Ileopsoas
Ultima modifica 14.10.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni e Patologie
  6. Stretching

Generalità

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Il muscolo ileopsoas, o semplicemente ileopsoas, è il più potente flessore dell'anca.
Esso è un muscolo composto, formato dai muscoli grande psoas e iliaco, i quali si uniscono all'interno della cavità pelvica e condividono il tendine d'inserzione.
Il grande psoas nasce lungo il tratto di colonna vertebrale che va dall'ultima vertebra toracica alla penultima vertebra lombare; il muscolo iliaco, invece, trae origine dalla superficie anteriore della fossa iliaca, dalle spine iliache e dall'aspetto laterale dell'osso sacro.
Dopo essersi incontrati e uniti all'interno del bacino, questi due muscoli si dirigono verso il fronte mediale del femore, dove trova posto la base del cosiddetto piccolo trocantere; qui, mediante un tendine comune, s'inseriscono terminando così il loro decorso.
Oltre ad agire come flessore dell'anca, l'ileopsoas provvede anche al mantenimento della lordosi lombare e della cifosi toracica, e a movimenti di flessione del tronco e flessione laterale del tronco.

Cos'è

Ileopsoas: Cos’è?

L'ileopsoas, o iliopsoas, è un muscolo composto che agisce principalmente come flessore dell'anca.

È definito composto perché è costituito dal muscolo iliaco e dal muscolo grande psoas.

Muscolo pari, l'ileopsoas fa parte dei cosiddetti muscoli interni dell'anca, perché si colloca sul fronte mediale (interno) della suddetta articolazione.

L'ileopsoas è anche un muscolo della parete addominale posteriore.

Muscoli Interni dell’Anca: Quali sono?

I muscoli interni dell'anca sono tre: iliaco, grande psoas e piccolo psoas.

Iliaco e grande psoas si uniscono a formare l'ileopsoas, mentre il piccolo psoas è un'unità muscolare a parte.

È doveroso precisare che il muscolo piccolo psoas è assente in circa il 40% della popolazione adulta sana.

I muscoli interni dell'anca sono solo un sottogruppo dei muscoli coinvolti nel movimenti dell'articolazione che unisce il tronco all'arto inferiore; esistono, infatti, anche il sottogruppo dei muscoli esterni dell'anca, di cui fanno parte il grande gluteo, il medio gluteo e il piccolo gluteo, e il sottogruppo dei muscoli profondi (o rotatori esterni) dell'anca, il quale comprende piriforme, gemello superiore, gemello inferiore, otturatore interno, otturatore esterno e quadrato del femore.

Anatomia

Come anticipato, l'ileopsoas è costituito da due unità muscolari distinte: il muscolo iliaco e il muscolo grande psoas.

Questi due muscoli hanno origine differente, ma, a un certo punto del loro decorso, le loro fibre si incontrano e si dirigono assieme, formando un'unica inserzione tendinea, verso la base del piccolo trocantere del femore.
Tale congiungimento e l'inserzione tendinea comune rappresentano i motivi per cui i testi di anatomia umana li riconoscono anche come un unico muscolo: l'ileopsoas.

Il grande psoas è un muscolo lungo, spesso e fusiforme; è anche una struttura potente.
L'iliaco, invece, è un muscolo piatto e a forma di ventaglio.

Origine dell’Ileopsoas

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Muscolo grande psoas

Origine Muscolo Grande Psoas

L'origine del muscolo grande psoas si suddivide tra:

L'origine del grande psoas, quindi, si colloca all'incirca nel tratto lombare della colonna vertebrale.

Per approfondire: Grande Psoas: Anatomia, Funzione e Stretching

Origine Muscolo Iliaco

Il muscolo iliaco, invece, trova origine dai 2/3 superiori della superficie anteriore della fossa iliaca, dalla spina iliaca antero-superiore e da quella antero-inferiore, dall'aspetto laterale dell'osso sacro e, ma solo con alcune fibre aggiuntive, dai legamenti sacroiliaco anteriore e iliolombare.

Questo muscolo, pertanto, nasce più in basso rispetto al grande psoas: la sua origine, infatti, si trova all'interno della cavità pelvica.

Per approfondire: Muscolo Iliaco: Anatomia, Funzione e Stretching

Decorso dell’Ileopsoas

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Muscolo iliaco

Le fibre muscolari dell'ileopsoas si dirigono sostanzialmente verso il basso e lateralmente, in direzione del femore; l'andamento non è esattamente lineare, complice il fatto che il muscolo si adatta alla strutture scheletriche che incontra lungo il suo percorso.

Con la sua porzione laterale, il grande psoas (che origina più in alto) si fonde al muscolo iliaco (per formare l'ileopsoas) prima di entrare nel compartimento anteriore della coscia, poco più in alto del legamento inguinale.

A questo punto, il complesso dei due muscoli transita dietro al sopraccitato legamento inguinale e, più in basso, anteriormente alla capsula articolare dell'anca.

Oltrepassato il legamento inguinale, l'ileopsoas contribuisce a formare il pavimento del cosiddetto triangolo femorale (o triangolo di Scarpa), uno spazio anatomico situato nella regione antero-mediale della coscia entro cui transitano strutture vascolari e nervose, e linfonodi.

Dopo aver superato l'articolazione dell'anca, l'ileopsoas converge in una struttura tendinea d'inserzione, la quale è diretta al femore.

Inserzione dell’Ileopsoas

L'ileopsoas termine il proprio decorso inserendosi, sia con il muscolo iliaco sia con il grande psoas, alla base del piccolo trocantere del femore.

Il piccolo trocantere del femore è la piccola prominenza mediale dell'osso della coscia che spunta inferiormente alla testa e al collo del femore, e al grande trocantere (il quale si trova invece sul fronte laterale dell'osso).

Relazioni: Con Chi confina l’Ileopsoas?

Nel punto d'origine del grande psoas, il muscolo ileopsoas giace lateralmente alle vertebre lombari, medialmente al muscolo quadrato dei lombi e posteriormente al muscolo piccolo psoas (solo il 60% della popolazione presenta anche questo elemento muscolare).

All'interno della pelvi, quindi, quando l'ileopsoas comprende anche il muscolo iliaco, quest'ultimo localizza lateralmente al grande psoas; non a caso, la fusione tra i due muscoli è tra la porzione laterale del grande psoas e la porzione mediale del muscolo iliaco.

Fino all'altezza del pube, davanti al grande psoas continua a transitare il piccolo psoas.

Nel dirigersi verso il piccolo trocantere del femore, l'ileopsoas passa, prima, posteriormente al legamento inguinale e, dopo, anteriormente alla capsula dell'articolazione dell'anca; tra esso e la capsula articolare si colloca la borsa ileo-pettinea (o ilio-pettinea), una borsa sinoviale.

Innervazione dell’Ileopsoas

L'innervazione delle due componenti muscolari del muscolo ileopsoas spetta a strutture nervose differenti.

Muscolo Iliaco

Il muscolo iliaco è innervato da alcune branche del nervo femorale, nervo che raggruppa le fibre provenienti dai rami anteriori dei nervi spinali lombari L2, L3 e L4.

Muscolo Grande Psoas

Il muscolo grande psoas, invece, è innervato da alcune branche dirette dei rami anteriori del plesso lombare; in particolare, sono maggiormente coinvolte le fibre che originano dai nervi spinali lombari L1, L2 e L3, mentre L4 partecipa soltanto in modo marginale.

Vascolarizzazione

Muscolo Grande Psoas

L'apporto di sangue ossigenato al grande psoas dipende, principalmente, dalla branca lombare dell'arteria ileolombare (che è a sua volta una branca dell'arteria iliaca interna) e, in misura minore, dall'arteria otturatoria (altra branca dell'iliaca interna), dalle arterie lombari e da alcune ramificazioni delle arterie iliaca esterna e femorale.

Muscolo Iliaco

La vascolarizzazione del muscolo iliaco spetta alla branca iliaca dell'arteria ileolombare, all'arteria otturatoria, alle arterie lombari e ad alcune ramificazioni delle arterie femorale e iliaca esterna.

Funzione

Ileopsoas e Flessione d’Anca

Sulla base dei dati presenti in letteratura, l'ileopsoas nel suo insieme è il più potente flessore d'anca.

Oltre all'ileopsoas, sono flessori dell'anca anche i muscoli tensore della fascia lata, retto femorale, sartorio, grande adduttore, pettineo, gracile, adduttore lungo e adduttore breve.

La flessione d'anca, o flessione dell'anca, è il movimento con svolgimento sul piano sagittale che consiste nell'avvicinamento del femore all'addome (l'angolo tra i due si riduce).
Vale la pena ricordare un particolare di questo movimento articolare: il grado di flessione è maggiore a ginocchio flesso (circa 120°) che non a ginocchio esteso (circa 90°).

La funzione principale del muscolo ileopsoas è contribuire al movimento di flessione dell'anca.

In quanto flessore dell'anca, l'ileopsoas è un antagonista dei muscoli grande gluteo e ischiocrurali (bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso), i quali sono tutti estensori dell'anca.

Per approfondire: Flessori dell'Anca: Quali sono?

Ileopsoas e Assetto della Colonna Vertebrale

In virtù del suo rapporto con l'ultima vertebra toracica (T12) e con le vertebre lombari (L1-L4), l'ileopsoas contribuisce in modo rilevante al mantenimento della lordosi lombare e della cifosi toracica, risultando così un elemento che influenza la postura del corpo umano.

Come si vedrà meglio successivamente, questa particolare funzione può avere alcuni risvolti clinici interessanti, relativamente al mal di schiena.

Ileopsoas e Flessione del Tronco

Quando la sua estremità distale è fissa, l'ileopsoas può agire anche da flessore del tronco e da flessione laterale del tronco.

Durante la flessione del tronco si assiste a una contrazione bilaterale del muscolo; durante la flessione laterale, invece, si verifica una contrazione unilaterale.

Infortuni e Patologie

La letteratura riporta che l'ileopsoas può essere implicato in numerose condizioni dolorose e/o disfunzionali.

In questa sede, se ne segnalano due: la cosiddetta borsite dell'ileopsoas e il dolore lombare.

Borsite dell’Ileopsoas

Per borsite dell'ileopsoas s'intende l'infiammazione della borsa sinoviale interposta tra l'inserzione tendinea dell'ileopsoas e la porzione anteriore della capsula articolare dell'anca.

Tale infiammazione scaturisce dalla frizione tra il tendine e la borsa sinoviale stessa e riconosce tra i possibili fattori favorenti il sovraccarico funzionale del muscolo, l'artrite reumatoide, l'artrite psoriasica e i traumi locali.

La borsite dell'ileopsoas si manifesta tipicamente con:

  • Dolore all'anca durante i movimenti di flessione e di adduzione combinata a flessione;
  • Ridotta mobilità articolare, complice il dolore;
  • Rumori dall'interno durante il movimento dell'anca;
  • Rigidità dell'anca al mattino.

Ileopsoas e Dolore Lombare

Descrivendo le funzioni dell'ileopsoas, si è parlato di come questo muscolo sia implicato nel controllo della lordosi lombare.

Secondo alcuni dati presenti in letteratura, una eccessiva rigidità dell'ileopsoas è associata a dolore lombare, in quanto il muscolo accentuerebbe la lordosi (iperlordosi) con conseguente sofferenze per le strutture vertebrali (sindrome faccettaria).

Tuttavia, queste osservazioni, sebbene supportate da evidenze scientifiche, vanno considerate con cautela.

Nuove ricerche, infatti, suggeriscono che sia alquanto improbabile che la rigidità di un singolo muscolo possa determinare il mal di schiena lombare; ritengono invece più verosimile che possa avere un ruolo chiave una rigidità generalizzata di tutti i flessori dell'anca.

Stretching

Stretching dell’Ileopsoas: gli Esercizi

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Quando il muscolo ileopsoas e gli altri flessori dell'anca sono eccessivamente rigidi e "accorciati", può essere utile eseguire dello stretching specifico per migliorarne l'estensibilità e la flessibilità.

Esercizio 1

In posizione di affondo, con l'arto inferiore da stretchare in appoggio posteriore (l'anca inizialmente deve essere in assetto neutro), il soggetto deve retrovertere il bacino, annullare la lordosi lombare e stabilizzare tale posizione.

A questo punto, deve proiettarsi lentamente in avanti col tronco, in modo che l'anca vada in estensione.

Se ha eseguito correttamente le indicazioni sopra riportate, percepirà una sensazione di allungamento nella parte anteriore dell'anca.

Per aumentare la sensazione di allungamento, è possibile posizionare un rialzo sotto il piede anteriore: così facendo, infatti, aumenta ulteriormente il grado di retroversione del bacino (movimento fondamentale per allungare l'ileopsoas e gli altri flessori dell'anca).

Quanto farlo? Gli esperti consigliano 3 serie da 1 minuto di tenuta ciascuna.
Tra una serie e l'altra è previsto un recupero di 30 secondi.

Esercizio 2

Dalla posizione seduta sul bordo di un lettino o di un tavolo il soggetto deve sdraiarsi in posizione supina (pancia in alto) avendo cura, nel mentre, di portare anche entrambe le ginocchia al petto.

Effettuata questa manovra, quindi, deve estendere verso l'alto il ginocchio dell'arto superiore da stretchare e mantenere l'altro ginocchio flesso con entrambe le mani.

Esteso il ginocchio verso l'alto, l'esercizio si completa con il soggetto che deve lasciar cadere lentamente verso il basso l'arto inferiore da stretchare (estensione d'anca), fino a che non sente di perdere la retroversione del bacino (la lombare va in iperestensione): giunto a questo livello, infatti, deve flettere nuovamente il ginocchio e riportarlo al petto per una nuova ripetizione.

Più che un esercizio di stretching quello appena descritto è un esercizio di mobilizzazione del muscolo ileopsoas.

Quanto farlo? Gli esperti consigliano 3 serie da 15 ripetizioni ciascuna.
Tra una serie e l'altra è previsto un recupero di 30 secondi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza