Aloe succo: effetti collaterali
Ultima modifica 08.04.2021
INDICE
  1. Aloe: introduzione
  2. Proprietà Lassative
  3. Aloe succo e Farmaci
  4. Controindicazioni d'uso

Aloe: introduzione

Pur vantando proprietà straordinarie, l'aloe, come tutte le piante, non è immune da possibili effetti collaterali.

Studiando l'etimologia del termine, ci si accorge che Aloe deriva dal greco àls-alòs, cioè "sale", probabilmente perché il suo sapore amaro rievoca quello dell'acqua marina. Questa definizione calza a pennello per comprendere che l'aloe rientra a pieno titolo nella categoria delle droghe ad amari.

Proprietà Lassative

L'aloe succo rappresenta un purgante antrachinonico: tra tutte le droghe ad antrachinoni, che esercitano la medesima azione lassativa (come cassia, rabarbaro e senna), l'aloe è indubbiamente la più potente, data l'azione altamente irritante. I suoi antrachinoni sono così irritanti da poter creare vere e proprie ulcere della mucosa intestinale.

L'effetto lassativo esercitato dall'aloe non è, comunque, immediato, poiché si instaura dopo circa 6-8 ore.

Aloe succo e Farmaci

L'aloe succo può interferire con l'azione di diversi farmaci, quali: diuretici tiazidicicortisonici e glicosidi cardioattivi (aumento della perdita di potassio con conseguente ipokaliemia). Inoltre, l'aloe succo può diminuire l'assorbimento di altri farmaci.

Si sono verificati rari casi di dermatite ed allergia in soggetti predisposti ed in persone allergiche alle Liliaceae.

Controindicazioni d'uso

L'aloe succo è controindicato in molteplici situazioni, come gravidanza e allattamento, durante il ciclo mestruale, nei bambini e in presenza di: variciemorroidi, problemi renali, patologia infiammatoria a carico dell'intestinoappendicite e morbo di Crohn.

Tuttavia, è doveroso precisare che, ad oggi (Aprile 2021), con l'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo, l'utilizzo di prodotti a base di aloe, o ottenuti dall'aloe, contenenti derivati dell'idrossiantracene responsabili dell'effetto purgante (come l'aloe succo per l'appunto) sono vietati a causa dei rischi per la salute che possono indurre.

Approfondimento: Nuovo Regolamento Europeo del 18 Marzo 2021

In data 8 aprile 2021 è entrato in vigore il divieto di commercializzare alimenti e integratori alimentari contenenti idrossiantraceni e loro derivati, una famiglia di molecole contenuta in diverse piante, come aloe, cassia, rabarbaro e senna.

Più nel dettaglio, il nuovo Regolamento Europeo del 18 marzo 2021 - entrato in vigore, per l'appunto, l'8 aprile 2021 - modifica l'allegato III del regolamento (CE) n. 1925/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le specie botaniche contenenti derivati dell'idrossiantracene.

Il testo completo è consultabile cliccando qui. Tuttavia, possiamo riassumere i punti principali nel seguente modo:

  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è vietato (allegato III parte A del suddetto regolamento):
    • Aloe-emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Emodina e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza;
    • Preparazioni a base di foglie di specie di Aloe contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Dantrone e tutte le preparazioni in cui è presente tale sostanza.
  • Vengono aggiunte alla lista delle sostanze il cui impiego negli alimenti è sottoposto alla sorveglianza della Comunità (allegato III parte C):
    • Preparazioni a base della radice o del rizoma di Rheum palmatum L., Rheum officinale Baillon e loro ibridi contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di foglie o frutti di Cassia senna L. contenenti derivati dell'idrossiantracene;
    • Preparazioni a base di corteccia di Rhamnus frangula L. o Rhamnus purshiana DC. contenenti derivati dell'idrossiantracene.