Acido Valproico: Cos'è, Meccanismo d'azione, Effetti Collaterali

Generalità
L'acido valproico è un principio attivo utilizzato nel trattamento dell'epilessia.

In molti casi, nei medicinali per trattare l'epilessia, l'acido valproico si trova in forma di valproato di sodio (cioè in forma di sale sodico); allo stesso tempo, tuttavia, esistono medicinali che contengono una miscela di acido valproico "puro" e di acido valproico salificato (valproato di sodio).
I medicinali a base di acido valproico e/o valproato, per poter essere dispensati, necessitano di presentazione di apposita ricetta medica; ma dal momento che sono classificati come farmaci di fascia A, il loro costo può essere rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Esempi di medicinali contenenti Acido Valproico e/o Valproato
- Depakin®
- Depakin Chrono®
- Acido Valproico e Sodio Valproato EG®
- Acido Valproico e Sodio Valproato Sandoz®
- Acido Valproico e Sodio Valproato Ratiopharm®
- Sodio Valproato Aurobindo®
A Cosa Serve
Indicazioni terapeutiche dell'Acido Valproico: per cosa si usa?
L'acido valproico viene utilizzato nella terapia dell'epilessia. Più nel dettaglio, il suo impiego è indicato nel trattamento di:
- Epilessia generalizzata, in particolare in caso di:
- Perdita breve ed improvvisa di coscienza per brevi periodi (assenza);
- Spasmi muscolari (attacco mioclonico);
- Alternanza di contrazioni muscolari e rilassamento (attacco tonico-clonico);
- Assenza di tono muscolare (attacco atonico);
- Attacco misto.
- Epilessia parziale:
- Semplice o complessa;
- Secondariamente generalizzata.
- Nel trattamento di particolari malattie (Sindrome di West, Sindrome di Lennox-Gastaut);
- Nel trattamento degli episodi di mania dovuti a disturbo bipolare quando il litio è controindicato o non tollerato. La continuazione della terapia dopo l'episodio di mania può essere presa in considerazione nei pazienti che hanno risposto al valproato negli attacchi di eccitazione acuti (mania acuta).
Nota Bene
Le indicazioni terapeutiche potrebbero variare leggermente in funzione del medicinale a base di acido valproico preso in considerazione. Pertanto, per maggiori informazioni, è necessario rivolgersi al proprio medico e leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Avvertenze e Precauzioni
Cosa bisogna sapere prima di assumere l'Acido Valproico
Prima di iniziare ad assumere l'acido valproico, è necessario informare il medico delle proprie condizioni di salute, mettendolo a conoscenza dell'eventuale presenza di disturbi o malattie di qualsiasi tipo, anche se non espressamente riportate nell'elenco che seguirà.
Ad ogni modo, è particolarmente importante informare questa figura sanitaria qualora ci si trovi in una o più delle seguenti situazioni:
- Preesistenti danni al midollo osseo;
- Presenza di malattie infiammatorie di qualsiasi tipo;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Ridotta funzionalità renale;
- Presenza di disturbi metabolici, in particolare deficienza enzimatica del ciclo dell'urea (un disordine metabolico raro) che determina un aumento dei livelli di ammoniaca nel sangue;
- Terapia in corso con farmaci anticoagulanti o con antibiotici carbapenemici;
- In famiglia vi sono problemi genetici responsabili dell'insorgenza di disturbi mitocondriali;
- Presenza di disturbi del sangue, come disturbi della coagulazione o trombocitopenia;
- Presenza di disturbi della funzionalità renale.
Durante il trattamento con acido valproico, invece, il medico deve essere immediatamente allertato se:
- Compaiono sintomi che potrebbero essere segno di problemi epatici e/o pancreatici, oppure di un incremento dei livelli di ammoniaca nel sangue (come, ad esempio: debolezza fisica o mentale; perdita di appetito; apatia; sonnolenza; nausea; ripetuti episodi di vomito; dolore addominale; avversione verso cibo che di norma si mangia e/o all'acido valproico/valproato; recidiva o peggioramento di attacchi epilettici; contusioni/sanguinamento dal naso significativamente frequenti e/o tempo di sanguinamento prolungato);
- Ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico di qualsiasi tipo (inclusi gli interventi odontoiatrici);
- Si sviluppano pensieri suicidari o di autolesionismo;
- Si verifica un aumento ponderale.
Ad ogni modo, il medico va informato qualora compaiano sintomi o alterazioni inaspettati di qualsivoglia tipo, anche se non riportati nel soprastante elenco.
Bambini e adolescenti
Il rischio di danni epatici aumenta quando l'acido valproico viene somministrato a bambini con età inferiore a 3 anni affetti da gravi forme di epilessia.
La somministrazione del principio attivo in questione in associazione ad altri farmaci antiepilettici non deve avvenire nei bambini con meno di tre anni di età.
Inoltre, si ricorda che l'uso dell'acido valproico per il trattamento della mania NON deve essere effettuato in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età.
Interazioni
Interazioni farmacologiche fra l'Acido Valproico e altri farmaci
A causa delle interazioni farmacologiche - potenzialmente gravi e pericolose - che possono instaurarsi, prima di iniziare la terapia con acido valproico, è assolutamente necessario informare il medico se si sta assumendo qualcuno dei seguenti farmaci:
- Altri farmaci antiepilettici (ad esempio, fenitoina, lamotrigina, fenobarbital, clonazepam, primidone, felbamato, topiramato, ecc.)
- Farmaci antidepressivi di qualsiasi tipo (ad esempio, fluoxetina, IMAO, sertralina, ecc.);
- Farmaci neurolettici e farmaci antipsicotici;
- Benzodiazepine;
- Antibiotici di qualsiasi tipo e, in particolare, i carbapenemi (imipenem, panipenem, meropenem), eritromicina, rifampicina;
- Zidovudina (impiegata nel trattamento dell'HIV);
- Meflochina (impiegata nella cura della malaria);
- Salicilati ed acido acetilsalicilico;
- Cimetidina (farmaco utilizzato nella cura dell'ulcera gastrica).
In qualsiasi caso, prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti acido valproico e/o valproato di qualsiasi tipo è necessario informare il medico o il farmacista se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non citati nel soprastante elenco - inclusi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, i prodotti omeopatici, ecc.
Nota Bene
- Nei bambini con meno di tre anni di età, l'uso concomitante di acido valproico e di salicilati deve essere evitato.
- Durante il trattamento con acido valproico il consumo di alcol deve essere EVITATO.
Effetti Collaterali
Quali effetti indesiderati può causare l'Acido Valproico?
Come qualsiasi altro principio attivo, anche l'acido valproico può causare effetti indesiderati, benché non tutti i pazienti li manifestino o li manifestino nello stesso modo. Infatti, ogni persona reagisce in maniera soggettiva alla somministrazione del farmaco manifestando effetti indesiderati diversi per tipo ed intensità, oppure non manifestandoli affatto.
Di seguito si cercherà comunque di riportare alcuni dei principali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi nel corso del trattamento con acido valproico e/o valproato. Per informazioni più specifiche, si rimanda alla lettura del foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Effetti indesiderati molto comuni e comuni
L'acido valproico può dare origine a moltissimi effetti indesiderati; fra quelli molto comuni e comuni ritroviamo:
- Nausea e/o vomito;
- Diarrea
- Anemia;
- Stomatite;
- Dolori alla parte alta dell'addome;
- Aumento o perdita di appetito;
- Aumento o perdita di peso corporeo (potrebbero essere segni di ovaio policistico);
- Disturbi extrapiramidali (incapacità di stare fermi, rigidità, tremori, movimenti lenti, movimenti involontari, contrazioni muscolari);
- Tremore posturale;
- Parestesie (disturbi della sensibilità) dose-dipendenti;
- Nistagmo;
- Stato confusionale e agitazione;
- Aggressività;
- Allucinazioni;
- Disturbi dell'attenzione e della memoria;
- Mal di testa;
- Danno epatico grave;
- Trombocitopenia;
- Iponatriemia;
- Dopo somministrazione endovenosa, capogiri che scompaiono spontaneamente entro pochi minuti;
- Sonnolenza;
- Convulsioni;
- Sordità e/o tinnito;
- Alopecia transitoria e/o dose-correlata;
- Dismenorrea;
- Emorragia
- Disturbi gengivali;
- Disturbi alle unghie e al letto ungueale.
Effetti indesiderati poco comuni e rari
Fra gli effetti indesiderati non comuni e rari che possono manifestarsi durante la terapia con acido valproico, invece, ricordiamo:
- Disturbi del sangue (neutropenia, leucopenia, ipoplasia dei globuli rossi, agranulocitosi, anemia macrocitica, macrocitosi, ecc.);
- Sanguinamento;
- Pancreatite (talvolta fatale);
- Edema periferico;
- Disturbi comportamentali;
- Spasmi;
- Atassia;
- Parkinsonismo reversibile;
- Coma;
- Encefalopatia;
- Letargia;
- Versamento pleurico;
- Angioedema;
- Eruzione cutanea e/o alterazioni dei capelli;
- Amenorrea;
- Infiammazioni dei vasi sanguigni;
- Insufficienza renale;
- Sindrome da inappropriata secrezione di ADH (SIADH);
- Iperandrogenismo;
- Ipersalivazione;
- Ipotermia;
- Sindrome mielodisplastica;
- Ipotiroidismo;
- Iperammoniemia;
- Disturbi dell'apprendimento;
- Demenza reversibile associata ad atrofia cerebrale reversibile;
- Disturbi cognitivi;
- Infertilità maschile;
- Enuresi;
- Infiammazioni renali;
- Sindrome di Fanconi reversibile;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Rabdomiolisi;
- Reazioni allergiche, incluse reazioni allergiche cutanee anche gravi (come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica).
Sovradosaggio da Acido Valproico e/o Valproato
I sintomi del sovradosaggio da acido valproico possono essere:
- Riduzione dei riflessi;
- Miosi;
- Ipotensione;
- Acidosi metabolica;
- Incremento della pressione intracranica;
- Aumento dei livelli di sodio nel sangue;
- Compromissione della funzionalità respiratoria e/o cardiovascolare;
- Coma con riduzione del tono muscolare;
- A dosi particolarmente alte, disturbi neurologici, incremento degli attacchi epilettici e disturbi del comportamento.
Vista la gravità della sintomatologia, in caso d'iperdosaggio da acido valproico - accertato o presunto che sia - è necessario contattare subito il medico o rivolgersi al più vicino ospedale, possibilmente portando con sé la confezione del medicinale assunto.
Non esiste un antidoto specifico, per cui il trattamento è sintomatico e di supporto. Se possibile, entro 30 minuti dall'assunzione del farmaco, può essere utile indurre il vomito, effettuare una lavanda gastrica o somministrare carbone attivo. Anche l'emodialisi e la diuresi forzata potrebbero essere utili.
Come Agisce
Come funziona l'Acido Valproico e con quale meccanismo d'azione agisce?
L'acido valproico esercita il suo effetto anticonvulsivante soprattutto a livello centrale, tuttavia, l'esatto meccanismo d'azione con cui agisce non è ancora stato del tutto chiarito.
L'ipotesi attualmente più accreditata sembra essere quella secondo cui l'acido valproico svolge l'azione anticonvulsivante mediante l'aumento dell'effetto inibitorio del GABA (acido gamma-amminobutirrico, il neurotrasmettitore endogeno inibitorio per eccellenza) attraverso l'attivazione della glutammato decarbossilasi o attraverso l'inibizione dell'azione della GABA-transaminasi.
Studi in vitro condotti su colture di astrociti hanno inoltre dimostrato che l'acido valproico è in grado di inibire la ricaptazione del GABA; anche questo meccanismo d'azione potrebbe essere coinvolto nell'attività anticonvulsivante esercitata dal principio attivo in questione.
Dosaggio e Modo d'uso
Come si usa l'Acido Valproico e in quale dosaggio?
L'acido valproico è disponibile in forme farmaceutiche adatte alla somministrazione orale (compresse gastroresistenti, compresse a rilascio prolungato, granulato a rilascio modificato, soluzione orale) e alla somministrazione parenterale (polvere e solvente per soluzione per infusione).
Via di somministrazione e dosaggio di principio attivo devono essere stabiliti dal medico su base individuale per ciascun paziente in funzione del tipo e della gravità del disturbo che si deve trattare. La scelta, inoltre, dipenderà anche dall'età del paziente e dal suo peso corporeo.
Pertanto, è assolutamente necessario e indispensabile attenersi strettamente e scrupolosamente alle indicazioni fornite dal medico.
Gravidanza e Allattamento
L'Acido Valproico può essere usato durante la gestazione e nelle madri che allattano al seno?
L'acido valproico ha dimostrato di esercitare effetti tossici sul feto e di essere causa di difetti alla nascita e malformazioni in bambini le cui madri sono state in trattamento con il principio attivo durante la gestazione. Per tale ragione, l'uso dell'acido valproico durante la gravidanza è generalmente controindicato, a meno che il medico non lo ritenga assolutamente necessario e indispensabile per la sopravvivenza della donna e non vi siano altri trattamenti possibili. Una simile decisione, chiaramente, dovrà essere presa solo dopo un'attenta valutazione del rapporto fra i benefici attesi per la madre e i rischi per il feto.
Per le medesime ragioni sopra descritte, le donne in età fertile che devono sottoporsi al trattamento con acido valproico devono adottare adeguate misure contraccettive al fine di evitare l'insorgenza di gravidanze.
Se la gravidanza insorge in maniera non programmata, il trattamento con acido valproico non deve essere interrotto dalla paziente che, tuttavia, dovrà contattare immediatamente il proprio medico. Quest'ultimo si occuperà di fornire tutte le indicazioni del caso.
Se, invece, le pazienti hanno in programma di iniziare una gravidanza, devono necessariamente parlarne prima con il proprio medico che fornirà loro tutte le informazioni necessarie.
Infine, durante il trattamento con acido valproico, l'allattamento al seno deve essere evitato.
Controindicazioni
Quando l'Acido Valproico NON deve essere usato
L'uso dell'acido valproico è controindicato nei seguenti casi:
- Allergia nota allo stesso acido valproico e/o ad uno o più degli altri principi attivi o degli eccipienti presenti nel medicinale che si deve utilizzare;
- Ridotta funzionalità epatica e/o pancreatica;
- Storia famigliare di problemi epatici, a maggior ragione se legati all'uso di medicinali;
- In presenza di porfiria;
- In caso si abbiano predisposizioni all'insorgenza di sanguinamenti ed emorragie;
- In presenza di problemi genetici che portano a disturbi mitocondriali, come ad esempio la sindrome di Alpers-Huttenlocher;
- In presenza di disturbi di origine genetica causati da una diminuzione di un enzima coinvolto nel ciclo dell'urea, che si manifestano con alterazioni, in genere gravi, del sistema nervoso;
- Durante la gravidanza;
- Nelle donne in età fertile che non adottano adeguate misure contraccettive.
Nota Bene
Anche in questo caso, le controindicazioni potrebbero variare in funzione del medicinale preso in considerazione. Per tale ragione, per maggiori informazioni in merito a controindicazioni, ma anche in merito a indicazioni, avvertenze e precauzioni, interazioni farmacologiche, uso in gravidanza e durante l'allattamento ed effetti collaterali dell'acido valproico, è bene rivolgersi sempre al proprio medico e leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale da esso prescritto e che si deve utilizzare.