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Capelli: struttura, crescita, cura e disturbi associati

Capelli: struttura, crescita, cura e disturbi associati
Ultima modifica 12.02.2024
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INDICE
  1. Cosa sono i capelli
  2. Struttura del capello
  3. Composizione dei capelli
  4. Crescita
  5. Colore e forma dei capelli
  6. Come e perché prendersi cura dei capelli
  7. Problemi dei capelli

Cosa sono i capelli

Quando si parla di capelli ci si riferisce a quei peli che rivestono la parte superiore e posteriore della testa (ossia, che rivestono il cuoio capelluto).

Insieme ai "peli comuni" presenti su altre aree corporee, alle unghie e ad alcuni tipi di ghiandole (sebacee, apocrine ed eccrine), i capelli appartengono al gruppo degli annessi cutanei.

Si tratta di una parte del corpo che, fin dall'antichità, ha assunto notevoli significati: il modo di portare e acconciare i capelli, infatti, ha sempre avuto un ruolo sociale e comunicativo. Basti pensare, ad esempio, che in alcune epoche l'acconciatura dei capelli definiva il grado civile di un individuo o l'appartenenza a determinati gruppi (anche religiosi) o categorie.

Naturalmente, in questo articolo non ci occuperemo di questo significato attribuito ai capelli, ma cercheremo di spiegarne la struttura, la modalità con cui crescono, come prendersene cura e quali sono i disturbi o le malattie che possono colpirli.

Capelli copertina Shutterstock

Struttura del capello

La struttura dei capelli è analoga a quella degli altri peli che ricoprono la superficie corporea. Guardando il capello nella sua lunghezza è possibile distinguere:

  • Il fusto, ossia quella parte visibile che fuoriesce dalla cute;
  • La radice, ossia quella parte del capello che si trova nella cute e che ne raggiunge gli strati più profondi.

La parte di capello intradermica è accolta nel follicolo pilifero, una particolare struttura della pelle la cui parte più profonda raggiunge il derma. All'intero del follicolo, il pelo è avvolto da una guaina epiteliale interna a sua volta circondata da una guaina epiteliale esterna.

Nel follicolo pilifero - partendo dall'alto verso la parte più interna della cute - è possibile distinguere quattro regioni: l'infundibulo, l'istmo, la regione soprabulbare e il bulbo pilifero. Alla base del bulbo sono presenti le cosiddette cellule della matrice del pelo, responsabili della crescita del pelo o del capello. A questo livello è altresì presente la papilla dermica, una struttura contenente vasi sanguigni, vasi linfatici e strutture nervose il cui compito è quello di provvedere al nutrimento, al sostentamento e al controllo delle cellule della matrice del pelo.

Al follicolo pilifero sono collegati la ghiandola sebacea e il muscolo erettore del pelo (o muscolo piloerettore).

Lo sai che…

Il complesso che comprende il capello, il follicolo pilifero, la ghiandola sebacea e il muscolo pilo erettore prende il nome di follicolo pilo-sebaceo.

Capelli struttura Shutterstock

Sezione trasversale del capello

Analizzando i capelli o i peli nella loro sezione trasversale, invece, è possibile distinguere tre "strati" distinti:

  • La cuticola: si tratta della parte più esterna del capello, è formata da uno strato di lamelle appiattite che rappresentano ciò che avanza delle cellule del bulbo pilifero dopo la loro morte. Tali lamelle sono disposte in maniera simile alle tegole di un tetto, come delle piccole scaglie che forniscono protezione alle parti più interne del fusto. È proprio il modo in cui queste scaglie si dispongono a determinare l'aspetto dei capelli: quando queste sono "chiuse", disposte ordinatamente lungo il fusto, esse riflettono la luce in maniera tale da restituire l'effetto "capello lucido"; al contrario, se sono "aperte", sollevate o disposte in maniera non ordinata, i capelli assumono un aspetto opaco o spento. L'apertura o la chiusura delle scaglie che costituiscono la cuticola è sensibile ai valori di pH: un pH acido tende a far chiudere le scaglie, mentre un pH basico tende ad aprirle.
  • La porzione corticale o corteccia: è la parte intermedia del capello costituita da cellule morte appiattite (cellule cheratinizzate), disposte verticalmente e in file parallele e contenenti i pigmenti che determinano il colore del capello. La corteccia aiuta a conferire proprietà meccaniche e resistenza al capello.
  • Il midollo: si tratta della parte centrale del capello, è costituita da cellule più grandi rispetto agli altri strati del capello, ma sempre cheratinizzate. Fra queste cellule sono presenti spazi interstiziali vuoti, generalmente ripieni d'aria (curiosità: questi spazi possono influire sulla tonalità di colore dei capelli). Il midollo è presente non solo nei capelli, ma anche nei peli "comuni"; tuttavia non lo si trova in quelli più sottili.

Composizione dei capelli

Cheratina

La cheratina è la proteina che rappresenta il principale costituente dei capelli, dei peli e delle unghie.

Nei vertebrati - quindi nell'uomo - è presente l'α-cheratina, una proteina strutturale fibrosa costituita da diversi amminoacidi e particolarmente ricca di alanina, leucina, arginina e cisteina. La struttura dell'α-cheratina è elicoidale, più precisamente, si tratta di un'α-elica destrorsa che si lega ad un'altra α-elica a formare una struttura elicoidale sinistrorsa (dimeri). I dimeri si uniscono poi ad altri dimeri per formare un protofilamento. Due protofilamenti si uniscono a loro volta per formare una protofibrilla. Le protofibrille si aggregano a formare microfibrille che andranno poi ad unirsi, cementate le une alle altre da una matrice amorfa ad alto contenuto di zolfo, per formare la macrofibrille.

Altri componenti

Benché la cheratina sia il principale costituente dei capelli, essa non rappresenta l'unico componente. Difatti, rientrano nella composizione del capello anche:

Crescita

Fasi di crescita dei capelli

Prima di addentrarci nella descrizione delle diverse fasi di crescita dei peli che rivestono il capo, facciamo una piccola precisazione.

Come tutti certamente avranno notato, il nostro corpo - ad eccezione di alcune zone (palmi di mani e piedi, labbra e una parte dei genitali esterni) - è ricoperto da peli che, sebbene possiedano la medesima struttura, crescono in maniera differente.

Più precisamente, è possibile distinguere:

  • Peli a crescita limitata: sono peli che dopo una breve fase di crescita cadono per essere sostituiti da nuovi peli. Esempi di peli di questo tipo sono quelli che costituiscono ciglia e sopracciglia, i peli ascellari e quelli pubici.
  • Peli a crescita prolungata: presentano una fase di crescita maggiore rispetto a quelli sopra menzionati che permette loro di raggiungere lunghezze più importanti. Sono peli di questo tipo quelli che costituiscono i capelli e la barba.

Ad ogni modo, nonostante la sopra citata differenza, la crescita di peli e capelli ai articola nelle seguenti fasi:

  • Fase anagen: è la fase di crescita del capello vera e propria. Le cellule presenti alla base del follicolo pilifero sono in continua divisione, inducendo l'allungamento del capello di circa 1 cm al mese. La fase di anagen può avere una durata compresa fra i 2 e i 7 anni circa e varia da persona a persona. Più la fase di anagen è protratta nel tempo, maggiori lunghezze potranno raggiungere i capelli.
  • Fase catagen: è la fase subito successiva all'anagen, la cui durata è però nettamente inferiore. Difatti, generalmente, il catagen dura solo alcuni giorni. È una fase di involuzione in cui si assiste a un cambiamento nella conformazione del follicolo pilifero che si porta via via verso gli strati più esterni, perdendo la connessione con la papilla dermica.
  • Fase telogen: in questa fase vi è il blocco totale della divisione cellulare, il capello è privato del suo ancoraggio alla cute, benché sia ancora all'interno del follicolo pilifero.
  • Fase esogen: è la fase finale in cui si assiste alla caduta vera e propria del capello. L'ultima fase prima dell'inizio di un nuovo ciclo.
Capelli crescita Shutterstock

Perché i capelli crescono in maniera diversa?

L'entità della crescita dei capelli e la velocità con cui ciò avviene possono variare da un individuo all'altro. Ci sono persone che presentano una fase anagen più corta e altre una fase anagen più lunga. Come già detto, in quest'ultimo caso i capelli saranno in grado di raggiungere lunghezze maggiori. Il controllo di questi processi risiede nel nostro materiale genetico. In altri termini, è il DNA a "decidere" quando interrompere l'anagen per dare il via alle fasi successive, determinando in questo modo anche la durata del ciclo di vita del capello.

Questo è il motivo per cui in persone diverse, peli e capelli tendono a crescere con velocità e in misure differenti.

Colore e forma dei capelli

Colore dei capelli: da cosa dipende?

Il colore dei capelli è determinato dai pigmenti presenti nella corteccia di cui abbiamo parlato nei capitoli precedenti.

Più precisamente, il pigmento responsabile della colorazione del capello è il medesimo responsabile della colorazione della pelle: la melanina. Entrando nel dettaglio, sono due le forme di melanina coinvolte: l'eumelanina (un pigmento molto scuro) e la feomelanina (un pigmento di colore rosso-giallastro). La diversa combinazione, concentrazione e disposizione dei due pigmenti all'interno del capello ne determina il colore.

Cosa determina la forma dei capelli?

La forma dei capelli (lisci, mossi, ricci) è collegata alla forma dei follicoli piliferi e alla loro disposizione. Queste variazioni di forma e disposizione del follicolo pilifero si riflettono anche su variazioni nella forma della sezione trasversale del fusto del capello. Difatti, nelle popolazioni di origine caucasica la sezione del capello tende ad essere ovale; nelle popolazioni asiatiche la sezione tende ad essere tonda, mentre nelle popolazioni di etnia nera la sezione tende ad essere piatta.

Come e perché prendersi cura dei capelli

Ad eccezione del bulbo in cui avviene la divisione cellulare che consente la crescita dei capelli, le cellule costituenti questo annesso cutaneo sono morte, ovvero sono cellule non vitali, cheratinizzate e prive di attività buiologica.

Anche se il capello, e in particolare il fusto, è morto, questo non significa che non ci si debba prendere cura della propria chioma. Per altro, come accennato all'inizio del capitolo, i capelli assumono un significato particolare in ambito sociale e comunicativo ed è ormai assodato che una chioma luminosa e "in ordine" venga spesso intesa come sinonimo di buona salute, oltre che di bellezza.

A questo proposito, tuttavia, è opportuno precisare che "stressare" quotidianamente i propri capelli con trattamenti (chimici e fisici) spesso aggressivi e non idonei, magari per ottenere determinati tipi di acconciature e look, può essere del tutto controproducente e portare a danni difficilmente riparabili.

Proprio alla luce del fatto che il capello è costituito da cellule morte, una volta che la sua struttura è danneggiata, non è possibile porvi rimedio in quanto non vi è un'attività vitale che ne consente la rigenerazione. È pur vero che esistono cosmetici per capelli appositamente ideati e formulati per contribuire a proteggere la chioma o a permetterne la conservazione in un buono stato, ma la struttura del capello non può essere rigenerata con l'uso di cosmetici.

Di seguito quindi, verranno riportati alcuni consigli utili per preservare il danneggiamento dei capelli:

  • Prestare attenzione al lavaggio: partiamo subito con il dire che la credenza secondo cui più i capelli vengono lavati e maggiormente si "rovinano" non è vera. La probabilità che i capelli possano danneggiarsi non è connessa alla frequenza del lavaggio, ma dipende da come questo viene effettuato. Potrebbe sembrare ovvio, ma quando si lavano i capelli è opportuno non esercitare un'eccessiva frizione, bensì una sorta di massaggio da fare con i polpastrelli delle dita (e non con le unghie!) affinché lo shampoo possa detergere la cute e i capelli, ma in maniera delicata.
  • Dopo il lavaggio, fare attenzione allo spazzolamento: quando i capelli sono bagnati tendono ad essere più delicati e più suscettibili alla rottura, pertanto, lo spazzolamento deve avvenire con dolcezza.
  • Attenti ai nodi e a come scioglierli: è molto comune, in presenza di nodi nei capelli, utilizzare pettini e spazzole che vengono ripassati più e più volte sul groviglio nel tentativo di districare il nodo. Il risultato di questa operazione, tuttavia, è quasi sempre lo scioglimento del nodo sì, ma dovuto alla rottura dei capelli. I nodi nei capelli, pertanto, andrebbero districati a mano, magari utilizzando un po' di balsamo per aiutarsi, ma non con la spazzola o con il pettine.
  • Evitare di utilizzare quotidianamente piastre, ferri e trattamenti che espongono il capello a temperature elevate: il calore, infatti, può alterare irrimediabilmente la struttura dei capelli portandoli alla rottura.
  • Attenzione alle decolorazioni: la decolorazione è un processo chimico che può alterare la struttura del capello, danneggiandolo irrimediabilmente.
Per approfondire: C'è davvero un giorno migliore per tagliare i capelli?

Problemi dei capelli

Disturbi e malattie associate ai capelli e al cuoio capelluto

Quando si parla di disturbi associati ai capelli il pensiero va immediatamente alla caduta o perdita dei capelli e all'alopecia. Con quest'ultimo termine, solitamente, si definisce la perdita di peli o capelli in un'area corporea in cui questi sono di norma presenti.

Le cause possono essere molteplici, così come sono diverse le tipologie di alopecia che possono colpire una persona. Fra queste ricordiamo:

Altri disturbi e patologie che spesso vengono associate ai capelli, ma che, di fatto, interessano più che altro il cuoio capelluto sono:

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Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista