Ultima modifica 23.12.2019

Cos'è la Virilizzazione

Il termine virilizzazione si riferisce ad un insieme di segni e sintomi riconducibili alla presenza di un importante iperandrogenismo nella donna.
VirilizzazioneIn altre parole, con il termine virilizzazione si vuole indicare un particolare quadro clinico nel quale una paziente di sesso femminile si trova a sviluppare caratteri fisici, ma non solo, tipicamente maschili.

Cause

Le cause della virilizzazione possono essere di natura patologica (cioè imputabili a malattie o disfunzioni), oppure possono risiedere nell'abuso smodato e mal controllato di derivati del testosterone a scopo anabolizzante o sessuale.
Fra le possibili cause di natura patologica, ritroviamo i tumori androgeno-secernenti.
Altre situazioni patologiche causa di iperandrogenismo e virilizzazione, invece, si manifestano con sintomi simili ma più sfumati e meno evidenti; è il caso, ad esempio, della sindrome dell'ovaio polcisitico (PCOS) o di condizioni di iperplasia surrenalica.

Sintomi

I sintomi della virilizzazione consistono, come accennato, nella comparsa di caratteri e segni tipicamente maschili nelle pazienti di sesso femminile.
Tale sintomatologia, comunque, può variare in funzione dell'età della paziente colpita.
Ad ogni modo, a livello cutaneo, i fenomeni di virilizzazione si manifestano con marcata ipertricosi ed irsutismo.
L'ipertricosi si caratterizza per un incremento locale e generalizzato dei peli terminali corporei, in zone in cui sono normalmente presenti nella donna.
L'irsutismo, invece, indica la presenza di peli terminali in sedi non fisiologiche per l'organismo femminile, ad esempio a livello del labbro superiore, delle guance, del mento, della linea alba, delle cosce e della regione genitale. In tali sedi, i peli cosiddetti folletto, presenti in tutte le donne, diventano appunto lunghi, spessi e pigmentati.
Sempre a livello cutaneo, la virilizzazione comporta un'eccessiva secrezione di sebo, con tendenza a fenomeni comedogenici (presenza di acne, punti neri, seborrea).
A livello generale, invece, si notano sintomi, quali:

Allo stesso tempo, è possibile che si assista ad una diminuzione o all'arresto totale dei flussi mestruali.

Diagnosi

L'insieme di tutte queste modificazioni anomale nel corpo di una donna può facilitare la diagnosi del medico che dovrà poi confermarla attraverso l'esecuzione di esami specifici, quali, ad esempio, le analisi del sangue per il dosaggio ormonale.
Dopodiché, il compito del medico sarà quello di determinare la causa scatenante la virilizzazione. Una volta escluso l'abuso di anabolizzanti, sarà necessario discriminare fra la presenza di un eventuale tumore androgeno-secernente o la presenza di eventuali disfunzioni delle ovaie o delle ghiandole surrenali. A tal proposito, è possibile eseguire un test di soppressione con desametasone. Difatti, in caso d'iperplasia surrenalica, il desametasone sarà in grado di sopprimere la produzione di ormoni androgeni da parte di queste ultime; cosa che, invece, non accadrà nel caso in cui la causa scatenante la virilizzazione risieda in una neoplasia.
Una volta terminata la diagnosi, il medico saprà poi indicare alla paziente quale strategia terapeutica seguire per risolvere il problema.

Trattamento

Naturalmente, il trattamento della virilizzazione varia in funzione della causa che l'ha provocata.
Dinanzi ad un'iperplasia surrenale, ad esempio, la virilizzazione può essere contrastata somministrando piccole dosi di corticosteroidi, come il desametasone, mentre nei casi di iperandrogenismo su base disfunzionale si interviene con la somministrazione base di ciproterone acetato (dotato di importanti attività antiandrogene), affiancata ciclicamente a quella di etinilestradiolo a scopo contraccettivo e preventivo nei confronti dell'osteoporosi.
peli pinzettaIn alternativa, può essere assunto dello spironolattone, che per limitare gli effetti collaterali associati alla terapia (amenorrea, mastodinia, cloasma), dev'essere assunto per via sistemica dal 16° al 25° giorno del ciclo, meglio se abbinato ad un estroprogestinico per garantire la contraccezione.
Nel caso la virilizzazione sia provocata da tumori androgeno-secernenti, invece, la terapia può essere chirurgica qualora si renda necessaria l'asportazione di masse tumorali o dei surreni. Allo stesso tempo, si può procedere - sia prima che dopo l'eventuale operazione chirurgica - con la prescrizione di adeguate chemioterapie o radioterapie antitumorali.
Ad ogni modo, allo scopo di consentire al medico di fare una corretta diagnosi e di intervenire tempestivamente con il trattamento più adeguato, è di fondamentale importanza rivolgersi immediatamente ad esso non appena si notano i primi sintomi di virilizzazione.