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Propionibacterium acnes: cosa sono i batteri dell'acne, ruolo e rimedi

Propionibacterium acnes: cosa sono i batteri dell'acne, ruolo e rimedi
Ultima modifica 05.03.2024
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INDICE
  1. Cos’è il Propionibacterium acnes
  2. Caratteristiche
  3. Ruolo nell'Acne
  4. Altre patologie associate al P. acnes
  5. Trattamento

Cos’è il Propionibacterium acnes

Propionibacterium acnes è un batterio comunemente presente sulla pelle, nei pori e nei follicoli piliferi. Pur rappresentando un commensale della flora cutanea, il Propionibacterium acnes è conosciuto soprattutto per l'importante ruolo nell'eziopatogenesi dell'acne.

Cosa s'intende per batteri dell'acne?

Alcuni batteri favoriscono in modo indiretto o diretto uno stato infiammatorio cutaneo, contribuendo in modo rilevante allo sviluppo e al mantenimento dell'acne. Tra tutti, il Propionibacterium acnes – oggi meglio noto come Cutibacterium acnes è stato tradizionalmente associato alle manifestazioni acneiche, ma si possono riscontrare anche Corynebacterium granulosum e Staphylococcus epidermidis, così come i funghi Malassezia.

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Caratteristiche

Propionibacterium acnes è un batterio Gram-positivo anaerobio (cioè cresce bene in un ambiente a basso contenuto di ossigeno), non sporigeno, che popola normalmente la cute umana. Il Propionibacterium acnes si trova soprattutto nelle aree ricche di sebo, come il cuoio capelluto, il viso, il petto e la schiena.

Dove si trova il Propionibacterium acnes?

Il Propionibacterium acnes è un batterio che popola i pori della pelle e i follicoli piliferi, dove trae le sostanze nutritive di cui ha bisogno dal sebo, dai sottoprodotti del metabolismo cutaneo e dai detriti cellulari presenti in queste zone. Pertanto, l'elevata produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee iperattive o il blocco del follicolo possono causare una cospicua proliferazione di questi batteri.

Propionibacterium acnes: dannoso o utile per la pelle?

I batteri Propionibacterium acnes svolgono un ruolo importante nell'acne. Tuttavia, la loro implicazione è più positiva di quanto si pensasse per molto tempo. In condizioni normali, infatti, il Propionibacterium acnes può essere considerato un microrganismo benigno che coadiuva il trofismo della pelle, impedendo ai batteri nocivi di penetrare e proliferare nei pori e nei follicoli piliferi (poiché già occupati dal P. acnes).

Purtroppo, il Propionibacterium acnes può comunque causare problemi o contribuire ad essi, comportandosi da patogeno opportunista in situazioni favorevoli.

Ruolo nell'Acne

Acne in breve

L'acne è un disordine cronico-infiammatorio della pelle, che colpisce soprattutto il volto, ma può estendersi anche alla schiena e al torace. L'acne è il risultato di un meccanismo complesso, in cui concorrono molteplici fattori: variazioni ormonali, familiarità, errata cura della pelle, stress e alcuni farmaci.

Il processo flogistico alla base di questa condizione dermatologica interessa il follicolo pilifero e le ghiandole sebacee che, funzionando più del normale, provocano un'aumentata secrezione di sebo (cioè un secreto oleoso che normalmente forma un sottile strato protettivo sulla cute). Alla base del disturbo, inoltre, vi è una contemporanea cheratinizzazione del dotto sebaceo, dovuta all'iperattività degli androgeni (ormoni sessuali maschili presenti in piccole quantità anche nel corpo femminile). Il sebo frammisto a cellule cornee si accumula nel follicolo, creando una sorta di "tappo", che impedisce al secreto stesso di defluire all'esterno. Si forma così il comedone, più comunemente conosciuto come punto nero, che costituisce la lesione primitiva dell'acne. L'infiammazione dei comedoni chiusi si manifesta con una papula arrossata, lievemente rilevata, alla quale può sovrapporsi una pustola (brufoli). L'estensione del processo in profondità provoca la formazione di noduli e cisti. In tal modo, si distinguono varie tipologie di acne.

Propionibacterium acnes: perché causa acne?

Propionibacterium acnes predilige le condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno) associate alla presenza di abbondanti secrezioni sebacee; queste circostanze si concretizzano all'interno dei comedoni ("tappi dei pori cutanei"), punti neri in miniatura che impediscono il normale deflusso del sebo nel dotto del follicolo pilo-sebaceo, e da qui alla superficie cutanea.

L'attività del Propionibacterium acnes all'interno dei comedoni determina una risposta infiammatoria mediata dal rilascio di varie sostanze in grado di giocare un ruolo nella patogenesi dell'acne: ialuronidasi, proteasi, lipasi e fattori chemiotattici per neutrofili, linfociti e macrofagi. Ben nota, a tal proposito, è la capacità del Propionibacterium acnes di produrre una lipasi extracellulare che idrolizza i trigliceridi del sebo a glicerolo ed acidi grassi, favorendo la crescita di altre specie batteriche, predisponendo alla comedogenesi ed aggravando l'infiammazione locale. Questa flogosi mina l'integrità dei cheratinociti e della parete follicolare, danneggiandola sino a provocarne la rottura.

In alcuni soggetti, la reazione infiammatoria cutanea a tali eventi è tale da innescare una reazione flogistica a crescita esponenziale, che culmina nei segni tipici dell'acne: formazione di papule, pustole e noduli.

Altre patologie associate al P. acnes

Propionibacterium acnes: quali malattie provoca?

Il Propionibacterium acnes non è implicato solo ed esclusivamente nella comparsa o nel peggioramento delle manifestazioni acneiche.
Infatti, questo batterio può comportarsi anche da patogeno opportunista, occasionalmente individuato come responsabile di:

  • Artriti
  • Osteomieliti
  • Endocarditi
  • Meningiti
  • Infezioni postoperatorie (trovandosi protetto all'interno dei follicoli pilosebacei, resiste molto bene alle procedure preoperatorie di disinfezionecutanea).

Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato la presenza di Propionibacterium acnes in pazienti affetti da sarcoidosi e sciatica, ipotizzando quindi una relazione fra queste patologie e la presenza di un eventuale infezione provocata da questo batterio. Nei pazienti affetti da sarcoidosi, il P. acnes è stato ritrovato all'interno dei linfonodi. Nei pazienti affetti da sciatica, invece, il battere è stato ritrovato a livello dei dischi intervertebrali.
Infine, l'infiammazione provocata a livello cutaneo dal Propionibacterium acnes può creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di infezioni secondarie da parte di altri batteri che normalmente non fanno parte della flora commensale cutanea, quale, ad esempio, lo Staphylococcus epidermidis.

Trattamento

Come si tratta l’acne da Propionibacterium acnes?

Per l'importante ruolo del Propionibacterium acnes nell'eziopatogenesi dell'acne, gli antibiotici - sia topici, che sistemici - costituiscono un importante ausilio nella terapia farmacologica dell'acne, soprattutto di quella pustolosa.
Normalmente, il ricorso alla terapia antibiotica per via topica viene riservato solo ai casi di acne più gravi, a maggior ragione nel caso della terapia antibiotica per via orale, al fine di evitare l'instaurarsi di una resistenza agli stessi antibiotici.
Difatti, nonostante l'azione batteriostatica, battericida ed antinfiammatoria di questi farmaci risulti terapeuticamente vantaggiosa, è già nota la crescita di ceppi di Propionibacterium acnes resistenti ad alcuni degli antimicrobici normalmente utilizzati nella terapia topica, quali la clindamicina, l'eritromicina, il benzoil perossido, la meclociclina, la nadifloxacina, la gentamicina e l'acido azelaico.
Per tale ragione, l'utilizzo degli antibiotici deve avvenire nel pieno rispetto delle prescrizioni mediche. In genere, il trattamento dell'acne con antibiotici topici dovrebbe essere limitato ad un periodo di 6-8 settimane e, soprattutto, questi farmaci non dovrebbero essere utilizzati in monoterapia.
I retinoidi topici (come l'adapalene, la tretinoina o l'isotretinoina) aumentano l'efficacia anti-acne degli antimicrobici facilitandone la penetrazione nei follicoli pilosebacei ostruiti, dove alberga il Propionibacterium acnes.

Prosegui con la lettura di: Malassezia furfur: cos'è? Cosa provoca, come si prende e cura
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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici