Acido Ursodesossicolico: cos'è e a cosa serve? Possibile farmaco contro COVID-19?

Che cos'è l'Acido Ursodesossicolico?
L'acido ursodesossicolico è un principio attivo utilizzato nel trattamento di alcune condizioni che interessano la bile, il fegato e la cistifellea (o colecisti).
Disponibile in numerosissimi medicinali, l'acido ursodesossicolico si assume per via orale, nelle modalità e nelle dosi prescritte dal medico.
I medicinali a base di acido ursodesossicolico, nel nostro Paese, possono essere dispensati dietro presentazione di ricetta medica ripetibile (RR); molti di essi sono classificati come farmaci di fascia A e, per questo motivo, il loro costo può essere rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN); altri invece, sono classificati come farmaci di fascia C e, per questo, il loro costo è a carico del cittadino.

A cosa serve?
Indicazioni terapeutiche dell'Acido Ursodesossicolico: quando si usa?
L'utilizzo dei medicinali a base di acido ursodesossicolico è indicato per:
- Il trattamento di alterazioni - sia di tipo qualitativo che quantitativo - della produzione della bile da parte del fegato, incluse le forme dovute all'eccesso di colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per favorire lo scioglimento dei calcoli già presenti che siano radiotrasparenti (ossia non visibili ai raggi X) e localizzati a livello della cistifellea (o colecisti) o dei dotti biliari.
- Il trattamento delle dispepsie biliari (disturbi digestivi connessi al malfunzionamento delle vie biliari).
Come funziona?
Meccanismo d'azione dell'Acido Ursodesossicolico
L'acido ursodesossicolico, nell'essere umano, è in grado di aumentare la capacità della bile di solubilizzare il colesterolo, trasformando la bile litogena (predisposta alla formazione di calcoli) in bile non litogena.
I meccanismi d'azione attraverso i quali l'acido ursodesossicolico è in grado di esercitare tale azione sono diversi, quali:
- La riduzione della secrezione di colesterolo nella bile attraverso la diminuzione del suo assorbimento intestinale e la riduzione della sintesi epatica dello stesso;
- L'aumento del pool complessivo degli acidi biliari favorenti la solubilizzazione micellare del colesterolo;
- La formazione di una mesofase liquido-cristallina (ossia di una fase intermedia fra quella solida cristallina e quella liquida) che consente una solubilizzazione non micellare del colesterolo maggiore rispetto a quella ottenibile nella fase di equilibrio.
L'utilizzo dell'acido ursodesossicolico, perciò, porta alla formazione di bile non satura di colesterolo e ricca di sali biliari idonei alla sua solubilizzazione e favorisce, al contempo, un regolare flusso biliare e lo svuotamento della cistifellea.
Interazioni
Con quali farmaci o prodotti può interagire l'Acido Ursodesossicolico?
L'acido ursodesossicolico può instaurare interazioni con diversi farmaci, in particolare, esso non deve essere assunto insieme a:
- Farmaci sequestranti gli acidi biliari, come ad esempio colestipolo e colestiramina;
- Farmaci antiacidi contenenti idrossido di alluminio e/o ossido di alluminio;
nota: qualora fosse necessario assumere i sequestranti degli acidi biliari o gli antiacidi di cui sopra, questi dovranno essere assunti 2 ore prima, oppure 2 ore dopo, l'assunzione dell'acido ursodesossicolico. Ad ogni modo, qualora si presentasse una simile evenienza, è bene chiedere consiglio al medico.
- Ciclosporina (il medico dovrà adattarne la dose assunta);
- Ciprofloxacina;
- Dapsone;
- Nitrendipina;
- Farmaci a base di estrogeni;
- Farmaci per abbassare il colesterolo (come, ad esempio, il clofibrato);
- Farmaci capaci di incrementare l'eliminazione biliare del colesterolo (come, ad esempio, contraccettivi ormonali e alcuni farmaci ipolipemizzanti);
- Farmaci che possono causare danni al fegato (farmaci epatolesivi).
Nel caso in cui fosse necessario assumere qualcuno dei sopra citati farmaci, è bene discuterne preventivamente con il proprio medico che potrà apportare modifiche della posologia, se necessarie e quando possibili.
In qualsiasi caso, prima di iniziare ad assumere l'acido ursodesossicolico, il medico deve comunque essere informato se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si potrebbero assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo - anche se non inclusi nel soprastante elenco - compresi i farmaci senz'obbligo di prescrizione medica (SOP), i farmaci da banco (OTC), i prodotti erboristici e fitoterapici, gli integratori alimentari, i prodotti omeopatici, ecc.
Effetti collaterali
Quali sono gli effetti indesiderati dell'Acido Ursodesossicolico?
Benché sembri essere ben tollerato nella maggioranza dei casi, l'acido ursodesossicolico - come, del resto, qualsiasi altro farmaco - può causare alcuni effetti indesiderati, anche se non tutti gli individui li manifestano o li manifestano nello stesso modo.
Fra gli effetti indesiderati che più comunemente possono manifestarsi con l'assunzione dell'acido ursodesossicolico per le indicazioni terapeutiche approvate e sopra riportate, ritroviamo la comparsa di diarrea o feci molli.
Molto più raramente, invece, potrebbero manifestarsi:
- Intenso dolore all'addome superiore destro;
- Calcificazione dei calcoli biliari;
- Gravi problemi epatici che, tuttavia, regrediscono parzialmente interrompendo il trattamento;
- Orticaria.
Infine, sono stati segnalati occasionalmente casi di irregolarità intestinale che, però, tendono a scomparire proseguendo il trattamento.
Uso in gravidanza e allattamento
L'Acido Ursodesossicolico si può usare nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno?
No. L'acido ursodesossicolico non deve essere utilizzato in gravidanza e durante l'allattamento al seno.
Durante il trattamento, pertanto, è necessario adottare adeguati mezzi contraccettivi al fine di prevenire l'insorgenza di gravidanze.
Nel caso in cui si sia in terapia per il trattamento di calcoli biliari già presenti, è opportuno utilizzare metodi contraccettivi non ormonali, in quanto i contraccettivi di tipo ormonale possono aumentare la formazione di calcoli alla cistifellea.
Controindicazioni
Quando NON si deve utilizzare l'Acido Ursodesossicolico
L'utilizzo dell'acido ursodesossicolico e dei medicinali che lo contengono è controindicato in tutti i seguenti casi:
- Allergia nota all'acido ursodesossicolico, agli acidi biliari e/o ad uno o più degli eccipienti presenti nel medicinale che si deve assumere;
- In pazienti con un'infiammazione acuta della cistifellea o delle vie biliari;
- In presenza di occlusione dei dotti biliari;
- Se si soffre frequentemente di coliche biliari;
- In pazienti che presentano calcoli calcificati visibili ai raggi X;
- Nei pazienti che soffrono di alterata contrattilità della cistifellea;
- In presenza di ulcera gastrica o duodenale in fase attiva;
- In pazienti che presentano itteri ostruttivi;
- Nei pazienti che presentano gravi alterazioni al fegato o all'intestino che possono alterare la circolazione sanguigna dei sali biliari.
NOTA BENE
Per informazioni più specifiche e dettagliate sull'acido ursodesossicolico e sui medicinali che lo contengono, consultare il medico e leggere con attenzione il foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere.
Acido Ursodesossicolico e COVID-19: possibile farmaco contro le infezioni da SARS-CoV-2?
Durante i primi giorni del 2023 ha avuto molta risonanza la notizia secondo cui l'acido ursodesossicolico potrebbe porsi come un farmaco utile contro la COVID-19 e le infezioni da SARS-CoV-2.
Tale notizia ha suscitato così tanto interesse anche alla luce del fatto che, in Cina - Paese nel quale la situazione epidemiologica ha subìto un rapido peggioramento fra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 - si starebbe facendo "razzia" di farmaci a base di acido ursodesossicolico che verrebbero utilizzati con l'intento di proteggersi, per l'appunto, dall'infezione sostenuta da SARS-CoV-2.
Prima di capire come si è arrivati a formulare questa ipotesi, precisiamo subito che l'acido ursodesossicolico - a prescindere dalle notizie sensazionalistiche che, purtroppo, circolano a volontà - NON è un farmaco da utilizzare per prevenire o trattare le infezioni da SARS-CoV-2 e la malattia da esso indotta. Entriamo più nel dettaglio.
Tutto nasce da un articolo pubblicato su Nature all'inizio di dicembre 2022, nel quale un gruppo di ricercatori di Cambridge riporta quanto scoperto sulla base di alcune ricerche da esso condotte (Brevini, T., Maes, M., Webb, G.J. et al. FXR inhibition may protect from SARS-CoV-2 infection by reducing ACE2. Nature (2022). https://doi.org/10.1038/s41586-022-05594-0).
La scoperta ha a che fare con un particolare enzima, noto come enzima di conversione dell'angiotensina 2, conosciuto anche con l'acronimo ACE2. Tale enzima, normalmente presente sulle cellule umane, viene sfruttato da SARS-CoV-2 per penetrare al loro interno attraverso il legame con la sua ben nota proteina Spike.
Il team di ricerca ha individuato un particolare recettore, chiamato recettore farnesoide X (o FXR, dall'inglese farnesoid X receptor), che partecipa alla regolazione dell'espressione di ACE2 in diversi tessuti affetti da SARS-CoV-2.
Utilizzando l'acido ursodesossicolico, i ricercatori hanno soppresso l'attività di FXR con conseguente sottoregolazione dell'espressione di ACE2 e riduzione dell'infezione da SARS-CoV-2 in vitro (su organi prodotti sinteticamente in laboratorio), in vivo (su criceti) e in ex vivo (su organi umani isolati e perfusi, i cui tessuti sono mantenuti vivi all'esterno del corpo umano attraverso l'utilizzo di apposite tecniche e macchinari).
Le ricerche effettuate dal gruppo di Cambridge, che sembrano essere piuttosto promettenti, necessitano, però, di ulteriori indagini per far luce su molteplici punti riguardanti le complesse relazioni fra FXR, ACE2 e SARS-CoV-2. Inoltre, benché tali ricerche pongano le basi per futuri studi clinici al fine di indagare se - nell'uomo - gli effetti riscontrati in vitro, in vivo su animali ed ex vivo siano riproducibili, non confermano in nessun modo che l'acido ursodesossicolico possa essere utilizzato come farmaco per prevenire le infezioni da SARS-CoV-2 e la COVID-19. Gli stessi autori dell'articolo, per altro, indicano la necessità di condurre studi clinici ed affermano in maniera esplicita di non supportare l'uso dell'acido ursodesossicolico nella COIVD-19 fin quando non si avranno prove cliniche solide.
L'Acido Ursodesossicolico funziona contro le infezioni da SARS-CoV-2?
Alla luce di quanto appena detto e dei dati ad oggi disponibili, la risposta a questa domanda è "al momento, non si sa". Il lavoro effettuato dal gruppo di ricerca di Cambridge, infatti, non è in grado di rispondere a questa domanda, ma ha creato le basi per indagare le potenzialità di un probabile farmaco utile nella lotta alle infezioni causate da SARS-CoV-2.
Tuttavia, anche nel caso in cui l'acido ursodesossicolico dovesse, in seguito ad adeguati studi, rivelarsi utile in questo senso, sarebbero necessari ulteriori approfondimenti per capire in quali dosi assumerlo, quali sono tutti i possibili effetti collaterali che deriverebbero da un utilizzo differente da quello per cui il farmaco è attualmente approvato e per definire in quali categorie di pazienti il suo impiego sarebbe realmente utile.
La corsa all'acquisto dell'acido ursodesossicolico che si sta verificando in Cina e che ha destato particolare scalpore in questi giorni, potrebbe essere dettata dal timore per la situazione epidemiologica che si è aggravata nel giro di pochissimo tempo.
A tal proposito, è importante ricordare che l'utilizzo improprio di un farmaco e senza una reale necessità espone l'individuo a rischi per la salute che possono essere più o meno severi.
Fortunatamente, ad oggi, per quanto la pandemia non si sia arrestata, sono disponibili diversi farmaci approvati, efficaci ed utili sia nel prevenire (vaccini) che nel trattare le infezioni da SARS-CoV-2 e la COVID-19.