Piccolo pettorale
Ultima modifica 15.10.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Significato Clinico
  6. Allenamento

Generalità

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Il piccolo pettorale è un muscolo della parete toracica anteriore.
Situato dietro il muscolo grande pettorale, il piccolo pettorale è un muscolo pari, sottile, comunque superficiale e di forma triangolare, che occupa l'area supero-laterale del petto.
Il muscolo piccolo pettorale origina dalle costole 3, 4 e 5, e dai muscoli intercostali presenti tra queste, e si inserisce, con il proprio capo terminale, sul bordo mediale del processo coracoideo della scapola.
Il muscolo grande pettorale ricopre varie funzioni; le principali lo vedono coinvolto nel movimento della scapola (protrazione, rotazione mediale e verso il basso contro resistenza e depressione).

Cos'è

Piccolo Pettorale: Cos’è?

Il muscolo piccolo pettorale, o semplicemente piccolo pettorale, è un muscolo della regione anatomica del petto.

Origini e Inserzioni dei Muscoli: un breve ripasso

muscoli del corpo umano presentano sempre due estremità: un'estremità chiamata prossimale, che corrisponde alla loro origine, e un'estremità denominata distale, che corrisponde alla loro inserzione terminale (o semplicemente inserzione).
In corrispondenza delle suddette estremità, tutti i muscoli presentano uno o più tendini, i quali sono le bande di tessuto connettivo fibroso deputate alla loro connessione all'apparato scheletrico (ossia alle ossa).

Anatomia

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Il muscolo piccolo pettorale è un muscolo pari, di piccole dimensioni, sottile e di forma triangolare, localizzato sulla parete toracica anteriore, appena dietro il muscolo grande pettorale, il quale rappresenta il muscolo più superficiale della regione del petto.

Assieme ai muscoli grande pettorale, dentato anteriore e succlavio, il piccolo pettorale appartiene al gruppo muscolare noto come muscoli toracoappendicolari (o assioappendicolari) anteriori; questo perché è connesso a una porzione anteriore della scheletro assiale (costole) e a un elemento dello scheletro appendicolare (scapola).

In anatomia, prendono il nome di muscoli toracoappendicolari gli elementi muscolari che si estendono tra lo scheletro assiale (testa e tronco) e lo scheletro appendicolare (arti superiori e inferiori).

Piccolo Pettorale: Dove si Trova?

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Il muscolo piccolo pettorale occupa una piccola porzione della parete toracica anteriore, collocandosi abbastanza in superficie, sebbene sia comunque coperto dal grande pettorale.

Il piccolo pettorale localizza in prossimità della regione ascellare, quindi si trova nella parte superiore e alquanto laterale della parete toracica anteriore.

Come si vedrà in un capitolo successivo, la sede del muscolo piccolo pettorale rappresenta un punto di riferimento medico-anatomico, per definire la posizione dei linfonodi ascellari e le varie suddivisioni dell'arteria ascellare.

Confini e Relazioni del Piccolo Pettorale

Con la sua superficie anteriore, il muscolo piccolo pettorale stringe una relazione di vicinanza con il muscolo grande pettorale.
Tra questi due muscoli (quindi sempre anteriormente al muscolo piccolo pettorale), transitano il nervo pettorale laterale e la branca pettorale dell'arteria toracoacromiale.
Inoltre, sempre in mezzo ai due muscoli pettorali, trova posto una membrana di tessuto connettivo, denominata fascia clavipettorale; posta a copertura del piccolo pettorale, questa fascia serve principalmente a proteggere due vasi sanguigni importanti, quali l'arteria e la vena ascellare, e il nervo ascellare.
L'insieme di piccolo pettorale, grande pettorale e fascia clavipettorale costituisce la struttura anatomica meglio conosciuta come parete anteriore dell'ascella.

Posteriormente, invece, il muscolo piccolo pettorale è in rapporto con:

  • I muscoli dentato anteriore e intercostali;
  • Le prime costole;
  • Le corde posteriore, mediale e laterale del plesso brachiale;
  • L'arteria e la vena ascellare.
Per approfondire: Grande Pettorale: Anatomia e Fisiologia

Piccolo Pettorale: Origine

Il muscolo piccolo pettorale origina in più punti:

  • Dalla 3a, dalla 4a e dalla 5a costola, in tutti i casi in prossimità della cartilagine costale corrispondente;
  • Dall'aponeurosi dei muscoli intercostali presenti tra le costole sopraccitate (N.B: l'aponeurosi è una membrana di tessuto connettivo fibroso che riveste solitamente i muscoli del corpo umano).

Ricordando il significato di muscolo toracoappendicolare, l'origine del piccolo pettorale rappresenta l'estremità muscolare collegata allo scheletro assiale.

Piccolo Pettorale: Decorso delle Fibre Muscolari

A partire dalla loro origine, le fibre muscolari del piccolo pettorale si proiettano in direzione supero-laterale verso la scapola, dove risiede il punto di aggancio per l'inserzione terminale del muscolo.

Piccolo Pettorale: Inserzione

L'inserzione tendinea terminale del muscolo piccolo pettorale è unica e si aggancia al bordo mediale del processo coracoideo della scapola.

Nell'inserirsi sul processo coracoideo della scapola, il capo terminale del piccolo pettorale forma una sorta di ponte, sotto il quale si crea uno spazio noto come spazio subcoracoideo; lo spazio subcoracoideo è anatomicamente rilevante, in quanto attraverso di esso transitano i vasi e i nervi destinati a raggiungere l'arto superiore (nello specifico, l'arteria e la vena ascellare, e le corde posteriore, mediale e laterale del plesso brachiale).

Ricordando il significato di muscolo toracoappendicolare, l'inserzione terminale del piccolo pettorale rappresenta l'estremità muscolare collegata allo scheletro appendicolare.

Piccolo Pettorale: Innervazione

L'innervazione del muscolo piccolo pettorale spetta, principalmente, al nervo pettorale mediale e, in misura decisamente più ridotto, a un ramo di comunicazione del nervo pettorale laterale, nota come ansa pettorale.

Il nervo pettorale mediale trae origine dalla corda mediale del plesso brachiale, la quale raccoglie le fibre nervose dei nervi spinali C8 e T1.

Il nervo pettorale laterale, invece, origina dalla corda laterale del plesso brachiale, la quale comprende le fibre nervose dei nervi spinali C5, C6 e C7.

Piccolo Dorsale: Irrorazione

Il muscolo piccolo pettorale riceve sangue ossigenato, principalmente, dalla branca pettorale del tronco toracoacromiale (o arteria toracoacromiale) e, in misura minore da:

  • La branca deltoidea della sopraccitata arteria toracoacromiale;
  • L'arteria toracica superiore;
  • L'arteria toracica laterale.

L'arteria toracoacromiale e le arterie toraciche superiore e laterale sono tutte branche dell'arteria ascellare.

Piccolo Pettorale: Varianti

In alcune persone, il muscolo piccolo pettorale può caratterizzarsi per un'anatomia leggermente differente da quella classica sopradescritta.
In alcuni individui, infatti, il piccolo pettorale può originare dalla 2a costola anziché dalla 5a (rimangono invariate le origini sulla 3a e sulla 4a costola) oppure può presentarsi suddiviso in più parti.
Inoltre, è da segnalare che, nei soggetti con un'anomalia congenita nota come sindrome di Poland, il muscolo piccolo pettorale può mancare parzialmente o del tutto (in genere, l'assenza riguarda soltanto un lato del corpo).

Funzione

Piccolo Pettorale: A Cosa Serve?

Il muscolo grande pettorale è implicato, principalmente, nei movimenti della scapola e, in misura minore, nella respirazione, nello specifico quella di tipo forzato.

È bene inoltre ricordare che il piccolo pettorale è un muscolo di collegamento tra lo scheletro assiale e lo scheletro appendicolare.

Funzioni Primarie del Piccolo Pettorale

Il muscolo piccolo pettorale contribuisce principalmente alla:

  • Protrazione della scapola. Anche nota come abduzione della scapola, la protrazione della scapola è il movimento che sposta la scapola lateralmente e anteriormente con la gabbia toracica.
    Questo movimento è importante quando s'intende proiettare il braccio in avanti.
    Alla protrazione della scapola contribuisce anche il muscolo dentato posteriore.
  • Rotazione mediale e verso il basso della scapola contro resistenza. La rotazione mediale e verso il basso della scapola comporta l'avvicinamento dell'angolo inferiore della scapola al piano sagittale.
    In questo caso specifico, a esercitare un'azione opposta al piccolo pettorale (quindi a determinare l'elevazione della scapola) è il muscolo elevatore della scapola.
  • Depressione della scapola. La depressione della scapola consiste nell'abbassamento di quest'osso; in genere, questo movimento avviene per gravità, ma muscoli come il piccolo pettorale e il dentato anteriore possono favorirlo.

Funzioni Secondarie del Piccolo Pettorale

Il piccolo pettorale è anche un muscolo di supporto all'inspirazione forzata, quindi un muscolo accessorio della respirazione.

L'inspirazione forzata è l'atto respiratorio attuato durante sforzi fisici o in presenza di un importante disturbo della respirazione, al fine di incamerare più aria a livello dei polmoni e di adempiere alle richieste di ossigeno da parte degli organi e dei tessuti del corpo.

Durante l'inspirazione forzata, il piccolo pettorale contribuisce ad elevare la 3a, la 4a e la 5a costola, così da espandere la gabbia toracica e garantire ai polmoni lo spazio necessario a introdurre più aria.

Per approfondire: Muscoli della Respirazione: Quali sono e A Cosa Servono?

Significato Clinico

Piccolo Pettorale e Linfonodi Ascellari

Le medicina chirurgica riconosce tre distinti livelli di linfonodi ascellari, che indica con i primi tre numeri romani (I, II e III).

Il parametro di distinzione dei suddetti livelli è, di fatto, la posizione che i linfonodi ascellari detengono rispetto al muscolo piccolo pettorale; in termini pratici:

  • Sono di livello I i linfonodi ascellari localizzati inferiormente al bordo inferiore del piccolo pettorale;
  • Sono di livello II i linfonodi ascellari situati dietro il piccolo pettorale;
  • Sono di livello III i linfonodi ascellari posti sopra e medialmente al piccolo pettorale.

Piccolo Pettorale e Arteria Ascellare

In anatomia, il muscolo piccolo pettorale rappresenta un punto di riferimento che definisce i diversi tratti dell'arteria ascellare; infatti, anatomisti e medici chiamano:

  • Mediale il tratto di arteria ascellare posta in posizione mediale rispetto al piccolo pettorale;
  • Posteriore (o profondo) il tratto di arteria ascellare localizzato dietro il piccolo pettorale;
  • Laterale il tratto di arteria ascellare situato lateralmente al piccolo pettorale.

Piccolo Pettorale, Sedentarietà e Cattiva Postura

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Le attività sedentarie che influiscono negativamente sulla postura della parte superiore del corpo possono pregiudicare la salute e la funzionalità del muscolo piccolo pettorale; ecco in che modo:

  • Assumere spesso una postura caratterizzata dalla prolungata protrazione delle scapola può comportare l'accorciamento del piccolo pettorale, questo perché durante la protrazione scapolare il muscolo si contrae (quindi si accorcia);
  • Con l'accorciamento del piccolo pettorale, la scapola comincia ad assumere una posizione innaturale, in continua protrazione;
  • La continua protrazione scapolare innescata dall'accorciamento del piccolo pettorale è causa di disturbi, che derivano dalla compressione dei vasi e/o dei nervi passanti per lo spazio coracoideo (lo spazio creato dall'inserzione terminale del piccolo pettorale quando si aggancia alla scapola).

Piccolo Pettorale e Sindrome dello Stretto Toracico

Una delle possibili conseguenze del cattivo atteggiamento posturale della scapola è la sindrome dello stretto toracico.

La sindrome dello stretto toracico è l'insieme di sintomi derivanti dalla compressione e l'irritazione delle strutture neuro-vascolari il cui destino è raggiungere l'arto superiore e che, per una parte del loro decorso, transitano anche per lo spazio subcoracoideo.

Una postura errata non è l'unica causa della sindrome dello stretto toracico; questa condizione, infatti, può essere dovuta anche a un difetto anatomico congenito, un trauma, un'attività ripetitiva, all'obesità o alla gravidanza (nelle donne).

Per approfondire: Sindrome dello Stretto Toracico: Cos'è, Cause e Terapia

Piccolo Pettorale e Sindrome di Poland

La sindrome di Poland è una malformazione congenita, le cui cause precise non sono ancora note, caratterizzata, in genere in un lato del corpo, dall'assenza completa o parziale dei muscoli grande e piccolo pettorale, e da anomalie a livello dell'arto superiore, in particolare a carico della mano.

In chi soffre di sindrome di Poland, l'assenza o la parziale presenza del muscolo piccolo pettorale comporta un deficit motorio a carico della scapola.

Per approfondire: Sindrome di Poland: Cos'è, Sintomi e Terapia

Allenamento

Esercizi per il Piccolo Pettorale

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In palestra, gli esercizi migliori per allenare il piccolo pettorale e il grande pettorale sono:

Per approfondire: Esercizi per i Pettorali: Quali sono i più Efficaci?

Stretching del Piccolo Pettorale

Lo stretching del muscolo piccolo pettorale è di beneficio alla mobilità della scapola e dell'articolazione della spalla; non a caso, rientra nei programmi di trattamento conservativo dei disturbi all'articolazione gleno-omerale.

L'allungamento del piccolo pettorale, inoltre, è uno dei principali esercizi terapeutici di fisioterapia adottati in presenza della sopraccitata sindrome dello stretto toracico.

Per approfondire: Come Allungare il Muscolo Pettorale

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza