BLS e BLS-D: Cosa Sono? A Cosa Servono e Come si Praticano

BLS e BLS-D: Cosa Sono? A Cosa Servono e Come si Praticano
Ultima modifica 14.04.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa Sono
  3. A Cosa Servono
  4. Corsi BLS e BLS-D
  5. Catena della Sopravvivenza
  6. Come si Praticano
  7. Importanza e Aspetti Legali

Generalità

Il BLS e il BLS-D sono protocolli comprendenti una sequenza di azioni e manovre di primo soccorso da attuare in situazioni di emergenza e, in particolare, in caso di arresto respiratorio e/o cardiaco.

Morte cardiaca improvvisa 1 Shutterstock

I protocolli BLS e BLS-D possono essere messi in pratica sia da operatori sanitari che da operatori non sanitari, purché abbiano seguito gli appositi corsi tenuti da medici e operatori qualificati per conto dell'Italian Resuscitation Council (IRC).

Nel corso di quest'articolo, si prenderanno in considerazione i protocolli BLS e BLS-D per operatori non sanitari.

Cosa Sono

Cosa Sono il BLS e il BLS-D per Operatori Non Sanitari?

BLS è l'acronimo di Basic Life Support (Supporto di Base delle Funzioni Vitali); mentre con l'acronimo BLS-D - Basic Life Support and Defibrillation (Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione) - ci si riferisce al protocollo BLS che prevede l'uso del defibrillatore, normalmente semiautomatico esterno.

BLS e BLS-D sono protocolli che prevedono una sequenza di azioni ben definita che dovrebbe essere messa in atto quando si assiste alla perdita di coscienza di una persona che si presume possa essere stata colpita da morte cardiaca improvvisa o da altri disturbi in grado di portare all'arresto respiratorio e all'arresto cardiaco.

Per approfondire: Morte Cardiaca Improvvisa

A Cosa Servono

A Cosa Servono il BLS e il BLS-D per Operatori Non Sanitari?

L'insieme delle manovre previste dai protocolli BLS e BLS-D serve per incrementare la possibilità di sopravvivenza dell'individuo colpito da morte cardiaca improvvisa o da disturbi che portano ad arresto cardiorespiratorio.

In particolare, lo scopo principale delle manovre di primo soccorso comprese nei protocolli BLS e BLS-D (rianimazione cardiopolmonare) è quello di preservare le cellule dell'intero organismo - in particolar modo quelle del cervello - dalla morte provocata dall'assenza di ossigeno. Nel momento in cui la respirazione e la circolazione sanguigna si arrestano, infatti, i tessuti dell'organismo non ricevono più l'ossigeno - elemento di fondamentale importanza per la loro sopravvivenza - iniziando così un processo di morte cellulare. Una volta che questo processo inizia, le possibilità di sopravvivere così come le possibilità di un eventuale recupero in assenza di danni, in particolar modo a livello cerebrale, diminuiscono notevolmente.

Lo sapevi che…

In caso di arresto cardiaco, le probabilità di sopravvivenza dell'individuo diminuiscono del 10% ogni minuto se non s'intervene prontamente con manovre di primo soccorso e, nello specifico, con la rianimazione cardiopolmonare.

Tuttavia, è doveroso precisare che, anche se si attivano i protocolli BLS e BLS-D, purtroppo, non sempre la sopravvivenza dell'individuo è garantita.

Corsi BLS e BLS-D

Corsi BLS e BLS-D per Operatori Non Sanitari

Gli individui colpiti da morte cardiaca improvvisa o da altri disturbi che possono provocare arresto respiratorio e/o arresto cardiaco possiedono basse probabilità di sopravvivenza in assenza di un pronto intervento. Al contrario, se s'interviene in maniera tempestiva con poche e semplici manovre di primo soccorso, la possibilità di sopravvivenza, così come la possibilità di recupero senza danni cerebrali, aumentano considerevolmente.

BLS 1 Shutterstock

Per garantire un adeguato e tempestivo intervento anche in assenza di medici od operatori sanitari addestrati, l'Italian Resusitation Council propone i cosiddetti corsi di BLS e BLS-D per operatori non sanitari. Tali corsi prevedono una parte teorica e una parte pratica, nell'ambito della quale ci si può esercitare con l'esecuzione delle manovre di primo soccorso su appositi manichini, naturalmente, sotto la supervisione degli istruttori che tengono il corso.

Obiettivi dei Corsi

L'obiettivo dei corsi BLS e BLS-D è quello di formare i cittadini "comuni" per consentire loro di mettere in pratica manovre di primo soccorso che potrebbero salvare la vita a coloro che vengono colpiti da morte cardiaca improvvisa o da disturbi che portano ad arresto respiratorio e arresto cardiaco.

Curiosità

I cittadini "comuni", ossia gli operatori non sanitari, vengono spesso definiti come operatori o soccorritori laici.

Nel corso BLS-D è previsto anche l'apprendimento delle nozioni di base per l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), ormai diffusi in molti luoghi pubblici (in particolare, nelle grandi città) e all'interno di palestre, piscine, scuole, campi sportivi, locali, stazioni, aeroporti, ecc.

BLS 2 Shutterstock

Nell'ambito di entrambi i suddetti corsi, vengono fornite le informazioni necessarie alla messa in pratica delle manovre di primo soccorso e di defibrillazione su individui adulti, con accenni sulle manovre di primo soccorso da effettuare su individui in età pediatrica (BLS e BLS-D pediatrico).

Allo stesso tempo, vengono fornite indicazioni anche sulle manovre da eseguire in caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo sia negli adulti che nei bambini. A tal proposito, per maggiori informazioni, si consiglia la lettura degli articoli dedicati: Manovre di Disostruzione Pediatrica e Manovra di Heimlich.

Catena della Sopravvivenza

BLS e BLS-D nella Catena della Sopravvivenza

La catena della sopravvivenza consiste in una serie di azioni che devono essere seguite in maniera rapida e ordinata al fine di incrementare le possibilità di sopravvivenza e/o di recupero senza danni cerebrali di un individuo colpito da arresto cardiaco e respiratorio.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2019/01/09/bls-e-bls-d-catena-della-sopravvivenza-orig.jpeg Shutterstock

Il termine "catena" viene utilizzato per sottolineare l'importanza delle azioni che devono essere compiute in sequenza: l'esecuzione dell'azione precedente aumenta la probabilità di successo dell'azione successiva, quindi della sopravvivenza dell'individuo, obiettivo ultimo di tale catena e delle sequenze BLS e BLS-D.

Entrando più nel dettaglio, la catena della sopravvivenza è costituita da quattro anelli che possono essere così descritti:

  • Primo anello: riconoscimento precoce e chiamata di auto per prevenire l'arresto cardiaco. In questa fase, il soccorritore deve innanzitutto:
    • Valutare la sicurezza dell'ambiente circostante prima di intervenire (ad esempio, presenza di fumo, gas tossici, corrente elettrica, ecc.);
    •  Dopo aver valutato la sicurezza, riconoscere l'arresto cardiaco: una persona in arresto cardiaco non è cosciente, non respira - o comunque non respira normalmente - e non ha circolo;
    • Dopo aver valutato lo stato dell'individuo che necessita aiuto, contattare immediatamente i soccorsi sanitari chiamando il 118.

Lo sapevi che…

La valutazione dello stato di coscienza dell'individuo è fondamentale per fornire le giuste informazioni all'operatore del 118 che risponderà alla chiamata. Difatti, in questo modo, esso potrà gestire al meglio la richiesta d'aiuto indirizzando i soccorsi sul luogo dell'evento, restando in linea per guidare il soccorritore nell'esecuzione corretta delle manovre di primo intervento.

  • Secondo anello: inizio della rianimazione cardiopolmonare (RCP) precoce per guadagnare tempo. L'inizio delle manovre di RCP è fondamentale per garantire un seppur minimo flusso di sangue all'interno dell'organismo. In questo modo, infatti, si consente il trasporto dell'ossigeno ai vari tessuti e, in particolare, al cervello.
  • Terzo anello: defibrillazione precoce per far ripartire il cuore. Chiaramente, questo anello è realizzabile solo se si è in grado di utilizzare un defibrillatore semiautomatico esterno (corso BLS-D), solo se vi è un defibrillatore a portata di mano o se si è con qualcuno che è in grado di procurarlo in tempi brevi. In caso contrario, non si deve interrompere la rianimazione cardiopolmonare per andare a cercarlo, ma dovrà essere continuata fino all'arrivo del 118.
  • Quarto anello: soccorso avanzato precoce e trattamento post-rianimatorio. Questo anello è di competenza esclusiva dei soccorritori sanitari e del personale medico e infermieristico adeguatamente formato.

I primi tre anelli della catena di sopravvivenza possono essere messi in pratica anche dagli operatori non sanitari che possiedono le conoscenze necessarie alla loro attuazione.

Come si Praticano

Come si effettua la Sequenza BLS e Come si effettua la Sequenza BLS-D?

BLS 3 Shutterstock

Sequenze BLS e BLS-D coincidono sostanzialmente con i primi tre anelli della sopra citata catena della sopravvivenza. Come accennato, tali anelli possono essere messi in pratica anche da personale non sanitario, purché abbia seguito gli appositi corsi organizzati dall'Italian Resuscitation Council (IRC) e sappia come intervenire in maniera adeguata.

Per semplificare il tutto, le principali azioni della sequenza BLS e BLS-D nell'adulto verranno riassunte nel sottostante elenco puntato; chiaramente, tutte le operazioni dovrebbero essere eseguite con una certa rapidità.

  • Valutazione della sicurezza dell'ambiente circostante.
  • Valutazione dello stato di coscienza dell'individuo scuotendolo delicatamente per le spalle e chiamandolo.
  • Valutazione della respirazione (normale, non normale o assente).
  • Chiamata al 118 durante la quale è necessario fornire informazioni in merito allo stato dell'individuo (cosciente, non cosciente, respira, non respira, ecc.).
  • Se l'individuo non è cosciente e non respira, o comunque respira male, Iniziare la rianimazione cardiopolmonare alternando 30 compressioni toraciche (massaggio cardiaco esterno - MCE) a 2 ventilazioni (respirazione bocca-bocca, o ancor meglio respirazione bocca-maschera - opzione da preferire quando non si conosce l'individuo soccorso). La frequenza delle compressioni toraciche deve essere di circa due al secondo (100-120 compressioni al minuto). Le ventilazioni devono avere una durata di circa un secondo ciascuna.

Nota Bene

In caso di trauma evidente (ad esempio, individuo che cade da una scala o da un ponteggio, individuo investito da un'auto, ecc.) - soprattutto se alla testa e al collo - la persona non va toccata, deve essere lasciata nella posizione in cui è stata trovata e la rianimazione cardiopolmonare non deve essere eseguita da personale non sanitario. Naturalmente, è necessario chiamare subito il 118.

  • La rianimazione cardiopolmonare dovrebbe essere continuata fino all'arrivo del defibrillatore, se disponibile, o fino all'arrivo del 118.

Per informazioni più dettagliate circa le azioni da seguire prima e durante l'RCP e per informazioni in merito all'RCP in età pediatrica si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato: Rianimazione CardioPolmonare - RCP.

  • Qualora sia disponibile il defibrillatore semiautomatico esterno e qualora si sia in grado di utilizzarlo, accendere lo strumento non appena è disponibile e seguire le istruzioni fornite dalla voce registrata.
Per approfondire: Defibrillatore

All'arrivo del 118, il soccorritore laico dovrà lasciare spazio agli operatori sanitari e allontanarsi dall'individuo soccorso. Quest'ultimo verrà preso in carico e trasportato in ospedale dove riceverà tutte le cure del caso.

Importanza e Aspetti Legali

Perché è Importante Conoscere i Protocolli BLS e BLS-D e Aspetti Legali

La conoscenza delle sequenze BLS e BLS-D può rivelarsi di estrema importanza qualora ci si trovi di fronte ad un individuo privo di coscienza con probabile arresto cardiaco e arresto respiratorio; pertanto, appare chiaro il motivo per cui è importante che anche gli operatori non sanitari siano in grado di praticare le manovre di supporto di base delle funzioni vitali.

Tuttavia, a questo proposito è bene precisare che, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in merito, gli operatori non sanitari non sono obbligati a intervenire, anche se possiedono le conoscenze necessarie per attuare le manovre di primo soccorso e hanno seguito i corsi BLS e BLS-D. In una situazione di emergenza, infatti, è plausibile che il soccorritore non sanitario si trovi in una situazione di panico e sia incapace di agire in qualsivoglia modo. Tuttavia, esso è tenuto a chiamare il 118.

Allo stesso tempo è bene ricordare che, sempre secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore (Gennaio 2019), se l'operatore non sanitario decide di intervenire e l'individuo non riesce a sopravvivere, il soccorritore laico non è ritenuto responsabile di tale evento.

Al contrario, per gli operatori sanitari vige l'obbligo d'intervento e di messa in pratica delle sequenze BLS e BLS-D (se il defibrillatore è disponibile) qualora si rendano necessarie.

Nota Bene

È bene precisare che le informazioni qui riportate hanno solo fine illustrativo e non si sostituiscono alle nozioni trasmesse durante i corsi di BLS e BLS-D per operatori non sanitari tenuti da medici e professionisti del settore.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista