Ultima modifica 26.03.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cosa sono le Allergie ai Farmaci?
  3. Incidenza
  4. Cause e Fattori di Rischio
  5. Sintomi e Manifestazioni Cliniche
  6. Reazioni Pseudoallergiche
  7. Diagnosi
  8. Cure e Trattamenti
  9. Allergie ai Farmaci: Come Riconoscerle

Generalità

Le allergie ai farmaci sono particolari tipi di reazioni avverse che si possono manifestare in seguito alla somministrazione di un farmaco.

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2018/01/16/allergie-ai-farmaci-orig.jpeg Shutterstock

Le allergie ai farmaci sono più comuni di quanto si possa pensare e, per questa ragione, vengono considerate come un vero e proprio problema per la salute pubblica. Problema che aumenta ulteriormente se si pensa che, in molti casi, ci si trova davanti a situazioni di allergie crociate.

Nota Bene

Quando si parla di allergie ai farmaci ci si riferisce alle reazioni allergiche scatenate dai principi attivi responsabili dell'azione terapeutica e non alle reazioni allergiche che possono manifestarsi a causa di eventuali eccipienti contenuti nel medicinale finito (ad es. allergia al lattosio o alla gelatina).

Cosa sono le Allergie ai Farmaci?

Le allergie ai farmaci - insieme ad effetti collaterali e secondari - appartengono all'insieme delle reazioni avverse che si possono manifestare in seguito all'assunzione dei farmaci.

Più nel dettaglio, le allergie ai farmaci rientrano nel gruppo delle reazioni avverse di tipo B, ossia reazioni non prevedibili e che non dipendono dalla quantità di farmaco assunta. Difatti, in certi casi, le allergie ai farmaci si manifestano anche con dosi molto piccole.

Ad ogni modo, si parla di allergie ai farmaci quando l'assunzione di questi ultimi provoca una reazione inaspettata del sistema immunitario. In altre parole, le allergie ai farmaci rappresentano una particolare condizione in cui si ha una risposta eccessiva ed anomala da parte del sistema immunitario che individua il farmaco come agente estraneo potenzialmente dannoso per l'organismo e lo attacca. La reazione del sistema immunitario dà origine alla liberazione di mediatori che portano all'insorgenza delle manifestazioni cliniche e dei sintomi tipici delle allergie.

A questo proposito, ricordiamo che le allergie ai farmaci sono perlopiù IgE-mediate (reazioni d'ipersensibilità di tipo I), oppure cellulo-mediate (reazioni d'ipersensibilità di tipo IV).

Approfondimento

  • Allergie ai farmaci IgE-mediate: queste reazioni allergiche sono mediate dalle immunoglobuline E e si caratterizzano per la liberazione d'istamina, leucotrieni, prostaglandine e altri mediatori che danno origine ad una risposta infiammatoria associata ad edema, vasodilatazione e broncocostrizione. Questo tipo di reazioni allergiche è a rapida insorgenza (difatti, solitamente si manifestano entro un'ora dall'assunzione del farmaco).
  • Allergie ai farmaci cellulo-mediate: sono reazioni allergiche mediate dai linfociti T che, riconoscendo il farmaco come estraneo, danno origine a processi infiammatori. Solitamente, le reazioni di questo tipo sono ritardate e tendono a manifestarsi 48-72 ore dopo l'assunzione del farmaco.

Incidenza

Le allergie ai farmaci possono manifestarsi in qualsiasi individuo, indipendentemente dal sesso e dall'età.

Tuttavia, le reazioni allergiche ai farmaci sono generalmente meno frequenti negli anziani e nei bambini, probabilmente a causa dell'involuzione del sistema immunitario che si verifica nei primi e a causa dell'immaturità delle difese immunitarie nei secondi.

Inoltre, pare che le donne presentino una probabilità superiore agli uomini di andare incontro a reazioni allergiche di tipo cutaneo e un rischio maggiore di manifestare shock anafilattico in seguito alla somministrazione parenterale di mezzi di contrasto.

Cause e Fattori di Rischio

Quali sono le Cause e i Fattori di rischio delle Allergie ai farmaci?

Come accennato, le allergie ai farmaci si verificano in seguito ad una reazione anomala ed eccessiva del sistema immunitario poco dopo l'assunzione del farmaco. Tale reazione è inaspettata e non prevedibile, difatti, non è possibile sapere se un individuo è allergico ad un determinato farmaco se prima non lo assume, tranne nel caso di possibili reazioni allergiche crociate.

Approfondimento: Allergie ai Farmaci Crociate

Si parla di allergie ai farmaci crociate quando la manifestazione allergica si verifica non solo in seguito all'assunzione di un determinato farmaco, ma anche in seguito all'assunzione di farmaci con struttura chimica simile a quest'ultimo e/o con meccanismo d'azione analogo.

In altri termini, se un individuo è allergico agli antibiotici appartenenti alla famiglia delle penicilline, vi è un'alta probabilità che esso sia allergico anche alle cefalosporine, un'altra famiglia di antibiotici ma con struttura chimica simile a quella delle penicilline. Altri farmaci che spesso e volentieri danno origine ad allergie crociate sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS).

Ad ogni modo, le cause per cui il sistema immunitario risponde in maniera così eccessiva all'assunzione del farmaco ancora non sono ben chiare.

Per quanto riguarda i fattori di rischio, invece, ricordiamo che la comparsa di allergie ai farmaci può essere influenzata da:

  • Via di somministrazione: la via di somministrazione del farmaco influisce molto sul tipo di reazione allergica che può manifestarsi. Difatti, la somministrazione topica favorirà la comparsa di reazioni allergiche localizzate al sito di somministrazione del farmaco; mentre le somministrazioni orale e parenterale favoriscono la comparsa di reazioni allergiche sistemiche. Inoltre, la via di somministrazione parenterale sembra essere la più rischiosa per la comparsa di reazioni allergiche rapide anche molto gravi (shock anafilattico).
  • Età del paziente: come sopra accennato, bambini e anziani sviluppano meno frequentemente allergie ai farmaci.
  • Storia di precedenti reazioni allergiche: pazienti che hanno manifestato in passato reazioni allergiche in seguito all'assunzione di determinati farmaci, presentano una maggior probabilità di sviluppare nuove allergie ad altri principi attivi.
  • Patologie: pazienti affetti da determinate patologie possono presentare un rischio maggiore di sviluppare allergie ai farmaci. Ad esempio, gli individui affetti da iperuricemia hanno una maggior probabilità di andare incontro a rash cutanei in seguito all'assunzione di amoxicillina ed ampicillina.

Farmaci maggiormente responsabili di Reazioni Allergiche

Benché le allergie ai farmaci possano manifestarsi con qualsiasi principio attivo, alcuni sembrano essere maggiormente coinvolti nell'insorgenza di reazioni di questo tipo. Fra questi, ricordiamo:

Lo sapevi che…

Gli antibiotici sono responsabili della maggior parte delle reazioni allergiche e pseudoallergiche ai farmaci.

Sintomi e Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle allergie ai farmaci possono essere diverse da individuo a individuo, sia per la tipologia che per l'intensità con cui esse si presentano.

Ad ogni modo, nella seguente tabella sono riportate le principali manifestazioni cliniche delle allergie ai farmaci.

Organo/Tessuto/Apparato interessato

Manifestazioni Cliniche
Cute e tessuti sottocutanei
Apparato cardiocircolatorio
Apparato respiratorio
Tratto gastrointestinale
Sistema nervoso centrale

Alcune delle suddette manifestazioni cliniche sono di lieve entità e si possono risolvere interrompendo l'assunzione del farmaco. Altre manifestazioni cliniche, invece, risultano essere particolarmente gravi e - se non prontamente trattate - possono condurre a risvolti tragici.

A tal proposito, ricordiamo la gravità dello shock anafilattico, una grave reazione allergica che si può manifestare quando un individuo allergico ad un determinato farmaco - dopo la sensibilizzazione iniziale - entra nuovamente in contatto con il principio attivo responsabile dell'allergia. Se non prontamente trattato, lo shock anafilattico può portare anche alla morte.

Reazioni Pseudoallergiche

Alcuni farmaci possono dare origine alle cosiddette reazioni pseudoallergiche. Tali reazioni presentano manifestazioni cliniche del tutto simili a quelle causate dalle vere e proprie allergie ai farmaci, ma si differenziano per il fatto che non vi è il coinvolgimento del sistema immunitario.

Difatti, nelle reazioni pseudoallergiche vi è sì il rilascio di mediatori dell'infiammazione, ma tale rilascio non è provocato dall'intervento del sistema immunitario.

Un classico esempio di reazione pseudoallergica è rappresentato dall'orticaria indotta dalla somministrazione di morfina.

Purtroppo, a causa della somiglianza fra le manifestazioni cliniche, in molti casi risulta molto difficile distinguere le reazioni pseudoallergiche dalle allergie ai farmaci.

Diagnosi

Test per la Diagnosi di Allergie ai Farmaci

Purtroppo, la diagnosi delle allergie ai farmaci non è semplice quanto si potrebbe pensare, poiché spesso la storia clinica del paziente non è sufficiente a determinare con esattezza un'eventuale allergia, così come non esistono test allergologici specifici ed attendibili per ogni principio attivo esistente. Attualmente, infatti, le prove allergologiche disponibili per l'individuazione di allergie ai farmaci sono poche e possono essere considerate attendibili solo per alcuni principi attivi.

Test cutanei

Fra i test cutanei che si possono utilizzare per individuare eventuali allergie ai farmaci ritroviamo il prick test, il patch test e l'intradermoreazione. Ricordiamo, però, che il prick test e l'intradermoreazione sono attendibili ed efficaci solo per i farmaci che danno origine a vere e proprie allergie (quindi, reazioni mediate dal sistema immunitario) e non per i farmaci che provocano reazioni pseudoallergiche.

Infine, è bene ricordare che i test cutanei per un determinato farmaco non andrebbero fatte se il paziente ha manifestato reazioni avverse gravi in seguito alla terapia con quel farmaco.

Test di laboratorio

Nella diagnosi delle allergie ai farmaci si può ricorrere anche all'esecuzione di test di laboratorio. Nel dettaglio, è possibile ricorrere al dosaggio delle IgE specifiche. Naturalmente, un simile test è efficace solo per le allergie IgE-mediate e, generalmente, ha una validità limitata. Le IgE specifiche, infatti, tendono a diminuire e a scomparire nel corso del tempo, sia a livello sanguigno, sia a livello dei mastociti.

Questo tipo di test di laboratorio è utile soprattutto per determinare allergie a farmaci quali antibiotici β-lattamici e antibiotici di altro tipo, anestetici locali e generali, eparina e altri principi attivi ad alto peso molecolare.

Il dosaggio delle IgE specifiche, tuttavia, è il test allergologico preferito nei casi in cui l'esecuzione dei test cutanei risulti pericolosa per la salute del paziente.

Test di tolleranza

I test di tolleranza prevedono l'assunzione di un dato farmaco a dosi crescenti che vengono somministrate a determinati intervalli di tempo. Questo tipo di test non viene eseguito per i farmaci che certamente provocano una reazione allergica al paziente, né tantomeno per quelli di cui si sospetta fortemente. Piuttosto, il test di tolleranza viene eseguito per individuare un potenziale farmaco alternativo con struttura chimica e/o meccanismo d'azione differente rispetto al farmaco cui il paziente è allergico.

Naturalmente, vista la delicatezza della procedura, il test di tolleranza deve essere eseguito sempre in ambito ospedaliero e sotto la stretta vigilanza di un medico allergologo.

Nota Bene

Tutti i suddetti test devono essere prescritti ed effettuati da medici esperti in reazioni avverse ai farmaci.

Cure e Trattamenti

Purtroppo, non esistono cure in grado di trattare definitivamente le allergie, perciò, l'unico rimedio attualmente disponibile è la prevenzione. Prevenzione che deve essere effettuata evitando il contatto o l'assunzione del farmaco che ha scatenato la reazione allergica.

L'eventuale trattamento delle allergie ai farmaci, pertanto, è solo sintomatico e mira a ridurre l'eccessiva risposta immunitaria e/o a limitare ed eliminare le manifestazioni cliniche e i sintomi che ne derivano.

Nei casi più lievi, le manifestazioni cliniche delle allergie ai farmaci si risolvono nel giro di qualche giorno semplicemente smettendo di assumere il farmaco.

Nel caso in cui le manifestazioni cliniche siano particolarmente gravi (sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, broncospasmo, arresto cardiaco o respiratorio, aritmie, ipotensione, ecc.) è, invece, assolutamente indispensabile l'intervento del personale sanitario, poiché il paziente avrà bisogno di tutti i trattamenti di supporto necessari per ristabilire le normali condizioni di salute (terapie farmacologiche, respirazione artificiale, ecc.).

Nota Bene

In caso di comparsa di reazioni allergiche, così come in caso di comparsa di qualsiasi altra reazione avversa o inaspettata dopo l'assunzione di un farmaco, è necessario contattare immediatamente il medico o i soccorsi sanitari. In situazioni simili, inoltre, è sempre bene portare con sé la confezione del medicinale e fornire al medico tutte le informazioni utili (via di somministrazione utilizzata, posologia, inizio della terapia, ecc.).

Allergie ai Farmaci: Come Riconoscerle

Riuscire a riconoscere eventuali allergie ai farmaci può essere molto importante, soprattutto se le manifestazioni che ne derivano sono particolarmente gravi e mettono a serio rischio la salute del paziente.

Purtroppo, però, non sempre è semplice discriminare fra reazioni allergiche ed effetti secondari o collaterali provocati dal farmaco. A questo proposito, è bene precisare che gli effetti secondari o collaterali sono effetti non graditi ma prevedibili (ad esempio, benché non desiderato, è ben noto e prevedibile che l'assunzione orale di antibiotici possa provocare alterazione della flora batterica intestinale con conseguenti disturbi gastrointestinali).

Le allergie ai farmaci, invece:

  • Sono imprevedibili;
  • Si presentano con manifestazioni cliniche che nulla hanno a che vedere con l'azione terapeutica del farmaco, ma che invece sono tipiche delle allergie in generale (angioedema, orticaria ed eruzioni cutanee di vario tipo, ipotensione, broncospasmo, ecc.). Inoltre, tali manifestazioni tendono a scomparire nel giro di breve termine dall'interruzione dell'assunzione del farmaco e si ripresentano dopo ogni somministrazione;
  • Generalmente, non si instaurano per i farmaci che sono stati utilizzati e tollerati per anni; mentre gli effetti collaterali e secondari possono manifestarsi anche se il farmaco è sempre stato ben tollerato;
  • Non dipendono dalla dose di farmaco assunta.

Ad ogni modo, sia che si tratti di allergie ai farmaci, sia che si tratti di effetti collaterali o secondari, in caso di comparsa di reazioni avverse di qualsiasi tipo, è bene contattare subito il medico.