Estrone - Estrone Solfato e Capelli
Ultima modifica 28.11.2018
INDICE
  1. Cos'è
  2. Concentrazione
  3. Estrone Solfato
  4. Estrone Solfato e Capelli

Cos'è

Cos'è l'Estrone?

L'estrone è un ormone sessuale femminile (estrogeno) secreto dall'ovaio e prodotto a livello periferico, specialmente neltessuto adiposo, per conversione dell'androstenedione ad opera dell'enzimaaromatasi.

estrone Shutterstock

L'estrone può altresì essere sintetizzato a partire dall'estradiolo ad opera dell'enzima 17β-idrossisteroide deidrogenasi.
Questo ormone è coinvolto in numerosi processi fisiologici, fondamentali per l'intero organismo.
L'estrone esercita la sua azione interagendo con i recettori degli estrogeni, attivando così una cascata di segnali chimici che - a seconda dei casi - porta a diverse risposte biologiche.

Concentrazione

Concentrazione dell'estrone nelle diverse fasi della vita della donna

I livelli di estrone presenti nell'organismo femminile variano nel tempo in funzione della fase della vita in cui la stessa donna si trova.

Durante l'età fertile della donna, le concentrazioni di estrone sono inferiori rispetto a quelle diestradiolo, che predomina anche per quanto riguarda la potenza d'azione; durante la gravidanza prevale invece l'estriolo,steroide placentare con attività estrogenica assai contenuta. L'estrone diviene predominante soltanto dopo lamenopausa, a causa del blocco della produzione ovarica di estradiolo, con passaggio a concentrazioni plasmatiche estrogeniche medie di 10 pg/ml, contro i 100 pg/ml delperiodo fertile. La concentrazione dell'estrone prevale su quella di estradiolo anche prima dellapubertà.

A causa della sua origine dipendente dall'androstenedione, i livelli di estrone tendono ad essere elevati nelle donne affette da iperandrogenismo, conseguente ad esempio apolicistosi ovarica, uso di derivati del testosterone o a tumori androgeno-secernenti.

Estrone Solfato

Come accennato, l'estrone può essere prodotto a partire dall'androstenedione, così come può essere sintetizzato a partire dall'estradiolo.

L'estrone, a sua volta, può essere convertito in estrone solfato, un derivato dotato di un'emivita piuttosto prolungata, che agisce come riserva di estradiolo ed estrone (originato a livello cellulare ad opera della steroido solfatasi).

Estrone Solfato e Capelli

Il ruolo benefico che gli estrogeni (come l'estrone) esercitano nei confronti dei capelli è ben noto da molto tempo. Basti pensare, ad esempio, a una donna in gravidanza, il cui organismo è ricco di ormoni sessuali femminili che si traduce, fra le altre cose, in un incremento della durata della fase di crescita dei capelli, diminuendo il numero dei capelli che entrano nella fase telogen, quindi, riducendone la caduta.

L'estrone - analogamente agli altri estrogeni - agisce proprio in questo modo, ovvero possiede la capacità di prolungare la durata dellafase di crescita del capello (anagen).

Allo stesso tempo, è in grado di attivare l'adenilciclasi e la produzione di fattori di crescita che presiedono alla moltiplicazione cellulare (HrGF) a livello della matrice del capello.

Viste queste sue capacità, l'estrone veniva impiegato in ambito tricologico per via topica. Le preparazioni a base di estrone venivano così applicate direttamente sul cuoio capelluto, al fine di stimolare la crescita dei capelli.

Tuttavia, l'importante assorbimento trans-cutaneo di questo ormone - con conseguenti ripercussioni sistemiche - ha limitato notevolmente le possibilità di impiego dell'estrone per via topica.

Tale ostacolo, fortunatamente, è stato aggirato ricorrendo alla somministrazione di estrone solfato, che come abbiamo visto viene convertito in estrone dal follicolo pilosebaceo grazie all'azione dell'enzima solfatasi. Per tale motivo, il trattamento locale con estrone solfato può essere indicato in presenza dialopecia androgenetica femminile. In particolare, nel trattamento dell'alopecia androgenetica femminile, l'estrone solfato può essere impiegato sia da solo, sia in associazione al minoxidil.

L'opportunità di una somministrazione topica di estrone solfato nell'uomo, anche se possibile, deve comunque essere valutata con particolare accortezza dal medico curante.

Infine, è doveroso precisare che - al contrario di quanto è avvenuto con l'estrone - non sono ancora stati riportati casi di effetti collaterali dovuti a un assorbimento sistemico dell'estrone solfato. Difatti, questo ormone può essere definito come biologicamente inattivo, poiché è utilizzabile solo nei tessuti in cui è presente l'enzima solfatasi che lo trasforma nella sua forma attiva (l'estrone, appunto).

Pertanto, se attraverso l'applicazione topica, l'estrone solfato venisse assorbito come tale ed entrasse in circolo, vista la sua inattività, non sarebbe in grado di provocare reazioni sistemiche.