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In genere, il disturbo cutaneo regredisce lentamente con l'età, per poi scomparire - nella maggior parte dei casi - in età avanzata. Tuttavia, esistono alcune forme di cheratosi pilare più severe la cui risoluzione non avviene in maniera spontanea.
Incidenza
Come accennato, la cheratosi pilare è un disturbo cutaneo piuttosto diffuso, tanto che lo si può riscontrare in circa il 40% della popolazione adulta e nell'80% della popolazione pediatrica. Tale affezione si può quindi manifestare sia tra gli adulti, sia tra i bambini, ma le zone colpite sono diverse: infatti, se le cosce, i glutei e le braccia sono le aree maggiormente interessate dalla cheratosi pilare tra gli adulti, nei bambini la stessa manifestazione si registra soprattutto nelle guance e nelle tempie.
Questo tipo di disturbo, inoltre, si manifesta indifferentemente in entrambi i sessi e senza distinzione di etnia.
Cause
Anche per quest'affezione cutanea, la causa è sconosciuta; l'unica certezza è che la cheratosi pilare è inserita tra le malattie genetiche a trasmissione autosomica dominante. Tuttavia, le statistiche scientifiche mettono in evidenza che la cheratosi pilare appare più evidente in inverno, mentre nel periodo estivo la malattia subisce un leggero miglioramento: l'esposizione solare, che in molte turbe cutanee rappresenta la causa scatenante (es. lentigo solari, lentigo senili), sembra quindi attenuare notevolmente l'affezione.
Sintomi
In linea generale, l'esordio della cheratosi pilare avviene dopo il compimento del quinto anno di età. Tuttavia, in molti casi, il disturbo risulta essere asintomatico e per questo non genera alcun tipo di preoccupazione nei pazienti.
Ad ogni modo, le zone cheratosiche presentano un aspetto ruvido e puntiforme, un'estensione granulare e palpabile al tatto: a tal proposito, il disturbo cutaneo è chiamato volgarmente "pelle di gallina".
Tale aspetto ruvido e puntiforme - tipico della cheratosi pilare - è dovuto alla formazione di papule cheratinizzate del diametro di 1-2 millimetri circa, generate dall'ostruzione degli orifizi follicolari a causa di tappi cheratinici.
La malattia non comporta nessuna conseguenza maligna; l'unico problema è associato all'estetica e al disguido psicologico dello stesso, seppur blando.
Trattamento
Le sostanze cheratolitiche (es. urea, glicole propilenico) e i saponi abrasivi possono alleggerire il disturbo; le industrie cosmetiche e farmaceutiche propongono prodotti idratanti, vaselina salicilica, lozioni tamponate con isotretinoina od acido lattico. Anche i gel ad applicazione topica con acido salicilico al 5-6% rappresentano possibili soluzioni; è consigliato anche l'utilizzo del guanto di crine per creare un'abrasione blanda a livello della cute.

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Le cure e i trattamenti, tuttavia, non risolvono completamente il disturbo della cheratosi pilare, ma lo alleviano solo temporaneamente. Difatti, in linea di massima, la cheratosi pilare tende a recidivare dopo qualche settimana dal termine del trattamento.
Tipi di Cheratosi Pilare
La cheratosi pilare non è certo un problema patologico grave, ma decisamente poco gradito e poco piacevole dal punto di vista estetico.
Tuttavia, sinora abbiamo analizzato la forma più semplice e meno grave di cheratosi pilare, anche se ne esistono alcuni sottotipi maggiormente aggressivi, seppur molto rari: tra tutti si ricorda la cheratosi pilare rossa atrofizzante, l'atrofodermia vermicolata, la cheratosi follicolare spinulosa decalvante di Siemens e la cheratosi pilare acquisita sintomatica.
Cheratosi Pilare Rossa Atrofizzante
In questo particolare tipo di cheratosi sono interessate le guance e le aree auricolari: la superficie appare eritematosa ed arrossata a causa dell'ipercheratosi dei follicoli. Nel maschio adulto, la barba e le sopracciglia sono quasi del tutto assenti, o comunque non appaiono fitte, né folte.
Una variante della cheratosi pilare rossa atrofizzante è costituita dall'uleritema ofriogenes (Ulerythema ophryogenes). Questa variante si manifesta in età infantile sotto forma di papule cheratosiche rosse che compaiono in corrispondenza del sopracciglio, cui consegue la perdita dei peli normalmente presenti in quest'area. Tale disturbo può poi estendersi anche ad altre parti del viso, portando a irritazione e alla formazione di cicatrici puntiformi.
Purtroppo non esistono terapie efficienti per l'eliminazione della cheratosi pilare rossa atrofizzante.
Atrofodermia Vermicolata
L'atrofodermia vermicolata rappresenta una rarissima forma di cheratosi pilare che si manifesta soprattutto a livello delle guance. Le papule ipercheratosiche tipiche del disturbo si caratterizzano per il fatto che, una volta guarite, danno origine a cicatrici atrofiche.
Cheratosi Follicolare Spinulosa Decalvante di Siemens
Questa variante della cheratosi pilare rappresenta un'ittiosi follicolare (o cheratosi follicolare) rara. Sono interessati i capelli e le ciglia: i capelli subiscono un'involuzione (alopecia cicatriziale diffusa), così come le ciglia, che si trasformano in spine cornee che provocano congiuntiviti cheratosiche croniche abbinate a fotofobia e blefarite. Non esistono terapie utili alla risoluzione completa del disturbo e la cheratosi follicolare di Siemens non tende a regredire spontaneamente.
Cheratosi Pilare Acquisita Sintomatica
Rappresenta una cheratosi che si manifesta in molte dermatosi degenerative di tipo infiammatorio. Ad esempio: follicoliti perforanti, lichen planus pilaris spinulosico (sindrome di Lassuer-Piccardi-Graaham-Little), dermatomiosite di tipo Wong (colpisce i muscoli pilari), elaioconiosi (acni tossiche) e cheratosi pilare dell'insufficienza renale cronica.
Riassunto
Per fissare i concetti…
Malattia |
Cheratosi pilare: è un'alterazione della cheratinizzazione a livello dei follicoli piliferi con papule cheratinizzate. |
Incidenza |
Si manifesta indifferentemente in adulti e bambini di qualsiasi sesso ed etnia. Tuttavia, le aree in cui il disturbo si presenta sono differenti:
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Manifestazione aree colpite |
Zone ruvide al tatto e puntiformi, granulari e palpabili. |
Conseguenze |
Nessun effetto patologico grave (unici problemi di natura estetica). |
Causa |
Malattia genetica a trasmissione autosomica dominante. |
Possibile rimedio |
Esposizione solare: attenua il disturbo. |
Trattamento |
Creme con sostanze cheratolitiche (urea, glicole propilenico), prodotti idratanti, vaselina salicilica, lozioni tamponate con isotretinoina od acido lattico; i gel ad applicazione topica con acido salicilico al 5-6%. |
Varianti |
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