Carbamazepina: a cosa serve, meccanismo d'azione, effetti collaterali

Carbamazepina: a cosa serve, meccanismo d'azione, effetti collaterali
Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. A cosa serve
  3. Avvertenze e precauzioni
  4. Interazioni
  5. Effetti collaterali
  6. Come agisce
  7. Dosaggio e modo d'uso
  8. Gravidanza e allattamento
  9. Controindicazioni

Generalità

Che cos'è la Carbamazepina e caratteristiche generali

La carbamazepina è un principio attivo dotato di attività anticonvulsivante.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/10/26/carbamazepina-struttura-orig.jpeg Redazione
Carbamazepina - Struttura Chimica

Approvata per la prima volta dalla FDA (Food and Drug Administration) degli Stati Uniti nel 1968, la carbamazepina trova impiego ancora oggi nel trattamento delle crisi epilettiche, ma anche nel trattamento delle nevralgie del trigemino (azione antidolorifica) e di disturbi psichiatrici quali le manie (attività antimaniacale).

Per poter espletare la sua azione, la carbamazepina deve essere assunta per via orale e, agli opportuni dosaggi, può essere utilizzata anche nei bambini.

Dal punto di vista chimico, la carbamazepina è una dibenzoazepina (imminostilbene).

Esempi di medicinali contenenti Carbamazepina

  • Carbamazepina EG®
  • Carbamazepina Zentiva®
  • Tegretol®

A cosa serve

Indicazioni terapeutiche della Carbamazepina: quando si usa?

L'utilizzo della carbamazepina è indicato per il trattamento di:

  • Epilessia psicomotoria o temporale, crisi generalizzate tonico-cloniche, crisi focali e forme miste (pazienti adulti e pediatrici);
  • Nevralgie essenziali del trigemino (pazienti adulti);
  • Stati di mania (pazienti adulti).

Nota Bene

La carbamazepina non è efficace nel trattamento di forme epilettiche quali il piccolo male e gli attacchi mioclonici.

Avvertenze e precauzioni

Cosa è bene sapere prima di utilizzare la Carbamazepina

Prima di iniziare il trattamento con carbamazepina, è necessario informare il medico qualora ci si trovi in una o più delle seguenti condizioni:

Lo sapevi che…

Individui di origine cinese, tailandese, giapponese, caucasica, ispanica, originari dell'India meridionale, di discendenza araba o discendenti da popolazioni indigene americane sono esposti a un elevato rischio di sviluppare reazioni cutanee gravi in seguito all'assunzione di carbamazepina. Pertanto, qualora si appartenga a qualcuno dei suddetti gruppi etnici o si abbiano discendenze al loro interno, è necessario comunicarlo al medico prima di intraprendere il trattamento a base di carbamazepina.

Ad ogni modo, a scopo precauzionale, prima di assumere medicinali a base di carbamazepina, è sempre opportuno parlare al medico delle proprie condizioni di salute e informarlo dell'eventuale presenza di qualsivoglia tipo di disturbo o malattia.

Inoltre, si ricorda che durante il trattamento con carbamazepina, è necessario informare subito il medico se si verifica qualcuna delle seguenti condizioni:

  • Comparsa di gravi reazioni cutanee;
  • Comparsa di pensieri suicidi;
  • Comparsa di sintomi come tachicardia, nausea o vomito e difficoltà respiratorie, poiché potrebbe significare che il dosaggio di carbamazepina somministrato è eccessivamente elevato.

Infine, si segnala che durante il trattamento con carbamazepina, il medico sottoporrà il paziente a regolari esami del sangue e delle urine.

Nota Bene

La somministrazione di carbamazepina può alterare la capacità di guidare veicoli e/o di utilizzare macchinari. Pertanto, simili attività andrebbero evitate durante la terapia con questo principio attivo.

Interazioni

Interazioni farmacologiche fra la Carbamazepina e altri farmaci

La carbamazepina può dare origine a numerosissime interazioni farmacologiche, influenzando l'attività di altri farmaci; così come molti farmaci possono influenzare l'azione della stessa carbamazepina. Per questo motivo, è necessario informare il medico se si stanno assumendo, o se sono stati recentemente assunti, farmaci quali:

In qualsiasi caso, prima di iniziare la terapia a base di carbamazepina, è necessario informare il medico o il farmacista se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non riportati sopra - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.

Per maggiori informazioni circa le interazioni fra la carbamazepina e gli altri farmaci, si consiglia l'attenta lettura del foglietto illustrativo della specialità medicinale che si deve utilizzare.

Assunzione di Carbamazepina con cibi e bevande

Durante il trattamento con carbamazepina non si dovrebbero assumere:

  • Succo di pompelmo, in quanto può aumentare gli effetti della carbamazepina;
  • Alcolici, poiché la carbamazepina riduce la tollerabilità all'alcol etilico in essi contenuto.

Effetti collaterali

Quali sono gli effetti indesiderati che la Carbamazepina può causare?

La carbamazepina può causare diversi effetti collaterali, anche se non tutti i pazienti li manifestano, o li manifestano nello stesso modo. Difatti, ciascuna persona risponde in maniera soggettiva alla somministrazione del principio attivo in questione. Ad ogni modo, di seguito verranno riportati alcuni dei principali effetti indesiderati che possono manifestarsi durante il trattamento con carbamazepina. Per informazioni più dettagliate, si consiglia la lettura del foglietto illustrativo della specialità medicinale prescritta dal medico e che si deve utilizzare.

Disturbi del sangue

Durante il trattamento con carbamazepina potrebbero insorgere leucopenia, trombocitopenia, leucocitosi e linfadenopatia.

Disturbi del sistema nervoso

La terapia a base di carbamazepina potrebbe favorire la comparsa di:

 Disturbi psichiatrici

Nel corso del trattamento con carbamazepina potrebbero manifestarsi disturbi psichiatrici come:

Patologie cardiovascolari

Durante l'assunzione di carbamazepina potrebbero insorgere effetti collaterali a carico del sistema cardiovascolare, quali:

Patologie gastrointestinali

La somministrazione orale di carbamazepina può causare:

Disturbi dell'orecchio e del labirinto

 Il trattamento con carbamazepina può causare disturbi all'orecchio, quali:

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

La terapia con carbamazepina potrebbe favorire la comparsa di:

Altri effetti collaterali

Altri effetti collaterali che possono manifestarsi durante il trattamento con carbamazepina, sono:

Sovradosaggio da Carbamazepina

In caso di sovradosaggio da carbamazepina possono manifestarsi molteplici sintomi, alcuni dei quali anche molto gravi. Fra questi, ne ricordiamo alcuni:

Il trattamento del sovradosaggio prevede l'ospedalizzazione del paziente. Benché non esistano antidoti specifici, è comunque possibile eseguire una lavanda gastrica e somministrare carbone attivo. Il paziente riceverà, inoltre, tutti i trattamenti di supporto necessari.

Vista la gravità della sintomatologia, in caso di assunzione - accertata o presunta - di dosi eccessive di carbamazepina, è necessario contattare immediatamente i soccorsi sanitari (chiamare il 118) o recarsi nel più vicino pronto soccorso portando con sé la confezione del medicinale assunto.

Come agisce

Meccanismo d'azione della Carbamazepina: come funziona?

La carbamazepina viene utilizzata in terapia per il trattamento di disturbi completamente diversi l'uno dall'altro. Questo è possibile perché tale principio attivo è capace di espletare differenti funzioni a livello centrale.

Attività antiepilettica

L'attività antiepilettica della carbamazepina sembra essere imputabile al blocco dei canali del sodio voltaggio-dipendenti effettuato mediante l'interazione con la subunità alfa degli stessi. Grazie a tale blocco si assiste all'inibizione delle scariche neuronali ripetute e alla riduzione della propagazione sinaptica degli impulsi eccitatori. Oltre a questo, la carbamazepina è altresì in grado di stabilizzare le membrane nervose ipereccitate e di ridurre il rilascio di glutammato (uno dei neurotrasmettitori eccitatori presenti nel sistema nervoso centrale).

Attività antimaniacale

La capacità della carbamazepina di contrastare gli episodi di mania è, con molta probabilità, riconducibile all'inibizione del turnover della dopamina e della noradrenalina che il principio attivo in questione è in grado di esercitare.

Attività antidolorifica

Il meccanismo d'azione grazie al quale la carbamazepina riesce a contrastare le nevralgie del trigemino, purtroppo, non è ancora noto. Nonostante ciò, la sua efficacia è comprovata da numerosi studi e dalla stessa pratica clinica.

Dosaggio e modo d'uso

Come si somministra la Carbamazepina?

Come accennato, per poter svolgere la sua azione terapeutica, la carbamazepina deve essere somministrata per via orale. Per questo motivo, il farmaco viene formulato in compresse o sciroppo (quest'ultima forma farmaceutica è indicata per i bambini).

Le compresse devono essere deglutite intere con un po' d'acqua, mentre lo sciroppo deve essere bevuto tal quale.

Solitamente, la carbamazepina può essere assunta indifferentemente prima o dopo i pasti, tuttavia, è bene attenersi sempre alle indicazioni fornite dal medico.

La posologia di carbamazepina deve essere stabilita dalla suddetta figura sanitaria per ciascun paziente in funzione di diversi fattori, quali: età, peso corporeo, disturbo che si deve trattare e risposta dello stesso paziente alla terapia.

Pazienti anziani e pazienti sensibili

Nei pazienti anziani e nei pazienti particolarmente sensibili, il medico può decidere di ridurre le dosi di carbamazepina abitualmente somministrate.

Gravidanza e allattamento

La Carbamazepina può essere utilizzata durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?

L'assunzione di carbamazepina durante la gravidanza può produrre effetti negativi sulla salute del feto, poiché lo espone ad un elevato rischio di sviluppare malformazioni come il labbro leporino o malformazioni a carico di cuore e sistema vascolare. Pertanto, l'uso del principio attivo è generalmente controindicato durante la gestazione, eccezion fatta per il caso in cui il medico non lo ritenga assolutamente necessario per salvaguardare la vita della donna.

Poiché la carbamazepina viene escreta nel latte materno, le madri che allattano al seno devono necessariamente informare il medico della loro condizione prima di iniziare il trattamento con il principio attivo in questione. Tuttavia, anche in questo caso, l'uso della carbamazepina risulta generalmente controindicato, a meno che il medico non lo ritenga assolutamente necessario.

Nota Bene

La carbamazepina può ridurre l'efficacia dei contraccettivi orali. Pertanto, durante il trattamento con questo principio attivo, si consiglia di ricorrere all'uso di metodi di contraccezione alternativi (ad esempio, profilattico). Per qualsiasi dubbio, è necessario rivolgersi al medico o al proprio ginecologo.

Controindicazioni

Quando la Carbamazepina NON deve essere utilizzata

La carbamazepina NON deve essere utilizzata in presenza di una o più delle seguenti condizioni:

  • Ipersensibilità nota alla stessa carbamazepina o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella specialità medicinale che si deve utilizzare;
  • Ipersensibilità nota ad altri medicinali aventi struttura chimica analoga a quella della carbamazepina (come, ad esempio, gli antidepressivi triciclici);
  • Presenza di blocco atrio-ventricolare;
  • Presenza di depressione del midollo osseo o alterata produzione delle cellule del sangue;
  • Presenza di porfirie epatiche;
  • Terapia con inibitori delle monoammino ossidasi (IMAO);
  • Gravidanza e allattamento al seno.

NOTA BENE

In questo articolo si è cercato di riassumere le principali caratteristiche dei medicinali contenenti carbamazepina. Tuttavia, per informazioni più specifiche e dettagliate, si rimanda al consulto del foglietto illustrativo del prodotto che si deve utilizzare.

In caso di dubbi, rivolgersi al medico.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista