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Henné - Tatuaggi all'Henné: cosa sono e come si fanno? Quali sono i possibili rischi?

Henné - Tatuaggi all'Henné: cosa sono e come si fanno? Quali sono i possibili rischi?
Ultima modifica 31.01.2024
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INDICE
  1. Introduzione
  2. Che cos'è l'henné?
  3. Come si fa un tatuaggio all'henné?
  4. Quanto durano i tatuaggi con henné?
  5. Rischi e pericoli dei tatuaggi all'henné

Introduzione

L'esecuzione di tatuaggi all'henné è una pratica che affonda le sua radici nell'antichità dove era diffusa fra le popolazioni orientali e dell'Africa settentrionale. L'esecuzione di un tatuaggio temporaneo all'henné si indica con la parola hindi "Mehndi".

Inizialmente, tale pratica era riservata solo a re, sovrani e sacerdoti. Attualmente, invece, i tatuaggi all'henné vengono utilizzati dalle suddette popolazioni come strumento decorativo di mani e piedi in caso di riti nuziali o per scopi benauguranti e protettivi.

In Occidente, invece, il tatuaggio all'henné non ha un vero e proprio significato, perciò, lo si può definire come una moda del momento.

Che cos'è l'henné?

L'henné è una tintura naturale ricavata dalle foglie essiccate e polverizzate di un arbusto comunemente chiamato henna (Lawsonia inermis L., famiglia delle Lythraceae).

Questa pianta, probabilmente originaria dell'Arabia, concentra nelle foglie un pigmento rossastro chiamato lawsone, che fa dell'henné una sostanza particolarmente usata in fitocosmesi decorativa per la realizzazione di tatuaggi temporanei. Molto comune è anche l'impiego dell'henné come colorante per capelli scuri, a cui dona riflessi ramati, o per capelli biondi, a cui conferisce un color carota.

L'arte di dipingere con l'henné alcune parti del corpo, soprattutto le mani ed i piedi vanta, nei paesi di origine, una tradizione millenaria: è il caso, ad esempio, dell'Egitto, dove tracce di henné sono state ritrovate persino nelle unghie dei faraoni mummificati.

Come si fa un tatuaggio all'henné?

Per permettere l'applicazione dell'henné sulla pelle è necessario impastare le foglie della pianta essiccate e polverizzate (spesso disponibili già in forma di polvere) con acqua tiepida fino ad ottenere un impasto dalla consistenza idonea che non sia né troppo densa, né troppo liquida.

Una volta preparata la pasta, si può procedere all'esecuzione del tatuaggio. Il disegno viene eseguito utilizzando un'apposita siringa dotata di un beccuccio fine, in modo da consentire un'esecuzione precisa. In India si utilizzano, invece, appositi coni di plastica, mentre in altri paesi i tatuaggi vengono eseguiti con l'ausilio di stecchini di legno.

Quanto durano i tatuaggi con henné?

I tatuaggi all'henné sono temporanei e, in genere, possono durare qualche giorno. Naturalmente, il tempo di permanenza è inversamente proporzionale al numero di lavaggi ed applicazioni locali di creme e detergenti vari.

Rischi e pericoli dei tatuaggi all'henné

Da diverso tempo, ormai, si discute sui rischi associati all'esecuzione di tatuaggi a base di henné. Difatti, nonostante quanto molte persone siano portate a chiedere, i termini "naturale" o "di origine naturale" non necessariamente sono sinonimi di "sicuro", così come il fatto che il tatuaggio all'henné sia temporaneo non implica che sia privo di rischi.

In particolare, l'attenzione è stata posta verso alcune sostanze che possono essere aggiunte all'henné per scurirne il colore e per aumentarne la durata sulla pelle. Stiamo parlando della para-fenilendiammina (PPD), una sostanza responsabile di reazioni allergiche, anche gravi, in individui sensibili e responsabile della cosiddetta "dermatite da tatuaggio". Non a caso, questa sostanza è attualmente vietata in Europa per uso cosmetico (in particolare, nei prodotti che vanno applicati sulla pelle), salvo che nella produzione di tinture per capelli.

Il rischio di incapapre in un hené adulterato con questa sostanza, ovviamente, è maggiore quando i tatuaggi all'henné vengono effettuati lungo le strade, le spiagge od i mercatini, mentre appare più sicura in centri estetici specializzati.

Se a seguito di un tatuaggio temporaneo all'henné, anche dopo 10 o più giorni, dovesse manifestarsi una reazione cutanea, si raccomanda di consultare immediatamente un dermatologo.

In caso di dubbio sulla composizione e sulla tipologia di henné utilizzato è, invece, consigliabile rinunciare a questo tipo di ornamento. A tal proposito, si consideri che un autentico tatuaggio eseguito con l'henné (Mehndi) richiede molto tempo per essere eseguito e fissarsi sulla pelle, appare di colorito rosso-arancione ed è poco resistente al lavaggio. Viceversa, in presenza di para-fenilendiammina, il disegno all'henné si fissa più rapidamente, appare più scuro e permane sulla pelle per diverso tempo.

Ad ogni modo, si segnala che il colore bruno può essere conferito anche da sofisticazioni della droga di origine, ad esempio addizionando all'henné un'altra pianta: l'Indigofera tinctoria. Generalmente, miscele di henna ed indigofera vengono usate per la tintura dei capelli.

Per approfondire: Henné per capelli migliori: quali scegliere e come utilizzarli
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